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Nel 1599 Rem redige il primo dei suoi tre testamenti, notifica- to al notaio l’anno successivo7 (Appendice, doc. 1).

Nel 1599 Rem redige il primo dei suoi tre testamenti, notifica- to al notaio l’anno successivo7 (Appendice, doc. 1).

_ p _ p g Gaspar Rem 9 no palesa un forte attaccamento ai congiunti “del mio sangue e del- la mia casata”.

_ p _ p g Gaspar Rem 9 no palesa un forte attaccamento ai congiunti “del mio sangue e del- la mia casata”.

Potrebbe essere stato proprio Roc- co ad introdurlo al commercio di quadri, attività che Rem incre- menta negli anni della maturità.

Potrebbe essere stato proprio Roc- co ad introdurlo al commercio di quadri, attività che Rem incre- menta negli anni della maturità.

Poco o nulla si cono- sce della biografia di Rocco, già scomparso al tempo della stesura del secondo testamento di Rem nel 1607.

Poco o nulla si cono- sce della biografia di Rocco, già scomparso al tempo della stesura del secondo testamento di Rem nel 1607.

A Raphael e al fratello Johan, Rem lascia “per amorevolezza” due qua- dretti copie da Tiziano verosimilmente di sua mano.

A Raphael e al fratello Johan, Rem lascia “per amorevolezza” due qua- dretti copie da Tiziano verosimilmente di sua mano.

Non è raro incontrare pittori partecipanti, in associazione a mercanti-collezionisti, al commercio di opere d’arte e Rem non fa eccezione.

Non è raro incontrare pittori partecipanti, in associazione a mercanti-collezionisti, al commercio di opere d’arte e Rem non fa eccezione.

Tra queste un Ecce Homo di Rem passato con tutta probabilità direttamente dalle mani dell’amico pittore ai Sadeler per essere venduto all’estero.

Tra queste un Ecce Homo di Rem passato con tutta probabilità direttamente dalle mani dell’amico pittore ai Sadeler per essere venduto all’estero.

Rem, Sant’Elena che fa scavare nel punto indicato da Giuda (1611), Venezia, San Silvestro, Scuola dei Mercanti da Vin Gaspar Rem 17 35 M.

Rem, Sant’Elena che fa scavare nel punto indicato da Giuda (1611), Venezia, San Silvestro, Scuola dei Mercanti da Vin Gaspar Rem 17 35 M.

Vent’anni non sono passati invano, se Rem preferisce an- 5. G. Rem, Miracolo della Croce (1612), Venezia, San Silvestro, Scuola dei Mercanti da Vin Note Libere - 318 39 I due teleri mancanti per completare la sala furono eseguiti molti anni dopo nel Seicento, il che fa pensare che il ciclo sia rimasto interrotto nel 1616 a causa della morte di Rem. 40 Cfr.

Vent’anni non sono passati invano, se Rem preferisce an- 5. G. Rem, Miracolo della Croce (1612), Venezia, San Silvestro, Scuola dei Mercanti da Vin Note Libere - 318 39 I due teleri mancanti per completare la sala furono eseguiti molti anni dopo nel Seicento, il che fa pensare che il ciclo sia rimasto interrotto nel 1616 a causa della morte di Rem. 40 Cfr.

Tra i fiamminghi di Venezia Rem è certo il mae- stro più impegnato nella produzione per la devozione publica e pri- vata.

Tra i fiamminghi di Venezia Rem è certo il mae- stro più impegnato nella produzione per la devozione publica e pri- vata.

Rem, Ritrovamento delle tre Croci, Venezia, San Silvestro, Scuola dei Mercanti da Vin Gaspar Rem 19 41 Resa nota e confermatagli sulla base della firma da T.

Rem, Ritrovamento delle tre Croci, Venezia, San Silvestro, Scuola dei Mercanti da Vin Gaspar Rem 19 41 Resa nota e confermatagli sulla base della firma da T.

Il confronto con la derivazione di Rem dà la misura del de- curtamento subito su tutti i lati dalla tela, originariamente di 110x80 cm circa. 7.

Il confronto con la derivazione di Rem dà la misura del de- curtamento subito su tutti i lati dalla tela, originariamente di 110x80 cm circa. 7.

Meno convincente la paternità di Rem per una variata interpretazione dello stesso soggetto.

Meno convincente la paternità di Rem per una variata interpretazione dello stesso soggetto.

Rem, Giuditta con la testa di Oloferne, Collezione privata. (particolare della firma) Nelle pagine seguenti 13.

Rem, Giuditta con la testa di Oloferne, Collezione privata. (particolare della firma) Nelle pagine seguenti 13.

Rem, Giuditta con la testa di Oloferne, Collezione privata. (particolare della testa dell’ancella) 14.

Rem, Giuditta con la testa di Oloferne, Collezione privata. (particolare della testa dell’ancella) 14.

Rem, Giuditta con la testa di Oloferne, Collezione privata. (particolare dei gioielli) Gaspar Rem 27 12 11.

Rem, Giuditta con la testa di Oloferne, Collezione privata. (particolare dei gioielli) Gaspar Rem 27 12 11.

Rem, Giuditta con la testa di Oloferne, Collezione privata 50 Olio su tela, cm 103,2x83.

Rem, Giuditta con la testa di Oloferne, Collezione privata 50 Olio su tela, cm 103,2x83.

Rem, Giuditta con la testa di Oloferne, Collezione privata. (particolare della testa di Giuditta) 16.

Rem, Giuditta con la testa di Oloferne, Collezione privata. (particolare della testa di Giuditta) 16.

Io Gaspar Rem sopraditto ho scritto de mia propria mano que- sto mio testamento.

Io Gaspar Rem sopraditto ho scritto de mia propria mano que- sto mio testamento.

Item lasso alli figlioli di Tilman Rem, quel fu figliolo de mio fra- tello Julio Rem dui portioni per esser detto Tilman del mio sangue e della mia casata, et quanti figlioli habitano in la città d’Amster- damme in Holanda Item lasso a un altro mio nipote il qual si chiama Ioris Rem et è figliolo di un altro mio fratello il quale si chiamava Artus Rem, e per essere della mia casa et del mio sangue io li lasso dui portioni et questo habita in Zelanda in una città chiamata Middelborch et è passamantiero cioè la sua professione si è far passamani.

Item lasso alli figlioli di Tilman Rem, quel fu figliolo de mio fra- tello Julio Rem dui portioni per esser detto Tilman del mio sangue e della mia casata, et quanti figlioli habitano in la città d’Amster- damme in Holanda Item lasso a un altro mio nipote il qual si chiama Ioris Rem et è figliolo di un altro mio fratello il quale si chiamava Artus Rem, e per essere della mia casa et del mio sangue io li lasso dui portioni et questo habita in Zelanda in una città chiamata Middelborch et è passamantiero cioè la sua professione si è far passamani.

MI 315 N em o cond icit rem suam T .B .D . van d er W al T.B.D. VAN DER WAL Nemo condicit rem suam Over de samenloop tussen de rei vindicatio en de condictio E.M.

MI 315 N em o cond icit rem suam T .B .D . van d er W al T.B.D. VAN DER WAL Nemo condicit rem suam Over de samenloop tussen de rei vindicatio en de condictio E.M.

Zo komt het dat noch de actio furti door de condictio wordt 134 Zie G. 4,6 , waaruit blijkt dat de reïpersecutoire acties ‘slechts de zaak’ (rem tantum) op het oog hadden: ‘Agimus autem interdum, ut rem tantum consequamur, interdum ut poenam tantum, alias ut rem et poenam.’

Zo komt het dat noch de actio furti door de condictio wordt 134 Zie G. 4,6 , waaruit blijkt dat de reïpersecutoire acties ‘slechts de zaak’ (rem tantum) op het oog hadden: ‘Agimus autem interdum, ut rem tantum consequamur, interdum ut poenam tantum, alias ut rem et poenam.’

Zie ook het commentaar van Révigny ad D. 7,9,12 , f. 158 ro b, waarover uitgebreid § 3.4.3, infra, p. 122: ‘Dicitur ibi quod nemo condicit rem suam nisi a fure; quidam volebat dicere quod ab alio quam a fure nemo condicit rem suam.’

Zie ook het commentaar van Révigny ad D. 7,9,12 , f. 158 ro b, waarover uitgebreid § 3.4.3, infra, p. 122: ‘Dicitur ibi quod nemo condicit rem suam nisi a fure; quidam volebat dicere quod ab alio quam a fure nemo condicit rem suam.’

Sed hic non ad dandum intenditur et ita est mirabile quod rem meam per personalem actionem peto restitui.

Sed hic non ad dandum intenditur et ita est mirabile quod rem meam per personalem actionem peto restitui.

Zie voor het eerste deel van de glosse ‘In rem actio,’ supra, n. 38. 64 Gl.

Zie voor het eerste deel van de glosse ‘In rem actio,’ supra, n. 38. 64 Gl.

‘Rem autem suam’ ad D. 13,3,1,1: ‘Wat is rechtens wanneer Titius het bezit van iemands eigen zaak heeft?

‘Rem autem suam’ ad D. 13,3,1,1: ‘Wat is rechtens wanneer Titius het bezit van iemands eigen zaak heeft?

‘Rem autem suam’ ad D. 13,3,1,1, f. 215 ro a: ‘Quid de possessione rei sue, quanti Titi- us habet.

‘Rem autem suam’ ad D. 13,3,1,1, f. 215 ro a: ‘Quid de possessione rei sue, quanti Titi- us habet.

Fallit in condictione furtiva, in qua peto rem mihi dari, et est utilis petitio.

Fallit in condictione furtiva, in qua peto rem mihi dari, et est utilis petitio.

Ecce ratio improprietatis: qui agit condictione furtiua dicit se dominum et sic rem suam, ad minus pro parte, scilicet quia subrepta et quia sua; et ideo fur, qui condemp- natur ad restitutionem, domino condempnatur ut patiatur rem suam habere.

Ecce ratio improprietatis: qui agit condictione furtiua dicit se dominum et sic rem suam, ad minus pro parte, scilicet quia subrepta et quia sua; et ideo fur, qui condemp- natur ad restitutionem, domino condempnatur ut patiatur rem suam habere.

Dicendum quod si negaret non esset fur, nisi contrectaret, infra de acquir. pos. l. iii § “Si rem.” Dico ergo quod arguitur nemo condicit rem suam nisi a fure. Concedo unde non condicit rem suam sed posses- sionem ar. infra de condic. inde. l.

Dicendum quod si negaret non esset fur, nisi contrectaret, infra de acquir. pos. l. iii § “Si rem.” Dico ergo quod arguitur nemo condicit rem suam nisi a fure. Concedo unde non condicit rem suam sed posses- sionem ar. infra de condic. inde. l.

Maar 118 Révigny ad D. 12,1,9 pr., f. 184 vo a: ‘Unde non est idem promittere rem et promittere rem tradi quia nemo stipulatur rem suam ut infra de verb. ob l. “Nemo rem suam.” Sed suam rem tradi potest quis stipulari ut infra eadem lege dicitur.

Maar 118 Révigny ad D. 12,1,9 pr., f. 184 vo a: ‘Unde non est idem promittere rem et promittere rem tradi quia nemo stipulatur rem suam ut infra de verb. ob l. “Nemo rem suam.” Sed suam rem tradi potest quis stipulari ut infra eadem lege dicitur.

§ “Si quis rem” et C. de lega l. “Proprias.”’ Ius commune 131 verklaren zijn.

§ “Si quis rem” et C. de lega l. “Proprias.”’ Ius commune 131 verklaren zijn.

Sed contra hoc opponitur: quia nemo condicit rem suam, praeterquam a fure ut l. fi . ff. usufr. quemad. ca.

Sed contra hoc opponitur: quia nemo condicit rem suam, praeterquam a fure ut l. fi . ff. usufr. quemad. ca.

Frans en Nederlands recht 175 gezegd, als toepassing van de actio de in rem verso.

Frans en Nederlands recht 175 gezegd, als toepassing van de actio de in rem verso.

Über die Konkurrenz der rei vindicatio und der condictio Nemo condicit rem suam.

Über die Konkurrenz der rei vindicatio und der condictio Nemo condicit rem suam.

‘In rem actio’ ad I. 4,6,14 | 10538, 110, 114 Gl. ‘Oportet’ ad I. 4,6,14 | 10331, 10955 Gl.

‘In rem actio’ ad I. 4,6,14 | 10538, 110, 114 Gl. ‘Oportet’ ad I. 4,6,14 | 10331, 10955 Gl.

Leiden), Amsterdam: Ipskamp Printing 2018 MI-315 T.B.D. van der Wal, Nemo condicit rem suam.

Leiden), Amsterdam: Ipskamp Printing 2018 MI-315 T.B.D. van der Wal, Nemo condicit rem suam.

L’aRaDa I EL REM. MIToLoGIa “MEDITERRÀNIa” EN L’ODISSEU D’aGUsTÍ BaRTRa Jaume Pòrtulas Universitat de Barcelona i.

L’aRaDa I EL REM. MIToLoGIa “MEDITERRÀNIa” EN L’ODISSEU D’aGUsTÍ BaRTRa Jaume Pòrtulas Universitat de Barcelona i.

A continuació, maldaré per analitzar com funcionen en l’Odisseu alguns símbols com ara el rem i l’arada, que són espècimens excel·lents d’allò que Agustí Bartra volia dir quan parlaven de símbols que esdevenien mites, que es transcendien en “figuracions mítiques”. No es tracta, naturalment, d’una arada i un rem quals- sevol; sinó de l’arada i el rem d’Ulisses, evocats a diverses represes en l’Odissea homèrica i també en altres obres poètiques gregues.

