Una rete di opportunità per il futuro è ciò che attende chi studierà Psicologia in Università Cattolica nella sede di Milano o nel campus di Brescia. Con questa sfida il preside Alessandro Antonietti ha aperto oggi la presentazione del corso di laurea triennale in Scienze e tecniche psicologiche della facoltà di Psicologia nella quarta giornata di Open Week Unicatt

Quella della Psicologia in Cattolica è una storia lunga, con un passato glorioso che ha le sue radici nell’operato del fondatore. Padre Agostino Gemelli, pioniere della psicologia scientifica e della ricerca. Una tradizione non solo in ambito nazionale ma anche internazionale che già negli anni Venti vedeva scienziati arrivare da diversi Paesi nel mondo per confrontarsi e per imparare. 

Se tutto questo è alle spalle, «la psicologia è una scienza in progress che ha la ricerca come fondamento» ha affermato il preside. E lo testimoniano i 7 centri di ricerca che indagano la famiglia, la comunicazione, il consumer e health engagement, le dinamiche evolutive e educative, l’orientamento scolastico e professionale, le neuroscienze applicate e lo sviluppo di comunità e convivenza organizzativa (questi ultimi due neonati). E ancora 8 laboratori e diverse Unità di ricerca e Servizi di psicologia corredano il lavoro dei ricercatori. 

Alla prova dei fatti la tradizione è supportata da riconoscimenti attuali. La Facoltà si inserisce, infatti, tra le migliori 150 nel mondo e tre le prime 3 in Italia secondo il QS World University Ranking 2020. E i suoi laureati trovano rapidamente una collocazione stabile nel mondo della professione, come evidenzia il dato dell’81% che lavora a tre anni dalla laurea.

A supporto di questa realtà il preside ha sottolineato ancora che la Facoltà è attenta tanto alla formazione integrale della persona quanto alle esigenze del mercato del lavoro. E per questo ha sviluppato un’ampia rete di contatti professionali.

«Guardare al futuro significa anche prevedere quali saranno le nuove professioni emergenti - ha continuato il preside -. Come diceva qualcuno, “il modo migliore per prevedere il futuro è crearlo”: l’apertura al nuovo, la curiosità, la voglia di impegnarsi e la competenza ci permettono di essere all’avanguardia e di cogliere i segnali per lo sviluppo della professione». E le nuove professioni del futuro sono in contesti variegati, innovativi e fluidi negli ambiti della scuola e della formazione, nei servizi sociali alla persona, nei servizi sanitari e della salute pubblica, nella psicoterapia privata, nelle consulenze, in aziende e imprese.

A testimonianza di tutto questo Davide Inclimona, psicologo laureato in Cattolica e oggi Service manager Formazione e change management in Assolombarda, è intervenuto per raccontare di aver acquisito in Università «tutte le competenze relative all’analisi dei bisogni che mi servono per organizzare corsi di formazione su misura per le imprese. A tutti gli studenti che si iscriveranno voglio dare il consiglio di vivere con curiosità, mettersi in discussione, non limitare le opportunità che si scopriranno attraverso i docenti e le attività pratiche».

Il percorso proposto dalla Facoltà è completo: dalla laurea triennale alle diverse lauree magistrali, al tirocinio, alla formazione post lauream con dottorati, scuole di specializzazione, corsi e master promossi dall’Alta Scuola in Psicologia “Agostino Gemelli”.

In particolare, come ha sottolineato Raffaella Iafrate, psicologa coordinatrice del corso di laurea della sede di Milano, la laurea triennale si fonda su una formazione di base i primi due anni con l’integrazione di conoscenze (attraverso le lezioni), di competenze (attraverso l’apprendimento di metodi e tecniche), di esperienze (grazie alle “esperienze pratiche guidate”. 
«Il nostro corso di laurea ha uno stile nel suo progetto formativo, un marchio di fabbrica che si fonda su alcuni caposaldi. Il primo riguarda la formazione che non è un pacchetto di prodotti ma un vero e proprio percorso complessivo degli studenti che saranno accompagnati. Il secondo è l’attenzione sia al desiderio individuale nel disegnare il proprio futuro sia alle esigenze della realtà sociale. E questo tempo di emergenza ha messo in evidenza entrambe queste necessità. Il terzo è la fiducia nelle nuove generazioni: siamo convinti che la proposta sfidante e impegnativa di questo corso di laurea sarà una bellissima opportunità di crescita per gli studenti». 

