Vodafone Business intende giocare un ruolo di primo piano nel supportare aziende ed enti a cogliere le opportunità derivanti dal Pnrr (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza). Con questo obiettivo, ha recentemente costituito un team cross funzionale dedicato alla gestione della governance e delle attività di business development connesse al Pnrr. Il team è guidato da Benedetto Brogelli, responsabile Pnrr Governance & Business Development di Vodafone Business, riferimento italiano del gruppo a livello internazionale di corporation che si occupa di Pnrr. A Brogelli abbiamo chiesto della strategia che Vodafone Business intende mettere in atto in quest’ambito, con un focus sulle missioni di riferimento, sulle soluzioni e sui servizi per l’utenza finale e sulle iniziative organizzative e commerciali per veicolarle.

Il contributo di Vodafone alle missioni del Pnrr

Il Pnrr è un’opportunità straordinaria per lo sviluppo del Paese in quanto vede l’avvio di investimenti e riforme, ormai indifferibili, che permetteranno di intervenire sui problemi strutturali dell’Italia”, esordisce Brogelli. La concretizzazione del Pnrr consentirà, infatti, il raggiungimento di benefici significativi, in termini di incremento del Pil e del livello occupazionale, e farà un largo affidamento sulle tecnologie digitali. “Oltre 50 miliardi di euro, più di un quarto dei fondi stanziati dalla Comunità Europea nell’ambito del Pnrr, sono riconducibili alle tecnologie digitali, hanno il cosiddetto digital tag – sottolinea Brogelli – e questo, per un’azienda come Vodafone, rappresenta un’occasione imperdibile di partecipare alla ripresa dell’ecosistema italiano”.

In maggior dettaglio, Vodafone Business può svolgere un ruolo cruciale in relazione a 4 delle 6 missioni di cui il Pnrr si compone. In prima battuta, l’azienda intende impegnarsi nella missione 1, ovvero Digitalizzazione, Innovazione, Competitività, Cultura e Turismo, che ha l’obiettivo di promuovere la trasformazione digitale del Paese, sostenere l’innovazione del sistema produttivo ed investire in due settori chiave per l’Italia, turismo e cultura.

In particolare, Vodafone Business può partecipare ai progetti diretti alla creazione delle reti ultraveloci”, entra in dettaglio Brogelli. I progetti di riferimento in quest’ambito sono Italia a 1 Giga e Italia 5G. Grazie alle sue storiche e tradizionali competenze relative alle infrastrutture di telecomunicazioni, “Vodafone è in prima linea per costruire le autostrade su cui far correre la digitalizzazione, l’innovazione e la competitività a cui sono chiamati sia il sistema produttivo che la pubblica amministrazione nazionale”.

Ma il contributo di Vodafone Business va oltre alla componente infrastrutturale. “Il supporto alla digitalizzazione di imprese ed enti, infattisi sostanzia anche nell’erogazione di servizi IoT e Cloud, e altre soluzioni digitali, che si aggiungono al substrato di connettività, sia mobile che fissa, che Vodafone tradizionalmente offre”.

Alla luce di ciò, il ruolo di Vodafone Business nell’ambito del Pnrr non si esaurisce nella missione 1 ma riguarda anche le missioni 2 (Rivoluzione Verde e Transizione Ecologica), 3 (Infrastrutture per una Mobilità Sostenibile) e 6 (Salute).

Relativamente alle missioni 2 e 3, spiega Brogelli, “l’ampio ventaglio di soluzioni innovative che Vodafone veicola è fondamentale per implementare progetti di frontiera a sostegno di un’ampia gamma di contesti business.

Il tema della Salute, protagonista della missione 6, merita un discorso a parte vista la strategicità del settore in questo periodo storico. All’interno del Pnrr, vengono date linee guida su come accompagnare il sistema sanitario verso un modello di sanità territoriale e di prossimità che durante la pandemia è stato messo a dura prova. Il punto di riferimento della transizione digitale nel settore della sanità è centrato sul paziente, nei confronti del quale si vogliono promuovere tematiche di prevenzione, diagnosi, trattamento e monitoraggio dello stato di salute o malattia. Vodafone Business può contribuire migliorando la connettività delle strutture sanitarie, potenziando le reti in fibra e la copertura del 5G che deve essere anche indoor – temi comuni alla missione 1 – e – prosegue Brogelli –  “supportando lo sviluppo e l’adozione di soluzioni e piattaforme innovative”.

La proposta di Vodafone in ambito Pnrr

Sugli ambiti presidiati dalle missioni 1, 2,3 e 6 del Pnrr, Vodafone ha già risposte concrete.

Per quanto riguarda la missione 1, la proposta di Vodafone include, entra in dettaglio Brogelli, “apparati ed infrastrutture di connettività, soluzioni di sicurezza, IoT, e cloud – che includono anche accordi quadro già esistenti, ed una serie di piattaforme di digitalizzazione che abilitano la transizione digitale delle aziende”.