A continuació, maldaré per analitzar com funcionen en l’Odisseu alguns símbols com ara el rem i l’arada, que són espècimens excel·lents d’allò que Agustí Bartra volia dir quan parlaven de símbols que esdevenien mites, que es transcendien en “figuracions mítiques”. No es tracta, naturalment, d’una arada i un rem quals- sevol; sinó de l’arada i el rem d’Ulisses, evocats a diverses represes en l’Odissea homèrica i també en altres obres poètiques gregues.

El primer capítol d’Odisseu s’intitula «L’arada blanca»; el darrer, «El rem ne- gre». El llibre sencer discorre entre les fites que marquen aquestes dues imat- ges poderoses, l’arada i el rem, que són com dos pols en tensió.

El primer capítol d’Odisseu s’intitula «L’arada blanca»; el darrer, «El rem ne- gre». El llibre sencer discorre entre les fites que marquen aquestes dues imat- ges poderoses, l’arada i el rem, que són com dos pols en tensió.

L’arada és, naturalment, «l’arada que Ulisses deixà abandonada enmig del camp en parar orella a l’ambaixada de Palamedes, que l’invitava “a anar a cercar les armes” per sortir plegats cap a la campanya de Troia». 1@ Miquel Dolç, l’autor del treball més extens i aprofundit (però no pas exempt, a parer meu, d’opinions prou objectables, i d’alguns errors) sobre Odis- seu, afirma que el rem i l’arada són «dues al·legories» que representen, respecti- vament, la vida i la mort; i afegeix que, si bé l’episodi del rem pertany a la tra- dició homèrica, «l’al·legoria de l’arada» és una invenció personalíssima d’Agustí @ M. dolç, loc. cit., p. @9@.

L’arada és, naturalment, «l’arada que Ulisses deixà abandonada enmig del camp en parar orella a l’ambaixada de Palamedes, que l’invitava “a anar a cercar les armes” per sortir plegats cap a la campanya de Troia». 1@ Miquel Dolç, l’autor del treball més extens i aprofundit (però no pas exempt, a parer meu, d’opinions prou objectables, i d’alguns errors) sobre Odis- seu, afirma que el rem i l’arada són «dues al·legories» que representen, respecti- vament, la vida i la mort; i afegeix que, si bé l’episodi del rem pertany a la tra- dició homèrica, «l’al·legoria de l’arada» és una invenció personalíssima d’Agustí @ M. dolç, loc. cit., p. @9@.

L’exegesi que Miquel Dolç ofereix del símbol del rem d’Ulisses (símbol paral·lel i contraposat al de l’arada) no sembla tan qüestionable – a parer meu, s’entén.

L’exegesi que Miquel Dolç ofereix del símbol del rem d’Ulisses (símbol paral·lel i contraposat al de l’arada) no sembla tan qüestionable – a parer meu, s’entén.

No hi ha res a objectar al tenor general del comentari de Dolç, que es deixa sintetit- zar amb aquestes frases conclusives: «El rem negre obre, com una clau mística, les portes de l’infinit: el rem es transfigura, s’afua, puja cap a l’estrella de sang […] Lluita, enyorança, retorn, transfusió en la terra irrenunciable: vet aquí l’ànima complexa i una d’Odisseu…». 1@ Dolç també explica, i d’una manera del tot satisfactòria, que la contalla del rem prové de dos passos odisseics: les instruccions de Tirèsias a Ulisses (Odissea xi, vv. @@9-@37) i el report que Ulisses, ja de retorn a Ítaca, fa a Penèlope de les instruccions de l’endeví (Odissea xxiii, vv. 248-284). També és oportú recordar el paper del rem clavat al cim del túmul, en les exèquies d’Elpènor. 2 Dolç sintetit- za amb eficàcia les diverses reutilitzacions i reaprofitaments que Bartra porta a terme a partir d’aquests materials: [l’al·legoria] del rem, en canvi, és d’arrel homèrica.

No hi ha res a objectar al tenor general del comentari de Dolç, que es deixa sintetit- zar amb aquestes frases conclusives: «El rem negre obre, com una clau mística, les portes de l’infinit: el rem es transfigura, s’afua, puja cap a l’estrella de sang […] Lluita, enyorança, retorn, transfusió en la terra irrenunciable: vet aquí l’ànima complexa i una d’Odisseu…». 1@ Dolç també explica, i d’una manera del tot satisfactòria, que la contalla del rem prové de dos passos odisseics: les instruccions de Tirèsias a Ulisses (Odissea xi, vv. @@9-@37) i el report que Ulisses, ja de retorn a Ítaca, fa a Penèlope de les instruccions de l’endeví (Odissea xxiii, vv. 248-284). També és oportú recordar el paper del rem clavat al cim del túmul, en les exèquies d’Elpènor. 2 Dolç sintetit- za amb eficàcia les diverses reutilitzacions i reaprofitaments que Bartra porta a terme a partir d’aquests materials: [l’al·legoria] del rem, en canvi, és d’arrel homèrica.

Recordem que el rem era l’atribut que hom dreçava sobre el túmul dels nauxers, com ho és la creu sobre els sepulcres cristians. Al ‘Tirè- sias’ bartrià, Elpènor reclama el rem per a la seva tomba, com s’esdevé igualment a l’Odissea.

Recordem que el rem era l’atribut que hom dreçava sobre el túmul dels nauxers, com ho és la creu sobre els sepulcres cristians. Al ‘Tirè- sias’ bartrià, Elpènor reclama el rem per a la seva tomba, com s’esdevé igualment a l’Odissea.

Amb el “rem negre” ens tro- bem altra vegada amb una situació relativament similar a aquella que ja havíem analitzat a propòsit de l’arada d’Ulisses i de la (presumpta) “ambaixada” de Palamedes.

Amb el “rem negre” ens tro- bem altra vegada amb una situació relativament similar a aquella que ja havíem analitzat a propòsit de l’arada d’Ulisses i de la (presumpta) “ambaixada” de Palamedes.

Ulisses s’arriba a la costa, penosament, difícilment, recalcant- se en el seu antic rem.

Ulisses s’arriba a la costa, penosament, difícilment, recalcant- se en el seu antic rem.

La mort li arribarà, en l’indret que ell escull (o reconeix), lluny del mar, però tenint al costat el rem que l’evoca. Terra endins, el rem no serveix de gran cosa; hom el prendria més aviat per una pala, útil per a una altra mena de treballs.

La mort li arribarà, en l’indret que ell escull (o reconeix), lluny del mar, però tenint al costat el rem que l’evoca. Terra endins, el rem no serveix de gran cosa; hom el prendria més aviat per una pala, útil per a una altra mena de treballs.

Pel que fa al rem d’Ulisses, l’Odissea evoca antics relats de mariners sobre uns pobles que viuen tan d’esquena al mar, tan remots d’ell, que fins i tot no han vist mai un rem i desconeixen l’ús de la sal. 1@ També en aquest cas, Bartra no es detura pas a desenvolupar uns ma- terials que no resulten particularment adients per als seus propòsits; per a Bartra, el rem més aviat assenyala, tal com apuntava Miquel Dolç (vide supra, p. @36) el camí de les transfiguracions. Però tampoc no s’està pas d’evocar subtilment aquest fons popular, d’ençà o dellà de tota literatura; aquest fons del qual, ningú no sap quan ni com, va sorgir la contalla odisseica del rem d’Ulisses.

Pel que fa al rem d’Ulisses, l’Odissea evoca antics relats de mariners sobre uns pobles que viuen tan d’esquena al mar, tan remots d’ell, que fins i tot no han vist mai un rem i desconeixen l’ús de la sal. 1@ També en aquest cas, Bartra no es detura pas a desenvolupar uns ma- terials que no resulten particularment adients per als seus propòsits; per a Bartra, el rem més aviat assenyala, tal com apuntava Miquel Dolç (vide supra, p. @36) el camí de les transfiguracions. Però tampoc no s’està pas d’evocar subtilment aquest fons popular, d’ençà o dellà de tota literatura; aquest fons del qual, ningú no sap quan ni com, va sorgir la contalla odisseica del rem d’Ulisses.

., p. 23, nota 9): se alla farmacologia è dedicata, infatti, tutta l’opera sal- vo il finale occupato dai precetti alimentari, più difficilmente si pu ravvisare la chirurgia negli exem- pla di rem. 85-88 (dove si parla, in realtà, di un albero) e 111-114 (il mito di Filottete, a carico del quale l’amputazione è solo ipotizzata, essendo stato egli curato farmacologicamente). Del resto non si ca- pisce come la chirurgia possa estirpare la passione, se non col metodo del agneriano Klingsor, che il poeta-ijatrovç non avrebbe certo mai ordinato ai suoi lettori Meglio, allora, riconoscere una corri- «Galenos» · 9 · 2015 · Pp. 141-149 cetto di kairovç e la resa del greco tevmnein kai; kavein),6 la Pinotti ha dedicato alcu- ne pagine della sua introduzione ad altri significativi debiti’ del Sulmonese, ora con gli scritti ippocratici (dalle invocazioni ad Apollo, nel segno e nel nome del qua- le si apriva il Giuramento, alla formulazione paratattica e asindetica dei precetti),7 ora con i tre princìpi fondamentali della dottrina empirica (aujtoyiva, iJçtoriva, tou` oJmoivou/pro;ç tajnantiva metav açiç).8 Ma spunti altrettanto validi ha offerto ones, ancora riguardo alla fusione di motivi erotici e medici realizzata da Ovidio (vuoi nella prescrizione dell’attività fisica, parte integrante degli antichi regimi di cura, come remedium contro l’ozio che fa nascere l’amore, vuoi nella minaccia dei luo ghi isolati per gli amanti infelici, che rivisita il nesso uomo-ambiente dell’eziopa- togenesi ippocratica),9 nonché riguardo al fatto che il terapeuta’ si concentri sul- 142 andrea fili etti spondenza fra le principali sezioni del poema (rem. 79-106, 107-608, 609-794) e le diverse fasi dell’e[rwç/novçoç (inizio, stadio avanzato, recidiva), con altrettante tipologie di pazienti/narratori’, o suddividere le prescrizioni in cinque categorie (relative al tempo, alle attività e agli spazi, alla vita nel- l’ rbe, agli eccessi e, nella fattispecie, all’eccessivo contatto con gli altri): cfr. rispettivamente olk, cit., pp. 184-185, e . . oyd, emedia Amoris, in A ompanion to vid, ed. b P.

., p. 23, nota 9): se alla farmacologia è dedicata, infatti, tutta l’opera sal- vo il finale occupato dai precetti alimentari, più difficilmente si pu ravvisare la chirurgia negli exem- pla di rem. 85-88 (dove si parla, in realtà, di un albero) e 111-114 (il mito di Filottete, a carico del quale l’amputazione è solo ipotizzata, essendo stato egli curato farmacologicamente). Del resto non si ca- pisce come la chirurgia possa estirpare la passione, se non col metodo del agneriano Klingsor, che il poeta-ijatrovç non avrebbe certo mai ordinato ai suoi lettori Meglio, allora, riconoscere una corri- «Galenos» · 9 · 2015 · Pp. 141-149 cetto di kairovç e la resa del greco tevmnein kai; kavein),6 la Pinotti ha dedicato alcu- ne pagine della sua introduzione ad altri significativi debiti’ del Sulmonese, ora con gli scritti ippocratici (dalle invocazioni ad Apollo, nel segno e nel nome del qua- le si apriva il Giuramento, alla formulazione paratattica e asindetica dei precetti),7 ora con i tre princìpi fondamentali della dottrina empirica (aujtoyiva, iJçtoriva, tou` oJmoivou/pro;ç tajnantiva metav açiç).8 Ma spunti altrettanto validi ha offerto ones, ancora riguardo alla fusione di motivi erotici e medici realizzata da Ovidio (vuoi nella prescrizione dell’attività fisica, parte integrante degli antichi regimi di cura, come remedium contro l’ozio che fa nascere l’amore, vuoi nella minaccia dei luo ghi isolati per gli amanti infelici, che rivisita il nesso uomo-ambiente dell’eziopa- togenesi ippocratica),9 nonché riguardo al fatto che il terapeuta’ si concentri sul- 142 andrea fili etti spondenza fra le principali sezioni del poema (rem. 79-106, 107-608, 609-794) e le diverse fasi dell’e[rwç/novçoç (inizio, stadio avanzato, recidiva), con altrettante tipologie di pazienti/narratori’, o suddividere le prescrizioni in cinque categorie (relative al tempo, alle attività e agli spazi, alla vita nel- l’ rbe, agli eccessi e, nella fattispecie, all’eccessivo contatto con gli altri): cfr. rispettivamente olk, cit., pp. 184-185, e . . oyd, emedia Amoris, in A ompanion to vid, ed. b P.

Su tutto ci Pinotti, cit., pp. 125-126 ad rem. 107-134 e p. 162 ad 229-230 (cfr. p. 243 ad 527- 528), di cui segnalo anche altri fini spunti sull’intersezione di senso fra amore e malattia: pp. 104 ad rem. 47-48; 124 ad 101-102; 126-127 ad 107-110; 133 ad 133-134; 179 ad 287-288; 235 ad 495-496; 245 ad 533-536; 246 ad 537-538; 333 ad 795-810. 7 Per la preferenza accordata a paratassi e asindeto nei testi medici antichi, cfr. Pinotti, cit., p. 16, puntuale anche riguardo all’ispirazione ippocratica delle invocazioni al dio ijatrovç in rem. 75-78 e 705- 706 (per i cui paralleli in poesia didascalica mi permetto di rinviare ad A.

Su tutto ci Pinotti, cit., pp. 125-126 ad rem. 107-134 e p. 162 ad 229-230 (cfr. p. 243 ad 527- 528), di cui segnalo anche altri fini spunti sull’intersezione di senso fra amore e malattia: pp. 104 ad rem. 47-48; 124 ad 101-102; 126-127 ad 107-110; 133 ad 133-134; 179 ad 287-288; 235 ad 495-496; 245 ad 533-536; 246 ad 537-538; 333 ad 795-810. 7 Per la preferenza accordata a paratassi e asindeto nei testi medici antichi, cfr. Pinotti, cit., p. 16, puntuale anche riguardo all’ispirazione ippocratica delle invocazioni al dio ijatrovç in rem. 75-78 e 705- 706 (per i cui paralleli in poesia didascalica mi permetto di rinviare ad A.

