Rivestendo il suono della psichedelia di oscuro lirismo e influenze blues e jazz, i Doors hanno lasciato un segno indelebile sulle evoluzioni del rock. • Nati dall’incontro tra Jim Morrison e il tastierista Ray Manzarek, poi affiancati da John Densmore alla batteria e Robby Krieger alla chitarra, si fanno le ossa sui palchi di Los Angeles e debuttano nel 1967 con The Doors. • Sulla scia del successo di ‘Light My Fire’, proposta in una leggendaria performance all’Ed Sullivan Show, l’album li introduce al grande pubblico, consegnando alla storia anche l’energia viscerale di ‘Break On Through (To The Other Side)’ e la monumentale allucinazione crepuscolare di ‘The End’. • Rispettivamente impreziositi da gemme come ‘People Are Strange’ e ‘Hello, I Love You’, Strange Days (1967) e Waiting For The Sun (1968) rafforzano la popolarità della band, ulteriormente consolidata dalla seducente attitudine trasgressiva sfoggiata dal frontman durante le esibizioni dal vivo. • Se The Soft Parade (1969) mostra un’inedita cura per gli arrangiamenti, Morrison Hotel (1970) e L.A. Woman (1971) sono il testamento di una formazione eclettica e padrona del proprio potenziale. • In seguito alla prematura scomparsa di Morrison, Other Voices (1971) e Full Circle (1972) contribuiscono ad accrescere un’inestimabile eredità che continua a vivere nelle poesie postume di An American Prayer (1978) e nel film The Doors (1991) di Oliver Stone.