Tra le soluzioni e i servizi veicolati da Vodafone Business in quest’ambito, Brogelli cita “il cosiddetto Kit digitale, ovvero un portafoglio di soluzioni digitali che permettono alle aziende di piccole e medie dimensioni di entrare nel mondo digitale e/o di aumentare la propria presenza on line, e, per realtà produttive, la soluzione IoT Vodafone Industrial Connect.

Vodafone Industrial Connect è una soluzione IoT chiavi in mano progettata per digitalizzare gli impianti di produzione esistenti, per monitorare i dati input/output in tempo reale e per ottenere informazioni sul funzionamento e lo stato degli impianti. La soluzione, fondamentale per ottimizzare i processi produttivi e decisionali, è nata grazie alla partnership e alla collaborazione tra Vodafone Business, Cisco e Alleantia.

Benedetto Brogelli, PNRR Governance & Business Development di Vodafone Business
Benedetto Brogelli, responsabile Pnrr Governance & Business Development di Vodafone Business

Sempre sul tema della transizione digitale, Vodafone Business sta lavorando sui fondi, fino a 14 miliardi di euro, riconducibili al bando Transizione 4.0. In quest’ambito, sottolinea BrogelliVodafone Business sta lavorando alla certificazione dei prodotti e delle soluzioni che sono riferibili al bando”. Questo consente di dare alle organizzazioni una maggiore sicurezza relativamente alla possibilità di accedere ai fondi in relazione all’adozione e implementazione delle soluzioni Vodafone Business. Il processo di certificazione ha dato i primi output nel mese di ottobre e verrà progressivamente ultimato entro la fine dell’anno.

Le missioni 2 e 3 sono indirizzate avvalendosi di un portafoglio di soluzioni che si configurano come enabler di una serie di scenari business innovativi. È il caso, per esempio, di soluzioni di monitoraggio da remoto e asset tracking basate su IoT e mobile edge computing che però devono essere inseriti in contesti di offerta più ampi ed articolati. “I titoli e i capitoli delle missioni sono molto ampi e il ricorso al digitale rappresenta una parte delle azioni che possono essere messe in campo. – chiarisce Brogelli -. Per questo motivo, Vodafone sta lavorando per sviluppare un go-to-market che poggi su partnership con altri player che si muovono nei diversi settori con una proposta storicamente non digitale.

“Gli ambiti in cui un’azienda come Vodafone Business può dare una spinta all’evoluzione in chiave digitale sono davvero tanti e focalizzati sulle tematiche green e trasporti – puntualizza Brogelli e cita – la riqualificazione energetica, le smart grid, la gestione dei rifiuti, l’energy data management, la smart agriculture, soluzioni di videosorveglianza per la sicurezza del territorio e di fleet analytics, per la mobilità e la logistica integrata”.

In tutti questi campi, Vodafone intende integrare la propria offerta all’interno delle proposte dei player di settore per rendere le loro soluzioni più digitali ed efficaci e aumentare la loro competitività.

Relativamente alla missione 6, la proposta di Vodafone Business consente l’accelerazione della digitalizzazione degli ospedali – da un punto di vista ad esempio della connettività (fibra e 5G indoor), supporta lo sviluppo di piattaforme di telemedicina per l’assistenza domiciliare e il monitoraggio da remoto dei pazienti ospedalizzati e cronici, l’adozione di dispositivi wearable e l’utilizzo contestuale di soluzioni IoT, big data e intelligenza artificiale, funzionali alla raccolta e analisi dei dati a supporto dei processi decisionali.

Vodafone sta lavorando allo sviluppo di nuovi servizi integrandoli con le soluzioni già esistenti, sia proprietarie che di terzi”. Anche per questa missione sarà importante la finalizzazione di partnership su cui Vodafone è già attiva a livello sia locale che di corporation. È in quest’ultimo ambito che è stato appena lanciato il Vodafone Center for Health con Deloitte, un centro virtuale di ultima generazione che riunisce soluzioni sanitarie connesse e trasformazione digitale per migliorare l’accesso all’assistenza sanitaria e creare esperienze migliori per i pazienti.

In sintesi, quindi, per la concretizzazione delle opportunità previste dal Pnrr – ricapitola Brogelli – Vodafone Business prevede di agire con una logica end-to-end per la missione 1 e, al contrario, intende basarsi sulla conclusione di alleanze specifiche con i player dei diversi comparti per le missioni 2, 3 e 6”.