Analisi del proemio, Belfagor 64, 2009, pp. 330-331), e p. 233 ad rem. 489-548. 8 Pinotti, cit., pp. 17-23 colloca la figura di Ovidio sullo sfondo del riaccendersi a Roma del dibat- tito sviluppatosi nel iii sec., ad Alessandria, fra due scuole mediche, la dogmatica e l’empirica, di- battito che il Sulmonese potrebbe aver intercettato frequentando i circoli letterari vicini al princeps e gli ambienti mondani dell’ rbe. Da qui, forse, un riverbero del tripode’ empirico nel poemetto ovi- diano, dove vediamo infatti l’esperienza diretta (aujtoyiva), ossia il personale vissuto del medico (rem. 227-228, 316, 499, 663, 715-716), che da fenomeni ripetuti trae le sue conclusioni (199-200, 350, 661, 725, 763), alternarsi con l’appello all’esperienza altrui (iJçtoriva), equivalente qui al mito (161-167, 467-484, 591-606, 777-784), e con l’applicazione di terapie simili ad affezioni che presentano sintomi analoghi (tou` oJmoivou metav açiç), come il dolore materno (127-130), o, in caso di insuccesso (529-542), il ricorso alla cura opposta (pro;ç tajnantiva metav açiç). 9 ones, cit., p. 73 su rem. pp. 169-212 (sezione dedicata ai benefici dell’esercizio fisico e della vita all’aria aperta), cui sembra ironicamente alludere Fracast.

Analisi del proemio, Belfagor 64, 2009, pp. 330-331), e p. 233 ad rem. 489-548. 8 Pinotti, cit., pp. 17-23 colloca la figura di Ovidio sullo sfondo del riaccendersi a Roma del dibat- tito sviluppatosi nel iii sec., ad Alessandria, fra due scuole mediche, la dogmatica e l’empirica, di- battito che il Sulmonese potrebbe aver intercettato frequentando i circoli letterari vicini al princeps e gli ambienti mondani dell’ rbe. Da qui, forse, un riverbero del tripode’ empirico nel poemetto ovi- diano, dove vediamo infatti l’esperienza diretta (aujtoyiva), ossia il personale vissuto del medico (rem. 227-228, 316, 499, 663, 715-716), che da fenomeni ripetuti trae le sue conclusioni (199-200, 350, 661, 725, 763), alternarsi con l’appello all’esperienza altrui (iJçtoriva), equivalente qui al mito (161-167, 467-484, 591-606, 777-784), e con l’applicazione di terapie simili ad affezioni che presentano sintomi analoghi (tou` oJmoivou metav açiç), come il dolore materno (127-130), o, in caso di insuccesso (529-542), il ricorso alla cura opposta (pro;ç tajnantiva metav açiç). 9 ones, cit., p. 73 su rem. pp. 169-212 (sezione dedicata ai benefici dell’esercizio fisico e della vita all’aria aperta), cui sembra ironicamente alludere Fracast.

L’antidoto della promiscuità sessuale istru ioni per l’uso Il quadro di riferimento è costituito dai quattro distici che aprono la sezione dida- scalica sul lato fisico dell’amore (rem. 399-406, ed.

L’antidoto della promiscuità sessuale istru ioni per l’uso Il quadro di riferimento è costituito dai quattro distici che aprono la sezione dida- scalica sul lato fisico dell’amore (rem. 399-406, ed.

Sustentata Venus gratissima: frigore soles, 405 sole iuvant umbrae, grata fit unda siti.12 Per entrare nel merito del remedium qui prescritto, esaminiamone prima rapida- mente il contesto: è dopo aver annunciato e lasciato strategicamente in sospeso la tematica del sesso (vv. 357-360) per lanciarsi in un’apologia contro chi lo accusa di una nota medica a ov. rem. 399-406 143 a cura di F.

Sustentata Venus gratissima: frigore soles, 405 sole iuvant umbrae, grata fit unda siti.12 Per entrare nel merito del remedium qui prescritto, esaminiamone prima rapida- mente il contesto: è dopo aver annunciato e lasciato strategicamente in sospeso la tematica del sesso (vv. 357-360) per lanciarsi in un’apologia contro chi lo accusa di una nota medica a ov. rem. 399-406 143 a cura di F.

Les rem des à l’amour. Les produits de beauté pour le visage de la femme, éd. par H.

Les rem des à l’amour. Les produits de beauté pour le visage de la femme, éd. par H.

F., Santarcangelo di Romagna, 2014, p. 119 ad loc. 14 Come acutamente osserva Pinotti, cit., p. 208 ad rem. 399-440. 15 Metafora attestata in tutta la latinità, a partire da Plauto (Asin. 873-874), con esplicito riferi- mento all’opus agricolo, per arrivare a Massimiano (eleg. 5, 56), come rileva . . dams, Il vocabola- rio del sesso a oma analisi del linguaggio sessuale nella latinità, trad. it. di M.

F., Santarcangelo di Romagna, 2014, p. 119 ad loc. 14 Come acutamente osserva Pinotti, cit., p. 208 ad rem. 399-440. 15 Metafora attestata in tutta la latinità, a partire da Plauto (Asin. 873-874), con esplicito riferi- mento all’opus agricolo, per arrivare a Massimiano (eleg. 5, 56), come rileva . . dams, Il vocabola- rio del sesso a oma analisi del linguaggio sessuale nella latinità, trad. it. di M.

Vedi anche Adams, cit., p. 222. 17 dams, cit., p. 243 rinvia anche a Catull. 61, 110; Tib. 2, 1, 12; Ov. am. 3, 7, 63. 18 Cfr. dams, cit., p. 235. 19 Sono parole di Pinotti, cit., p. 209 ad rem. 399-402.

Vedi anche Adams, cit., p. 222. 17 dams, cit., p. 243 rinvia anche a Catull. 61, 110; Tib. 2, 1, 12; Ov. am. 3, 7, 63. 18 Cfr. dams, cit., p. 235. 19 Sono parole di Pinotti, cit., p. 209 ad rem. 399-402.

una nota medica a ov. rem. 399-406 145 iv, - , ith Prolegomena, Text, and Translation b R.

una nota medica a ov. rem. 399-406 145 iv, - , ith Prolegomena, Text, and Translation b R.

Al monito di Cicerone si ricollega più direttamente Ov. rem. 484 et posita est cura cura repulsa nova (a proposito di Agamennone disposto a prendersi Briseide in sostituzione di Criseide): sulla fortuna del topos in Sha espeare ( om. and ul. 1, 2, 50-51), cfr.

Al monito di Cicerone si ricollega più direttamente Ov. rem. 484 et posita est cura cura repulsa nova (a proposito di Agamennone disposto a prendersi Briseide in sostituzione di Criseide): sulla fortuna del topos in Sha espeare ( om. and ul. 1, 2, 50-51), cfr.

L., Bonn, 1982, p. 77 ad loc.; Lazzarini, imedi contro l’amore, cit., p. 151 ad loc.; Pinotti, cit., p. 209 ad loc. 23 Riguardo alla terminologia medica con cui il poeta epicureo incita ad alio animi traducere motus (v. 1073: cfr. le terapie anti-otium di Ov. rem. 135-212), Serio, cit., p. 167, ne giustifica l’impiego con l’at- testazione di tale precetto in letteratura medica, per l’esattezza in un estratto di Oribasio di cui è igno- ta la fonte (s nop. ad Eust. 8, 8, 1 [CMG vi 3, pp. 249-251 Raeder]). Cfr. anche la dicotomia sani/miseri ai vv. 1075-1076 nam certe purast sanis magis inde voluptas quam miseris (da notare che per sanus […] quasi ab amore immunis Pichon, cit., p. 259 s.v., riporta anche le occorrenze di Ov. rem. 493 e 504), su cui andolfi, Patologia dell’eros, cit., pp. 100-101 ( Lucre io e il linguaggio dell’eros, cit., pp. 51-52). 400 promissae tempora noctis): al contrario dell’epicureo Lucrezio, che non chiarisce quando darsi a casuali amplessi con un imprecisato numero di partners (vv. 1065- 1066 et iacere umorem collectum in corpora quaeque nec retinere, semel conversum unius amore),24 il poeta di Sulmona fornisce infatti specifiche istruzioni per l’uso’ del- l’antidoto (vv. 401-402), da assumere’ prima dell’appuntamento con l’amata, così da trarre un piacere meno intenso da quest’ultima (gaudia ne dominae, pleno si cor- pore sumes, te capiant, ineas quamlibet ante velim.

L., Bonn, 1982, p. 77 ad loc.; Lazzarini, imedi contro l’amore, cit., p. 151 ad loc.; Pinotti, cit., p. 209 ad loc. 23 Riguardo alla terminologia medica con cui il poeta epicureo incita ad alio animi traducere motus (v. 1073: cfr. le terapie anti-otium di Ov. rem. 135-212), Serio, cit., p. 167, ne giustifica l’impiego con l’at- testazione di tale precetto in letteratura medica, per l’esattezza in un estratto di Oribasio di cui è igno- ta la fonte (s nop. ad Eust. 8, 8, 1 [CMG vi 3, pp. 249-251 Raeder]). Cfr. anche la dicotomia sani/miseri ai vv. 1075-1076 nam certe purast sanis magis inde voluptas quam miseris (da notare che per sanus […] quasi ab amore immunis Pichon, cit., p. 259 s.v., riporta anche le occorrenze di Ov. rem. 493 e 504), su cui andolfi, Patologia dell’eros, cit., pp. 100-101 ( Lucre io e il linguaggio dell’eros, cit., pp. 51-52). 400 promissae tempora noctis): al contrario dell’epicureo Lucrezio, che non chiarisce quando darsi a casuali amplessi con un imprecisato numero di partners (vv. 1065- 1066 et iacere umorem collectum in corpora quaeque nec retinere, semel conversum unius amore),24 il poeta di Sulmona fornisce infatti specifiche istruzioni per l’uso’ del- l’antidoto (vv. 401-402), da assumere’ prima dell’appuntamento con l’amata, così da trarre un piacere meno intenso da quest’ultima (gaudia ne dominae, pleno si cor- pore sumes, te capiant, ineas quamlibet ante velim.

ec sem- per credenda eres fallacibus arvis nec semper viridi concava puppis aquae, nec tene- ras semper tutum captare puellas saepe dato melius tempore fiet idem), quanto nel suo formulario di ricette contro la malattia d’amore (rem. 131-134 temporis ars medicina fere est data tempore prosunt et data non apto tempore vina nocent.

ec sem- per credenda eres fallacibus arvis nec semper viridi concava puppis aquae, nec tene- ras semper tutum captare puellas saepe dato melius tempore fiet idem), quanto nel suo formulario di ricette contro la malattia d’amore (rem. 131-134 temporis ars medicina fere est data tempore prosunt et data non apto tempore vina nocent.

-Aristot. pr. 4, 8 [877a]) e al crollo di un edificio (Plut. quaest. conv. 3, 6 [654a]):36 un dibattito, questo, al cui interno si pu ben inse- rire anche il passo dei emedia, dove l’amplesso con la domina successivo al consi- gliato rapporto occasionale è definito fiacco (v. 404 segnis).37 Differente è per l’ottica che sembra fare di questa testimonianza una voce fuori dal coro’: Ovidio ijatrovç allude, sì, allo spossamento causato dalla crh`çiç ajfrodiçivwn, ma non come a un pericolo da evitare (secondo motivazioni di natura esclusivamente fisiologi- una nota medica a ov. rem. 399-406 147 ne (resp. 460e), sia naturale in Aristotele ( A 582a).

-Aristot. pr. 4, 8 [877a]) e al crollo di un edificio (Plut. quaest. conv. 3, 6 [654a]):36 un dibattito, questo, al cui interno si pu ben inse- rire anche il passo dei emedia, dove l’amplesso con la domina successivo al consi- gliato rapporto occasionale è definito fiacco (v. 404 segnis).37 Differente è per l’ottica che sembra fare di questa testimonianza una voce fuori dal coro’: Ovidio ijatrovç allude, sì, allo spossamento causato dalla crh`çiç ajfrodiçivwn, ma non come a un pericolo da evitare (secondo motivazioni di natura esclusivamente fisiologi- una nota medica a ov. rem. 399-406 147 ne (resp. 460e), sia naturale in Aristotele ( A 582a).

una nota medica a ov. rem. 399-406 149 don, Galien Tome ii. Exhortation à l’étude de la médecine.

una nota medica a ov. rem. 399-406 149 don, Galien Tome ii. Exhortation à l’étude de la médecine.

Rem. 399-406

Rem. 399-406

ALESSANDRO BARCHIESI Niente sangue per Cupido (Ov. rem. 25-26) 1. Da Silio all’elegia ovidiana Annibale è a Capua, città che sta per diventare un’altera Carthago.

ALESSANDRO BARCHIESI Niente sangue per Cupido (Ov. rem. 25-26) 1. Da Silio all’elegia ovidiana Annibale è a Capua, città che sta per diventare un’altera Carthago.

Devo subito ammettere che il mio contributo non riguarda (almeno in prima istanza) la genuinità di rem. 25-26, quanto il significato, letterale e culturale, dell’imma- gine di Eros «guerriero mancato».

Devo subito ammettere che il mio contributo non riguarda (almeno in prima istanza) la genuinità di rem. 25-26, quanto il significato, letterale e culturale, dell’imma- gine di Eros «guerriero mancato».