Non solo una speranza ma una realtà, come ha testimoniato Cristina Costanzi, che dopo il triennio in Cattolica ha continuato anche con la magistrale in Psicologia clinica ed è rappresentante degli studenti della Facoltà. «Sono grata alla Cattolica per l’esperienza personale di crescita. Ho conosciuto molte persone con cui confrontarmi, sia tra i compagni di corso sia con i professori e i professionisti esterni che ho ascoltato». 

L’offerta formativa del prossimo anno si arricchisce di un nuovo corso di laurea triennale in lingua inglese, Psychology, a cui sono riservati 60 posti dei complessivi 500 spalmati sulle sedi di Milano e Brescia. «La scelta è stata dettata dal mercato del lavoro sempre più internazionale - ha spiegato lo psicologo Francesco Pagnini -, dall’esigenza di ampliare l’utenza anche con studenti provenienti dall’estero, alla formazione internazionale in itinere attraverso i programmi all’estero e il proseguimento degli studi con corsi magistrali in inglese o con il tirocinio all’estero».

Introdotta dal moderatore della presentazione della Facoltà, psicologa Laura Galuppo, la psicologa Elena Marta, coordinatrice del corso di laurea della sede di Brescia, ha posto l’attenzione sulla internazionalizzazione della Facoltà con lo sguardo rivolto ai prossimi anni, non solo facendo riferimento ai corsi di laurea erogati in inglese ma anche all’interazione con i colleghi che operano in contesti internazionali e interculturali. Solo così è possibile uno scambio continuo sulla ricerca e sulla la didattica. 

Infine uno sguardo alle novità organizzative del prossimo anno accademico che inizierà con modalità diverse secondo il piano eCatt. La psicologa Emanuela Confalonieri ha illustrato le opportunità in presenza e a distanza che saranno offerte con una costante attenzione alla relazione tra studenti, docenti e mondo, a usare le nuove modalità come un’occasione e non come un adattamento, alla multimedialità e flessibilità delle attività. Le lezioni saranno in parte in aula, in parte video trasmesse e ri accessibili, ci saranno webinar live, videolezioni con spazi di interazione, remote working con compiti di analisi e elaborazione, discussioni con forum e chat. A supporto di tutto questo saranno i gruppi di apprendimento e i tutor.

Alcune date importanti. Dall’8 al 12 giugno alle 18 la Facoltà proporrà alcuni webinar “A lezione di psicologia”, il 5 giugno la presentazione del corso di laurea triennale della sede di Brescia, il 20 luglio la prova di ammissione ai corsi per entrambe le sedi.

La giornata si è chiusa con la diretta su tutti i social dell’Ateneo alle 18.30, dell’incontro “Etica, economia e globalizzazione al tempo del Coronavirus: religioni in dialogo”. Dopo l’introduzione di Sebastiano Nerozzi della facoltà di Economia e i saluti di Antonella Sciarrone Alibrandi, prorettore vicario dell'Università Cattolica, e di Elena Beccalli, preside della facoltà di Scienze bancarie, finanziarie e assicurative, sono intervenuti Alfonso Arbib, Rabbino capo di Milano, Yahya Pallavicini, Imam, presidente della COREIS, monsignor Claudio Giuliodori, assistente ecclesiastico generale dell'Università Cattolica. Concluderà Piergiorgio Acquaviva, giornalista, Associazione Francesca Duchini. 

E anche oggi la giornata ha avuto riscontri molto positivi dal pubblico: 65.737 persone raggiunte, 1.245 interazoni, 12.065 visualizzazioni.