ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùEuropa

Ucraina ultime notizie. Nyt: l’Ucraina lancia un’offensiva nel Nordest. Zelensky apre a pace con i russi senza restituzione Crimea

Mosca, nessuna intenzione di usare armi nucleari . Cina, cooperazione con Russia anche su tecnologia militare. L’ambasciatrice americana all’Onu, Linda Thomas-Greenfield ha detto che la Russia ha violato la Carta dell’Onu. Missili su regione di Kharkiv, un morto. Guterres, Mariupol è un «inferno».Onu, 180 persone rapite dalle truppe russe

A Mosca le prove della parata militare per impressionare il mondo
  • Ucraina: Usa non confermano che Makarov sia stata colpita

    Il Pentagono non ha elementi che possano confermare che la fregata russa Makarov sia stata colpita dall’Ucraina. “E’ tutto il giorno che ci stiamo lavorando ma al momento non abbiamo informazioni che corroborino queste notizie”, ha detto il portavoce del Dipartimento della Difesa americana, John Kirby.

  • Vicepremier Kiev, evacuati da Azovstal 50 civili, donne, bambini ed anziani

    donne, bambini ed anziani - sono stati evacuati “con molte difficoltà” dall’impianto di Azovstal, a Mariupol. Ad annunciarlo è stata la vicepremier Iryna Vereshchuk. “Siamo riusciti oggi a fare uscire 50 donne, bambini ed anziani. Se domani andrà tutto secondo i piani, continueremo l’evacuazione”, ha aggiunto, accusando la parte russa di aver violato il cessate il fuoco in vigore durante le evacuazioni”.

  • Pentagono, 17,8 mln a aziende Usa per produrre droni

    Il Pentagono metterà a disposizione delle aziende di armi Usa contratti da 17,8 milioni di dollari per la produzione e l’invio di droni Switchblade in Ucraina. Lo ha detto sottosegratario alla Difesa William LaPlante durante un briefing con la stampa. I droni saranno acquistati e consegnati alle forze di Kiev nell’ambito dell’Ukraine Security Assistance Initiative (USai), approvata a metà marzo dal Congresso americano, che prevede contratti da 300 milioni di dollari. Finora il Pentagono ne ha assegnati 136,8 milioni, ha spiegato il sottosegretario. Il Dipartimento della Difesa ha speso 1,45 miliardi di dollari dei 3 miliardi di finanziamenti approvati dal Congresso per rifornire le scorte statunitensi di missili Javelin e Stinger, insieme a componenti chiave per quei sistemi, ha spiegato LaPlante.

  • Governatore Donetsk, su evacuati Azovstal diremo quando saranno in salvo

    “Il processo di evacuazione è in corso. Per il momento è difficile commentarlo o parlare dei risultati perché non si è concluso. Quando quelle persone saranno in territorio sotto controllo ucraino, quando saranno stati presi in consegna e saranno in salvo, allora parleremo di numeri. Quindi è troppo presto per fare commenti”. A dichiararlo è stato il governatore della regione di Donetsk, Pavlo Kyrylenko, intervenendo questa sera alla televisione ucraina. Lo riporta la Cnn.

  • Tass, autobus con 23 civili lascia Azovstal

    Un terzo autobus, che trasporta 23 civili, ha lasciato l’impianto di Azovstal a Mariupol. Ad affermarlo è la Tass, secondo cui è stata pianificata la partenza di un quarto autobus prima della chiusura del corridoio umanitario. A riferirne è il Guardian

  • Biden il 9 maggio firma la legge per velocizzare armi a Kiev

    Il presidente americano Joe Biden firmerà lunedì 9 maggio, giorno in cui in Russia si celebra la vittoria sui nazisti nella Seconda guerra mondiale, la legge che velocizzerà la fornitura di armi all’Ucraina. Lo ha annunciato la portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki. Il provvedimento era stato approvato da Camera e Senato a fine aprile. La legge, che si chiama «Ukraine Democracy Defense Lend-Lease Act», si ispira alla misura del 1941 che permise agli Usa di armare l’esercito britannico contro Hitler e consente di prestare equipaggiamento militare a qualsiasi governo straniero «la cui difesa sia valutata vitale dal presidente Usa».

  • Gazprom Germania tratta finanziamento con governo

    Il gruppo europeo del gas Gazprom Germania è in trattative per ottenere un pacchetto di finanziamento dal governo di Berlino, che potrebbe aiutare a stabilizzare le aziende sequestrate al controllo della Russia. Lo riferisce Bloomberg, spiegando che secondo il nuovo manager, Egbert Laege, Gazprom Germania, che dispone di un’unità di stoccaggio nel Paese, sta cercando di assicurarsi il futuro. «Il finanziamento di cui stiamo discutendo - ha detto infatti Laege - porta l’azienda ben oltre settembre. Il primo obiettivo - ha aggiunto - è stabilizzare il gruppo», che il governo tedesco intendeva inserire in amministrazione fiduciaria fino al 30 settembre.

  • Media, Biden annuncerà altro pacchetto armi da 100 mln

    Il presidente americano Joe Biden nei prossimi giorni annuncerà un altro pacchetto di assistenza alla sicurezza all’Ucraina, da 100 milioni di dollari. Lo riferisce la Reuters in esclusiva citando fonti informate.

  • Usa, vertice G7 deciso di proposito prima del 9 maggio

    La videochiamata tra i leader del G7 è stata programmata appositamente prima del 9 maggio, giorno in cui la Russia celebra la vittoria contro i nazisti durante la Seconda Guerra mondiale e durante il quale, secondo alcuni, Vladimir Putin potrebbe dichiarare la vittoria in Ucraina. Lo ha detto la portavoce della casa Bianca, Jen Psaki. “Penso che tutti debbano dare la giusta importanza al significato della data di questo incontro, 24 ore prima del Giorno della Vittoria in Russia. E’ un modo per dimostrare non solo quanto sia unito l’Occidente ma anche che l’unità richiede sforzo, lavoro, lacrime e sangue”.

  • Media russi, evacuati altri 23 civili da Azovstal

    Un altro gruppo di 23 civili è riuscito a lasciare l’acciaieria Azovstal di Mariupol. Lo riporta la Tass, dopo che media russi avevano riferito questo pomeriggio di un’evacuazione di 12 persone, tra cui 4 bambini. Le notizie non sono finora state confermate da fonti ucraine.

  • Fonti, Draghi in Parlamento non prima del viaggio Usa

    Il premier “è in partenza per gli Stati Uniti, ora i tempi sono stretti”: lo dicono fonti di Palazzo Chigi a proposito della possibilità che Mario Draghi riferisca in Parlamento sulla guerra in Ucraina prima del viaggio a Washington previsto a inizio della prossima settimana. Occasioni di confronto comunque ci saranno, osservano le stesse fonti, a partire dal question time con il presidente del Consiglio “già in calendario per il 19 maggio”.

  • Media, partito secondo bus da Azovstal con 13 civili a bordo

    Un secondo bus, questa volta con 13 civili a bordo, tra cui un bambino, ha lasciato l’acciaieria Azovstal, a Mariupol. Ne ha dato notizia l’agenzia di stampa russa Ria Novosti, che aveva già riferito di un primo bus con 12 civili a bordo, tra cui 4 bambini.

  • Da Consiglio di sicurezza Onu sostegno unanime a Guterres per pace

    In una dichiarazione unanime il Consiglio di Sicurezza Onu ha espresso il suo “fer,p sostegno” al segretario generale Antonio Guterres per “una soluzione pacifica” del conflitto in Ucraina

  • Di Maio, pronti a essere garanti tra Russia e Ucraina

    “L’Italia è pronta a diventare uno Stato garante nel quadro di un possibile trattato russo-ucraino che prevede la neutralità di Kiev”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio a conclusione di The State of the Union a Firenze.

  • Sanzioni Gb, Mosca convoca l’ambasciatore di Londra

    L’ambasciatore britannico è stato convocato al ministero degli Esteri di Mosca, dove gli è stata espressa una “decisa protesta contro l’adozione di un altro pacchetto di sanzioni” contro la Russia. “Londra ha scelto in modo definitivo il confronto aperto con la Russia”, ha dichiarato Mosca, avvertendo che “continuare su questa linea porterà alla distruzione definitiva delle relazioni bilaterali”. Lo riporta la Tass.