Henderson a rem. 23 ludere ha intuito che c’è un pericolo qui per l’atetesi di 25- 26: «(ludere) absolute... not i.q. telis ludere, a possible sense (and perhaps how the composer of 25 f. interpreted the word...)». 20 HENDERSON 1980, p. 168 (e v. infra, n. 27). 21 La composizione dei due versi può essere stata molto vicina nel tempo (assumen- do, come sembra ragionevole, pubblicazione dei Remedia intorno al 2 d.C., e stesura di buona parte dei Fasti fra il 2 e il 4 d.C.).

Henderson a rem. 23 ludere ha intuito che c’è un pericolo qui per l’atetesi di 25- 26: «(ludere) absolute... not i.q. telis ludere, a possible sense (and perhaps how the composer of 25 f. interpreted the word...)». 20 HENDERSON 1980, p. 168 (e v. infra, n. 27). 21 La composizione dei due versi può essere stata molto vicina nel tempo (assumen- do, come sembra ragionevole, pubblicazione dei Remedia intorno al 2 d.C., e stesura di buona parte dei Fasti fra il 2 e il 4 d.C.).

Se rem. 25-26 è una protesta contro Meleagro e i suoi aiJmatovv- furta bevlh, bisogna ammettere che il distico si inserisce bene nel programma poetico dei Remedia.

Se rem. 25-26 è una protesta contro Meleagro e i suoi aiJmatovv- furta bevlh, bisogna ammettere che il distico si inserisce bene nel programma poetico dei Remedia.

Diomede è il personag- gio che Ovidio rifiuta come modello in rem. 5-6. 26 La genealogia è spiegata bene nella premessa di Fedeli a PROP. 1, 1, ed è oggetto di vari contributi di GIANGRANDE (per esempio «Emerita» 42, 1974, 1-36).

Diomede è il personag- gio che Ovidio rifiuta come modello in rem. 5-6. 26 La genealogia è spiegata bene nella premessa di Fedeli a PROP. 1, 1, ed è oggetto di vari contributi di GIANGRANDE (per esempio «Emerita» 42, 1974, 1-36).

ROSATI, Le frecce d’amore (Ovidio, rem. 25-26), «RFIC» 113 (1985), pp. 412-415.

ROSATI, Le frecce d’amore (Ovidio, rem. 25-26), «RFIC» 113 (1985), pp. 412-415.

Elena Guerra REM TENE, VERBA SEQUENTUR. BIG DATA E QUESTIONE ETICA Abstract Questo saggio affronta il tema della conoscenza partendo dal presupposto che oggi essa non possa prescindere dalla mediazio- ne delle macchine.

Elena Guerra REM TENE, VERBA SEQUENTUR. BIG DATA E QUESTIONE ETICA Abstract Questo saggio affronta il tema della conoscenza partendo dal presupposto che oggi essa non possa prescindere dalla mediazio- ne delle macchine.

To safeguard some funda- mental rights, for example, ethics should be inherent in the process of knowledge, otherwise the power of knowledge will continue to overwhelm it. 40 Umano, oltreumano Rem tene, verba sequentur: possiedi l’argomento, le parole se- guiranno.

To safeguard some funda- mental rights, for example, ethics should be inherent in the process of knowledge, otherwise the power of knowledge will continue to overwhelm it. 40 Umano, oltreumano Rem tene, verba sequentur: possiedi l’argomento, le parole se- guiranno.

In sostanza i big data, dapprima funzionali alla conoscenza, nel sen- so che hanno favorito l’acquisizione di informazioni e con esse la possibilità di rielaborarle in maniera esponenziale, sono diventati Rem tene, verba sequentur.

In sostanza i big data, dapprima funzionali alla conoscenza, nel sen- so che hanno favorito l’acquisizione di informazioni e con esse la possibilità di rielaborarle in maniera esponenziale, sono diventati Rem tene, verba sequentur.

Rem tene, verba sequentur. Big data e questione etica di Elena Guerra 43 cace, avere preordinatamente contezza del ventaglio di possibilità entro cui esercitare le proprie azioni2.

Rem tene, verba sequentur. Big data e questione etica di Elena Guerra 43 cace, avere preordinatamente contezza del ventaglio di possibilità entro cui esercitare le proprie azioni2.

Budroni, About Open Science and Autonomy of Science, February 01 2021, in «Data Intelligence» III (2021), 1, pp. 52–63. https://doi. org/10.1162/dint_a_00077 Rem tene, verba sequentur.

Budroni, About Open Science and Autonomy of Science, February 01 2021, in «Data Intelligence» III (2021), 1, pp. 52–63. https://doi. org/10.1162/dint_a_00077 Rem tene, verba sequentur.

Rem tene, verba sequentur. Big data e questione etica di Elena Guerra 47 Ciò sarebbe per Krämer evidente soprattutto nella Repubblica: «per la singolare tematizzazione del bene in sé operata da Platone e per i numerosi passi in cui si rimanda a cose non dette.

Rem tene, verba sequentur. Big data e questione etica di Elena Guerra 47 Ciò sarebbe per Krämer evidente soprattutto nella Repubblica: «per la singolare tematizzazione del bene in sé operata da Platone e per i numerosi passi in cui si rimanda a cose non dette.

In chiosa a questa riflessione, vogliamo ricordare le parole di Jean Louise Le-Moigne: «La sfida della complessità è anche una sfida epistemologica […] per questo occorrerà passare da una scienza che fonda su oggetti, forse complicati ma riducibili secondo l’analisi, come da tre secoli ci invitava a fare Le Discourse de la Methode, a un’epistemologia che fonda la scienza su progetti, senza dubbio complessi ma intelligibili attraverso l’atto stesso del progettare».9 Nella dimensione del pro-iectum, di ciò che lancio in avanti, sta infatti la possibilità di trattenere la cosa (rem tene) e di farne segui- re una comunicazione intelligibile (verba sequentur) anche quando la sua complessità sembra sfuggire alla potenzialità umana.

In chiosa a questa riflessione, vogliamo ricordare le parole di Jean Louise Le-Moigne: «La sfida della complessità è anche una sfida epistemologica […] per questo occorrerà passare da una scienza che fonda su oggetti, forse complicati ma riducibili secondo l’analisi, come da tre secoli ci invitava a fare Le Discourse de la Methode, a un’epistemologia che fonda la scienza su progetti, senza dubbio complessi ma intelligibili attraverso l’atto stesso del progettare».9 Nella dimensione del pro-iectum, di ciò che lancio in avanti, sta infatti la possibilità di trattenere la cosa (rem tene) e di farne segui- re una comunicazione intelligibile (verba sequentur) anche quando la sua complessità sembra sfuggire alla potenzialità umana.

PER L’ESEGESI DI REM. I 80 Nel capitolo I 80 del De remediis utriusque Fortune, dedicato da Francesco Petrarca al precettore eccellente, la Gioia si fa vanto della grandezza del proprio maestro.

PER L’ESEGESI DI REM. I 80 Nel capitolo I 80 del De remediis utriusque Fortune, dedicato da Francesco Petrarca al precettore eccellente, la Gioia si fa vanto della grandezza del proprio maestro.

Leggiamo il brano3: 1 Allude forse a una fonte a noi ignota, forse dimentica o oblitera volontariamente i nomi di eruditi esplicitati in Servio e Macrobio: vd. il commento ad locum nel mio Nuove prospettive sul testo del De remediis utriusque Fortune (con l’edizione di Rem.

Leggiamo il brano3: 1 Allude forse a una fonte a noi ignota, forse dimentica o oblitera volontariamente i nomi di eruditi esplicitati in Servio e Macrobio: vd. il commento ad locum nel mio Nuove prospettive sul testo del De remediis utriusque Fortune (con l’edizione di Rem.

TILLIETTE, Une biographie inédite de Cicéron composée au debut du XIVe siècle, «Comptes rendus de l’Académie des Inscriptions et des Belles-Lettres», 147 (2003), 1049-77. 247PER L’ESEGESI DI REM.

TILLIETTE, Une biographie inédite de Cicéron composée au debut du XIVe siècle, «Comptes rendus de l’Académie des Inscriptions et des Belles-Lettres», 147 (2003), 1049-77. 247PER L’ESEGESI DI REM.

Arch. 19: «Sit igitur, iudices, sanctum apud vos, humanissimos homines, hoc poetae nomen, quod nulla umquam barbaria violavit». 249PER L’ESEGESI DI REM.

Arch. 19: «Sit igitur, iudices, sanctum apud vos, humanissimos homines, hoc poetae nomen, quod nulla umquam barbaria violavit». 249PER L’ESEGESI DI REM.

III 28) e Antistene, preceptor di Diogene (II 51 ext. 1); di 251PER L’ESEGESI DI REM.

III 28) e Antistene, preceptor di Diogene (II 51 ext. 1); di 251PER L’ESEGESI DI REM.

LAVERSIONE ITALIANADELLARESPONSE EVALUATION MEASURE-71 (REM-71): RISULTATI PRELIMINARI1 THE ITALIAN VERSION OF THE RESPONSE EVALUATION MEASURE-71 (REM-71): PRELIMINAR RESULTS Antonio Prunas°, Angela Baio°, Stefano Pozzoli§, Giuseppina Cioffi°, Fabio Madeddu° ° Dipartimento di Psicologia, Università degli Studi di Milano-Bicocca § Istituto di Psicologia, Università degli Studi di Milano Introduzione I meccanismi di difesa possono essere genericamente definiti come “sentimenti, pensieri o comportamenti tendenzialmente involontari, che sorgono in risposta a percezioni di pericolo per il soggetto e sono finaliz- zati, in modo più o meno adattivo, a nascondere o alleviare i conflitti o gli agenti stressanti che danno origine ad ansietà o angoscia” (Lingiardi, Ma- deddu, 2002).

LAVERSIONE ITALIANADELLARESPONSE EVALUATION MEASURE-71 (REM-71): RISULTATI PRELIMINARI1 THE ITALIAN VERSION OF THE RESPONSE EVALUATION MEASURE-71 (REM-71): PRELIMINAR RESULTS Antonio Prunas°, Angela Baio°, Stefano Pozzoli§, Giuseppina Cioffi°, Fabio Madeddu° ° Dipartimento di Psicologia, Università degli Studi di Milano-Bicocca § Istituto di Psicologia, Università degli Studi di Milano Introduzione I meccanismi di difesa possono essere genericamente definiti come “sentimenti, pensieri o comportamenti tendenzialmente involontari, che sorgono in risposta a percezioni di pericolo per il soggetto e sono finaliz- zati, in modo più o meno adattivo, a nascondere o alleviare i conflitti o gli agenti stressanti che danno origine ad ansietà o angoscia” (Lingiardi, Ma- deddu, 2002).

Uno degli strumenti autosomministrati più recenti e più promettenti in quest’area è la Response Evaluation Measure (REM-71). REM-71 è un questionario self-report composto da 71 item che ha mostrato di possede- re, nella sua versione originale, proprietà psicometriche soddisfacenti (Steiner et al., 2001).

Uno degli strumenti autosomministrati più recenti e più promettenti in quest’area è la Response Evaluation Measure (REM-71). REM-71 è un questionario self-report composto da 71 item che ha mostrato di possede- re, nella sua versione originale, proprietà psicometriche soddisfacenti (Steiner et al., 2001).

Nello studio di validazione della versione originale dello strumento, REM-71 è stata sottoposta ad un ampio campione non clinico, composto da 1.875 soggetti di età compresa tra i 13 e gli 89 anni.

Nello studio di validazione della versione originale dello strumento, REM-71 è stata sottoposta ad un ampio campione non clinico, composto da 1.875 soggetti di età compresa tra i 13 e gli 89 anni.

Obiettivi Questo contributo si prefigge l’obiettivo di presentare le proprietà psi- cometriche della versione italiana preliminare di REM-71. In particolare, verranno esaminati: 1. le correlazioni tra i punteggi ottenuti da soggetti bilingui nelle due ver- sioni della scala (italiano e inglese); 2. la consistenza interna di ciascuno dei 21 meccanismi di difesa valutati da REM-71; 3. la struttura fattoriale della versione italiana di REM-71; 4. l’effetto dell’età e del genere sullo stile difensivo in un ampio campio- ne di adolescenti e adulti. Metodi La versione italiana di REM-71 è stata ottenuta nel modo seguente: la scala è stata tradotta dall’inglese all’italiano da un traduttore professioni- sta; una seconda persona ha quindi ri-tradotto REM-71 in inglese.

Obiettivi Questo contributo si prefigge l’obiettivo di presentare le proprietà psi- cometriche della versione italiana preliminare di REM-71. In particolare, verranno esaminati: 1. le correlazioni tra i punteggi ottenuti da soggetti bilingui nelle due ver- sioni della scala (italiano e inglese); 2. la consistenza interna di ciascuno dei 21 meccanismi di difesa valutati da REM-71; 3. la struttura fattoriale della versione italiana di REM-71; 4. l’effetto dell’età e del genere sullo stile difensivo in un ampio campio- ne di adolescenti e adulti. Metodi La versione italiana di REM-71 è stata ottenuta nel modo seguente: la scala è stata tradotta dall’inglese all’italiano da un traduttore professioni- sta; una seconda persona ha quindi ri-tradotto REM-71 in inglese.

Steiner che ha lavorato principalmente sul confronto tra le due ver- sioni inglesi dello strumento. 18 volontari bilingui sono stati sottoposti alla somministrazione della versione italiana e inglese di REM-71, presentate in ordine randomizzato a circa tre giorni di distanza l’una dall’altra.

Steiner che ha lavorato principalmente sul confronto tra le due ver- sioni inglesi dello strumento. 18 volontari bilingui sono stati sottoposti alla somministrazione della versione italiana e inglese di REM-71, presentate in ordine randomizzato a circa tre giorni di distanza l’una dall’altra.

Infine, la versione italiana di REM-71 è stata sottoposta ad un campio- ne di 459 adolescenti e adulti.

