APTOPIX Egypt Suez Canal
(Suez Canal Authority via AP)

È ripreso il traffico nel Canale di Suez

La riapertura è avvenuta gradualmente in entrambe le direzioni, dopo che la nave Ever Given che si era incagliata è stata spostata

Lunedì sera è ripreso il traffico nel Canale di Suez, che era bloccato da giorni dopo che la nave Ever Given si era incagliata: le navi hanno ricominciato a transitare un po’ alla volta verso le 18, e nella notte di lunedì il traffico è stato riaperto definitivamente in entrambe le direzioni. Ci sono molte navi in attesa di attraversare il Canale, e probabilmente ci vorrà ancora qualche giorno per smaltire tutto il traffico arretrato.

La nave Ever Given, che da martedì scorso era bloccata nel Canale di Suez, in Egitto, aveva ricominciato a muoversi lunedì pomeriggio, dopo che nella notte era stata disincagliata ed era tornata a galleggiare parzialmente. Le operazioni per liberare la nave erano andate avanti per giorni, e nella notte tra domenica e lunedì con l’aiuto dell’alta marea la nave era stata spostata, riportandola in posizione quasi parallela al canale. Nel pomeriggio di lunedì, infine, le autorità del Canale di Suez avevano detto che la nave era tornata a muoversi.

L’approccio adottato per liberare la nave è stato quello di affiancarla con diverse navi-rimorchio su ciascun lato, e di allargare gli argini del canale con delle escavatrici. Tirando a prua e a poppa la nave, l’obiettivo era quello di farla ruotare abbastanza da liberarla. Secondo alcuni, però, questa operazione non sarebbe bastata a liberare la nave, che è lunga 400 metri e larga 59, e pesa oltre 200mila tonnellate.

La nave Ever Given in movimento, alle 15.30 di lunedì 29 marzo (MarineTraffic.com)

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La nave sembrava essersi incastrata così in profondità da dover essere prima alleggerita per poi riprovare a portarla a galla. Questa operazione avrebbe comportato la rimozione dei 20mila container che la nave trasporta, e avrebbe potuto richiedere molti giorni.

In quasi una settimana di blocco, ci sono state enormi ripercussioni economiche, dato che il Canale di Suez, creato più di 150 anni fa, ancora oggi garantisce quasi il 7 per cento del traffico mercantile mondiale, ed è una delle fonti di entrate annuali principali per l’Egitto. La compagnia assicurativa Allianz ha stimato perdite tra i 5 e gli 8,5 miliardi di euro per il commercio internazionale, e in questi giorni i costi delle spedizioni marittime di petrolio sono già quasi raddoppiati per la crescente domanda.

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