Vedere l’economia dal punto di vista della finanza. È questa la visione di Scienze bancarie, finanziare e assicurative, che lunedì 18 maggio ha alzato il sipario sul palco virtuale dell’Open Week Unicatt. A presentare la facoltà, la sua offerta multidisciplinare, la pluralità di opportunità di studio all’estero e l’ampiezza degli sbocchi professionali la preside Elena Beccalli, accompagnata dai docenti di Economia degli intermediari finanziari Alberto Floreani e di Metodi quantitativi per la finanza Alessandro Sbuelz. «La situazione della pandemia non ci impedisce di potervi incontrare e presentare i nostri corsi entrando noi nelle vostre case», ha detto Michele Faldi, direttore Offerta formativa, promozione, orientamento e tutorato, coordinando la presentazione che in questa giornata inaugurale ha raggiunto 53.199 persone, ottenuto 4.113 interazioni e registrato 13.495 visualizzazioni.

«Il prossimo anno accademico celebriamo il trentennale della fondazione», ha esordito la preside Beccalli. «Sin dalla sua istituzione la facoltà offre un percorso di laurea di taglio economico dove sui quattro pilastri classici di economia aziendale, economia politica, metodi quantitativi e profilli giuridici s’innestano approfondimenti relativi a più specifiche tematiche finanziarie». Questo perché «le professioni in ambito finanza sono molto qualificate e pertanto rendono necessaria una solida formazione di base».

Economia degli intermediari finanziari (Emif) è il percorso di laurea triennale della facoltà articolato in quattro profili affinché ciascun studente trovi quello più adatto alle sue attitudini e esigenze. Parliamo di Economia dei mercati e degli intermediari (profilo generale), Economia dei mercati e degli intermediari finanziari in convenzione con l’ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili, Consulente finanziario e assicurativo, Metodi quantitativi per la finanza e le assicurazioni, tutti accomunati da due tratti fondamentali: l’alto grado di internazionalizzazione e il forte legame con il mondo del lavoro. «Le professioni legate al mondo della finanza sono analoghe nel panorama nazionale e in quello internazionale», ha osservato la preside Beccalli. Infatti «proponiamo una pluralità di esperienze possibili all’estero, anche nella formula più innovativa di dual degree. Inoltre è da sempre nelle intenzioni dei fondatori di questa facoltà una formazione che fornisca un metodo di studio e di lavoro che valorizzi l’applicazione delle conoscenze».

Per tenere vivo questo orientamento Scienze bancarie negli ultimi anni si è dotata del board Comitato mondo del lavoro che su base semestrale fa dialogare intorno a uno stesso tavolo una trentina di professionisti di importanti istituzioni finanziarie e assicurative per affinare al meglio i piani di studio della facoltà e offrire opportunità per arricchire il percorso di studio degli iscritti. Nella stessa direzione si muovono altre iniziative come il Progetto talenti, che premia gli studenti meritevoli attraverso attività formative svolte in un contesto aziendale, e le Pillole formative Soft skills e Digital skills, con l’obiettivo di trasferire agli studenti competenze di natura soft.

Una vicinanza con il mondo del lavoro che premia. Il 95% dei laureati trova lavoro entro 12 mesi dalla laurea, il 60% ha un’assunzione a tempo indeterminato e il 60% ha un’assunzione nel campo della finanza. A confermarlo anche i due laureati collegati in streaming: Andrea Cotticelli, Fully qualified actuary presso Generali, e Leonardo Del Mecio, Innovation e start up manager presso Crédit Agricole. Per entrambi, infatti, ai fini del loro inserimento professionale durante il percorso di studio sono risultati fondamentali l’acquisizione di un forte bagaglio di conoscenze, la vicinanza con il corpo docente, la stretta relazione con il mondo del lavoro.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Chiacchieriamo con Francesco e Riccardo i tutor della facoltà di Scienze Bancarie Finanziarie e Assicurative

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Aspetti emersi anche nei seguitissimi approfondimenti virtuali che si sono alternati dalle 16 alle 18 con focus su come iscriversi e quanto costa studiare in Cattolica, incontri live con tutor e studenti della facoltà - solo nella diretta Instagram lo Sportello tutor ha avuto più di 120 studenti connessi per chiedere informazioni -, aule virtuali dedicate ai servizi di Ateneo. A conclusione della giornata il dibattito sul futuro del teatro post-Covid e la proiezione del primo video della serie “Fotostorie Unicatt”, un racconto attraverso immagini dei cinque campus dell’Università Cattolica. A inaugurare la messa in onda del ciclo la cronistoria di foto scattate e selezionate dal fotolitografo Andrea Aschedamini.