Ad ogni modo, il quadro appare complessivamente positivo. “I tempi dettati dal Pnrr appaiono consoni relativamente sia alla maturità tecnologica che alla disponibilità delle risorse economiche. Tuttavia, permangono ambiti su cui bisognerà continuare a lavorare, come ad esempio i criteri di accesso e la semplicità di adesione ai fondi e l’ampliamento delle categorie di settori e soluzioni a cui riconoscere gli incentivi”.

Sono ambiti da indirizzare a livello governativo su cui Vodafone Business intende portare il suo punto di vista grazie alla sua costante partecipazione a tavoli istituzionali.

Il supporto di Vodafone Business ad aziende ed enti

Per Vodafone, la gestione end-to-end è un tema fondamentale nell’erogazione delle soluzioni a supporto del Pnrr. Non si tratta solo dell’integrazione di tecnologie e piattaforme – proprietarie e di terzi, e di modelli di business di player diversi ma anche di altri aspetti, tra cui spiccano senza dubbio fattori amministrativi legati all’accesso ai fondi.

Per questo motivo, Vodafone Business ha costituito un team cross funzionale che permette di coprire tutti gli aspetti che aziende ed enti devono affrontare per poter cogliere le opportunità del Pnrr. “Si tratta di un team composto da circa 30 persone – spiega Brogelli  -che mantengono la loro focalizzazione elettiva ma che a seconda delle attività connesse al Pnrr mettono a disposizione le loro competenze per soddisfare le esigenze delle varie tipologie di aziende”. L’impegno delle risorse è, quindi, variabile a seconda delle iniziative che vanno seguite ed è estremamente dinamico, ancora in fieri. A questo proposito, “i fondi sono erogati ma le linee guida, le procedure, i meccanismi di accesso e le riforme per poterli allocare sono ancora in corso di definizione sotto molteplici punti di vista”.

Questo team – prosegue Brogelli – ha l’obiettivo di coniugare il contributo tecnologico di Vodafone alla digitalizzazione con iniziative dirette ad ampliare le possibilità di accesso ai fondi previsti dal Pnrr, aiutando le organizzazioni a superare le tradizionali difficoltà a sfruttare incentivi economici”.

L’eterogeneità di aspetti da seguire si riflette sulla composizione del team che riunisce risorse attive nelle varie divisioni marketing – corporate, pubblica amministrazione, vendita indiretta, nello sviluppo dell’offerta per i diversi settori, considerando anche gli aspetti legali e di accesso al credito.

Benedetto Brogelli fa un esempio pratico del supporto che Vodafone dà all’accesso ai fondi: “È stata avviata recentemente una campagna per le aziende che possono aderire al bando Sace Simest per i processi di internazionalizzazione e di transizione digitale usufruendo di finanziamenti agevolati a valere sulle risorse del Pnrr – Next Generation EU. In particolare, Vodafone Business sta aiutando le aziende interessate sia nello sviluppo di soluzioni di e-commerce sia nella richiesta dei fondi specifici.

È necessario, quindi, un forte sforzo per presidiare tutti questi aspetti con cura ed attenzione per affrontare qualsiasi tipo di evoluzione e offrire un servizio efficace ed end-to-end alle organizzazioni private e pubbliche, sia di piccole che grandi dimensioni.

A questo proposito, Brogelli sottolinea che comunque “sono le realtà di piccole e medie dimensioni a mostrare una maggiore esigenza di essere supportate visto che a livello organizzativo generalmente non hanno risorse dedicate alla gestione dei bandi e che, quindi, riscontrano le maggiori difficoltà nell’accedere a finanziamenti”. È a queste organizzazioni che si rivolge il servizio Vodafone Business Lab Premium come “spazio che ha l’obiettivo di fornire alle Pmi un supporto di consulenza digitale per sfruttare al meglio tutte le opportunità’ e i vantaggi del Pnrr”.

Inoltre, per rendere visibili i vantaggi derivanti dall’adozione delle soluzioni Vodafone, prosegue Brogelli, “stiamo ridisegnando il Vodafone Experience Centre di Roma, in ottica Pnrr, creando degli spazi in cui sia possibile descrivere i diversi use case tecnologici con uno storytelling che faccia riferimento alle diverse missioni del piano”.

Obiettivo finale è portare i possibili beneficiari dei fondi a comprendere quali siano le possibili applicazioni concrete e reali e le potenzialità del digitale associandole alle diverse missioni di riferimento.

In questo modo, precisa Brogelli, “Vodafone Business intende contribuire al rispetto dei requisiti quantitativi e qualitativi definiti a livello di Governo nazionale e Unione Europea relativamente a milestone e target e garantire quindi che i fondi vengano effettivamente erogati e vengano spesi in modo efficace”.

Il forte impegno di Vodafone Business sulle tematiche e ricadute del Pnrr – conclude Brogelli – è provato anche dal coinvolgimento del Gruppo, a livello corporation, nella conclusione di accordi quadro e nella definizione e sviluppo del portafoglio per l’Italia”.

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