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Brescia, 10 – 12 giugno 2022

Il Programma

Programma generale

Venerdì 10 giugno

  • 9 – 11 – Accoglienza
  • 11 – 13 – Inaugurazione*
  • 14 – 18.30 – Spazi tematici di lavoro, incontro e confronto
  • 19 – 23 – Cultura, poesia, convivialità

Sabato 11 giugno

  • 9 – 13 – Spazi tematici di lavoro, incontro e confronto
  • 14 – 18.30 – Spazi tematici di lavoro, incontro e confronto
  • 19.30 – 23 – Cena di strada, arte, convivialità

Domenica 12 giugno

  • 9 – 13 – Alla scoperta di Brescia
  • 10 – 12.30 – Chiusura

Tutti gli eventi sono gratuiti. Per partecipare ai diversi eventi si richiede di compilare la scheda di partecipazione, così da assicurare una capienza delle sale adeguata.
* Ingresso consentito sino alla capienza massima di 150 posti.

I principali luoghi della Biennale di Brescia

 

Piazza della Loggia, il luogo di accoglienza e ritrovo iniziale, con l’inaugurazione nel magnifico Salone Vanvitelliano di Palazzo della Loggia.

Centro Artigianelli, via Piamarta 6, tra venerdì pomeriggio e sabato pomeriggio, lì terremo le sessioni  di confronto sui tanti temi di questa Biennale.

Der Mast, via Carducci 17/e e Case San Vincenzo, via Carducci 15/e, che ci accoglieranno sabato pomeriggio negli eventi che precedono la cena di strada.

Parco caduti di Nassirya, che ospiterà la cena di strada.

Palazzo Martinengo delle Palle, via San Martino della Battaglia 18, dove si terrà l’evento finale.

Fondazione Comunità Bresciana, Via Malta 16 e Libreria Nuova Rinascita, via della Posta 7, dove si svolgeranno specifici eventi.

 

Programma dettagliato

Il programma sotto esposto potrebbe subire ancora alcune variazioni secondarie. Compilando la scheda di partecipazione potrai chiedere di essere aggiornato sulle eventuali modifiche.

Venerdì 10 giugno – mattino

A partire dalle 9.30 sarà attivo in Piazza della Loggia il punto di accoglienza. Sarà possibile soprattutto inziare ad immergersi nel clima della Biennale della Prossimità: trovare e ritrovare persone ed esperienze dopo due anni di lontananza, conoscersi, parlarsi.

A partire dalle 10:30 è possibile e consigliato prendere posto all’evento di inaugurazione presso il Salone Vanvitelliano di Palazzo Loggia. Potranno accedere alla sala 150 persone.

Apre e modera i lavori Caterina Pozzi.
Daniele Ferrocino: Da Taranto a Brescia, la Biennale alla IV edizione
Gianfranco Marocchi: Brescia 2022: far evolvere le politiche, le istituzioni, la società nel senso della prossimità
Emilio Del Bono Sindaco di Brescia: La prossimità, una sfida per le amministrazioni locali
Luigi Moraschi: Brescia, una terra di prossimità pronta ad accogliere la Biennale
Laura Bongiovanni: La prossimità nel 2022: modelli e tendenze emergenti
Georges Tabacchi: Come vivere al meglio queste giornate

L’accesso sarà consentito fino ad esaurimento posti (150). A partire dalle 10.30 è possibile procedere all’accredito e prendere posto all’evento di inaugurazione presso il Salone Vanvitelliano di Palazzo Loggia.

Alla fine dell’evento di apertura ci spostiamo al Centro Artigianelli di via Piamarta 6, dove si svolgeranno le principali sessioni di lavoro. Tra un incontro e l’altro, non perdere l’occasione di visitare le mostre della Biennale della Prossimità!

Le mostre della Biennale della Prossimità

Grazie a Pares che contribuisce
a rendere attivo e partecipato
il lavoro dei gruppi tematici

Venerdì 10 giugno – pomeriggio

Dalle 14 in poi saremo tutti presso il Centro Artigianelli di via Piamarta 6 per incontrarsiin sessioni parallele tematiche di circa due ore dove, a partire da stimoli di alto livello, lavoreremo in modo attivo per confrontare esperienze e per immaginare insieme proposte per far evolvere le politiche, le istituzioni e la società nel senso della prossimità.

Vedi sotto la collocazione delle sale dentro al
Centro Artigianelli dove si svolgono gli incontri.

 

14 – 16 – Sessioni parallele

20 pratiche di prossimità, 10 ricorrenze: ecco gli esiti della terza edizione della ricerca sulla prossimità, mentre in parallelo si parla di cibo, si esplora il significato della prossimità nel mondo giovanile, si ascoltano storie di migrazione e si pedala per Brescia discutendo di transizione ecologica.

La Biennale è luogo di ricerca ed elaborazione sui temi della prossimità, oltre che di scambio di esperienze. Sono presentati i risultati della terza edizione della ricerca curata da Carlo Andorlini e Laura Bongiovanni che in questi mesi hanno intervistato 20 esperienze di prossimità del nostro paese alla ricerca di ricorrenze che aiutino a comprenderne il potenziale generativo, i punti di forza, le criticità, le esigenze in termini di competenze e l’impatto sociale generato, così da delineare delle ipotesi di modellizzazione. Sono presenti all’incontro e partecipano alla discussione tra gli altri alcune delle esperienze interivstate nella ricerca: la cooperativa di comunità Teatro Povero, la Fondazione Famiglie di Maria, la cooperativa Cauto, Milano 2035, Dolomiti hub, Salus Bologna, Cooperativa Insieme, Pibiesse.