Infine, la versione italiana di REM-71 è stata sottoposta ad un campio- ne di 459 adolescenti e adulti.

Discussione e conclusioni La versione italiana di REM-71 ha mostrato un elevato grado di con- vergenza con la versione originale della scala.

Discussione e conclusioni La versione italiana di REM-71 ha mostrato un elevato grado di con- vergenza con la versione originale della scala.

Nello studio originale di validazione di REM-71 (Steiner et al., 2001), gli adolescenti (13-19 anni) mostravano punteggi più alti rispetto agli adulti in tutte le difese relative al primo fattore con la sola eccezione della so- matizzazione.

Nello studio originale di validazione di REM-71 (Steiner et al., 2001), gli adolescenti (13-19 anni) mostravano punteggi più alti rispetto agli adulti in tutte le difese relative al primo fattore con la sola eccezione della so- matizzazione.

Infine, un’ulteriore area che merita un’adeguata esplorazione è quella relative alle correlazioni tra gli assetti difensivi rilevati mediante REM-71 e specifici quadri psicopatologici, in linea con le osservazioni già com- piute dagli autori statunitensi (Bond, 2004). Globalmente, nonostante i limiti evidenziati, REM-71 appare uno stru- mento di facile somministrazione e scoring e molto promettente per l’as- sessment dell’assetto difensivo di adolescenti e adulti e lo studio di vali- dazione della nuova versione dello strumento è già in corso.

Infine, un’ulteriore area che merita un’adeguata esplorazione è quella relative alle correlazioni tra gli assetti difensivi rilevati mediante REM-71 e specifici quadri psicopatologici, in linea con le osservazioni già com- piute dagli autori statunitensi (Bond, 2004). Globalmente, nonostante i limiti evidenziati, REM-71 appare uno stru- mento di facile somministrazione e scoring e molto promettente per l’as- sessment dell’assetto difensivo di adolescenti e adulti e lo studio di vali- dazione della nuova versione dello strumento è già in corso.

REM-71 è stata ottenuta a partire da una revisione del Defense Style Questionnaire (DSQ) e permette la valutazione di 21 meccani- smi difensivi. Metodi La versione italiana di REM è stata ottenuta attraverso il metodo delle back version indipendenti e somministrata, insieme all’originale in- glese ad un gruppo di 18 soggetti bilingui allo scopo di valutare la convergenza dei punteggi. La versione italiana di REM è stata quindi sottoposta, accompagna- ta da una breve scheda anagrafica, ad un ampio campione di adolescenti e adulti (N=459) allo scopo di valutare l’affidabilità delle sottoscale che la compongono, la struttura fattoriale e la presenza di un effetto dell’età e del genere sull’assetto difensivo.

REM-71 è stata ottenuta a partire da una revisione del Defense Style Questionnaire (DSQ) e permette la valutazione di 21 meccani- smi difensivi. Metodi La versione italiana di REM è stata ottenuta attraverso il metodo delle back version indipendenti e somministrata, insieme all’originale in- glese ad un gruppo di 18 soggetti bilingui allo scopo di valutare la convergenza dei punteggi. La versione italiana di REM è stata quindi sottoposta, accompagna- ta da una breve scheda anagrafica, ad un ampio campione di adolescenti e adulti (N=459) allo scopo di valutare l’affidabilità delle sottoscale che la compongono, la struttura fattoriale e la presenza di un effetto dell’età e del genere sull’assetto difensivo.

Conclusioni Nonostante la presenza di alcuni limiti psicometrici che richiedono ulteriori indagini e approfondimenti, la versione italiana di REM-71 appare uno strumento molto promettente per la valu- tazione dell’assetto difensivo di adolescenti e adulti. 90 Abstract We present here the psychometric properties of the Italian version of the Response Evaluation Measure (REM-71; Steiner et al., 2001) a self-administered instrument for the assessment of defense mechanisms in adolescents and adults; REM-71 was obtained through extensive revision of the Defense Style Questionnaire (DSQ) and allows the measurement of 21 defense mechanisms. Methods The Italian version of REM-71 was obtained through back-translation; it was then administered, together with the original version, to 18 bilingual subjects in order to assess the score correlations between the two versions. 459 adolescents and adults were then asked to complete the Italian version of REM- 71 in order to assess the internal consistency of each defense mechanisms, factor structure and the effect of age and gender on mean scores.

Conclusioni Nonostante la presenza di alcuni limiti psicometrici che richiedono ulteriori indagini e approfondimenti, la versione italiana di REM-71 appare uno strumento molto promettente per la valu- tazione dell’assetto difensivo di adolescenti e adulti. 90 Abstract We present here the psychometric properties of the Italian version of the Response Evaluation Measure (REM-71; Steiner et al., 2001) a self-administered instrument for the assessment of defense mechanisms in adolescents and adults; REM-71 was obtained through extensive revision of the Defense Style Questionnaire (DSQ) and allows the measurement of 21 defense mechanisms. Methods The Italian version of REM-71 was obtained through back-translation; it was then administered, together with the original version, to 18 bilingual subjects in order to assess the score correlations between the two versions. 459 adolescents and adults were then asked to complete the Italian version of REM- 71 in order to assess the internal consistency of each defense mechanisms, factor structure and the effect of age and gender on mean scores.

Conclusions In spite of some psychometric limitations which need to be further investigated, the Italian version of REM-71 proved a promising instrument for the assessment of defense mechanisms in adolescents and adults.

Conclusions In spite of some psychometric limitations which need to be further investigated, the Italian version of REM-71 proved a promising instrument for the assessment of defense mechanisms in adolescents and adults.

B., Koopman C. (2001) The Response Evaluation Measure (REM-71): A new instrument for the measurement of defenses in adult and adolescent.

B., Koopman C. (2001) The Response Evaluation Measure (REM-71): A new instrument for the measurement of defenses in adult and adolescent.

GIUSEPPE MOTTI Un proemio ovidiano e la presenza di Meleagro: Rem. am., 25-6 Ritengo che, ponendo il proemio dei Remedia amoris in rapporto con il suo più diretto precedente letterario, si possa riportare all’attenzione un ulteriore argo- mento a favore della recentissima proposta di Alessandro Barchiesi sui vv. 25-6 dell’opera, interpretati come richiamo allusivo e antifrastico a un preciso modello, l’epigramma di Meleagro AP 5, 1801.

GIUSEPPE MOTTI Un proemio ovidiano e la presenza di Meleagro: Rem. am., 25-6 Ritengo che, ponendo il proemio dei Remedia amoris in rapporto con il suo più diretto precedente letterario, si possa riportare all’attenzione un ulteriore argo- mento a favore della recentissima proposta di Alessandro Barchiesi sui vv. 25-6 dell’opera, interpretati come richiamo allusivo e antifrastico a un preciso modello, l’epigramma di Meleagro AP 5, 1801.

BARCHIESI, Niente sangue per Cupido (Ov. rem. 25-26), in Fecunda licentia, Tradizione e innovazione in Ovidio elegiaco.

BARCHIESI, Niente sangue per Cupido (Ov. rem. 25-26), in Fecunda licentia, Tradizione e innovazione in Ovidio elegiaco.

ROSATI, Le frecce d’amore (Ovidio, Rem. 25-26), «Riv. filol. istr. class.», 113 (1985), pp. 412-15, che emenda nudis in crudis (il tema del sangue: v. 25: crudis; v. 26: sanguine; v. 28: cruentus; v. 153: sanguineus Mars), e inquadra bene il passo facendo notare che: «Amore avrebbe potuto sì usare (solo che lo avesse voluto, che non fosse contrario alla sua indole) per le sue guerre frecce crudeli, cruente, ma le sue armi non si mac- chiano di sangue» (p. 414).

ROSATI, Le frecce d’amore (Ovidio, Rem. 25-26), «Riv. filol. istr. class.», 113 (1985), pp. 412-15, che emenda nudis in crudis (il tema del sangue: v. 25: crudis; v. 26: sanguine; v. 28: cruentus; v. 153: sanguineus Mars), e inquadra bene il passo facendo notare che: «Amore avrebbe potuto sì usare (solo che lo avesse voluto, che non fosse contrario alla sua indole) per le sue guerre frecce crudeli, cruente, ma le sue armi non si mac- chiano di sangue» (p. 414).

Abstract: Secundum rem et secundum vocem. Foreknowledge, Belief and Logic of Contingency in William of Ockham.

Abstract: Secundum rem et secundum vocem. Foreknowledge, Belief and Logic of Contingency in William of Ockham.

Tale interesse si inserisce in una concezione che, nel rigore della Secundum rem et secundum vocem.

Tale interesse si inserisce in una concezione che, nel rigore della Secundum rem et secundum vocem.

«Et dico quod intellectus divinus offert voluntati suae aliquam complexionem ut neu- tram, non apprehendens ut veram vel falsam; […] voluntas autem determinat se ad unam partem, ponendo in esse vel non in esse; et tunc intellectus apprehendit veritatem illius. […] Intellectus autem videt determinationem voluntatis ad unam partem et quod voluntas eius impediri non potest, et sic ex hoc cognoscit certitudinaliter rem futuram fore pro illo instan- ti pro quo erit», Scotus 1963 (§ 62).

«Et dico quod intellectus divinus offert voluntati suae aliquam complexionem ut neu- tram, non apprehendens ut veram vel falsam; […] voluntas autem determinat se ad unam partem, ponendo in esse vel non in esse; et tunc intellectus apprehendit veritatem illius. […] Intellectus autem videt determinationem voluntatis ad unam partem et quod voluntas eius impediri non potest, et sic ex hoc cognoscit certitudinaliter rem futuram fore pro illo instan- ti pro quo erit», Scotus 1963 (§ 62).

Secundum rem e secundum vocem: futuri contingenti e logica proposizionale Ma è con la terza e la quarta suppositio che si entra propriamente nella so- luzione di Ockham al problema della prescienza dei futuri contingenti. Nella terza suppositio, infatti, egli distingue le proposizioni riferite al presente che sono tali sia verbalmente (secundum vocem) sia per i fatti che descrivono (se- cundum rem).

Secundum rem e secundum vocem: futuri contingenti e logica proposizionale Ma è con la terza e la quarta suppositio che si entra propriamente nella so- luzione di Ockham al problema della prescienza dei futuri contingenti. Nella terza suppositio, infatti, egli distingue le proposizioni riferite al presente che sono tali sia verbalmente (secundum vocem) sia per i fatti che descrivono (se- cundum rem).

Altre proposi- zioni, tuttavia, si riferiscono al presente solo secundum vocem, mentre secun- dum rem si riferiscono al futuro, dal momento che il loro valore di verità di- pende dal porsi in atto, in un tempo futuro, di determinati eventi.

Altre proposi- zioni, tuttavia, si riferiscono al presente solo secundum vocem, mentre secun- dum rem si riferiscono al futuro, dal momento che il loro valore di verità di- pende dal porsi in atto, in un tempo futuro, di determinati eventi.

«Tertia suppositio: quod aliquae sunt propositiones de praesenti secundum vocem et secundum rem, et in talibus est universaliter verum, quod omnis propositio de presenti vera habet aliquam de praeterito necessariam, sicut tales: Sortes sedet, Sortes ambulat, Sortes est iustus, et huiusmodi», Ivi, q. 1, s. 3, 208-212. 41.

«Tertia suppositio: quod aliquae sunt propositiones de praesenti secundum vocem et secundum rem, et in talibus est universaliter verum, quod omnis propositio de presenti vera habet aliquam de praeterito necessariam, sicut tales: Sortes sedet, Sortes ambulat, Sortes est iustus, et huiusmodi», Ivi, q. 1, s. 3, 208-212. 41.

Il carattere aperto delle proposizioni sui futuri contingenti e la differenza tra enun- ciati al presente o al passato vocaliter e secumdum rem sono stati al centro del dibattito con- Copyright © FrancoAngeli N.B: Copia ad uso personale.

Il carattere aperto delle proposizioni sui futuri contingenti e la differenza tra enun- ciati al presente o al passato vocaliter e secumdum rem sono stati al centro del dibattito con- Copyright © FrancoAngeli N.B: Copia ad uso personale.

Come mostra il caso emblematico delle profezie, sono le caratteristiche di termini ed enunciati a indicare la via per la soluzione ockhamiana del problema: proposizioni come “Petrus est praedestinatus” sono al presente solo verbalmente, ma sul piano sostanziale (secundum rem) dipen- dono dal fatto che l’evento descritto si realizzi oppure no, e vanno dunque in- tese come accompagnate da una forma implicita di proposizione condizionale, che ne subordina il valore di verità a tale realizzazione.

Come mostra il caso emblematico delle profezie, sono le caratteristiche di termini ed enunciati a indicare la via per la soluzione ockhamiana del problema: proposizioni come “Petrus est praedestinatus” sono al presente solo verbalmente, ma sul piano sostanziale (secundum rem) dipen- dono dal fatto che l’evento descritto si realizzi oppure no, e vanno dunque in- tese come accompagnate da una forma implicita di proposizione condizionale, che ne subordina il valore di verità a tale realizzazione.

Abstract · The origin of the principle according to which nunquam transeunt in rem iudicatam causae de statu personraum has been identified in the decretal Lator (x.2.27.7), although the institution does not seem to derive from the decretal but from its summarium.

Abstract · The origin of the principle according to which nunquam transeunt in rem iudicatam causae de statu personraum has been identified in the decretal Lator (x.2.27.7), although the institution does not seem to derive from the decretal but from its summarium.

La prima è che il principio nunquam transeunt in rem iudicatam causae de statu personarum non si desume direttamente dal testo della decretale. 4 Il 1 Per le auctoritates riferite del Liber Extra e del Decreto intendasi sempre il riferimento all’edizione di Friedberg e Richter del 1879.