  • Verso congelamento super yacht Scheherazade

    Potrebbe scattare a breve il congelamento dello ’Scheherazade’, il mega yacht di oltre 140 metri da alcuni mesi fermo nel porto di Marina di Carrara che per i giornalisti del team del dissidente russo Alexsej Navalny apparterrebbe al presidente russo Vladimir Putin e che potrebbe lasciare presto il nostro paese. Formalmente, secondo quanto hanno ricostruito gli investigatori italiani della Guardia di Finanza, il super yacht è riconducibile all’oligarca Eduard Khudaynatov, l’ex presidente di Rosneft e proprietario di Villa Altachiara, la residenza sul promontorio di Portofino dove morì la contessa Francesca Vacca Agusta. L’Italia, secondo quanto si apprende, ha chiesto che il suo nome sia inserito nella black list europea e, in attesa che questo avvenga, il congelamento potrebbe scattare con un provvedimento del ministero dell’Economia

  • Usa, Biden e Draghi discuteranno costi da imporre a Mosca

    “Biden e Draghi parleranno dei costi da imporre alla Russia per la sua guerra in Ucraina”. Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca in un briefing con la stampa sull’Air Force One delineando la visita del premier italiano a Washington. I due leader, ha aggiunto, parleranno anche delle relazioni bilaterali Italia-Usa e della collaborazione in diversi settori tra cui il clima.

  • Shevchuk, «pesanti battaglie nel Donestsk, bombardata regione Dnipropetrovsk»

    “Nella regione di Donetsk sono in corso pesanti battaglie. L’intero Est e il Sud dell’Ucraina sono in fiamme. La regione di Dnipropetrovsk è stata bombardata dai razzi”. Lo fa sapere l'arcivescovo maggiore di Kiev Sviatoslav Shevchuk nel 72esimo giorno di guerra in Ucraina. “ I feriti e i morti si stanno appellando alle nostre coscienze. Inoltre, anche la città di Mykolaiv ha subito attacchi missilistici”, dice Shevchuk nel videomessaggio quotidiano.

  • Zelensky invita Scholz il 9 maggio, «fai passo potente»

    Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha invitato il cancelliere tedesco Olaf Scholz a fare un “passo potente” e a recarsi a Kiev il 9 maggio. Lo riferiscono i media ucraini citando la Reuters. “E’ stato invitato, l’invito è aperto, da un po’ di tempo. È invitato a venire in Ucraina, può fare questo passo politico molto potente: venire qui a Kiev il 9 maggio. Non ho bisogno di spiegarne il significato, penso che ne sia ben consapevole”, ha detto Zelensky in un discorso ai rappresentanti di Chatham House.

  • Russia all’Onu, ecco le prove sui crimini dell’Ucraina

    La Russia ha organizzato un incontro informale del Consiglio di Sicurezza Onu presentando le prove su quelli che definisce i “crimini” commessi dall’Ucraina nella guerra. “Ci sono molte prove che dimostrano gli attacchi delle truppe ucraine e del battaglione Azov su citta’ e palazzi”, ha affermato l’ambasciatore russo al Palazzo di Vetro, Vassily Nebenzia. Durante l’incontro Mosca ha presentato un lungo elenco di voci che parlano dei crimini commessi dagli ucraini i quali, sostengono, hanno sparato sulle scuole, sui bambini, sui palazzi. Tra i video mostrati c’è quello di Natalia Usmanova, intervistata anche dalla Reuters dopo essere stata evacuata dall’acciaieria Azovstal per raccontare la sua drammatica esperienza. Il vice ambasciatore russo all’Onu Dmitry Polyanskiy, tuttavia, ha attaccato l’agenzia dicendo di vergognarsi per come ha manipolato le sue parole invece di diffondere un’ informazione imparziale. Quindi è stato mostrato il filmato in cui lei ha parlato a una tv russa attaccando Kiev e dicendo che “l’Ucraina come Stato è morta per lei, e che non vuole stare in Ucraina”. Tra le varie fonti citate da Mosca c’è anche il fotoreporter italiano Giorgio Bianchi, che è stato in Donbass. “Quello che non capisco è la propaganda europea, rende impossibile farsi un’opinione oggettiva. C’è una singola narrativa dei fatti”, ha detto attaccando alcune notizie riportate dai grandi media. Bianchi ha spiegato di essere nella black list ucraina, di avere un divieto di ingresso nel paese e che il governo di Kiev lo considera un criminale.

  • Berlino, settimana prossima via a formazione soldati ucraini

    Le forze armate tedesche inizieranno l’addestramento di soldati ucraini all’uso di mezzi di artiglieria pesante “la prossima settimana a Idar-Oberstein, in Germania, assieme ai Paesi Bassi”. Lo ha confermato un portavoce del ministero tedesco della Difesa, citato da Dpa. La formazione durerà circa 40 giorni. Berlino fornirà a Kiev sette obici semoventi PzH 2000, mentre i Paesi Bassi ne forniranno cinque.

  • Gentiloni, embargo petrolio coraggioso, fiducioso che lo faremo

    “La decisione dell’”embargo graduale del petrolio” russo è “molto coraggiosa”, “perché affronta la principale fonte di ricavi del Cremlino”. Lo ha detto il commissario per gli Affari economici Paolo Gentiloni intervenendo al Global Europe Seminar a Salisburgo. “Dobbiamo mantenere la nostra unità”, ha detto Gentiloni, sottolineando la straordinaria coesione mostrata nell’Ue per l’adozione degli altri cinque pacchetti di sanzioni: “Come sapete non ci siamo già, ma sono fiducioso che lo saremo”, ha aggiunto sul nuovo pacchetto di sanzioni in discussione.

  • L’Ucraina lancia un’offensiva contro i russi nel Nordest

    I soldati ucraini hanno lanciato un’offensiva contro le forze russe nel nordest dell’Ucraina per respingere le forze russe da due città chiave, Kharkiv e Izium mentre la battaglia per la conquista del territorio a est si fa più cruenta. Lo scrive il New York Times.

  • Cremlino, non abbiamo informazioni su navi russe colpite

    Il Cremlino non ha alcuna informazione su navi russe colpite nel mar Nero. Lo afferma il portavoce Dmitry Peskov sottolineando come la notizia del missile che avrebbe centrato la fregata Admiral Makarov provenga da fonti ucraine.

  • Fonti Ue, slitta ancora l’accordo sulle sanzioni

    Nonostante il “generale consenso al sesto pacchetto sanzioni” contro la Russia presentato dalla Commissione Europea, e la volontà politica ad approvarlo, i 27 - a quanto si apprende - non hanno ancora trovato la quadra sull’accordo. Rimangono infatti ancora “resistenze” sulla parte relativa al petrolio. I rappresentanti permanenti torneranno a riunirsi del corso del fine settimana, con la speranza di approvare il pacchetto prima di lunedì. Il nodo resta la durata delle deroghe per alcuni paesi e l’entità delle compensazioni.

  • Jill Biden arrivata in Romania, incontra le truppe Usa

    Cappellino da baseball e guanti in lattice, la First Lady americana Jill Biden ha servito il pranzo ai militari Usa nella mensa della base Nato di Mihail Kogalniceanu, in Romania, prima tappa della sua missione in Europa. Dopo il suo incontro con i soldati americani Jill Biden avrà colloqui con rappresentanti dell’Alleanza Atlantica e operatori umanitari che da mesi stanno aiutando le migliaia di profughi arrivati dall’Ucraina. Domani avrà un colloquio con la First Lady romena, Carmen Iohannis. Domenica, giorno della festa della mamma, la First Lady si sposterà a Kosice e Vysne, in Slovacchia, dove incontrerà altre famiglie di sfollati ucraini.

  • Berlino, alleanza contro crisi alimentare tra obiettivi G7

    “Uno degli obiettivi della presidenza tedesca del G7 è creare un’alleanza contro la crisi alimentare” causata dalla guerra in Ucraina. Lo ha detto la ministra tedesca degli Esteri Annalena Baerbock, in una lunga intervista a Spiegel. Dal 12 al 14 maggio, i ministri degli esteri del G7 si incontreranno in Germania, nello Schleswig-Holstein. “Questa guerra sta colpendo diversi paesi in modo diverso. Somalia, Egitto e Libano sono quasi completamente dipendenti dal grano e dal mais provenienti dalla Russia e dall’Ucraina”, ha detto Baerbock, che ha poi aggiunto che “la Russia sta bloccando i porti ucraini dove è immagazzinato il grano necessario, i campi non possono essere coltivati a causa della guerra. Il presidente Putin ha così messo molti paesi in un’emergenza acuta”. Baerbock ha ricordato di essere stata di recente “in Mali e in Niger per rendere chiaro che non vi lasceremo soli, faremo invece di tutto perché la guerra russa non si trasformi in una crisi alimentare globale”.

  • Oms, «ricevuti 46,5 mln di dollari contro 57,5 richiesti»

    “Al 28 aprile, l’Organizzazione mondiale della sanità ha ricevuto” per far fronte all’emergenza in Ucraina “46,5 milioni di dollari (81%) contro una richiesta di 57,5 ​​milioni, a copertura del periodo marzo-maggio per soddisfare i bisogni di 6 milioni di persone”. Lo scrive Oms nell’ultimo report sulla crisi che ha colpito il Paese travolto dalla guerra.