A cura del gruppo di ricerca della Biennale della Prossimità

 

Il tema del cibo ha accompagnato la Biennale in questi anni. Cibo come necessità impellente da soddisfare, come occasione di incontro tra culture, come momento di convivialità. Ma anche – e questo sarà l’aspetto al centro di questa edizione – come sfida di trasformazione in senso democratico e partecipato che vede all’opera GAS, reti di produttori e di consumatori che promuovono il cibo di qualità, agricoltura biologica, orti sociali, gruppi che recuperano produzioni locali, forni di comunità, ecc. Nord e sud, centro e periferia diventano divisioni da superare a partire dalla consapevolezza della comune appartenenza al genere umano. La sessione di lavoro è condotta da Daniele Ferrocino e comprende un l’intervento di Marco Malfatto della Comunità San Benedetto al Porto di Genova che tratterà il tema della raccolta e distribuzione delle eccedenze e un’intervista a distanza a Maurizio Martina, vicedirettore FAO. Partecipa alla discussione, tra gli altri, la cooperativa IES di Cesano Boscone (Emporio Solidale). Pares cura la facilitazione dei gruppi di lavoro.

A cura di Consorzio Comunità Emmanuel

“Storie di migrazione e prossimità”, anche a partire da alcune recenti esperienze di progetti FAMI, raccoglie dalla viva voce dei protagonisti provenienti da altri paesi il racconto di esperienze di prossimità reale che saranno discusse in modo partecipato. Un ulteriore tassello sarà offerto da soggetti dei territori, che ci aiuteranno a comprendere come percorsi di integrazione che mirati all’autonomia e alla stabilità – e quindi alla casa e al lavoro – possano portare notevoli vantaggi in termini economici, sociali e di sicurezza per le nostre stesse comunità. Infine, grazie all’intervento del Prof. Valerio Corradi del Centro di Iniziative e Ricerche sulle Migrazioni (CIRMiB – Università Cattolica di Brescia) verranno approfondite alcune tematiche che restano tutt’oggi particolarmente problematiche a proposito dei percorsi di integrazione e del raggiungimento di una vera prossimità, una su tutte quella dell’abitare.

A cura di Immobiliare Sociale Bresciana e i partner del progetto Fami I.AM.

Giovani inerti e passivi? Al contrario, il mondo giovanile mostra la sua voglia di attivarsi e di mettere a frutto la proprie competenze: si pensi agli aspetti ambientali, all’economia circolare, ai processi di coinvolgimento della comunità. Come sviluppare e mantenere le competenze necessarie ad assumere questo ruolo? Quali soggetti possono trasmetterle? Per comprenderlo, si proveranno ad incrociare gli sguardi di studiosi, di persone impegnate in progetti di formazione e partecipazione civica, degli stessi giovani protagonisti e delle loro famiglie. I lavori saranno guidati da Arduino Salatin (Scuola Centrale Formazione); interviene il Prof. Dario Eugenio Nicoli dell’Università Cattolica Sacro Cuore per approfondire il tema dell’attivazione dei giovani e delle loro competenze per l’economia circolare e nei processi rivolti alla comunità. Alla realizzazione dell’evento collaborano AFGP Centro Artigianelli, Cooperativa Cauto, Echo Raffiche, Cooperativa La Nuvola nel Sacco, Cooperativa Il Calabrone.

A cura di Scuola Centrale Formazione

Ciclopasseggiata per Brescia parlando di come la partecipazione attiva accompagna la transizione ecologica dei territori e di come la prossimità rappresenti una risorsa fondamentale per prevenire e gestire i conflitti che questa trasfromazione porta con sé.  Il PNRR sta entrando nel vivo e la transizione ecologica sarà raggiunta se passerà dal territorio, dalle alleanze e dalla prossimità. Come coinvolgere attivamente le comunità? Quale il ruolo del Terzo Settore nello stimolare la partecipazione? In questo talk itinerante condivideremo alcuni degli strumenti ed esperienze per guidare la rivoluzione verde partendo dal coinvolgimento dei territori. A cura di Lorenzo Barucca – Responsabile Ufficio Economia Civile di Legambiente con Andrea Minutolo –  Responsabile Scientifico di Legambiente e Ettore Brunelli – Legambiente Brescia.

Partenza da Piazza della Loggia.

A cura di Legambiente

 

16.30 – 18.30 – Sessioni parallele

Marco Trabucchi ci accompagna nella riflessione su come la prossimità può vincere la solitudine delle persone anziane, Franco Arminio e Giovanni Teneggi ci raccontano storie di rinascita delle aree interne; si parla di prossimità come elemento imprescindibile per le strategie di salute, mentre chi preferisce può camminare per Brescia alla ricerca di potenziali comunità energetiche.

Quello della cura delle persone anziane è uno degli ambiti su cui si avverte maggiormente l’insufficienza di un approccio prestazionale, che corre il rischio di sottovalutare l’elemento della relazione.

In quest’ottica si pone il Manifesto elaborato dal gruppo di lavoro nazionale di Legacoopsociali con l’obiettivo di far evolvere, a vari livelli, il confronto, le proposte e le pratiche di innovazione dei servizi residenziali per anziani non autosufficienti. Il Manifesto verrà presentato da Eleonora Vanni, Presidente di Legacoopsociali e commentato grazie al contributo di Marco Trabucchi, Presidente dell’Associazione Italiana di Psicogeriatria.