La prima è che il principio nunquam transeunt in rem iudicatam causae de statu personarum non si desume direttamente dal testo della decretale. 4 Il 1 Per le auctoritates riferite del Liber Extra e del Decreto intendasi sempre il riferimento all’edizione di Friedberg e Richter del 1879.

nunquam transeunt in rem iudicatam causae … 213 Pontefice ordina al vescovo di Norwich e al suo arcidiacono che, se viene accertato che i coniugi furono minus rationabiliter separati, 5 si proceda senza indugio alla riabilitazione del matrimonio ingiustamente dichiarato nullo.

nunquam transeunt in rem iudicatam causae … 213 Pontefice ordina al vescovo di Norwich e al suo arcidiacono che, se viene accertato che i coniugi furono minus rationabiliter separati, 5 si proceda senza indugio alla riabilitazione del matrimonio ingiustamente dichiarato nullo.

I summaria capitulorum del Liber Extra erano le brevi rubriche che accompagnavano e precedevano le auctoritates ; non avevano valore normativo e spesso erano aggiunte posteriormente da parte di editori privati. 7 Il summarium di x.2.27.7 recita così : « Sententia lata contra matrimonium nunquam transit in rem iudicatam ; unde quandocumque revocatur, separati.

I summaria capitulorum del Liber Extra erano le brevi rubriche che accompagnavano e precedevano le auctoritates ; non avevano valore normativo e spesso erano aggiunte posteriormente da parte di editori privati. 7 Il summarium di x.2.27.7 recita così : « Sententia lata contra matrimonium nunquam transit in rem iudicatam ; unde quandocumque revocatur, separati.

nunquam transeunt in rem iudicatam causae … 215 Fermo restando dunque che il principio comincia ad acquisire fama attorno al Liber Extra, possiamo chiederci se il summarium fu il riconoscimento di una previa costruzione dottrinale esistente e condivisa oppure fu proprio il summarium che spinse l’approfondimento dottrinale.

nunquam transeunt in rem iudicatam causae … 215 Fermo restando dunque che il principio comincia ad acquisire fama attorno al Liber Extra, possiamo chiederci se il summarium fu il riconoscimento di una previa costruzione dottrinale esistente e condivisa oppure fu proprio il summarium che spinse l’approfondimento dottrinale.

nunquam transeunt in rem iudicatam causae … 217 già usato da Uguccione 15 ma non approfondito da questo.

nunquam transeunt in rem iudicatam causae … 217 già usato da Uguccione 15 ma non approfondito da questo.

Guglielmo Durante considera il periculum animae non tanto però come la giustificazione del non transitus in rem iudicatam ma come la possibilità di reagire contro la falsità processuale senza limite di tempo nelle causae spirituales, fra le quali le matrimoniali non sarebbero le uniche (cf.

Guglielmo Durante considera il periculum animae non tanto però come la giustificazione del non transitus in rem iudicatam ma come la possibilità di reagire contro la falsità processuale senza limite di tempo nelle causae spirituales, fra le quali le matrimoniali non sarebbero le uniche (cf.

Così lo spiega, per esempio, Giovanni da Imola : « (…) secus ubi partes possunt sibi praeiudicare acquiescendo sententiae et sic vitium sententiae est remissibile propter partes ; quia tunc si non appelletur transit sententia in rem iudicatam (…) dictum est sententia lata contra matrimonium non transire in rem iudicatam, quia tale vitium non est remissibile per partes » (Ioannes De Imola, op. cit., f. 177 r).

Così lo spiega, per esempio, Giovanni da Imola : « (…) secus ubi partes possunt sibi praeiudicare acquiescendo sententiae et sic vitium sententiae est remissibile propter partes ; quia tunc si non appelletur transit sententia in rem iudicatam (…) dictum est sententia lata contra matrimonium non transire in rem iudicatam, quia tale vitium non est remissibile per partes » (Ioannes De Imola, op. cit., f. 177 r).

Il periculum animae viene spesso usato ma non si definisce troppo chiaramente in cosa consista ; anche il periculum peccati viene usato frequentemente ma si offrono più dati al riguardo. 21 È merito della dottrina dei decretalisti cominciare ad abbozzare la giustificazione del nunquam transeunt in rem iudicatam proponendo la tesi del periculum peccati.

Il periculum animae viene spesso usato ma non si definisce troppo chiaramente in cosa consista ; anche il periculum peccati viene usato frequentemente ma si offrono più dati al riguardo. 21 È merito della dottrina dei decretalisti cominciare ad abbozzare la giustificazione del nunquam transeunt in rem iudicatam proponendo la tesi del periculum peccati.

“permanere”). 20 Afferma chiaramente l’Ostiense che « ubi sententia fertur contra legem divinam, non potest transire in rem iudicatam, ut in matrimonialibus » (Henricus De Segusio, In primum decretalium librum commentaria, Venetiis, apud Iuntas, 1581, f. 59 r, 26).

“permanere”). 20 Afferma chiaramente l’Ostiense che « ubi sententia fertur contra legem divinam, non potest transire in rem iudicatam, ut in matrimonialibus » (Henricus De Segusio, In primum decretalium librum commentaria, Venetiis, apud Iuntas, 1581, f. 59 r, 26).

Leggasi quanto scrive Egidio Bellemère : « sententia nunquam transit in rem iudicatam, quando scilicet ea servata periclitaretur, sicut in causa matrimoniali (…) quia tanto graviora sunt peccata » (Aegidius Bellemère, op. cit., f. 72 r, 9).

Leggasi quanto scrive Egidio Bellemère : « sententia nunquam transit in rem iudicatam, quando scilicet ea servata periclitaretur, sicut in causa matrimoniali (…) quia tanto graviora sunt peccata » (Aegidius Bellemère, op. cit., f. 72 r, 9).

nunquam transeunt in rem iudicatam causae … 219 tutti gli elementi del caso : questo spettatore onnisciente sa ab initio che c’è stata una deceptio Ecclesiae e che le parti (soprattutto se sono state loro a raggirare la situazione) possono commettere peccato.

nunquam transeunt in rem iudicatam causae … 219 tutti gli elementi del caso : questo spettatore onnisciente sa ab initio che c’è stata una deceptio Ecclesiae e che le parti (soprattutto se sono state loro a raggirare la situazione) possono commettere peccato.

nunquam transeunt in rem iudicatam causae … 221 3. Perplessità e criticità nell’applicazione del “nunquam transeunt” legate alla sua giustificazione “ob periculum animae” Alcuni decretalisti e la glossa ordinaria lasciarono capire che la ratio soggiacente al principio del nunquam traseunt poteva applicarsi ad un altro tipo di cause vertentes in periculum animae.

nunquam transeunt in rem iudicatam causae … 221 3. Perplessità e criticità nell’applicazione del “nunquam transeunt” legate alla sua giustificazione “ob periculum animae” Alcuni decretalisti e la glossa ordinaria lasciarono capire che la ratio soggiacente al principio del nunquam traseunt poteva applicarsi ad un altro tipo di cause vertentes in periculum animae.

Schroeder, Dissertatio iuridica inauguralis de sententiis in rem iudicatam non transeuntibus, Halae Magdeburgicae, typis Ioannis Friderici Grunerti Academ.

Schroeder, Dissertatio iuridica inauguralis de sententiis in rem iudicatam non transeuntibus, Halae Magdeburgicae, typis Ioannis Friderici Grunerti Academ.

nunquam transeunt in rem iudicatam causae … 223 Oltre ad autori di un certo spicco che non sentono la necessità di soffermarsi sul fondamento del principio, 31 altri lo accennano risaltando sfaccettature diverse. 32 Di queste posizioni minoritarie forse quella più originale risale a Sigismondo Scaccia.

nunquam transeunt in rem iudicatam causae … 223 Oltre ad autori di un certo spicco che non sentono la necessità di soffermarsi sul fondamento del principio, 31 altri lo accennano risaltando sfaccettature diverse. 32 Di queste posizioni minoritarie forse quella più originale risale a Sigismondo Scaccia.

Se il litigante vittorioso sententiis, quia possidens, retinens, vendicans et exigens ex iniusta sententia, semper est in peccato, et sic in periculo animae : ergo nulla est sententia, quae transeat in rem iudicatam (…) » (S.

Se il litigante vittorioso sententiis, quia possidens, retinens, vendicans et exigens ex iniusta sententia, semper est in peccato, et sic in periculo animae : ergo nulla est sententia, quae transeat in rem iudicatam (…) » (S.

nunquam transeunt in rem iudicatam causae … 227 Altri autori invece riproposero le stesse ragioni classiche. 44 Non è questa la sede per una valutazione approfondita di questi nuovi tentativi. 45 Basta rilevare solo che la necessità di nuove proposte era frutto appunto dell’insufficienza di una giustificazione protrattasi per secoli ma ormai entrata in chiaro declino.

nunquam transeunt in rem iudicatam causae … 227 Altri autori invece riproposero le stesse ragioni classiche. 44 Non è questa la sede per una valutazione approfondita di questi nuovi tentativi. 45 Basta rilevare solo che la necessità di nuove proposte era frutto appunto dell’insufficienza di una giustificazione protrattasi per secoli ma ormai entrata in chiaro declino.

nunquam transeunt in rem iudicatam causae … 229 De Ubaldis, B., Ad tres priores libros decretalium commentaria (Lugduni, Neudruck de Ausgabe, 1585), Aalen, Scientia, 1970.

nunquam transeunt in rem iudicatam causae … 229 De Ubaldis, B., Ad tres priores libros decretalium commentaria (Lugduni, Neudruck de Ausgabe, 1585), Aalen, Scientia, 1970.

W., Dissertatio iuridica inauguralis de sententiis in rem iudicatam non transeuntibus, Halae Magdeburgicae, typis Ioannis Friderici Grunerti Academ. et Per uso strettamente personale dell’autore.

W., Dissertatio iuridica inauguralis de sententiis in rem iudicatam non transeuntibus, Halae Magdeburgicae, typis Ioannis Friderici Grunerti Academ. et Per uso strettamente personale dell’autore.

nunquam transeunt in rem iudicatam causae … 231 Senat. typogr., 1739.

nunquam transeunt in rem iudicatam causae … 231 Senat. typogr., 1739.

«Auferre rem privati o título versus potestas. La expropiación en los juristas castellanos del ius commune» Javier GARCÍA MARTÍN EN HISTORIA DE LA PROPIEDAD LA EXPROPIACIÓN «Auferre rem privati o título versus potestas.

«Auferre rem privati o título versus potestas. La expropiación en los juristas castellanos del ius commune» Javier GARCÍA MARTÍN EN HISTORIA DE LA PROPIEDAD LA EXPROPIACIÓN «Auferre rem privati o título versus potestas.

LAS CONFISCACIONES DE SEÑORÍOS EN LA ÉPOCA DE LOS TRASTÁMARAS (1369-1480), por Alfonso Franco Silva ... 13 SOBRE DESMEMBRACIONES, INCORPORACIONES Y VENTAS DE SEÑORÍOS ECLESIÁSTICOS Y DE ÓRDENES MILITARES EN CASTILLA DURANTE EL SIGLO XVI, por Alberto Marcos Martín ................................................. 51 CONFISCACIÓN, REPOBLACIÓN Y CONFLICTOS SOCIALES EN EL CAMPO VALENCIANO DESPUÉS DE LA EXPULSIÓN DE LOS MORISCOS, por Manuel Ardit Lucas ............................................................................................................ 83 AUFERRE REM PRIVATI O TÍTULO VERSUS POTESTAS.

LAS CONFISCACIONES DE SEÑORÍOS EN LA ÉPOCA DE LOS TRASTÁMARAS (1369-1480), por Alfonso Franco Silva ... 13 SOBRE DESMEMBRACIONES, INCORPORACIONES Y VENTAS DE SEÑORÍOS ECLESIÁSTICOS Y DE ÓRDENES MILITARES EN CASTILLA DURANTE EL SIGLO XVI, por Alberto Marcos Martín ................................................. 51 CONFISCACIÓN, REPOBLACIÓN Y CONFLICTOS SOCIALES EN EL CAMPO VALENCIANO DESPUÉS DE LA EXPULSIÓN DE LOS MORISCOS, por Manuel Ardit Lucas ............................................................................................................ 83 AUFERRE REM PRIVATI O TÍTULO VERSUS POTESTAS.

Fernando Pablo ............................... 517 NOTAS SOBRE LA PRIVACIÓN DE LA PROPIEDAD Y LA EXPROPIACIÓN FORZOSA EN EL SISTEMA DEL CONVENIO EUROPEO DE DERECHOS HUMANOS, por Javier Barcelona Llop .................................................................................. 539 EL DERECHO DE REVERSIÓN EXPROPIATORIA Y EL REGISTRO DE LA PROPIEDAD, por Juan María Díaz Fraile ........................................................................... 573 LA EXPROPIACIÓN Y OTRAS PRIVACIONES FORZOSAS DE LA PROPIE- DAD POR EL PODER PÚBLICO (DE LA EDAD MEDIA AL SIGLO XXI), por Margarita Serna Vallejo ...................................................................................................... 601 99 AUFERRE REM PRIVATI O TÍTULO VERSUS POTESTAS.

Fernando Pablo ............................... 517 NOTAS SOBRE LA PRIVACIÓN DE LA PROPIEDAD Y LA EXPROPIACIÓN FORZOSA EN EL SISTEMA DEL CONVENIO EUROPEO DE DERECHOS HUMANOS, por Javier Barcelona Llop .................................................................................. 539 EL DERECHO DE REVERSIÓN EXPROPIATORIA Y EL REGISTRO DE LA PROPIEDAD, por Juan María Díaz Fraile ........................................................................... 573 LA EXPROPIACIÓN Y OTRAS PRIVACIONES FORZOSAS DE LA PROPIE- DAD POR EL PODER PÚBLICO (DE LA EDAD MEDIA AL SIGLO XXI), por Margarita Serna Vallejo ...................................................................................................... 601 99 AUFERRE REM PRIVATI O TÍTULO VERSUS POTESTAS.

