Il percorso per contrastare il cambiamento climatico e i suoi effetti sulla società umana e sull’ambiente si sviluppa lungo due direzioni: quello della mitigazione, volto a ridurre progressivamente le emissioni di gas climalteranti responsabili del riscaldamento globale, e quello dell’adattamento che mira a diminuire la vulnerabilità dei sistemi naturali e socio-economici e aumentare la loro capacità di risposta (resilienza) di fronte agli inevitabili impatti di un clima che cambia.
Il contesto normativo:
Le misure di adattamento - necessarie e complementari a quelle di mitigazione – devono essere prese a tutti i livelli, con interventi locali, regionali e nazionali, come riconosciuto dall’Unione Europea nella sua Strategia Europea di Adattamento ai cambiamenti climatici (COM 2013/ 216) adottata nel 2013 e pubblicata sulla piattaforma web “Climate Adapt” (http://climate-adapt.eea.europa.eu/).
Nella sua analisi sugli impatti del clima sull’ambiente, sull’economia e sulla società europea, la Strategia stima un costo minimo di mancato adattamento pari a 100 miliardi di euro nel 2020 fino a raggiungere i 250 miliardi di euro nel 2050. Considerando soltanto gli eventi di natura idrogeologica, i danni da alluvioni ammontano a 90 miliardi di euro nel periodo 1980-2011 e si stima che fra i Paesi UE le misure supplementari per contrastare le alluvioni fluviali costeranno 1,7 miliardi di euro all’anno entro il decennio 2020-2030 e 3,4 miliardi di euro all’anno entro il decennio 2050-2060. Le misure di adattamento possono essere molto efficaci, poiché ogni euro investito nella protezione dalle alluvioni consente di risparmiare sei euro di costi dovuti ai danni.
La Strategia Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici (SNACC) costituisce un importante strumento di analisi con l’obiettivo di identificare i principali settori che subiranno gli impatti del cambiamento climatico, definendo gli obiettivi strategici e le azioni per la mitigazione degli impatti.
La SNACC è stata approvata con Decreto direttoriale n. 86 del 16 giugno 2015.
Nel 2012 Regione Lombardia ha concluso, con il supporto della Fondazione Lombardia per l’Ambiente, la redazione delle Linee Guida per un Piano di Adattamento ai cambiamenti climatici (PACC).
Nel corso del 2013 e 2014 è stata elaborata, in collaborazione con la Fondazione Lombardia per l’Ambiente, la Strategia Regionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici (SRACC) in coerenza con le raccomandazioni delle istituzioni europee e in armonia con la parallela Strategia Nazionale italiana approvata con decreto direttoriale n. 86/2015.
La strategia ha definito il ruolo degli stakeholder istituzionali regionali attraverso specifici meccanismi di consultazione interna a Regione Lombardia, ha approfondito e aggiornato le basi climatiche (cambiamenti climatici passati e in atto; Variabilità climatica e cambiamenti climatici futuri ) a livello regionale, ha condotto valutazioni quantitativa sugli impatti settoriali (meta-analisi della bibliografia scientifica) e l’analisi delle vulnerabilità al cambiamento climatico negli otto settori chiave considerati, ha stabilito per ciascuno dei settori interessati dagli effetti del cambiamento climatico la relazione funzionale tra impatti, obiettivi generali di adattamento e specifiche misure, tenendo in considerazione il quadro complessivo delle politiche e degli interventi settoriali e intersettoriali già in atto o in programma da parte dell’amministrazione regionale.
A partire dalla Strategia - che traccia le linee di indirizzo per "adattarsi" agli impatti del cambiamento climatico nel nostro territorio - sono stati avviati nel 2015 i lavori per l'elaborazione del "Documento di Azione Regionale sull'Adattamento al Cambiamento Climatico" al fine di individuare gli ambiti prioritari in cui intervenire rispondendo alle esigenze della programmazione di settore.
Il Documento di azione rappresenta un importante strumento di governance che da un lato riconosce e definisce gli ambiti prioritari rispetto agli effetti prodotti dal clima sul nostro territorio, e dall'altro individua gli interventi per ridurre al minimo i rischi e gli impatti sulla popolazione, sui materiali e le risorse naturali e per aumentare la resilienza della società, dell'economia e dell'ambiente.
Con tutte le direzioni generali interessate dalle politiche di riferimento e con i principali stakeholder regionali, è stato realizzato un importante lavoro comune teso ad individuare misure di adattamento condivise, basate sulla programmazione già in essere seguendo il principio del cosiddetto mainstreaming di risorse economiche e strumentali per l'attuazione degli interventi. Si ricorda l'importanza del principio di mainstreaming, che significa l'integrazione dell'adattamento nelle varie politiche settoriali, sia in termini di interventi sia di risorse necessarie.
Sono state individuate circa 30 misure per gli ambiti prioritari individuati della Salute umana e qualità dell'aria, difesa del suolo e del territorio, gestione e qualità delle acque, agricoltura e biodiversità, turismo e sport.
In allegato il "Documento di azione regionale per l'adattamento al cambiamento climatico della Lombardia" e la dgr n. 6028 del 19 dicembre 2016 di approvazione del documento stesso.
Allegati
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Linee Guida - Executive Summary
Documento PDF - 266 KB20/01/2017 -
Linee Guida – Executive Abstract
Documento PDF - 676 KB20/01/2017 -
dgr 2907 del 12-12-2014 "Presa d'atto della comunicazione dell'assessore Terzi avente oggetto: Strategia regionale di adattamento al cambiamento climatico. Descrizione e sintesi del percorso di realizzazione"
Documento PDF - 203 KB20/01/2017 -
Allegato alla comunicazione: Rapporto di sintesi della Strategia Regionale di adattamento ai cambiamenti climatici
Documento PDF - 1,01 MB20/01/2017 -
Documento di azione regionale per l'adattamento al cambiamento climatico della Lombardia
Documento PDF - 5,82 MB20/01/2017 -
dgr n. 6028 del 19 dicembre 2016
Documento PDF - 162 KB20/01/2017