  • Zelensky, «a Mariupol non è guerra ma tortura bestiale»

    I russi credono di poter restare “impuniti” rispetto “ai loro crimini di guerra poiché hanno il potere di uno Stato nucleare”. Lo ha denunciato oggi il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in un discorso in video da Kiev alla Chatham House, noto think tank britannico, non senza definire l’attacco delle forze di Mosca all’Azovstal di Mariupol come un qualcosa che “non è un’azione militare” bensì “un tortura” mediante il tentativo di prendere “per fame” gli assediati. Una strategia, ha rincarato, frutto “dell’atteggiamento bestiale” dei militari russi alimentato a suo dire da decenni di “odio” e di “propaganda anti ucraina”.

  • Zelensky apre a pace con i russi senza restituzione Crimea

    L’Ucraina sarebbe disposta ad accettare un accordo di pace di compromesso con la Russia se le forze di Mosca si ritirassero “sulle posizioni del 23 febbraio”. Lo ha detto il presidente Volodymyr Zelensky, intervenendo in video alla Chatham House, think tank britannico con sede a Londra, e lasciando intendere che almeno per ora Kiev non pretenderebbe la restituzione della Crimea, annessa dai russi nel 2014. “Da parte nostra non tutti i ponti diplomatici sono stati bruciati”, ha poi precisato, evitando di avanzare richieste pure su quella parte del Donbass fra Donetsk e Lugansk sottratta a sua volta al controllo di Kiev dal 2014.

  • Cremlino, solo cerchia ristretta sapeva dell’operazione speciale

    Le informazioni sulla preparazione di un’operazione militare speciale della Federazione russa in Ucraina sono state condivise in una cerchia molto ristretta di persone, e ciò è dovuto alla specificità di tali azioni. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, dopo le informazioni della testata investigativa Bellingcat secondo cui il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov fu sorpreso dall’inizio della guerra. “Le informazioni su un’operazione militare speciale non possono essere ampiamente diffuse alla vigilia dell’inizio di questa operazione. Pertanto, ovviamente, tali informazioni riservate vengono sempre presentate a una cerchia di persone molto, molto ristretta, questo è una pratica assolutamente normale”, ha sottolineato Peskov citato da Tass, “l’essenza stessa dell’operazione non implica un’ampia diffusione di informazioni al riguardo”. “In generale, le informazioni di Bellingcat”, pubblicazione online riconosciuta nella Federazione russa come agente straniero, “dovrebbero essere percepite attraverso filtri speciali: a volte con senso dell’umorismo, a volte come deliberata menzogna e distorsione della realtà”.

  • Scholz, situazione internazionale pericolosa e drammatica

    “Io non ho paura. Ma questo non significa che non sia preoccupato. Lo sono. Come cancelliere ho il dovere di non minimizzare certi pericoli e di confrontarmi con i nervi saldi con le minacce cui siamo sottoposti. Ci troviamo in una situazione internazionale pericolosa, drammatica, nella quale bisogna agire in modo ragionevole e ponderato”. Lo ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz in un’intervista pubblicata dallo Stern, rispondendo alla domanda se abbia paura del rischio di un’escalation e di un conflitto atomico. “Questa guerra e le sue immagini ci toccano tutti molto da vicino. Per me non è diverso dagli altri cittadini. È spaventoso con quale brutalità la Russia conduca questa guerra”. Per Scholz, “bisognerebbe fare di tutto per che le armi tacciano il prima possibile e la Russia ritiri le sue truppe dall’Ucraina”.

  • Baerbock, mandiamo armi per non avere un’altra Bucha

    “Con tutto il cuore, vorrei non dover fornire armi. Ma se non aiutiamo a fermare l’avanzata russa con le armi - visto che Putin non ascolta le parole in questo momento - condividiamo la responsabilità di trasformare altri posti in Ucraina in una Mariupol o Bucha”. Lo ha detto la ministra tedesca degli Esteri Annalena Baerbock, in una lunga intervista a Spiegel. “Femminismo non significa dire alle vittime della violenza: non reagite! Sarebbe come dire a una donna che viene aggredita di notte: non resistere e non chiamare aiuto”, ha aggiunto Baerbock, in riferimento al suo impegno per una “politica estera femminista”. La ministra ha anche sottolineato che “una potenza nucleare sta conducendo una brutale guerra di aggressione alle nostre porte. Chiunque non sia spaventato da questo o è disonesto o non ha capito la situazione in cui si trova l’Europa dal 24 febbraio”. Di conseguenza, continua Baerbock, “l’obiettivo della nostra politica è la de-escalation, vogliamo evitare che la guerra si estenda ad altri paesi. Pertanto, dobbiamo far capire a Putin che difenderemo il territorio della nostra alleanza con tutto ciò che abbiamo. E sosteniamo l’Ucraina con forniture di armi in modo che le truppe di Putin siano respinte e non possano commettere ulteriori massicci crimini di guerra”. Come annunciato ieri dal cancelliere Olaf Scholz, la ministra Baerbock si recherà a breve in Ucraina e sarà così il primo rappresentante del governo tedesco a visitare il paese dall’inizio dell’invasione russa.

  • Media, Lavrov scioccato da guerra

    L’entourage del presidente russo Vladimir Putin non è stato informato che stava pianificando un’invasione su vasta scala dell’Ucraina. Lo ha affermato il giornalista investigativo di Bellingcat Hristo Grozev, citato da Unian. “Anche Lavrov ha creduto fino alla fine che sarebbe stata qualcosa come una minaccia di guerra”, il ministro degli Esteri russo “è rimasto scioccato nell’apprendere che questa sarebbe stata una vera guerra”, ha detto Grozev riferendosi a una fonte vicina alla figlia del ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov.

  • Zelensky, «Mariupol torturata a morte, fame come arma di guerra»

    ’’Mariupol è stata torturata a morte’’ e la città portuale sul Mar Nero è ’’un esempio di come la tortura e la fame siano usate come armi di guerra’’ dai russi che ’’pensano di agire impuniti in quanto potenza nucleare’’. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky rivolgendosi al think tank londinese Chatham House. ’’Tanta disumanità e crudeltà è il modo in cui l’esercito russo tratta le persone’’, ha aggiunto Zelensky affermando che a Mariupol ’’la morte non viene causata dalla guerra, da un evento militare. Qui le persone sono state torturate a morte. Questo è terrorismo e odio’’. Zelensky ha quindi aggiunto che ’’Mariupol è stata devastata’’, che ’’l’intera città è stata distrutta’’. Affermando che l’Ucraina ha bisogno di armi e di attrezzature per rompere l’assedio alle acciaierie Azovstal, Zelensky ha dichiarato che ’’la Russia continuerà ad attaccare l’Ucraina finché non la fermeremo”.

  • Sindaco Kiev, nessun coprifuoco nella capitale per il 9 maggio

    I comandi militari ucraini non hanno in programma di introdurre un coprifuoco a Kiev e nella sua regione tra domenica e lunedì, in coincidenza con le celebrazioni della Russia per la giornata della Vittoria, in cui Mosca commemora la resa dei nazisti nella Seconda guerra mondiale. Lo ha annunciato il sindaco della capitale ucraina, Vitaliy Klytschko, citato da Suspilne News.

  • Cremlino, Polonia minaccia integrità territoriale Ucraina

    La Polonia potrebbe rappresentare una minaccia per l’integrità territoriale dell’Ucraina. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, riporta la Tass. «Il fatto che negli ultimi mesi ci sia stata una retorica molto ostile dalla Polonia - ha smesso da tempo di essere amichevole, ma è diventata ostile negli ultimi mesi - e il fatto che una minaccia per l’integrità territoriale dell’Ucraina possa provenire dalla Polonia - sono fatti ovvi», ha affermato Peskov parlando con i giornalisti.

  • Kiev, «su Crimea servirà incontro Zelensky-Putin»

    La priorità di Kiev è finire la guerra e far ritirare i russi almeno alla situazione precedente all’invasione del 24 febbraio. A spiegarlo è Andriy Yermak, capo dell’ufficio della presidenza ucraina, secondo il quale lo status della Crimea occupata e delle repubbliche separatiste di Donetsk e Luhansk potrebbe essere discusso direttamente dai presidenti ucraino Volodymyr Zelensky e russo Vladimir Putin. «Oggi l’obiettivo prioritario è finire la guerra e far ritirare le truppe russe almeno ai confini del 23 febbraio. Cadlr (Luhansk e Donetsk, ndr) e Crimea sono due questioni impegnative, che devono essere discusse dai due presidenti. Il presidente dell’Ucraina è pronto a farlo», ha detto Yermak in un’intervista all’emittente Rbc-Ukraine, rilanciata da Ukrinform.