Insieme a Eleonora Perobelli, ricercatrice Area Social Policy and Social Innovation Cergas SDA Bocconi, approfondiremo l’attuale sistema dei servizi per anziani in Italia e attraverso l’esperienza di Proges cooperativa sociale di Parma, Rete UP Umana Persone di Grosseto, la cooperativa sociale CRM di Milano  e Cooperativa La Vela di Brescia allargheremo lo spazio del confronto per riflettere su come far evolvere un sistema di servizi in un’ottica flessibile, dinamica, innovativa e soprattutto rispondente alle esigenze e ai desideri delle persona anziana.

Nella seconda parte dell’incontro Graziano Maino, socio di Pares società cooperativa, condurrà un focus group in diretta coinvolgendo tutti i partecipanti, relatori e auditori, per arricchire il confronto di idee, esperienze e proposte a partire dai contenuti del Manifesto.

A cura di Legacoop Sociali

Luoghi abbandonati, luoghi recuperati: le aree interne del paese vivono tra rischio di disgregazione e esperienze di autentica prossimità che diventa anche veicolo per uno sviluppo locale rispettoso della vocazione del territorio. Discuteremo di questi temi con ospiti di grandissimo livello: Franco Arminio, poeta, paesologo ideatore di azioni contro lo spopolamento e Giovanni Teneggi, che da anni narra e diffonde l’azione delle cooperative di comunità che fanno rivivere le nostre aree interne, coordinati da Paolo Pezzana, Università Cattolica di Milano. E’ presente nella discussione, tra gli altri, Michele Pellegrino, cooperativa Cadore e Domenico Pedroni della Fondazione Castello di Padernello.

La salute si realizza dove meno te l’aspetti, e qui entra in gioco la prossimità!

La proposta che vogliamo fare in questo contesto è infatti offrire sguardi “altri” intorno alla prossimità e all’avere cura (sempre avere cura mai prendere in carico e anche prendersi cura) per garantire sempre che la persona sia protagonista costruttore del proprio progetto di vita in una logica di “capability” (Sen).

La salute non è appannaggio di alcuna “istituzione” ma è il risultato di una esperienza di vita dove molti contribuiscono in modo interconnesso e in una logica di alleanza, senza gerarchie. Da qui il titolo e una vista “di traverso” nel riconoscere la salute come bene comune che si alimenta nel nostro vivere quotidiano. E la necessità di coniugare tra loro le tre parole fondamentali di tale visione, accanto alla convinzione che la salute è un progetto globale e non solo – non tanto – assenza di malattia.

Conduce Marina Galati, con interventi di Edoardo Barbarossa di Fondazione Ebbene, Salvatore Rao di Bottega del Possibile, Lorenzo Camoletto di CNCA, Franco Prandi di Casa della Carità, Giulia Galera di Euricse e Beppe Bruni della Rete Cooperative Cauto. E’ presente nella discussione, tra gli altri, la cooperativa CRM.

A cura di Fondazione Ebbene e di CNCA, con il contributo di Prima la Comunità.

Le comunità energetiche rinnovabili e soildali. Un talk itinerante in bicicletta alla scoperta dei luoghi di Brescia all’interno dei quali istituire una comunità energetica: tetti e simboli di rigenerazione urbana per immaginare scenari futuri.  A cura di Lorenzo Barucca – Responsabile Ufficio Economia Civile di Legambiente con  Mariateresa Imparato – Presidente Legambiente Campania, Katiuscia Eroe – Responsabile Energia Legambiente, Alessandra Bonfanti – Responsabile piccoli comuni Legambiente. E’ presente alla camminata, tra gli altri, Andrea Bernardoni della cooperativa ABN.

Partenza da Piazza della Loggia.

A cura di Legambiente

Venerdì 10 giugno – sera

Dopo un pomeriggio di lavoro, tre appuntamenti di grande intensità culturale: sempre agli Artigianelli, alle 19 Ezio Manzini, Gianfranco Marocchi e Michele D’Alena, autori di recenti libri sul tema della prossimità, discutono con Valentina La Terza, e contemporaneamente una discussione coordinata da Georges Tabacchi e Daniele Ferrocino sul “tempo della prossimità”, così diverso dal “tempo della prestazione; i protagonisti del percorso locale di avvicinamento alla Biennale fanno il punto sugli esiti degli incontri preparatori presso la sede di Fondazione della Comunità Bresciana. Chiude la giornata una serata di poesia in piazza in compagnia di Franco Arminio.

 

19 – 20.30 – Cultura e territorio

Il tempo della prestazione e il tempo della prossimità: da una parte minutaggi, ritmi scanditi dagli standard economici e organizzativi, dall’altra il momento della relazione e spesso anche dell’attesa; da una parte le pressioni per risultati immediati e misurabili, dall’altra il cambiamento delle persone che richiede maturazione e consapevolezza. Ne discutiamo con Georges Tabacchi e Daniele Ferrocino. E’ presente nella discussione, tra gli altri, Massimo Ascari, vicepresidente di Legacoopsociali.

A cura di Georges Tabacchi e Daniele Ferrocino.

Michele D’Alena presenta Immaginazione civica. L’energia delle comunità dentro la politica, in cui racconta le storie di cittadini che si prendono cura della propria città a partire dall’esperienza dell’Ufficio Immaginazione Civica di Bologna. Ezio Manzini presenta Abitare la prossimità. Idee per la città dei 15 minuti, una città da costruire a partire dai pilastri fondamentali della comunità, della cura e dell’innovazione digitale. Gianfranco Marocchi racconta Alla ricerca della Prossimità, libro realizzato dalla Biennale delle Prossimità durante il percorso che ha portato dalla terza alla quarta edizione dell’evento. Valentina La Terza conduce il momento di presentazione.

