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Altri due stati tassano le elettriche

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Altri due stati tassano le elettriche
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Piaccia o meno, le emissioni zero sono ormai considerate il futuro dell'automobile. O almeno una buona parte di esso. Molti, però, sono gli interrogativi sulle conseguenze dell'elettrificazione sul settore automobilistico o sui sistemi economici nazionali. Una delle ripercussioni di maggior rilievo, per quanto di lungo termine, riguarda le casse statali, che dovranno per forza subire una riduzione delle entrate per effetto del minor consumo di carburanti. Non si tratta di cifre di poco conto: basti pensare che in Italia le accise hanno generato entrare fiscali per quasi 18,5 miliardi di euro solo nel 2018. Dunque, nasce la necessità di individuare le modalità opportune per compensare i minori introiti causati dalla diffusione delle elettriche. Negli Stati Uniti, per esempio, qualcuno ha iniziato da tempo a pensarci e a mettere in campo le relative misure. L'ultimo caso riguarda lo Utah.  

In vigore da gennaio. Nello Stato dei Mormoni hanno deciso di seguire il modello da poco messo in atto da un altro stato, l'Oregon, con un programma tariffario rivolto ai conducenti di veicoli ibridi o elettrici e destinato a raccogliere fondi per la manutenzione stradale. Dall'1 gennaio è previsto che gli automobilisti possano scegliere tra due opzioni: pagare una tassa di 1,5 centesimi di dollaro (1,3 centesimi di euro) per ogni miglio percorso; oppure, sottostare all'imposta straordinaria di registrazione annuale (si tratta in sostanza del nostro bollo regionale) che a Salt Lake City hanno varato per i soli veicoli alla spina e che è destinata a salire nel tempo. Il programma, secondo quanto affermato da alcuni funzionari, sarà disponibile per circa 51 mila proprietari di veicoli elettrici o ibridi che finora non hanno pagato le accise sulla benzina destinate a finanziare le opere di manutenzione della rete stradale.  

L'esempio degli altri Stati. Negli Stati Uniti, dove tra l'altro sono ormai prossimi ad esaurirsi gli incentivi federali per l'acquisto di elettriche, non sono solo l'Oregon o lo Utah ad aver scelto di "tassare" i veicoli alla spina per compensare le minori entrate fiscali. Altri Stati hanno intrapreso percorsi diversi, ma sostanzialmente simili nel loro intento. L'Illinois, pochi mesi fa, ha aumentato le imposte di registrazione annuali da 17,50 a 248 dollari, una cifra comunque inferiore alla proposta originaria (ben 1.000 dollari). Altri venti Stati hanno un'imposizione simile: si va dai 50 dollari del Colorado o del Wyoming ai 200 dollari della Georgia. Tra l'altro, in altri otto Stati sono più basse le imposte sulle ibride plug-in: in Michigan la tassa sulle elettriche è di 135 dollari, quella sulle ibride di 47,5 dollari. In tutti i casi, comunque, l'intento non differisce: trovare le risorse per le opere stradali che verranno a mancare con i minori consumi di carburante determinati dalla crescente adozione di modelli elettrificati.

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