  • Gas: importazioni Gnl in Europa +28% da gennaio

    Sono cresciute del 28% le importazioni di Gnl in Europa nel periodo gennaio-aprile rispetto al 2021. Lo afferma la piattaforma European Gas Hub, secondo la quale nel mese di aprile i 3 principali importatori di gas naturale liquefatto, Francia, Spagna e Gran Bretagna, hanno ricevuto 6,8 milioni di tonnellate. È cresciuta dal 28 al 49% la quota di Gnl in arrivo dagli Usa, è scesa dal 17 al 13% quella russa, e dal 20 al 10% quella del Qatar. In calo dal 12 al 9% il gas natuale liquefatto proveniente dalla Nigeria e dal 14 al 7% quello dell’Algeria, mentre è cresciuto dall’8 all’11% l’apporto dagli altri Paesi.

  • Media, Croazia chiede esenzione da sanzioni petrolio

    Anche la Croazia sarebbe tra i Paesi europei, in primis Ungheria e Slovacchia, che chiedono un’esenzione dall’obbligo di sanzioni alle importazioni del petrolio russo. Lo scrive oggi il quotidiano di Zagabria Večernji list, citando fonti di Bruxelles. Stando al giornale, la Croazia vorrebbe l’esenzione solo per un derivato specifico, il gasolio sottovuoto, meglio conosciuto come Vgo (Vacuum Gas Oil), materia fondamentale per la produzione del diesel, la cui disponibilità sui mercati internazionali è molto limitata. Il derivato viene importato dalla Russia per la raffineria di Fiume la cui struttura è ottimizzata proprio per la trattazione del Vgo. La compagnia petrolifera croata Ina, che gestisce la raffineria, ha spiegato di volersi adoperare per la possibilità di continuare ad acquisire sul mercato russo questo derivato. Dal governo di Zagabria non c’è ancora una conferma di questa intenzione della Croazia.

  • Novaya Gazeta, primo numero cartaceo fuori dalla Russia

    È apparsa oggi in Lettonia la prima edizione cartacea di Novaya Gazeta pubblicata fuori dalla Russia. Costretto a chiudere in Russia, il giornale indipendente diretto dal premio Nobel Dmitry Muratov è stato ribattezzato Novaya Gazeta Europa ed esce nel paese baltico in cooperazione con una casa editrice lettone. «Vogliamo scrivere la verità sulla guerra e faremo il possibile per fermarla», si legge nell’editoriale firmato dal redattore capo Kirill Martynov.
    Il numero appena uscito è un’edizione speciale in vista della parata della Vittoria sui nazisti che verrà celebrata lunedì a Mosca, evento simbolico che il regime di Vladimir Putin intende collegare all’invasione dell’Ucraina. «Se ai lettori piacerà quello che facciamo e ci sosterranno, valuteremo un’edizione cartacea settimanale», ha aggiunto Martynov.
    Scritto in russo e lettone, il giornale cartaceo apparirà anche in Estonia, paese che, come la Lettonia, ospita un’importante minoranza russa. Schierato contro l’invasione dell’Ucraina, il giornale ha dovuto chiudere in Russia il 28 marzo e ora esce online. La maggior parte dei suoi giornalisti ha scelto l’esilio all’estero. Il 7 aprile, mentre viaggiava in treno in Russia, Muratov è stato aggredito da sconosciuti che gli hanno lanciato della pittura al volto, ferendolo agli occhi.

  • Stati Uniti: non abbiamo fornito informazioni a Kiev per colpire Moskva

    «Non abbiamo fornito nessuna informazione specifica all’Ucraina per colpire l’incrociatore russo Moskva». Lo ha detto il portavoce del Pentagono, John Kirby, smentendo le notizie rivelate a fonti informate alla Cnn. «Non siamo stati coinvolti nella decisione di Kiev di colpire la nave da guerra né nelle operazioni che hanno portato all’attacco», ha sottolineato, spiegando che gli Stati Uniti non erano stati informati dall’Ucraina «sulle sue intenzioni di colpire l’incrociatore» di Mosca.

    L’incrociatore russo Moskva pochi giorni prima del suo affondamento. (ANSA/RUSSIAN DEFENCE MINISTRY)

  • Kiev, rischio massicci bombardamenti in vista del 9 maggio

    «I cittadini ucraini dovrebbero prestare particolare attenzione agli allarmi dell’8 e 9 maggio: in questi giorni, gli occupanti russi possono organizzare massicci bombardamenti di vari insediamenti per aumentare il terrore della popolazione civile». L’allerta è dal Consiglio nazionale di sicurezza e Difesa ucraino, secondo quanto riporta l’Unian. «Le truppe russe non possono vantare risultati significativi al fronte prima del Giorno della Vittoria e il rischio di massicci bombardamenti delle città è in aumento. Durante questi due giorni, le forze dell’ordine lavoreranno in modalità intensificata», aggiunge.

  • Mosca all’Onu, false le accuse di furto di grano ucraino

    Le accuse di «furto» da parte della Russia di grano ucraino, avanzate dall’Onu, non sono vere. Lo ha affermato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, citato dall’agenzia russa Tass. «Non abbiamo informazioni. Sembra un falso e, probabilmente, è un falso», ha detto Peskov rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano un commento a riguardo. «Non so chi l’abbia detto esattamente all’Onu, ma ovviamente non si sono preoccupati di verificare queste informazioni», ha precisato Peskov.

    Un contadino ucraino guida un trattore nella regione di Khmelnytsky. (EPA/OLEG PETRASYUK)

  • Kiev, uccisi 24.900 militari russi

    Sono circa 24.900 i militari russi uccisi da inizio conflitto. Lo ha annunciato su Facebook lo Stato maggiore generale delle forze armate ucraine, citato da Ukrinform, secondo cui sono stati distrutti 1.110 carri armati, 2.686 veicoli corazzati da combattiment, 502 sistemi di artiglieria, 199 aerei, 155 elicotteri, 1.926 veicoli, 11 imbarcazioni, 324 droni, 38 equipaggiamenti speciali e 90 missili.

  • Soldato ucraino nella Azovstal: «qui situazione critica e in peggioramento»

    «La situazione nell’acciaieria è ora critica. È stata critica a lungo e ora sta peggiorando». Lo ha detto Mykhailo Vershynin, uno dei soldati ucraini che sta difendendo la Azovstal di Mariupol parlando alla Bbc. «La cosa peggiore è che abbiamo ancora civili nei rifugi antiaerei», ha detto, precisando che «ultimamente, dopo un pesante bombardamento sono morti 2 civili e penso 10 feriti. Ora non abbiamo informazioni su quanti civili sono stati uccisi perché non riusciamo ad uscire e raggiungere i bunker in cui si trovano».

  • Borrell, «molto preoccupati per Moldavia»

    «Siamo molto preoccupati per quello che può succedere in Moldavia. Ci sono state delle esplosioni» in Transnistria, «ci sono delle truppe russe di stanza lì. La tentazione per la Russia di allargare il conflitto coinvolgendo la Moldavia è una possibilità». Lo ha detto l'Alto Rappresentante dell'Ue Josep Borrell, a Firenze durante lo State of the Union 2022.

  • Patriarca Kirill, pregate affinché non inizi guerra mondiale

    Il patriarca di Mosca Kirill ha invitato i fedeli a pregare affinché non inizi la guerra mondiale. Pregate perché «Dio protegga la Russia dai nemici interni ed esterni» e perché la guerra mondiale non inizi, ha detto Kirill, citato da Ria Novosti. Il Patriarca ha poi definito questo periodo per la Russia «difficile, pericoloso e fatale».

    Il patriarca di Mosca Kirill. (Kirill KUDRYAVTSEV / AFP)

  • Anche 5 soldati bielorussi a difesa della Azovstal

    Almeno 5 soldati bielorussi stanno difendendo lo stabilimento Azovstal a Mariupol. Lo fa sapere il battaglione Kastus Kalinowski, un raggruppamento di volontari di Minsk che si è unito all’esercito ucraino, secondo quanto riporta l’Ukrainska Pravda. I rappresentanti del battaglione bielorusso hanno affermato di aver contattato l’ultima volta i combattenti 4 giorni fa: secondo i soldati l’umore dei difensori è alto. «Stanno combattendo con successo e non solo difendendo, ma anche facendo incursioni per fronteggiare il nemico. Questa non è solo una guerra di posizione, ma una guerra tattica anche per distruggere i nemici nelle strade della città», ha detto il portavoce del battaglione Jan Melnikov.