Durante le settimane che hanno preceduto la Biennale, il Comitato locale ha prosmosso cinque incontri sul territorio della provincia di Brescia; al centro i temi della salute, delle generazioni, del lavoro, dell’abitare e della cultura. La Biennale è l’occasione per fare il punto sul percorso fatto e di trarre indicazioni su come costruire un territorio più prossimo in provincia di Brescia. Nel corso dell’incontro saranno premiate le migliori foto del concorso “Prossimità e solidarietà: la cultura del dono come principio fondante di una comunità” promosso da Fondazione della Comunità Bresciana; i vincitori potranno indicare il soggetto di Terzo settore cui destinare i premi.

L’incontro si svolge presso la sede della Fondazione della Comunità Bresciana in via Malta 16.

A cura del Comitato Locale.

 

21 – 23 – Serata di poesia

Presso Nuova Libreria Rinascita. Via della Posta 7, Brescia

Definito da Roberto Saviano “uno dei poeti più importanti di questo paese”, Franco Arminio presenta presso Nuova Libreria Rinascita la sua ultima raccolta, apparsa per Einaudi quest’anno. Nei suoi versi l’incontro erotico, sentimentale, è sempre un viatico verso Dio, raggira la morte e la corteggia, è miracolo ed epifania.

A cura di Libreria Nuova Rinascita – Cooperativa ArticoloUno.

Sabato 11 giugno – mattino

Riprendono i lavori presso il Centro Artigianelli di via Piamarta 6: altri temi, altri stimoli, lo stesso principio: contenuti di alto livello, ma soprattutto spazio al lavoro attivo e partecipato del popolo della Biennale!

 

9 – 11 – Sessioni parallele

Le politiche delle amministrazioni locali e dei soggetti filantropici per promuovere la prossimità, la gestione dei conflitti e la transizione digitale: ci avvicinerà o ci allontanerà?

L’Italia è ricca di sperimentazioni in cui si incontrano esperienze di innovazione civica  Da queste “agopunture” si sono messe in moto in questi anni circuiti virtuosi: oggi queste esperienze infatti ci raccontano non più solo tentativi, ma processi in atto che, al di là della bellezza e delle suggestioni, ci mettono a disposizione strumenti, azioni, processi che hanno garantito e potrebbero garantire ad altri lo sviluppo processi di collaborazione cittadina e di innovazione civica. Di qui si parte, con il coordinamento di Luca Bizzarri, co-direttore della collana New Fabric di Pacini Editore.

Partecipano tra gli altri CasermArcheologica Sansepolcro, programma AttivAree valle Trompia, La rivoluzione delle Seppie dalla Calabria, Ilda Curti de Lo Stato dei luoghi. La discussione è arricchita anche da Giovanni Campagnoli di Riusiamo l’Italia, da Alberto Alberani, vicepresidente di Legacoopsociali, da Porto delle Culture – Casa del Quartiere di Brescia e da Francesca Conchieri di PIR Post Industriale Ruralità di Sellero (BS).

A cura di Carlo Andorlini

L‘impresa è unità produttiva, ma può essere anche altro: una parte viva e attiva del proprio territorio, consapevole che il proprio successo economico è tutt’uno con i legami di prosimità che è capace di instaurare con la propria comunità. Anima l’incontro Anna Prat, Valore Urbano Condiviso, esperta di rigenenrazione urbana. Intervengono:

  • Tito Ammirati, cooperativa Arcobaleno di Torino;
  • Giovanna Montiglio, OMB Saleri (impresa meccanica);
  • Silvia Mangiavini, Confindustria di Brescia;
  • Mario Bailo, UIL di Brescia.

Partecipa tra gli altri alla discussione Pierluca Ghibelli (consorzio Solco di Brescia), Lele Borghetti di Luoghi Comuni e Francesca Megni, Responsabile Servizio Sociale del Comune di Brescia.

A cura di Georges Tabacchi

Spesso la presenza di situazioni di fragilità e di servizi ad essa rivolti suscitano tra gli abitanti del territorio circostante sentimenti di paura e di rabbia che rischiano di degenerare in conflitti sociali. Le pratiche di prossimità si propongono, nei diversi contesti, di superare la logica di contrapposizione, accogliendo e dando legittimità ai vissuti di tutti i soggetti in causa. Ne nascono esperienze di incontro e ascolto reciproco che più di una volta hanno permesso di trovare soluzioni condivise e di rendere più vivibili i territori.
Introduzione: Caterina Pozzi – CNCA
L’approccio riparativo: una strategia di prossimità. Marco Vincenzi – CNCA
Esperienze rielaborate:
Quando i gruppi giovanili diventano violenti. Massimo Conte – Codici Ricerche
Quando governare i fenomeni permette di ridurre i conflitti. Pino Di Pino – ITARD

A cura di CNCA.

Il digitale può avvicinarci o allontanarci, abbattere barriere, creare opportunità o alimentare disuguaglianze e nuove divisioni. Queste prospettive ci devono interrogare soprattutto in relazione alle persone vulnerabili e fragili che dalla transizione digitale rischiano di essere ancora una volta escluse. Alla luce dei consistenti investimenti dell’Europa su questo tema, come approcciarsi poi alla digitalizzazione in ottica di prossimità, come coniugare le opportunità che la tecnologia propone anche per chi opera nel sociale e la necessaria centralità delle relazioni? Un viaggio tra riflessioni e proposte per una tecnologia attenta alle persone.

