Francia, ora anche la Volkswagen è accusata di frode
La Volkswagen deve affrontare nuovi capi di imputazione in Francia: le autorità giudiziarie d'Oltralpe hanno infatti accusato la Casa tedesca di frode nel quadro dell’inchiesta sul dieselgate. L’incriminazione dovrà ora essere confermata durante il relativo processo ma, intanto, il costruttore dovrà versare 10 milioni di euro a titolo di cauzione e fornire una fideiussione bancaria di 60 milioni di euro a copertura di eventuali risarcimenti danni.
Il caso Renault. Il capo di imputazione, risalente al 6 maggio scorso, è stato svelato dalle autorità il giorno dopo analoghe accuse di frode mosse contro la Renault. La Casa della Losanga, che dovrà versare alle autorità giudiziarie 80 milioni di euro, ha sempre negato qualsiasi coinvolgimento nell’installazione di software illegali, mentre i tedeschi hanno sempre ammesso le loro responsabilità, in particolare negli Stati Uniti.
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