  • «Fregata russa sta bruciando, colpita da razzo ucraino»

    Una fregata russa Petrel 11356R sta bruciando vicino a Snake Island, nel Mar Nero, dopo essere stata colpita da un razzo ucraino Neptune. Lo conferma il deputato popolare Oleksiy Honcharenko su Telegram, citato dai media ucraini. Un'esplosione si sarebbe verificata sulla nave, seguita da un incendio. Aerei russi stanno sorvolando quell'area del Mar Nero e navi di soccorso sono arrivate dalla Crimea in aiuto della fregata. Secondo i dati aggiornati dello Stato maggiore ucraino «i russi hanno perso una nave».

    La fregata russa colpita nel Mar Nero che sta bruciando vicino all'Isola dei Serpenti sarebbe l'Admiral Makarov', coinvolta in un attacco alla città di Odessa in aprile. Un obiettivo prezioso per gli ucraini - secondo Forbes - poiché è l'ultima e più moderna nave della sua classe. Tutte e tre le fregate della classe Admiral Grigorovich appartengono alla Flotta del Mar Nero, con base a Sebastopoli. Sono armate con 24 missili terra-aria a medio raggio Buk e otto missili da crociera Kalibr. Queste fregate possono scortare altre navi e anche attaccare obiettivi a terra. Dopo l'affondamento dell'incrociatore Moskva, la flotta russa del Mar Nero era scesa a soli tre grandi navi combattenti, la migliore è proprio la nuova fregata missilistica Admiral Makarov.

  • Kiev, 2 morti in bombardamenti a Luhansk

    Due persone sono state uccise e case e infrastrutture sono state distrutte, in un pesante bombardamento che ha colpito la regione di Luhansk, ha detto il capo dell'amministrazione militare regionale Serhiy Haidai, citato da Interfax Ucraina. “I russi hanno aperto il fuoco su aree residenziali e infrastrutture 16 volte. Circa 12 edifici, una sottostazione elettrica, un complesso di strutture commerciali sono stati danneggiati. Altre sette case sono state distrutte a Rubizhne, due a Novodruzhesk”, ha scritto Haidai sul suo canale Telegram . Inoltre, “verso le 18 del 5 maggio i proiettili hanno colpito una delle ultime stazioni di servizio nella regione di Luhansk e la vicina struttura ferroviaria di Severodonetsk Azo”.

  • Videoconferenza leader G7 domenica con Zelensky

    I leader delle grandi potenze del G7 terranno domenica un incontro in videoconferenza dedicato alla guerra in Ucraina, a cui parteciperà anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Lo ha annunciato un portavoce del cancelliere tedesco Olaf Scholz. “L'8 maggio è una data storica che segna la fine della seconda guerra mondiale in Europa che ha causato terrore, distruzione e morte” ha dichiarato il portavoce nel corso del briefing con la stampa, ritenendo che “con l'attuale guerra in Ucraina “la coesione del G7 è più importante che mai”. La Germania detiene la presidenza del G7 quest'anno.

    Zelensky: "Abbiamo bisogno di un nuovo piano Marshall per l'Ucraina"
  • Orban scrive a von der Leyen, “preoccupato per embargo petrolio”

    La presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen ha ricevuto una lettera dal primo ministro ungherese Viktor Orban in cui espone le sue “preoccupazioni collegate alle sanzioni” che prevedono un embargo sull'importazione nell'Ue di petrolio dalla Russia. Lo dice il portavoce capo dell'esecutivo comunitario Eric Mamer, durante il briefing con la stampa a Bruxelles. “Abbiamo detto dall'inizio - aggiunge Mamer - che capiamo che alcuni Stati membri sono in situazioni specifiche a causa della geografia e della dipendenza dagli oleodotti” che li collegano alla Russia. “Ne abbiamo tenuto conto nella proposta e abbiamo pensato a questo prima di presentare la proposta”, ma “non negoziamo prima di presentare il pacchetto. Abbiamo condotto intense consultazioni”, spiegando agli Stati “qual è il nostro pensiero e la logica” dietro le misure che ora i Paesi membri stanno discutendo. Dopo le consultazioni, “quando crediamo che tutti siano stati bene informati presentiamo la proposta.

  • Borrell, Ue è attore geopolitico e prende decisioni

    “Questo è il momento in cui l'Unione europea si sta comportando come un attore geopolitico, prendendo decisioni in ambito militare ed energetico ed usando il linguaggio del potere”. Così l'Alto rappresentante Ue Josep Borrell alla conferenza europea The State of the Union.

    Josep Borrell. EPA/Bienvenido Velasco

  • Fonti Ue, più tempo a Ungheria, Slovacchia e Rep. Ceca per stop import greggio

    Non è ancora chiuso il negoziato tra i rappresentanti degli Stati presso la Ue sulla sesta serie di sanzioni contro la Russia. Stando a fonti europee, Ungheria e Slovacchia avrebbero ottenuto una deroga per lo stop delle importazioni di petrolio che durerebbe fino a tutto il 2024. A questi due Paesi si sarebbe aggiunta la Repubblica Ceca, che avrebbe la possibilità di mettere in atto la sanzione dalla seconda metà del 2024. La discussione tra gli ambasciatori non è terminata ed è possibile si prolunghi nella giornata e si ritiene anche domani. La questione della tabella di marcia dell'entrata in vigore delle sanzioni è anche collegata alla questione degli aiuti finanziari ai Paesi più colpiti dal blocco degli acquisti di petrolio russo. L'obiettivo è chiudere con un accordo a 27 entro questo fine settimana.

    PER APPROFONDIRE / Quanto dipendono i paesi europei dal petrolio russo?

  • Borrell, Putin rimasto sorpreso da risposta unitaria Ue

    «Non mi aspettavo questa guerra come invece se l’aspettavano gli americani. Ma poi lo stesso Putin è rimasto sorpreso di come l’Ue ha risposto in maniera unitaria». Lo ha detto Josep Borrell, Altro rappresentante dell’Unione europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza, intervenendo questa mattina ai lavori di ’The State of the Union’, in corso a Firenze.

  • Gas in calo, sotto i 105 euro

    Il prezzo del gas è in calo. Dopo aver toccato un massimo a 109 euro, il gas all’hub olandese Ttf si attesta attualmente a 104,64 euro a megawattora, in flessione dell’1,754%.

  • Papa: guerra insensata, interpella coscienza ogni cristiano

    «Prima ancora che l’emergenza sanitaria finisse, il mondo intero si è trovato ad affrontare una nuova tragica sfida, la guerra attualmente in corso in Ucraina. Dopo la fine della seconda guerra mondiale non sono mai mancate guerre regionali, tanto che io ho spesso parlato di una terza guerra mondiale a pezzetti, sparsa un po’ ovunque. Tuttavia, questa guerra, crudele e insensata come ogni guerra, ha una dimensione maggiore e minaccia il mondo intero, e non può non interpellare la coscienza di ogni cristiano e di ciascuna Chiesa». Così il Papa durante l’udienza alla plenaria del Pontificio Consiglio per l’Unità dei Cristiani.

    Papa Francesco. (ANSA/ VATICAN MEDIA)

  • Cina, cooperazione con Russia anche su tecnologia militare

    La Cina si impegna a portare avanti lo sviluppo della cooperazione con la Russia anche nel settore della tecnologia militare: lo ha detto l’ambasciatore cinese a Mosca, Zhang Hanhui, in un’intervista alla Tass postata sul sito della rappresentanza diplomatica, precisando che questo impegno «è conforme ai reciproci interessi fondamentali» e rispetta «il principio del vantaggio reciproco». Zhang ha notato che «la Cina attribuisce grande importanza allo sviluppo della cooperazione nella tecnologia militare tra i due Paesi, fino a portarla a un livello superiore e a un campo più ampio».

  • Orban, embargo a petrolio russo bomba atomica su economia ungherese

    Un embargo dell’Unione europea sul petrolio russo equivarrebbe a sganciare una «bomba atomica» sull’economia ungherese e non può essere accettato. Lo ha affermato il primo ministro Viktor Orban parlando alla radio di stato. Orban ha ribadito le precedenti dichiarazioni secondo cui l’Ungheria non sosterrà il nuovo round di sanzioni dell’Ue contro la Russia per l’invasione dell’Ucraina se includono il divieto al petrolio russo. La geografia del paese e le infrastrutture energetiche esistenti rendono impossibile lo stop del petrolio russo, «non possiamo accettare una proposta che ignori questa circostanza perché nella sua forma attuale equivale a una bomba atomica sganciata sull’economia ungherese», ha affermato Orban.