 Introduce e coordina: Michelangelo Marchesi (Cnca)

Le tecnologie digitali per costruire comunità e per il lavoro sociale: Marco Pistore (Direttore Digital Society Center – FBK Fondazione Bruno Kessler, Trento)

Prossimità e ICT: per una transizione digitale con al centro le persone. Spunti ed esperienze di: Franco Manti (Direttore Dipartimento Etica applicata – Università di Genova), Barbara Farina (Legacoop Lombardia e Fondazione Pico), Monica Cerutti (Dipartimento Informatica Università di Torino), Diego Mesa (Young Caritas – Brescia)

Con il coinvolgimento dei partecipanti al panel verrà costruito un breve documento conclusivo che individui elementi di riflessione, strategie e criticità da considerare per promuovere una transizione digitale inclusiva, equa, relazionale.

A cura di CNCA

11 – 13 – Sessioni parallele

La prossimità come elemento per costruire città in cui si vive meglio. Il riutilizzo come sfida per la transizione digitale affrontabile in ottica di prossimità. L’attenzione agli ultimi che crea conflitti sociali e come affrontarli in termini di prossimità. In Biennale le associazioni bresciane si coordinano per rendere più efficace la raccolta e la distribuzione di cibo.

Negli ultimi anni si è aperto un cantiere diversificato e multiforme per ripensare le nostre città in termini diversi, mettendo al centro la dimensione della prossimità. Vivibilità, spazi pubblici, coinvolgimento della comunità, cura, inclusione, innovazione, alleanze con i cittadini nella risposta a bisogni sociali, mobilità, pensati e realizzati in taluni casi in forme e processi ordinati e sistemici, in altri casi invece attraverso forse di avanguardia e esperimenti urbani. Come è possibile coinvolgere su questa transizione tutti i potenziali attori? Ci sono oggi le condizioni istituzionali e di processo che garantiscono a tutti questa possibilità? Gli attori informali hanno questa opportunità? E’ valorizzata o valorizzabile? E, infine, queste forze disomogenee e diverse possono convivere nella prossimità? Miki Marmo di Associanimazione guida una sessione introdotta da Ezio Manzini, autore di “Abitare la Prossimità – idee per la città dei 15 minuti” e arricchita da diverse esperienze: la Cooperativa sociale Macramè Campi Bisenzio (FI), la cooperativa Auroradomus di Parma, la cooperativa Progetto Città Savona e la Cooperativa Cauto Brescia; la discussione è arricchita dall’Urban Center di Brescia, da Rosanna Zaccaria presidente di Legacoop Housing e da altre esperienze che stanno cofermando in questi giorni la loro partecipazione. Conclude Michele D’Alena.

A cura di Carlo Andorlini

I centri dove si prepara il rifiuto per il riutilizzo sono esperienze di prossimità fortemente connesse al territorio. Essi rappresentano poli di comunità per lo sviluppo territoriale e un punto di riferimento per cittadini consapevoli che offrono, a oggetti potenzialmente riutilizzabili, una seconda possibilità coinvolgendo, al contempo, persone in condizione di marginalità (persone fragili, inoccupate, con disabilità) all’insegna dell’inclusione. Ne parleremo con: 

  • Andrea Causo – Direttore Legambiente Lombardia 
  • Tito Ammirati – Presidente Rete 14 Luglio 
  • Barbara Barozzi – Coop Cauto – Ufficio tecnico ambiente
  • Marina Fornasier – Presidente della Cooperativa Insieme di Vicenza 
  • Barbara Barozzi – CdA Cooperativa Cauto 
  • Miriam Cominelli – Assessore con delega all’Ambiente, al Verde ed ai Parchi sovracomunali 
  • Renata Zuffi – Assessora Ambiente, Mobilità, Pari opportunità Comune di Lecco 

Coordina Lorenzo Barucca – Responsabile nazionale Ufficio Economia Civile Legambiente.

 A cura di Legambiente

Come la Filantropia può essere a servizio della Prossimità costruendo insieme alle comunità percorsi di protagonismo e innescando l’attivazione dal basso per il bene comune senza sostituirsi all’ente pubblico ma innescando processi virtuosi che producano risultati durevoli? Come innovare e sperimentare nella prossimità, come connettere soggetti diversi? E’ possibile iniziare a scrivere un manifesto condiviso che guidi e ispiri le iniziative di sostegno alla prossimità?

Attraverso le esperienze di fondazioni, diverse per natura e modello, verranno presentati casi di successo e fallimento nel binomio filantropia e prossimità. L’obiettivo è proporre strumenti e approcci per innescare pratiche di prossimità e stimolare un confronto attivo con i partecipanti utile a raccogliere idee e azioni concrete per il mondo delle fondazioni e non solo.

Intervengono Sandra Aloia, Responsabile della Missione Partecipazione dell’Obiettivo Cultura di Compagnia di San Paolo; Simone Castello, Segretario generale di Fondazione Mazzola, autore “Filantropia 2.0, istruzioni per l’uso”; Erika Ruggeri, Segretario generale di Fondazione ASM; Beatrice Fassati, Welfare di comunità di Fondazione Cariplo; Orietta Filippini, Direttore Operativo di Fondazione di comunità Bresciana. Pares contribuisce a facilitare il lavoro.

A cura di Fondazione Ebbene

Sono molte le organizzazioni bresciane che in questi anni hanno intrapreso attività di raccolta e distribuzione di generi alimentari e altri beni di prima necessità. La pandemia ha sicuramente favorito l’incontro e il lavoro comune tra una sessantina di organizzazioni bresciane che operano in questo settore, ciascuna delle quali ha suoi modi di operare e suoi canali di contatto con i benficiari. Quale occasione migliore della Biennale della Prossimità per mettere intorno ad un tavolo questi enti e cercare un modo più efficace e coordinato di agire a favore degli ultimi, rafforzando questa importante rete di solidarietà? Contribuiscono tra gli altri al dibattito l’Assessore alla famiglia e alla persona del Comune di Brescia Marco Fenaroli, Francesca Megni (servizi sociali Comune di Brescia) e Luigi Moraschi.

