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La Signora delle Comete
Amalia, la scienziata ribelle che progetta missioni su comete, Luna e Marte, si racconta tra realtà e romanzo.
Orario: 11.00 Dove: Sala Maria Teresa, Biblioteca Nazionale Braidense Ingresso: Ingresso libero con prenotazione obbligatoriaBiblioteca Nazionale Braidense
Cento Amici del Libro
LeggiMi!!
in collaborazione con edizioni Dedalo
invitano alla presentazione del libro
Con
Amalia Ercoli Finzi, Prof. On. Politecnico di Milano
Tommaso Tirelli, ingegnere e scrittore
Anna Nicoli, voce narrante
Marina Speich, giornalista
Amalia Ercoli Finzi è uno dei “cervelli” che tutti i paesi ci hanno sempre invidiato: ha collaborato con la NASA, l’ESA e l’ASI (le agenzie spaziali americana, europea e italiana) per realizzare i progetti scientifici più all’avanguardia dell’ingegneria spaziale. Grazie alla trivella che ha progettato per la Missione Rosetta, per esempio, è stato possibile “grattare” il dorso di una cometa lontana 500 milioni di chilometri dalla Terra, per avere così nuove informazioni sui “mattoni della vita” del Sistema Solare. Ma accanto alla sua storia di scienziata, c’è un lato ugualmente importante, più privato: quello di moglie e madre di cinque figli.
Il segreto del suo successo? Applicare “la regola dei tre metalli”, dice Amalia Ercoli Finzi: cioè avere nervi d’acciaio, una salute di ferro e un marito d’oro.
Ma com’è la vita quotidiana di una scienziata?
Quali sono le sfide tecnologiche e umane che affronta sul lavoro?
E a casa?
Qual è invece il ruolo dell’Italia nelle future missioni aerospaziali?
Amalia Ercoli Finzi ce lo racconta, dialogando con suo genero, Tommaso Tirelli, autore di un romanzo, La signora delle comete (Edizioni Dedalo), che ha come protagonista una scienziata ispirata proprio a lei. In un’intervista a più voci, si parlerà delle opportunità e difficoltà che ha incontrato la “mamma” della missione spaziale Rosetta lungo il suo percorso personale e professionale e tracceremo anche un parallelo tra il personaggio di fantasia del thriller di Tirelli e quello della grande scienziata.
La ricetta per diventare la “Signora delle comete” comprende una dose di duro lavoro, una passione singolare, una forte determinazione e un pizzico di fortuna. Amalia fin da bambina ha avuto un profondo amore per “fare” e scoprire. E sicuramente la sua idea di adottare un approccio ingegneristico anche nella gestione della sua numerosa famiglia, con tempi e metodi stabiliti, non è stata forse la sua sperimentazione più nota, ma probabilmente il suo “progetto” più difficile da gestire in assoluto.
Certo, per la prima donna laureata in ingegneria aeronautica in Italia non è stato facile “conquistare lo spazio”, inteso non solo come quello dell’Universo, ma anche come territorio troppo a lungo appannaggio dei soli uomini: il mondo della tecnologia, delle macchine, dei numeri. La vita di Amalia Ercoli Finzi rappresenta infatti un modello, un esempio di come “ce la si può fare”, soprattutto per le ragazze impegnate nelle discipline STEM (acronimo per indicare chi si occupa di scienze, tecnologia, ingegneria e matematica). Perché saranno proprio donne come lei a portarci su Marte tra il 2030 e il 2040, con il primo equipaggio che sbarcherà sul Pianeta Rosso, “composto da 7 astronauti, di cui 4 donne”. E così come Amalia Ercoli Finzi ha avuto l’orgoglio e la felicità di portare un pezzo d’Italia sulla cometa, loro potranno farlo nei prossimi progetti internazionali di esplorazione dello spazio.