    Il primo ministro ungherese Viktor Orban in una immagine del 2019, durante un suo colloquio con Putin. (ANSA/ALEXEI NIKOLSKY / SPUTNIK / KREMLIN POOL)


  • Scholz: non potrà esserci ritorno a status quo ante

    «Con ogni giorno, con ogni mese, diventa più chiaro: Putin e il suo regime compiono un mutamento radicale anche dal punto di vista della civilizzazione. Un’uscita temeraria dalla comunità mondiale, come la ritenevamo possibile solo nel 20/o secolo. Un semplice ritorno allo status quo ante non potrà esserci e non ci sarà». Lo ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz, in un discorso ad Amburgo. «Il mondo dopo questa guerra e questo attacco non sarà più lo stesso di prima. Già non lo è più».
    Scholz ha anche aggiunto che «Putin non deve vincere la sua guerra contro l’Ucraina e non vincerà. Ne va della sovranità dell’Ucraina, della libertà del suo popolo, ma anche del futuro di qualsiasi ordine mondiale basato sulle regole», ha aggiunto.

    Il cancelliere tedesco Olaf Scholz. (REUTERS/Hannibal Hanschke)

  • Markov, ex consigliere del presidente russo: «si fa solo come dice Putin»

    Il mondo «è cambiato per sempre. Ma le nostre élite che vivono all’ombra di Vladimir Putin, hanno paura di guardare negli occhi una realtà terribile, e per questo si agitano, parlano a mezza voce». Lo dice in un’intervista al Corriere della Sera l’ex consigliere politico di Putin Sergei Markov.
    «Qualunque divisione vi può venire in mente, state sicuri che al Cremlino la trovate - spiega -. Ma se Putin decide una cosa, si fa come dice lui». Quando una guerra «non va come era stata pensata all’inizio, si cambia - aggiunge Markov -. Anche gli Usa dopo i primi mesi della guerra in Iraq sostituirono alcuni generali. Chi sbaglia, paga» aggiunge. Il ministro della Difesa Shoigu «non è un soldato. Non ha fatto il servizio militare» ed è «una delle persone più moderate che può trovare al Cremlino».
    Il metodo di Putin è mettere «le persone sbagliate nei posti giusti» così «comanda solo lui». Il personaggio più influente nell’entourage del presidente è «Nikolaj Patrushev, attuale segretario del Consiglio di sicurezza. Uno dei veri consiglieri di Putin, che non sono molti».
    L’insuccesso «della prima fase dell’Operazione militare speciale ha scatenato una lotta burocratica». Alcuni sono convinti «che vincerà chi è disposto ad andare fino in fondo» cioè «prendere in considerazione l’arma nucleare tattica. In Ucraina, contro le navi Nato nel Mar Nero. Anche Patrushev lo teorizza dall’inizio. Attenzione. Non dicono che Putin deve usarla per forza, ma che deve essere pronto a farlo». Così come in Ucraina «bisogna darsi una mossa e cominciare a colpire i palazzi del governo». Altri invece sono convinti «che ogni guerra finisce con un compromesso, e bisogna cominciare a pensarci sopra. Anche il ministro degli Esteri Sergei Lavrov, che pure approva l’operazione militare speciale, è di questo avviso».

  • Berlino conferma invio armi, manderemo 7 obici

    La Germania fornirà all’Ucraina sette obici semoventi per difendersi dalla Russia. Lo ha confermato la ministra della Difesa tedesca, Christine Lambrecht, aggiungendo che i soldati ucraini verranno addestrati in Germania per usare i Panzerhaubitze 2000, che sono in grado di esplodere munizioni di precisione a una distanza fino a 40 chilometri. La Germania ha intensificato il suo sostegno materiale all’Ucraina nelle ultime settimane, dopo che l’iniziale riluttanza del governo a fornire armi pesanti aveva suscitato critiche diffuse.

  • Ue accelera per dare più poteri a Eurojust per perseguire crimini di guerra

    I rappresentanti permanenti presso la Ue hanno adottato un mandato su nuove regole per consentire a Eurojust di conservare, analizzare e archiviare prove relative a crimini internazionali fondamentali, come i crimini di guerra. Sarà la base delle discussioni con l'Europarlamento. L'obiettivo è consentire a Eurojust di archiviare e conservare le prove relative ai crimini di guerra, comprese immagini satellitari, fotografie, video, registrazioni audio, profili Dna e impronte digitali; elaborare e analizzare queste prove, in stretta collaborazione con Europol, e condividerle con le autorità nazionali e internazionali competenti, compresa la Corte penale internazionale.

    A seguito dell’aggressione militare russa contro l’Ucraina, indica il Consiglio Ue, «c'è una ragionevole base per ritenere che crimini contro l’umanità e crimini di guerra siano stati e siano stati commessi in Ucraina». I pubblici ministeri presso la Corte penale internazionale e in diversi Stati membri, nonché in Ucraina, hanno avviato indagini su questi eventi. Il coordinamento e lo scambio di prove tra le autorità inquirenti in diverse giurisdizioni, prosegue il Consiglio, «è importante per garantire l’efficacia di queste indagini». A causa delle ostilità in corso, «esiste il rischio che le prove relative ai crimini di guerra non possano essere conservate in modo sicuro sul territorio dell’Ucraina e di qui l'opportunità di creare un deposito centrale in un luogo sicuro».

  • Mosca, nessuna intenzione di usare armi nucleari

    «L’uso di armi nucleari da parte della Russia in Ucraina è impossibile, in quanto non corrisponde ai compiti dell’operazione militare speciale». Lo ha affermato in un briefing il vicedirettore del Dipartimento dell’informazione e della stampa del ministero degli Esteri russo Alexei Zaitsev, secondo quanto riporta la Tass. «La Russia aderisce fermamente al principio che non ci possono essere vincitori in una guerra nucleare, e che non dovrebbe essere scatenata», ha aggiunto Zaitsev.

  • Fao: lieve calo prezzi alimentari ad aprile: -0,8%

    Spiragli di tregua in aprile per i prezzi mondiali dei prezzi dei prodotti alimentari, Dopo la forte impennata di marzo, aprile si è chiuso con una flessione dei listini dello 0,8%. A dirlo è l’Indice della Fao che rileva le variazioni mensili dei prezzi internazionali di un paniere di generi alimentari, attestandosi comunque su valore superiore di 29,8 punti percentuali rispetto al dato dell’aprile 2021. A scendere del 5,7% sono i listini degli oli vegetali e del mais, perdendo quasi un terzo dell’aumento registrato a marzo, mentre aumentano leggermente i prezzi di riso, carne, prodotti lattiero-caseari e zucchero.

  • Borrell, fare presto per accordo su stop greggio da Russia

    «Stiamo lavorando per arrivare ad un accordo tra tutti i Paesi europei, per fermare l’importazione di petrolio dalla Russia. Si farà. E se non si fa presto, cioè entro questo fine settimana, dovrò far riunire il Consiglio dei ministri degli Affari esteri per avere un accordo politico». Lo ha detto l’Alto rappresentante dell’Unione europea per gli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza Josep Borrell a margine di un incontro con gli studenti a Firenze nell’ambito della Giornata dell’Europa.

    L’Alto rappresentante dell’Unione europea per gli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza Josep Borrell. (REUTERS/Erick Marciscano)

  • Amnesty, crimini russi non incidentali ma parte di schema

    «Sappiamo che i crimini commessi dalle forze russe nelle aree attorno a Kiev non sono incidentali né collaterali. Ma sono parte di uno schema». Lo ha detto Agnes Kallamar, segretario generale di Amnesty International, in una conferenza stampa a Kiev, citando le esecuzioni extragiudiziarie, l’uso di bombe a grappolo, bombardamenti su insediamenti civili.

  • Kiev, nave da guerra russa in fiamme nel Mar Nero

    La nave da guerra russa ’Admiral Makarov’ è in fiamme nel Mar Nero, vicino all’isola di Zmiiny al largo della costa di Odessa. Lo rende noto lo Stato Maggiore dell’esercito di Kiev spiegando che sono in corso operazioni di soccorso con l’utilizzo di numerosi aerei e imbarcazioni. A essere colpita è la fregata più moderna della flotta, della classe Admiral Grigorovich, la nave da guerra più importante della flotta russa del Mar Nero dopo la Moskva.

    La fregata russa Admiral Makarov

  • Mosca ribadisce: negoziati in stallo

    «I colloqui di pace tra Russia e Ucraina sono in fase di stallo». Lo affermato oggi Alexey Zaitsev, vicedirettore del dipartimento di informazione e stampa del ministero degli Esteri russo, stando a quanto scrive l’agenzia russa Tass. «Le dichiarazioni dei politici ucraini sono la prova più evidente della loro riluttanza a proseguire» i colloqui, ha aggiunto. «Ad esempio, il 4 maggio Zelensky ha dichiarato di non vedere una prospettiva per i colloqui», mentre il capo del Consiglio di Sicurezza ucraino, Oleksiy Danilov «ha respinto ogni possibilità di un accordo di pace con la Russia», ha proseguito.