A cura del Comitato locale della Biennale della Prossimità

Come le università e in generale chi lavora professionalmente nell’ambito della ricerca può agire in prossimità con il contesto sociale, facendosi interrogare da chi opera in campo sociale (in senso lato), sino a farsi coinvolgere come parte attiva di progetti di cambiamento? Se guardiamo alla storia recente vediamo chiaramente come la capacità di influire sulle politiche e di realizzare azioni innovative spesso partono da un rapporto virtuoso tra chi studia e chi agisce.

Se ne discute con la partecipazione dei tanti protagonisti del mondo della ricerca presenti nelle giornate della Biennale: Cristiano Gori, Franco Manti, Cristina Paladini, Monica Cerutti, Raffaele Miniaci, Sara Scioli, Pierpaolo Rossato e molti altri, tra cui le organizzazioni di Terzo settore che hanno collaborato con università e centri di ricerca.

La Biennale della Prossimità ha tra i propri promotori o aderenti, direttamente o attraverso proprie strutture dipartimentali, l’Università degli Studi di Brescia, l’Università Cattolica del Sacro Cuore, l’Università di Genova e l’Università di Torino.

 

Sabato 11 giugno – pomeriggio

Riprendono i lavori presso il Centro Artigianelli di via Piamarta 6: altri temi, altri stimoli, lo stesso principio: contenuti di alto livello, ma soprattutto spazio al lavoro attivo e partecipato del popolo della Biennale!

 

14 – 16 – Sessioni parallele

Quando la coprogettazione crea prossimità, la sfida del coabitare solidale, la prossimità per costruire le competenze per l’economia circolare, l’incontro tra le unità mobili che lavorano su strada.

Di coprogettazione si parla molto in questi mesi. In questa sessione ci si concentra su un aspetto specifico di questo tema, su quando cioè la collaborazione tra Enti pubblici e e Terzo settore crea prossimità. Si partirà dal racconto di due testimoni, Federico Gaudimundo di CoopeRho e Manuela Righi di Solco Mantova, protagonisti di due esperienze tra le più avanzate da questo punto di vista: non semplice collaborazione tra operatori pubblici e di terzo settore, ma coinvolgimento esteso di centinaia di cittadini, anche prima non attivi nelle associazioni e nel volontariato, che diventano protagonisti della costruzione del bene comune e si identificano nel progetto. In altre parole: quali sono gli ingredienti per coinvolgere cittadini e comunità in una coprogettazione? E quindi, come favorire le relazioni, sia tra enti che tra persone, come costruire luoghi in grado di abilitare le partecipazione, come strutturare una governance dei progetti coerente con questi intenti e, infine, come costruire il “noi positivo” in cui i soggetti della comunità si identificano? Sono presenti nella discussione, tra gli altri, Anna Vettigli, vicepresidente di Legacoopsociali e Raffaele Miniaci, presidente del Centro Studi Socialis.

A cura di Gianfranco Marocchi e Felice Scalvini.

Esperienze di coabitazione orientate a dare risposta alla fragilità sociale e abitativa delle persone in povertà relazionale ed economica, in uscita da percorsi educativi e/o riabilitativi, con l’obiettivo di superare la condizione assistita e promuovere un’autonomia più sostenibile.

Queste esperienze si incontreranno a Brescia per aprirsi al confronto con tutte le persone e gli enti di terzo settore attivi e interessati a promuovere forme di abitare centrate sul benessere della persona.

Al termine dell’incontro avrà luogo la costituzione formale della Rete nazionale Coabitare Solidale, che riunirà i soggetti che in Italia stanno inventando nuove forme di solidarietà tra persone che trovano attraverso la coabitazione le risorse per rispondere ai propri bisogni.

Tante le domande in campo: come incentivare e sviluppare la cultura dell’abitare relazionale? Come supportare le nascenti esperienze di co-housing e come consolidare quelle già attive? Come innestare il co-housing nel welfare di prossimità?

Marco Gargiulo coordina un momento di lavoro che al tempo stesso costituisce un passaggio per la costituzione di questa rete nazionale e offre elementi per la diffusione di altre esperienze di prossimità fondate sull’abitare condiviso

Intervengono Zilma Lucia Velame di AMA, Giuliana Costa del Politecnico di Milano e Gabriele Danesi e commenta i lavori Stefano Sarzi Sartori.

Sono presenti nella discussione i membri della Rete Nazionale Coabitare Solidale: Auser Abitare Solidale, Associazione A.M.A., Associazione Agevolando, Associazione Casematte, Associazione MeglioMilano, Consorzio Idee in Rete, Acli Trentine. Alla rete aderiscono inoltre accademici e ricercatori che studiano queste pratiche: Giuliana Costa, Francesco Minora, Stefano Sarzi Sartori.  E’ presente nella discussione, tra gli altri, la cooperativa Abitare di Milano e la cooperativa Piazza Grande di Bologna, Cooperativa Gaia, Cooperativa il Ramo, Cooperativa Nanà e Associazione Collina del Barbagianni.

