Economia

Nuovi contatori del gas: siamo obbligati a sostituirli?

Continua la campagna di sostituzione dei vecchi contatori meccanici con quelli tele-letti, che dovrebbero mettere fine ai consumi stimati. Ma cosa rischia il cliente che non apre la porta al tecnico dell’Italgas?

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Negli ultimi mesi quasi due milioni di famiglie hanno cambiato il contatore del gas e molte altre lo faranno entro la fine del 2018. Tra chi ha un vecchio contatore meccanico, qualcuno ha già ricevuto la lettera, altri hanno un appuntamento già fissato con il tecnico della rete di distribuzione locale. Per il mercato domestico del gas si tratta di una piccola rivoluzione, che procede a piccoli passi ma è comunque avviata.

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I nuovi contatori “intelligenti” vengono letti a distanza dal gestore grazie a una sim incorporata, mettendo fine alle visite periodiche degli addetti alla lettura e, soprattutto, ai consumi stimati che spesso gonfiano anche le bollette dei consumatori più attenti. Secondo l’autorità di settore Aeegsi infatti, al 2015 circa il 50% delle bollette del gas presentavano consumi stimati. Una percentuale che l’autorità spera di abbattere con i nuovi contatori. Al 30 giugno 2017 Italgas (il principale distributore, ma non l'unico) ne ha sostituiti il 27% (1,7 milioni di contatori) e l’obiettivo fissato da Aeegsi è del 50% entro il 31 dicembre 2018.

Ma come tutte le rivoluzioni, grandi o piccole che siano, non mancano i disagi e qualche disservizio. Spesso la principale difficoltà è quella di “incastrare” un appuntamento con il tecnico che deve venire a casa. L’associazione di consumatori Codici ha spiegato che in alcuni casi i dati dei vecchi contatori non vengono presi in maniera corretta e vengono trasmessi in modo strampalato ai venditori. "L’utente poi ha solo 15 giorni di tempo all’atto della rimozione del vecchio contatore per chiederne lo stato di misura e una verifica metrologica. Il rischio è quello di peggiorare la propria situazione, altro che aumentare la consapevolezza, trovandosi con un super conguaglio in bolletta”.

Anche per questo Codici ha spiegato che gli utenti non sono obbligati a farsi sostituire il contatore. “È il distributore che è obbligato a garantire che i contatori funzionino e ogni 15 anni “dovrebbe” fare un controllo metrico su ogni apparecchio per verificare che risponda alle condizioni metrico legali”. Di conseguenza, secondo il responsabile Affari istituzionali di Codici Luigi Gabriele, “se abbiamo un contatore con meno di 15 anni possiamo evitare la sostituzione”.

Ma è davvero così? In effetti non c’è alcun obbligo di legge. Insomma, nessun tecnico dell’Italgas si presenterà mai alla nostra porta accompagnato dalla Polizia. E se non apriamo non corriamo alcun rischio a livello penale. C’è però un obbligo contrattuale nei confronti del fornitore che il cliente dovrebbe rispettare. Anche in questo caso, nessuna conseguenza reale, se non il rischio di continuare a ricevere conguagli stratosferici e consumi stimati in maniera più o meno precisa.

Chi ha ricevuto la lettera dalla società di distribuzione con la data dell’appuntamento e sa già che non si troverà in casa, può accordarsi per un giorno diverso sia al telefono che online. E se il tecnico non si presenta a casa nel giorno concordato o arriva con almeno due ore di ritardo, fanno sapere da Aeegsi, il cliente ha diritto a un indennizzo in bolletta di 35 euro.

La sostituzione è gratuita: chiunque chieda un contributo al consumatore per questo lavoro deve essere denunciato. Anche perché, seppure indirettamente, i contatori intelligenti li stiamo già pagando in bolletta.