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Incidente mortale Tesla
Anche l'NTSB dà la responsabilità al guidatore

Incidente mortale Tesla
Anche l'NTSB dà la responsabilità al guidatore
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Dopo l'incidente mortale, che nel 2016 aveva coinvolto una Tesla Model S destando clamore sia nel mondo dell'auto sia agli occhi dell'opinione pubblica, il sistema di guida semiautonomo Autopilot era stato messo sotto accusa. Incassato l'ok dell'NHTSA, che dopo un'indagine aveva confermato di non voler richiamare le vetture elettriche della Casa californiana, giunge ora un parere analogo da parte del National Transportation Safety Board (NTSB).

Il parere dell'NTSB. L'ente americano ha avviato un'indagine non appena l'NHTSA si è interessata al caso e nei giorni scorsi ha pubblicato un resoconto preliminare. Pur trattandosi di un documento non ancora definitivo, la posizione è chiara: la Tesla utilizza sistemi non completamente autonomi e il guidatore avrebbe dovuto comunque mantenere l'attenzione sulla strada. Quindi, se da un lato è vero che l'Autopilot della Model S 70D non ha frenato, perché non è riuscito a distinguere il camion bianco in condizioni di luce particolari e proveniente da un'insolita angolazione, chi era al volante era distratto. È stato comunque accertato che nessuno dei due guidatori stava usando il cellulare al momento dell'impatto e che la distanza tra i veicoli era tale da permettere al guidatore della Tesla di evitare l'impatto.

Le mani sul volante non bastano. Tutte le analisi scagionano la Tesla, ma mettono in luce i limiti ancora evidenti della tecnologia: il punto chiave è la distinzione tra guida autonoma e semiautonoma, che non esula in nessun momento il conducente dalla supervisione delle attività. La Tesla ha rilasciato pochi mesi dopo l'incidente un aggiornamento (la Release 8.0), che ha modificato il funzionamento del sistema e l'interfaccia utente. Il rapporto dell'NTSB critica proprio questo aspetto nella sua analisi: non basta appoggiare le mani sullo sterzo, bisogna anche prestare attenzione alla strada. Allo stesso tempo l'ente ha sottolineato come solo un sistema di connessione tra veicoli sia in grado di prevenire casi come questo e ha auspicato che in futuro ne venga resa obbligatoria l'installazione.

Più controlli sul guidatore. Il rapporto dell'NTSB apre anche a una serie d'importanti raccomandazioni, necessarie per migliorare la sicurezza sulle strade e la comprensione dei sistemi installati sulle vetture. È necessario anche controllare i metodi decisi dalle Case per informare gli utenti, durante la guida, sul funzionamento dei propri sistemi. Per i veicoli con sistemi di Livello 2 (ovvero Audi, BMW, Infiniti, Mercedes-Benz, Tesla e Volvo negli Stati Uniti), è richiesto lo sviluppo di dispositivi più completi per il controllo del livello di attenzione del guidatore, specie durante le fasi di guida assistita. L.Cor.

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