A cura del Consorzio Nazionale Idee in Rete

Workshop condotto da Lorenzo Barucca e Alessio Di Addezio – Ufficio Economia Civile di Legambiente, Silvia Volpi e Stefania Zamparelli –  REDU – Rete Educare ai Diritti Umani. Nel workshop sarà presentata anche l’esperienza “I custodi del Bello” con gli interventi di Marco Danesi (vice direttore Caritas Diocesana Brescia) e Chiara Ginanni (direttore Consorzio Communitas). Argomenti del workshop:  

  • L’Economia Circolare come occasione per i giovani; 
  • Competenze green di prossimità: leggere il territorio per guardare al futuro; 
  • Sviluppare economia circolare nei territori; 
  • I nuovi greenjobs e lo sviluppo delle comunità; 
  • Partecipazione e prossimità. 

A cura di Legambiente

Gli operatori di strada rappresentano un esempio per eccellenza di prossimità: incontrano le persone lì dove vivono e creano una relazione come elemento preliminare a qualsiasi futuro percorso. In un contesto in cui i fenomeni sociali mutano rapidamente e spesso in modo virulento, i servizi tradizionali rischiano di percepire la realtà attraverso la lente deformata delle loro soglie di accesso. Accompagnando i percorsi di migranti, sex worker, persone senza dimora, utilizzatori di sostanze, ma anche persone alle prese con le fatiche del quotidiano, l’outreach si prende cura del tessuto relazionale e restituisce un quadro più oggettivo delle dinamiche, andando oltre alle paure e ai pregiudizi reciproci.

Lorenzo Camoletto del CNCA facilita un lightening talk con Sara Contanessi (cooperativa Cat progetto Outsiders), Elisa Fornero (progetto Neutravel, Cooperativa Alice), Phan Thi Lan Dai ( Cat cooperativa sociale), Emanuele Perrone (cooperativa Parsec), Gabriella Feraboli (Cooperativa di  Bessimo), Pietro Zanelli (Cooperativa Il Calabrone), che interagiranno fra loro e con il pubblico per raccontare attraverso le loro esperienze, il passato il presente e il futuro dei servizi di prossimità che grazie alla bassa soglia di accesso, al non giudizio e ai principi della Riduzione dei Rischi e dei Danni, raggiungono le persone là dove vivono le proprie fragilità, lavorano o semplicemente si divertono.

E’ presente nella discussione, tra gli altri, la cooperativa On the Road.

A cura di CNCA.

L’uso della lana di pecora è atavico, la sua memoria si mescola alla leggenda oltre che alla competenza. Oggi la maggior parte delle lane italiane non trovano uno sbocco commerciale; nonostante le caratteristiche tecniche uniche, il valore socio-culturale della pastorizia e le tante possibili applicazion da quelle più tradizionali a quelle più innovative. E’ un materiale molto economico, facilmente reperibile che nel corso del laboratorio imparete a conoscere e manipolare. Per approfondimenti, si può visitare questo sito

Il laboratorio si svolge all’aperto nel complesso degli Artigianelli (vedi sotto la posizione) dalle 15 alle 16.30 e si articola in conoscenza delle caratteristiche tecniche della lana; prova di infoltimento (realizzazione di un vasetto per i più grandi e di sfere per i più piccoli) ed esplorazione degli usi sperimentali per il giardinaggio e l’orticoltura.

A cura di PIR Post Industriale Ruralità

16.30 – 19.00 – La Biennale si sdoppia

Mentre ci avviciniamo alla serata della cena di strada, il programma continua agli Artigianelli con un momento di confronto sul welfare con ospiti di eccezione Cristiano Gori e Andrea Ciarini.

Intanto inizia anche il programma della Biennale nella zona di via Milano che ospiterà la cena di strada. Il Comitato locale propone una riflessione sulle esperienze di partecipazione a Brescia e viene presentato in prima nazionale lo spettacolo Luce nelle ferite, rivisitazione dell’esperienza della pandemia.

Il tema della prossimità è entrato in modo significativo nel vocabolario del welfare, è al centro di importanti sperimentazioni e porta altresì ad un’evoluzione delle professioni sociali, ma è possibile pensare che la prossimità faccia anche evolvere i servizi consolidati? In che direzione?

Nel corso del panel Marta Battioni dialogherà su questi temi con Cristiano Gori, Professore ordinario dell’Università di Trento e coordinatore del NNA, e Andrea Ciarini, Professore associato della Sapienza Università di Roma e coordinatore del master “Terzo Settore, innovazione sociale e governance dei sistemi locali di welfare”.

Interverranno rappresentanti di cooperative sociali raccontando quattro esperienze che stanno contribuendo concretamente all’affermazione di nuove prassi di welfare di prossimità nella cura, nell’educazione e nell’inclusione lavorativa e sociale: il Consorzio Macramè di Reggio Calabria con un progetto di welfare e mutualità territoriale; la cooperativa sociale CADIAI di Bologna con la costruzione dei patti educativi territoriali; la cooperativa sociale Eureka di San Donato Milanese con il progetto di inclusione lavorativa con l’apertura di una falegnameria, la cooperativa Equa di Milano che anima uno spazio fisico e relazionale per creare connessioni all’interno del quartiere e tra il quartiere e la città e l’ASST Spedali Civili di Brescia.

Nella seconda parte dell’incontro Graziano Maino, socio di Pares società cooperativa, condurrà un focus group in diretta coinvolgendo tutti i partecipanti, relatori e auditori, per disegnare insieme la mappa dei percorsi possibili per valorizzare forme di welfare sempre più prossime ai cittadini.