En este sentido, el mérito de los juristas cultos, desde Martino y Búlgaro hasta Bártolo, ha sido el desarrollo de una elucubración teórica, desde sedes textuales romanas pero en adherencia a la realidad coetánea, que permite justificar el que, derechos señoriales y feudales aparte y fuera de las concretas respuestas que cada ordenamiento da al problema de las pretensiones ilegítimas o contra derecho sobre los bienes ajenos, el príncipe o una ciudad libre pudiesen, en atención al favor publicae utilitatis, al favor militae o al favor religionis, auferri rem privati, incluidos, en este caso, los bienes y derechos señoriales...»

En este sentido, el mérito de los juristas cultos, desde Martino y Búlgaro hasta Bártolo, ha sido el desarrollo de una elucubración teórica, desde sedes textuales romanas pero en adherencia a la realidad coetánea, que permite justificar el que, derechos señoriales y feudales aparte y fuera de las concretas respuestas que cada ordenamiento da al problema de las pretensiones ilegítimas o contra derecho sobre los bienes ajenos, el príncipe o una ciudad libre pudiesen, en atención al favor publicae utilitatis, al favor militae o al favor religionis, auferri rem privati, incluidos, en este caso, los bienes y derechos señoriales...»

Pero también en relación a la posibilidad del príncipe de disponer mediante donación –fundamentalmente– de los bienes de un súbdito en beneficio de otro (vendere rem alienam ut suam) que la Constitución Bene a Zenone (C.7.37.3) reco- gía ya expresamente.

Pero también en relación a la posibilidad del príncipe de disponer mediante donación –fundamentalmente– de los bienes de un súbdito en beneficio de otro (vendere rem alienam ut suam) que la Constitución Bene a Zenone (C.7.37.3) reco- gía ya expresamente.

En pri- mer lugar la fórmula auferre rem privati recogida en tres disposiciones: C.7.13.2-4 referente a la posibilidad del Emperador de manumitir esclavos que denunciasen delitos graves, D. 6.1.15.1-2 sobre adjudicación de tierra a veteranos sin tener en cuenta si tenían dueño y D. 8.4.13.1, sobre la posibilidad de sacar piedra del fundo de otro.

En pri- mer lugar la fórmula auferre rem privati recogida en tres disposiciones: C.7.13.2-4 referente a la posibilidad del Emperador de manumitir esclavos que denunciasen delitos graves, D. 6.1.15.1-2 sobre adjudicación de tierra a veteranos sin tener en cuenta si tenían dueño y D. 8.4.13.1, sobre la posibilidad de sacar piedra del fundo de otro.

Así, por lo que aquí interesa puede mencionarse Liber 2.1.18: «Si vero rem aliquam temeranter abstulerit vel auferre preceperit...». 78.

Así, por lo que aquí interesa puede mencionarse Liber 2.1.18: «Si vero rem aliquam temeranter abstulerit vel auferre preceperit...». 78.

Respecto al primero, la donación, hacía mención Villalobos –como más tarde Gregorio López– del jurista siciliano Andrea de Isernia a partir P. 5.5.53, referente en realidad a la compraventa pero que él entiende aún limitada a la donación de cosa ajena hecha por el rey, para afirmar que éste no podía donar a un súbdito los bienes de un tercero si sabía que lo que donaba no era suyo, «quia si princeps sciens rem alienam donat, non valet donatio: si tamen credit esse suam, valet donatio».

Respecto al primero, la donación, hacía mención Villalobos –como más tarde Gregorio López– del jurista siciliano Andrea de Isernia a partir P. 5.5.53, referente en realidad a la compraventa pero que él entiende aún limitada a la donación de cosa ajena hecha por el rey, para afirmar que éste no podía donar a un súbdito los bienes de un tercero si sabía que lo que donaba no era suyo, «quia si princeps sciens rem alienam donat, non valet donatio: si tamen credit esse suam, valet donatio».

Nicolini admite: «... il caso de la donazione di cosa altrui, per mezzo di privilegio, doveva essere assai più frequente di quello di vendita di res aliena; e tale atto di disposizione di cose altrui era legatissimo e confuso, nella dottrina medioevale, con l’auferre rem privati: non solo perchè anche un privilegio di concessione di cose altrui era concepito dalla dottrina come attuabile con rescritto –e con rescritto si ordinavano gli espropi– ma anche perchè era certamente difficile in pratica stabilire una differenza tra un espropio diretto seguito da donazione ad un terzo della cosa stessa, divenuta statale appunto per mezzo dell’ablazione, ed una donazione da parte dello Stato di cosa altrui (senza precedente ablazione)» [Ugo NICOLINI, La proprietà..., op. cit., p. 213]. 192.

Nicolini admite: «... il caso de la donazione di cosa altrui, per mezzo di privilegio, doveva essere assai più frequente di quello di vendita di res aliena; e tale atto di disposizione di cose altrui era legatissimo e confuso, nella dottrina medioevale, con l’auferre rem privati: non solo perchè anche un privilegio di concessione di cose altrui era concepito dalla dottrina come attuabile con rescritto –e con rescritto si ordinavano gli espropi– ma anche perchè era certamente difficile in pratica stabilire una differenza tra un espropio diretto seguito da donazione ad un terzo della cosa stessa, divenuta statale appunto per mezzo dell’ablazione, ed una donazione da parte dello Stato di cosa altrui (senza precedente ablazione)» [Ugo NICOLINI, La proprietà..., op. cit., p. 213]. 192.

Ex quibus etiam concluditur quod princeps per suu[m] rescriptu[m] no[n] potest auferre mihi rem mea[m] me inuicto.

Ex quibus etiam concluditur quod princeps per suu[m] rescriptu[m] no[n] potest auferre mihi rem mea[m] me inuicto.

Ibidem, cap. 18, glo. se haga, nº 3, f. 184: «Auferre potest princeps seu respublica ex causa mihi rem meam, soluto pretio si cessat causa, debet restitui dominio cui fuit ablata». 268.

Ibidem, cap. 18, glo. se haga, nº 3, f. 184: «Auferre potest princeps seu respublica ex causa mihi rem meam, soluto pretio si cessat causa, debet restitui dominio cui fuit ablata». 268.

Advertía, no obstante, a continuación de la oposición que los canonistas mostra- ban a estas máximas (Contra hoc tamen videtur multum obstare omnium doctorum dispositio in loçis superius relatis praesertin canoniste) quienes a partir de la Decretal Quae in Ecclesiarum (X.1.2.7) insistían en que el requisito fundamental para que se considerase válida la donación por parte del rey del bien de un súbdito a otro era el pago al primero de una indemnización (Rex possit rem unius auferre et alteri concedere debet intelligi soluto bono cambio ey cui res aufertur), en lo que la mayoría de la doctrina (magis comunis doctrina doctorum) consideraba que coincidían el ius commune y el derecho regio (P. 2.1.2 y P. 3.18.31).

Advertía, no obstante, a continuación de la oposición que los canonistas mostra- ban a estas máximas (Contra hoc tamen videtur multum obstare omnium doctorum dispositio in loçis superius relatis praesertin canoniste) quienes a partir de la Decretal Quae in Ecclesiarum (X.1.2.7) insistían en que el requisito fundamental para que se considerase válida la donación por parte del rey del bien de un súbdito a otro era el pago al primero de una indemnización (Rex possit rem unius auferre et alteri concedere debet intelligi soluto bono cambio ey cui res aufertur), en lo que la mayoría de la doctrina (magis comunis doctrina doctorum) consideraba que coincidían el ius commune y el derecho regio (P. 2.1.2 y P. 3.18.31).

La razón de ello la encontramos, en el caso de Gregorio López, en su conside- ración como excepcional de la venta forzosa, limitada a casos tasados (alios casus forte curiosus lector poterit reperire279) tal y como explica en su glosa a P. 5.5.1, como en caso de necesidad de la república (ob necessitatem reipublicae) –obsérvese que el concepto es mucho más restrictivo que el de utilitas publica– o por razón de religión con la que en última instancia –al modo de los juristas bajomedievales (cita en concreto a Bártolo y Juan Andrés)– identifica el concepto jurídico indeterminado que es la utilidad pública (utilitas omnium): si religiosi non habeant locum ad habitandum congruente[m], vel sufficiente[m] quod possunt petere quod loca sic condece[n]tia eis assigne[n]tur et ea ratione cogitur vicinus ve[n]dere domu[m]: q[u]a fauore publica[e] vitilitatis co[m]pelli- tur qs vendere rem suam.

La razón de ello la encontramos, en el caso de Gregorio López, en su conside- ración como excepcional de la venta forzosa, limitada a casos tasados (alios casus forte curiosus lector poterit reperire279) tal y como explica en su glosa a P. 5.5.1, como en caso de necesidad de la república (ob necessitatem reipublicae) –obsérvese que el concepto es mucho más restrictivo que el de utilitas publica– o por razón de religión con la que en última instancia –al modo de los juristas bajomedievales (cita en concreto a Bártolo y Juan Andrés)– identifica el concepto jurídico indeterminado que es la utilidad pública (utilitas omnium): si religiosi non habeant locum ad habitandum congruente[m], vel sufficiente[m] quod possunt petere quod loca sic condece[n]tia eis assigne[n]tur et ea ratione cogitur vicinus ve[n]dere domu[m]: q[u]a fauore publica[e] vitilitatis co[m]pelli- tur qs vendere rem suam.

Et in tantum hoc est verum, vt procedat et habeat locum, etiam si princeps vel Imperator vendat rem penitus alienam: quia potest praeiudicare dominio et non habet actionem contra possessorem sed contra principem et fiscum eius intra quadrieennium». 170 del pago de una indemnización cuando el rey –presupuesta la causa– privaba por rescripto a un particular de su dominio entendido como ius quaesitum298.

Et in tantum hoc est verum, vt procedat et habeat locum, etiam si princeps vel Imperator vendat rem penitus alienam: quia potest praeiudicare dominio et non habet actionem contra possessorem sed contra principem et fiscum eius intra quadrieennium». 170 del pago de una indemnización cuando el rey –presupuesta la causa– privaba por rescripto a un particular de su dominio entendido como ius quaesitum298.

Diego COVARRUBIAS, «Variarum...», op. cit., lib. 2, cap. 3, nº 5, pp. 157-158: «Unde quod Bartolus scribit... dicens tempore publicae inopiae et necessitatis quem cogi vendere merces Reipublicae necessarias vilioti pretio... vel in dictis juribus non probatur, vel ita accipiendum est, in termpore publicae necessitatis quis cogatur vendere pretio statuto ab ipso Reipublicae administratore, quamvis id pretium sit minus quam illud, quo res illa posset communiter vendi: hoc vero pretium taxatum à pretore justum est, aliud vero injustum et ideo non omnino recte colligit Bartolus, quia nunquam licitum erit cogi quem rem propriam vendere pretio injusto, etiam favore Reipublicae ut Jurisconsultus opinatur... aut saltem Bartoli sententia erit admitienda ubi non tantum adest publica necessitas quo ad ipsam rem vendibilem: sed et adest publica necessitas quoad pretium: itaque Respublica indiget illa re ad aliquod commune bonum, nec habet pecuniam pro pretio dandam». 171 expropiación.

Diego COVARRUBIAS, «Variarum...», op. cit., lib. 2, cap. 3, nº 5, pp. 157-158: «Unde quod Bartolus scribit... dicens tempore publicae inopiae et necessitatis quem cogi vendere merces Reipublicae necessarias vilioti pretio... vel in dictis juribus non probatur, vel ita accipiendum est, in termpore publicae necessitatis quis cogatur vendere pretio statuto ab ipso Reipublicae administratore, quamvis id pretium sit minus quam illud, quo res illa posset communiter vendi: hoc vero pretium taxatum à pretore justum est, aliud vero injustum et ideo non omnino recte colligit Bartolus, quia nunquam licitum erit cogi quem rem propriam vendere pretio injusto, etiam favore Reipublicae ut Jurisconsultus opinatur... aut saltem Bartoli sententia erit admitienda ubi non tantum adest publica necessitas quo ad ipsam rem vendibilem: sed et adest publica necessitas quoad pretium: itaque Respublica indiget illa re ad aliquod commune bonum, nec habet pecuniam pro pretio dandam». 171 expropiación.

Vnde si rem meam mihi auferri omnibus profuit: eius pretium vt ab omnibus mihi praestetur (dempta parte quae me attingebat) par et iuri naturae consonum est». 303.

Vnde si rem meam mihi auferri omnibus profuit: eius pretium vt ab omnibus mihi praestetur (dempta parte quae me attingebat) par et iuri naturae consonum est». 303.

Respecto a la indemnización señalaba: «Et ideo respublica congruam moderatamque compensationem huic, qui rem suam ad subleuandam publicam necessitatem dedit, praestare debet, detracta sua particula, quam vt vnus de populo praestare debebat» (nº 16). 311.

Respecto a la indemnización señalaba: «Et ideo respublica congruam moderatamque compensationem huic, qui rem suam ad subleuandam publicam necessitatem dedit, praestare debet, detracta sua particula, quam vt vnus de populo praestare debebat» (nº 16). 311.

De contractibvs, Maguncia, Excudebat Balthasar Lippius, Sumptibus Hemanni Myllii Birckm, 1614, Disp. 341 (An possit cogi aliquis rem suam vendere), col. 373. 317.

De contractibvs, Maguncia, Excudebat Balthasar Lippius, Sumptibus Hemanni Myllii Birckm, 1614, Disp. 341 (An possit cogi aliquis rem suam vendere), col. 373. 317.

A la causa de pública utilidad añadía la de necesidad para privar de su derecho a un tercero, si bien interpretando que a pesar de la urgencia que el concepto conllevaba no significaba, en ningún caso, esperar al detrimento de la respublica: «Sed advertere oportet, quod quando de urgenti necessitate publica verba facimus, non intelligimus de ea necessitate, quae ad ultimam vergit miseriam; ut Princeps ad eam sublevandam valeat rem à tertio auferre.