  • Russia, distrutto deposito munizioni Kiev a Kramatorsk, abbattuti 2 aerei

    Le forze armate russe hanno colpito e distrutto un deposito di munizioni dell’esercito ucraino a Kramatorsk, nell’Ucraina orientale. Lo rende noto il ministero della Difesa di Mosca parlando di un attacco missilistico e rivendicando l’abbattimento di due aerei da guerra ucraini, un Su-25 e un Mig-29, nella regione orientale di Luhansk.

    Un caccia Mig-29


  • Pentagono, gran parte truppe russe si è ritirata da Mariupol

    «Voglio essere un po’ cauto perché la nostra conoscenza della disposizione delle forze russe, sapete, non è perfetta. In generale penso che stimiamo che la maggior parte delle forze russe, delle forze di terra che erano dedicate a Mariupol, se ne siano andate e si siano mosse verso nord, fuori da Mariupol». Lo ha detto il portavoce del Pentagono John Kirby nel briefing di ieri sera con la stampa. «Quel piccolo numero, grosso modo l’equivalente di una coppia di gruppi di battaglioni tattici sono ancora dentro e intorno a Mariupol al momento. Per la maggior parte l’attività è condotta attraverso attacchi aerei su Mariupol e intorno alla città e certamente sulla fabbrica Azovstal», ha aggiunto.

    L’acciaieria Azovstal in un fermo immagine Ukrinform. (UKRINFORM)

  • Metsola (Ue): Putin sbaglia se crede che l’Ue sia debole

    «Il grave errore di Putin è stato pensare che le nostre differenze e la difesa dei diritti fondamentali fossero un segno di debolezza. Ha sbagliato. In democrazie come la nostra, questi sono i nostri punti di forza... Questo è il motivo per cui abbiamo accelerato verso la costruzione di una nuova unione della sicurezza e difesa». Così la presidente del Parlamento Ue Roberta Metsola alla conferenza The State of the Union. «Dobbiamo slegarci dalle nostre dipendenze dal Cremlino, metteremo fine alle importazioni di petrolio e gas - ha aggiunto -. Continueremo con le sanzioni e gli aiuti all’Ucraina, perché dobbiamo ricostruirla». Metsola ha anche sottolineato che «l’Ucraina vincerà»

    PER APPROFONDIRE / Quanto dipendono i paesi europei dal petrolio russo? Il ruolo delle raffinerie

    Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella con Roberta Metsola, Presidente del Parlamento europeo (ANSA/US QUIRINALE/FRANCESCO AMMENDOLA)

  • Kiev: Il 9 maggio Putin potrebbe annunciare annessione regioni occupate

    “Putin potrebbe annunciare il 9 maggio l’annessione dei territori temporaneamente occupati nelle regioni di Donetsk, Luhansk, Kherson e Zaporizhzhia”. Lo ha scritto su Telegram, Vadym Denisenko, consigliere del ministro degli Affari interni ucraino.

    PER APPROFONDIRE / Dalla brigata Prizrak al battaglione Rusich: la guerra nel Donbass c'entra poco con l'ideologia

    Ucraina, artiglieria russa attacca postazioni di Kiev
  • Kiev: Russi preparano grande offensiva nel Lugansk

    Nella regione di Lugansk, le forze di difesa ucraine si stanno preparando per un’intensa offensiva da parte dei russi nei prossimi tre o quattro giorni. Lo ha detto il capo dell’amministrazione militare regionale di Lugansk, Sergii Gaidai, secondo quanto riferisce l’agenzia ucraina Unian. “Ci stiamo preparando per offensive più potenti nei prossimi 3 o 4 giorni. Faranno ogni sforzo per sfondare a Severodonetsk o Popasna”, ha detto Gaidai, esprimendo comunque fiducia nel fatto che le forze ucraine respingeranno gli attacchi.

    Gaidai ha anche affermato che la situazione a Popasna è stata a lungo “molto difficile”: la città è quasi completamente distrutta, “perché viene bombardata 24 ore su 24, attaccata con ogni tipo di arma”. Nel villaggio di Voevodivka vicino a Severodonetsk sono in corso aspri combattimenti, che continuano anche nel villaggio di Belogorovka vicino a Lysychansk - prosegue Gaidai -, dove “il nemico sta cercando di prendere posizione per circondare i militari ucraini”.

    PER APPROFONDIRE / Ucraina-Russia, a che punto è la guerra: perché Mosca ha cambiato strategia

    Ucraina, a Luhansk in fiamme liceo storico: era tra i migliori del paese e patrimonio architettura
  • Quasi 500 civili già evacuati da Mariupol, convoglio Onu per Azovstal

    “Quasi 500 civili” in totale sono stati evacuati negli ultimi giorni dalla città di Mariupol, assediata e bombardata dai russi, hanno affermato le autorità ucraine, aggiungendo che le operazioni di evacuazione continuano. “Siamo riusciti a evacuare quasi 500 civili” ha detto su Telegram il capo dell’amministrazione presidenziale Andriy Iermak. Intanto l’Onu ha annunciato di aver inviato un nuovo convoglio per evacuare gli ultimi civili trincerati nelle acciaierie Azovstal.

    PER APPROFONDIRE / Quanti sono e dove andranno? I profughi impigliati tra Ue e singoli Stati

    Rifugiati ucraini ( REUTERS/Igor Tkachenko)

  • Di Maio (Esteri): Ue sia unita nel chiedere un tetto al prezzo del gas

    “Proprio mentre ci accingevamo a celebrare con tutti i soggetti coinvolti nel ’Patto per l’Export’ il record assoluto di 517 miliardi di euro di esportazioni a gennaio, la folle e ingiustificata guerra di Putin ci è piombata addosso, con tutto il suo carico di nefaste conseguenze”. Esordisce così una lettera del ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, su «Il Sole-24 Ore».

    “Abbiamo dovuto agire in fretta, programmando insieme al Presidente del Consiglio Draghi una serie di missioni lampo per assicurarci alternative ai combustibili fossili russi e riuscire così a diversificare le fonti di approvvigionamento; istituito un’Unità di Crisi, in coordinamento con la Task Force lanciata dal Ministero dello Sviluppo Economico per le questioni interne, dedicata alle imprese che hanno subìto più danni nel loro export dalla crisi russo-ucraina - prosegue - accelerato tutte le procedure per fornire assistenza alle aziende con prodotti dual-use e aperto un canale di comunicazione permanente con i soggetti passibili di sanzioni o contro-sanzioni da ogni parte provenissero, convertito rapidamente una quota adeguata di risorse dedicate all’internazionalizzazione” per attuare “forme di sostegno e ricapitalizzazione a favore delle imprese più esposte a restrizioni nella domanda o nelle loro attività, per via del conflitto”.

    “Ci siamo aperti al confronto con le associazioni di categoria per comprendere dove orientare la nostra azione, seguendo il medesimo approccio partecipativo che ha caratterizzato il nostro intervento a favore del Made in Italy, da due anni a questa parte - aggiunge -. Purtroppo, non siamo davanti ad un problema contingente. C’è una concentrazione di fattori rilevanti che impone una diversa attenzione da parte nostra. Elementi che richiedono di rilanciare, in sede europea, quello spirito di collegialità che ha caratterizzato la prima risposta al Covid-19 e che oggi dovrebbero portarci ad affrontare tutti insieme la sfida per stabilire un tetto massimo al prezzo del gas; o a realizzare, a livello transatlantico, un coordinamento ancor più rilevante su temi economici e strategici”.

    PER APPROFONDIRE / Stop gas dalla Russia? Ecco quali conseguenze avrebbe per l'Italia

    Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio (ANSA/ALESSANDRO DI MEO)

  • Dalle 6 ripresi bombardamenti russi da Nord a Sud

    Bombardamenti sono in corso sulla regione settentrionale ucraina di Kherson e su quella di Mykolaiv, nel Sud del Paese, dove sono stati presi di mira gli insediamenti da dove l’esercito russo si era ritirato. Lo afferma il rapporto della mattina dello Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine su Facebook, citato da Ukrinform. A partire dalle 6 del mattino, razzi e artiglieria stanno colpendo le aree residenziali e i sobborghi della città orientale di Kharkiv.

    Sempre nell’Est del Paese sono continuate le operazioni offensive di Mosca nelle regioni di Donetsk e Lugansk, “per mantenere una rotta terrestre tra questi territori e la Crimea temporaneamente occupata”. In direzione di Popasna le truppe russe si stanno concentrando per avanzare e prendere il controllo totale della città e riprendere l’offensiva su Lyman e Siversk. Secondo lo Stato Maggiore, l’esercito russo sta espandendo la difesa aerea, il supporto logistico e i sistemi di attacco.