A cura di Legacoop Sociali

Zona via Milano

Brescia ha una antica e consolidata vocazione alla partecipazione: i consigli di quartiere, organi con funzioni consultive sulle scelte di programmazione comunale e di promozione alla cittadinanza attiva; le consulte; i punti di comunità. La Biennale della prossimità è l’occasione per rileggere le esperienze di partecipazione e cittadinanza attiva, assieme agli Assessori del Comune di Brescia Alessandro Cantoni, Marco Fenaroli e Michela Tiboni. Si evidenzieranno i punti di forza e le criticità da migliorare, anche con l’aiuto dello sguardo esterno ed esperto di Ilda Curti, esperta di esperienze partecipative. Partecipano anche Giovanna Donati, direttrice Case di  San Vincenzo, Elena Pivato e Giovanni Chinnici dell’Urban Center, Francesca Megni, coordinatrice dei Punti di Comunità, Elena Palladino, referente delle Consulte riunite del Comune di Brescia. Coordina i lavori Laura Boscain. I lavori sono supportati da Pares.

L’incontro si tiene presso la Sala Accoglienza della Casa San Vincenzo De Paoli di via Carducci 15/e, accanto al Parco Caduti di Nassirya.

A cura del Comitato locale della Biennale della Prossimità

Quel giorno in cui abbiamo visto per le strade di Bergamo mezzi militari carichi di bare, ci siamo riscoperti fragili e spaesati. Così, ci siamo messi in viaggio, per riscoprire nei solchi delle nostre ferite segni di vicinanza e condivisione. Sono pratiche di prossimità e di cura reciproca: un raggio di luce per raccontare di un futuro possibile.

Luce nelle ferite è uno spettacolo di e con Giovanna Mori, con la partecipazione di Federica Tardito. 

“Sono mesi ormai che sono con una parte della testa e del cuore dentro il progetto LUCE NELLE FERITE.  Ho letto e scritto di notizie vere: Il bambino scappato e ritrovato davanti alla scuola… L’uomo che si è ritrovato di notte davanti a un cervo in città, la pianta di pomodori cresciuta intorno a un semaforo nel centro di Roma che ancora, curano come reliquia…  Ho scritto dei baci e degli abbracci non dati, dei nonni spariti, delle le pantofole sotto i letti, dei cappotti sugli attaccapanni. Del dramma di non essersi detti ti voglio bene, ma anche dei due che si sono innamorati guardandosi dai balconi, delle porte che si sono aperte, delle terrazze, del vento.  Del silenzio dentro il quale siamo stati immersi e della donna che urlava al megafono da una casa popolare vaffanculo! Non ne posso più. Liberatemi. Ho scritto di come il surreale è entrato nelle nostre vite. Dei momenti di esaltazione, di incredulità. Frammenti. Piccoli racconti. Preghiere sgangherate. Ma tutto questo non ha ancora trovato un codice nuovo di ri-trasmissione della densità di tutti i significati, di tutti i vissuti. Vorrei portare in scena questo NON LO SO. Condividerlo, raccontarlo al pubblico. In una sorta “lezione spettacolo sul non so ancora come dire”.

Giovanna Mori è pluripremiata attrice e autrice per il teatro, il cinema e la TV. È co/direttrice della scuola del teatro di Anghiari (Arezzo) e tiene regolarmente seminari di scrittura e improvvisazione in tutta Europa. Nello spettacolo “Luce nelle Ferite” è accompagnata dalla danzatrice Federica Tardito.

A cura del CNCA

Sabato 11 giugno – sera – Parco Caduti di Nassirya

19 – 21.30 – La cena di strada

La cena di strada è sino dalla prima edizione il simbolo della Biennale della Prossimità: è la prossimità vissuta nell’incontro e nella condivisione. Ci si ritrova al Parco Caduti di Nassirya, nella zona di via Milano che ben rappresenta lo sforzo comune di istituzioni e cittadini per riqualificare, facendo leva sulla prossimità, un’area di territorio cittadino. Tutti possono sedersi ai tavoli, operatori, familiari, cittadini, nessuno escluso: la cena di strada è il momento della relazione. Tutti sono invitati a condividere qualcosa da mangiare insieme.

21 – 23 – Il Sarto delle Parole

Il Sarto delle Parole è uno spettacolo teatrale viaggiante proposto da Il Carrozzone degli Artisti, in collaborazione con la Caritas Diocesana di Brescia. Ma chi è il Sarto? E cosa fa con le parole? E soprattutto perché? Allo spettatore viene implicitamente consegnato l’invito a rispondere a queste domande attraverso uno spettacolo che si dipana in sette quadri poetici, animati da una compagnia di artisti di strada, ciascuno portatore della propria fragilità e della propria forza.

A cura della Caritas Diocesana di Brescia.

 

Domenica 12 giugno – mattina

9 – 13 – In giro per Brescia

Una opportunità per chi viene da altre città di visitare Brescia e i suoi tesori, grazie anche alle opportunità offerte dal Comune di Brescia in occasione della Biennale della Prossimità. Sulla scheda di partecipazione è possibile segnalare i siti artistici che vorresti visitare, verificheremo con il comune le possibili condizioni riservate ai partecipanti alla Biennale della Prossimità  che desiderano accedervi.

10 – 12.30 – Chiusura della Biennale della Prossimità

E’ il momento di ritrovarsi per condividere come è andata, per un primo bilancio di cosa questa edizione lascia al territorio e a chi è venuto da fuori. E poi di salutarsi, nella consapevolezza di avere vissuto un’esperienza capace di generare cambiamento in noi e nel nostro lavoro. Ci ritroviamo in Sala del Camino, Palazzo Martinengo delle Palle,  via San Martino delle Battaglie 18.

Grazie ai sostenitori della Biennale della Prossimità 2022!

Grazie anche a…

… che ospita le riunioni dei promotori nazionali

… che ci aiuta nella gestione dei gruppi di lavoro.

… che offre la copertura assicurativa per gli eventi.

Con la collaborazione del Comune di Brescia