    PER APPROFONDIRE / Così il 50% delle testate nucleari al mondo è nelle mani di Putin

    Distruzione dopo un bombardamento a Donetsk (AP Photo/Alexei Alexandrov, File)

  • Bush parla con Zelensky: «Churchill dei nostri tempi»

    Volodymyr Zelensky ha avuto nelle scorse ore un colloquio con l’ex presidente americano George W. Bush, un “esempio di leader forte”, che il presidente ucraino ha invitato nel suo Paese. Zelensky, secondo quando reso noto dalla presidenza di Kiev dopo la videochiamata, ha “ringraziato gli Stati Uniti, gli americani” affermando di aver “visto come ci considerano sui social, scendono in strada, sostengono l’Ucraina con le bandiere”.

    Per il presidente ucraino, “gli americani sono persone sincere, di mentalità aperta”. “Abbiamo valori comuni”, ha detto. Per Bush, “è stato un onore di trascorrere alcuni minuti parlando con Zelensky, il Winston Churchill dei nostri tempi”. Al presidente ucraino un ringraziamento “per la sua leadership, il suo esempio, il suo impegno per la libertà” e il riconoscimento del “coraggio del popolo ucraino”.

    Zelensky ha assicurato, secondo Bush, “che non ci saranno titubanze nella loro lotta contro la barbarie e la violenza di Putin”. “Continueremo a stare con gli ucraini che difendono la loro libertà”.

    PER APPROFONDIRE / Cina, capitali esteri in fuga: dai tassi Usa alla crisi geopolitica, ecco perché

    L’ex presidente Usa George W. Bush (AP Photo/LM Otero)

  • Ambasciatrice Usa all’Onu: Russia ha mentito al Consiglio sicurezza

    «Non ci sono segnali che la guerra della Russia contro l’Ucraina si stia attenuando. La Russia può aver abbandonato il piano di conquistare Kiev ma continua a terrorizzare i cittadini ucraini. La Russia ha violato la Carta dell’Onu, ignorato l’appello globale alla fine della guerra e mentito al Consiglio di sicurezza dell’Onu più volte tramite una serie di teorie cospirazioniste e disinformazione con falsità ridicole». Lo ha detto l’ambasciatrice americana all’Onu, Linda Thomas-Greenfield nel corso di una riunione del Consiglio di sicurezza.

    PER APPROFONDIRE / Guerra in Ucraina, bugie e verità distorte: come agisce la propaganda di Putin

    L’ambasciatrice americana all’Onu, Linda Thomas-Greenfield ( Spencer Platt/Getty Images/AFP)

  • Casa Bianca, telefonata Biden-leader G7 nei prossimi giorni

    «Stiamo lavorando a una telefonata tra il presidente Biden e i leader del G7 nei prossimi giorni». Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki in un briefing con la stampa. In merito invece al 9 maggio, la data in cui la Russia festeggia il giorno della vittoria contro l’occupazione nazista nella seconda guerra mondiale, e quanto potrebbe dichiarare in quella occasione il presidente Vladimir Putin «non ci sono piani specifici».

    PER APPROFONDIRE / Le quattro libertà che uniscono l'occidente e l'Ucraina contro la minaccia di Putin

    La portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki (Photo by SAUL LOEB / AFP)

  • Zelensky, Russia ha lanciato oltre 2mila missili da inizio conflitto

    Parlando in collegamento con l’evento di beneficenza ’Brave Ukraine’ il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha detto che dall’inizio della guerra i missili lanciati dalla Russia verso l’Ucraina sono stati 2.682. Lo riporta il Kiev Independent.

    PER APPROFONDIRE / Perché le testate nucleari russe sono una pistola puntata contro l'Occidente

    Zelensky: "Abbiamo bisogno di un nuovo piano Marshall per l'Ucraina"
  • Da Usa informazioni a Kiev per colpire Moskva

    Gli Stati Uniti hanno fornito informazioni di intelligence che hanno aiutato l’Ucraina a colpire l’incrociatore russo Moskva, affondato il 14 aprile dopo essere stato colpito da due missili ucraini. Lo riferiscono fonti informate alla Cnn. Dopo aver avvistato una nave da guerra russa nel Mar Nero, Kiev ha chiamato i suoi contatti americani per confermare che si trattasse della Moskva. Gli Stati Uniti hanno confermato che era l’incrociatore e hanno fornito informazioni sulla sua posizione. Non è chiaro se gli Usa sapessero che l’Ucraina avrebbe attaccato e non sono stati coinvolti nella decisione, sottolineano le fonti.

    PER APPROFONDIRE / L'incrociatore Moskva come il Kursk: in Russia monta la rabbia delle famiglie

    L’incrociatore Moskva mentre affonda
  • Zelensky, situazione acciaieria Azovstal è come l’inferno

    Nel suo messaggio serale sui social il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha spiegato che il bombardamento dell’acciaieria Azovstal a Mariupol «non si ferma» anche se «i civili devono ancora essere evacuati». «Rimangono anche donne e molti bambini - dice - immaginate l’inferno: due mesi di continui bombardamenti e morte costante nelle vicinanze». Le autorità ucraine stanno «facendo di tutto per trovare una soluzione per salvare i nostri eroici militari» difendendo Mariupol, ha aggiunto Zelensky. «Ci sono diverse unità. Hanno molti feriti, ma non si arrendono. Mantengono la posizione. E anche noi stiamo cercando di trovare soluzioni per trovare sicurezza per queste persone».

    PER APPROFONDIRE / Cos’è il battaglione Azov e perché Putin parla di denazificazione dell'Ucraina

    Un carro armato delle truppe filo-russe vicino all’acciaieria Azovstal. Foto scattata il 5 maggio 2022. (REUTERS/Alexander Ermochenko)

  • Missili su regione di Kharkiv, un morto

    Una persona è rimasta uccisa oggi a Lozova, nella regione orientale ucraina di Kharkiv, in seguito a un attacco missilistico russo: lo ha reso noto su Telegram il sindaco della cittadina, Serhii Zelenskyi, secondo quanto riporta l’Ukrainska Pravda.

    PER APPROFONDIRE / L'attacco a Belgorod nasconde un'altra verità sulla guerra in Ucraina

    ( REUTERS/Jonathan Ernst)

  • Guterres (Onu), Mariupol è un «inferno»

    Il segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres, ha definito la zona di guerra di Mariupol un «inferno». L’Onu e il Comitato internazionale della Croce Rossa hanno finora aiutato quasi 500 civili a fuggire dall’area dell’acciaieria di Azovstal nella città portuale in due operazioni la scorsa settimana. Una terza operazione dell’Onu per l’evacuazione di civili da Mariupol è iniziata nelle ultime ore.

    PER APPROFONDIRE / Mariupol città distrutta. Perché si è concentrata qui l'offensiva russa

    Il segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres (EPA/JUSTIN LANE)

  • Jill Biden, viaggio umanitario in Europa dell’Est

    La First Lady americana Jill Biden è partita per un viaggio verso Romania e Slovacchia dove incontrerà anche famiglie di rifugiati ucraini. Il programma del suo viaggio infatti prevede che nel giorno della festa della mamma sarà a Kosice in Slovacchia dove visiterà un centro di raccolta dei profughi e due scuole. Ci sarà anche un incontro con la presidente Zuzana Caputova. Sabato invece Jill Biden sarà a Bucarest per altri incontri istituzionali fra cui quello con la first lady romena Carmen Iohannis che, come Biden, è un’insegnante.

    PER APPROFONDIRE / Sul bus di chi ritorna a Odessa, nonostante la guerra

    La First Lady Usa Jill Biden in partenza per il suo viaggio in Romania e Slovacchia. (Susan Walsh / POOL / AFP)

  • Onu, 180 persone rapite dalle truppe russe

    L’Onu ha individuato 180 casi di detenzioni arbitrarie e possibili sparizioni forzate di funzionari locali, giornalisti, attivisti, ex membri dell’esercito e altri civili da parte delle truppe russe in zone dell’Ucraina controllate da Mosca: lo ha detto l’Alto Commissario per i diritti umani delle Nazioni Unite, Michelle Bachelet, riporta il Guardian. Cinque di queste persone sono state trovate morte e alcune sono state portate in Bielorussia e Russia, all’insaputa delle loro famiglie. Sono stati riscontrati anche otto casi di possibili sparizioni forzate di individui filo-russi nel territorio controllato dall’Ucraina.

    L’Alto Commissario per i diritti umani delle Nazioni Unite, Michelle Bachelet, (REUTERS/Denis Balibouse/File Photo)

Brand connect

Loading...

Newsletter

Notizie e approfondimenti sugli avvenimenti politici, economici e finanziari.

Iscriviti