A la causa de pública utilidad añadía la de necesidad para privar de su derecho a un tercero, si bien interpretando que a pesar de la urgencia que el concepto conllevaba no significaba, en ningún caso, esperar al detrimento de la respublica: «Sed advertere oportet, quod quando de urgenti necessitate publica verba facimus, non intelligimus de ea necessitate, quae ad ultimam vergit miseriam; ut Princeps ad eam sublevandam valeat rem à tertio auferre.

Historia de la Propiedad Portada Portadilla Créditos ÍNDICE AUFERRE REM PRIVATI O TÍTULO VERSUS POTESTAS.

Historia de la Propiedad Portada Portadilla Créditos ÍNDICE AUFERRE REM PRIVATI O TÍTULO VERSUS POTESTAS.

LEGES REM SURDAM, INEXORABILEM ESSE. ROMA ES EL PUEBLO DEL DERECHO PERO NO ES EL PUEBLO DE LA LEY Dra.

LEGES REM SURDAM, INEXORABILEM ESSE. ROMA ES EL PUEBLO DEL DERECHO PERO NO ES EL PUEBLO DE LA LEY Dra.

Roma es el Pueblo del derecho y no es el pueblo de la ley, no en vano hay una frase lapidaria de Livio que describe muy bien el carácter de la ley que podemos contraponer al derecho, LEGES REM SURDAM, INEXO- RABILEM ESSE (Liv.2.3): El peso de la ley cae de forma inexorable por eso Roma es el pueblo del derecho2 y no es el pueblo de la ley3.

Roma es el Pueblo del derecho y no es el pueblo de la ley, no en vano hay una frase lapidaria de Livio que describe muy bien el carácter de la ley que podemos contraponer al derecho, LEGES REM SURDAM, INEXO- RABILEM ESSE (Liv.2.3): El peso de la ley cae de forma inexorable por eso Roma es el pueblo del derecho2 y no es el pueblo de la ley3.

II 3, 3: Leges rem surdam inexorabilem ese, salubriorem melioremque inopi quam potente; Tac.

II 3, 3: Leges rem surdam inexorabilem ese, salubriorem melioremque inopi quam potente; Tac.

La definizione del concetto di lex ebbe luogo nel diritto romano a cavallo della repubblica e del principato nelle opere di Capitone (gel.10.20.2: lex…..est generale iussum populi aut plebis rogante magistratu. 22849_HaciaUnDerechoAdministrativoII_Cs6.indd 11222849_HaciaUnDerechoAdministrativoII_Cs6.indd 112 16/07/13 07:4716/07/13 07:47 Leges rem surdam, inexorabilem esse.

La definizione del concetto di lex ebbe luogo nel diritto romano a cavallo della repubblica e del principato nelle opere di Capitone (gel.10.20.2: lex…..est generale iussum populi aut plebis rogante magistratu. 22849_HaciaUnDerechoAdministrativoII_Cs6.indd 11222849_HaciaUnDerechoAdministrativoII_Cs6.indd 112 16/07/13 07:4716/07/13 07:47 Leges rem surdam, inexorabilem esse.

pág.32. 17 Serrao F., ob. cit. pág. 51, 52: Lo Schulz, nei suoi Prinzipien, dopo aver premesso che, nell’occasione, usa la parola legge in senzo largo, comprensivo cioè sia della lex roga- ta e data, sia della constitutio principis, sia dell’editto, scrive la frase, ormai divenuta famo- sa, che il popolo del diritto non è il popolo della legge e indi, riferendosi agli editti dei magistrati giusdicenti, tende a svalutarne l’importanza normativa sia per la considerazione che anche l’editto adrianeo era, tutto sommato, un breve libretto (ma qui si potrebbe repli- care che anche i codici moderni sono, per lo più, brevi libretti), sia perché con esso il magistrato dispone soltanto circa il suo officium, sia infine, perché manca all’editto, fino alla redazione adrianea, la fissità propia della legge ed è soltanto una lex annua. 22849_HaciaUnDerechoAdministrativoII_Cs6.indd 11422849_HaciaUnDerechoAdministrativoII_Cs6.indd 114 16/07/13 07:4716/07/13 07:47 Leges rem surdam, inexorabilem esse.

pág.32. 17 Serrao F., ob. cit. pág. 51, 52: Lo Schulz, nei suoi Prinzipien, dopo aver premesso che, nell’occasione, usa la parola legge in senzo largo, comprensivo cioè sia della lex roga- ta e data, sia della constitutio principis, sia dell’editto, scrive la frase, ormai divenuta famo- sa, che il popolo del diritto non è il popolo della legge e indi, riferendosi agli editti dei magistrati giusdicenti, tende a svalutarne l’importanza normativa sia per la considerazione che anche l’editto adrianeo era, tutto sommato, un breve libretto (ma qui si potrebbe repli- care che anche i codici moderni sono, per lo più, brevi libretti), sia perché con esso il magistrato dispone soltanto circa il suo officium, sia infine, perché manca all’editto, fino alla redazione adrianea, la fissità propia della legge ed è soltanto una lex annua. 22849_HaciaUnDerechoAdministrativoII_Cs6.indd 11422849_HaciaUnDerechoAdministrativoII_Cs6.indd 114 16/07/13 07:4716/07/13 07:47 Leges rem surdam, inexorabilem esse.

Est autem a iustitia appellatum; nam, ut eleganter Celsus definit, ius est ars boni et aequi. 22849_HaciaUnDerechoAdministrativoII_Cs6.indd 11622849_HaciaUnDerechoAdministrativoII_Cs6.indd 116 16/07/13 07:4716/07/13 07:47 Leges rem surdam, inexorabilem esse.

Est autem a iustitia appellatum; nam, ut eleganter Celsus definit, ius est ars boni et aequi. 22849_HaciaUnDerechoAdministrativoII_Cs6.indd 11622849_HaciaUnDerechoAdministrativoII_Cs6.indd 116 16/07/13 07:4716/07/13 07:47 Leges rem surdam, inexorabilem esse.

Un text cèlebre d’Ulpià D.1.1.1.2) enfoca la distinció atenent al contin- gut de les normes i establint l’interès com el criteri definitiu. 22849_HaciaUnDerechoAdministrativoII_Cs6.indd 11822849_HaciaUnDerechoAdministrativoII_Cs6.indd 118 16/07/13 07:4716/07/13 07:47 Leges rem surdam, inexorabilem esse.

Un text cèlebre d’Ulpià D.1.1.1.2) enfoca la distinció atenent al contin- gut de les normes i establint l’interès com el criteri definitiu. 22849_HaciaUnDerechoAdministrativoII_Cs6.indd 11822849_HaciaUnDerechoAdministrativoII_Cs6.indd 118 16/07/13 07:4716/07/13 07:47 Leges rem surdam, inexorabilem esse.

Giappichelli editore torino, 2000, pág. 105. 22849_HaciaUnDerechoAdministrativoII_Cs6.indd 12022849_HaciaUnDerechoAdministrativoII_Cs6.indd 120 16/07/13 07:4716/07/13 07:47 Leges rem surdam, inexorabilem esse.

Giappichelli editore torino, 2000, pág. 105. 22849_HaciaUnDerechoAdministrativoII_Cs6.indd 12022849_HaciaUnDerechoAdministrativoII_Cs6.indd 120 16/07/13 07:4716/07/13 07:47 Leges rem surdam, inexorabilem esse.

Pero mucho antes, al comenzar a manejar este procedimiento, se había dado ya el primer paso para descubrir el método racional como medio de conocer Derecho. 22849_HaciaUnDerechoAdministrativoII_Cs6.indd 12222849_HaciaUnDerechoAdministrativoII_Cs6.indd 122 16/07/13 07:4716/07/13 07:47 Leges rem surdam, inexorabilem esse.

Pero mucho antes, al comenzar a manejar este procedimiento, se había dado ya el primer paso para descubrir el método racional como medio de conocer Derecho. 22849_HaciaUnDerechoAdministrativoII_Cs6.indd 12222849_HaciaUnDerechoAdministrativoII_Cs6.indd 122 16/07/13 07:4716/07/13 07:47 Leges rem surdam, inexorabilem esse.

Sin embargo, hay que señalar dos diferencias: Primero, que el Derecho anglosajón es un dere- cho prejudicial en sentido estricto, por cuanto que el núcleo de sus fuentes está formado 22849_HaciaUnDerechoAdministrativoII_Cs6.indd 12422849_HaciaUnDerechoAdministrativoII_Cs6.indd 124 16/07/13 07:4716/07/13 07:47 Leges rem surdam, inexorabilem esse.

Sin embargo, hay que señalar dos diferencias: Primero, que el Derecho anglosajón es un dere- cho prejudicial en sentido estricto, por cuanto que el núcleo de sus fuentes está formado 22849_HaciaUnDerechoAdministrativoII_Cs6.indd 12422849_HaciaUnDerechoAdministrativoII_Cs6.indd 124 16/07/13 07:4716/07/13 07:47 Leges rem surdam, inexorabilem esse.

Giappichelli, págs. 94, 95: Colpisce al riguardo quanto si legge in un recente documento redatto dalla citata «commissione Lando» (insieme con il gruppo di studio von Bar): The preparation of a restatement (of European private law) can only be achieved by an impartial formulation 22849_HaciaUnDerechoAdministrativoII_Cs6.indd 12622849_HaciaUnDerechoAdministrativoII_Cs6.indd 126 16/07/13 07:4716/07/13 07:47 Leges rem surdam, inexorabilem esse.

Giappichelli, págs. 94, 95: Colpisce al riguardo quanto si legge in un recente documento redatto dalla citata «commissione Lando» (insieme con il gruppo di studio von Bar): The preparation of a restatement (of European private law) can only be achieved by an impartial formulation 22849_HaciaUnDerechoAdministrativoII_Cs6.indd 12622849_HaciaUnDerechoAdministrativoII_Cs6.indd 126 16/07/13 07:4716/07/13 07:47 Leges rem surdam, inexorabilem esse.

Giappichelli, pág. 107: E 22849_HaciaUnDerechoAdministrativoII_Cs6.indd 12822849_HaciaUnDerechoAdministrativoII_Cs6.indd 128 16/07/13 07:4716/07/13 07:47 Leges rem surdam, inexorabilem esse.

Giappichelli, pág. 107: E 22849_HaciaUnDerechoAdministrativoII_Cs6.indd 12822849_HaciaUnDerechoAdministrativoII_Cs6.indd 128 16/07/13 07:4716/07/13 07:47 Leges rem surdam, inexorabilem esse.

GIULIA PERUCCHI NUOVE PROSPETTIVE SUL TESTO DEL DE REMEDIIS UTRIUSQUE FORTUNE (CON L’EDIZIONE DI REM.

GIULIA PERUCCHI NUOVE PROSPETTIVE SUL TESTO DEL DE REMEDIIS UTRIUSQUE FORTUNE (CON L’EDIZIONE DI REM.

XII 3, che tocca pure il tema dell’ingratitudine dei bambini (estese citazioni dal- l’epistola si trovano in commento al capitolo Rem.

XII 3, che tocca pure il tema dell’ingratitudine dei bambini (estese citazioni dal- l’epistola si trovano in commento al capitolo Rem.

V 5-6 sullo scriba. 1 La superbia del discepolo è Leitmotiv, fin dal titolo, di Rem.

V 5-6 sullo scriba. 1 La superbia del discepolo è Leitmotiv, fin dal titolo, di Rem.

ACCAME 259NUOVE PROSPETTIVE SUL DE REMEDIIS dei maestri, la loro è fatica improba: con tanti lavori penosi, perché aggiungerne uno del tutto inutile, chiede ironicamente la Ragione in Rem.

ACCAME 259NUOVE PROSPETTIVE SUL DE REMEDIIS dei maestri, la loro è fatica improba: con tanti lavori penosi, perché aggiungerne uno del tutto inutile, chiede ironicamente la Ragione in Rem.

XIX 17 inviata nell’estate del 1357 a Guido Sette (§§ 9-12), dove Petrarca si lamenta del figlio che, simile al discolo del De remediis, manca di capacità di concentrarsi e detesta lo studio: ma, come dirà la Ragione in Rem.

XIX 17 inviata nell’estate del 1357 a Guido Sette (§§ 9-12), dove Petrarca si lamenta del figlio che, simile al discolo del De remediis, manca di capacità di concentrarsi e detesta lo studio: ma, come dirà la Ragione in Rem.

(testo β); ff. 70r-208r, Rem.; ff. 209r-214v, Sen. II 1; ff. 215rv, Sen.

(testo β); ff. 70r-208r, Rem.; ff. 209r-214v, Sen. II 1; ff. 215rv, Sen.

Questo atteggiamento è testimoniato, nello stesso De remediis, da una nota di lavoro di cui possediamo testimonianza apografa, poiché essa si è incuneata a sproposito, sia in M che in P, all’interno del dettato testuale di Rem.

Questo atteggiamento è testimoniato, nello stesso De remediis, da una nota di lavoro di cui possediamo testimonianza apografa, poiché essa si è incuneata a sproposito, sia in M che in P, all’interno del dettato testuale di Rem.

FEO, La nota penetrata nel testo [Rem. II 78], in Pe- trarca nel tempo, 396-405, che mise a punto lettura e interpretazione della glossa; PERUCCHI, Petrarca e le arti, 94.

FEO, La nota penetrata nel testo [Rem. II 78], in Pe- trarca nel tempo, 396-405, che mise a punto lettura e interpretazione della glossa; PERUCCHI, Petrarca e le arti, 94.

Per l’esegesi di Rem. I 80); ma lì non vi erano i det- tagli sulla pessima condotta che abbiamo finora osservato («Filium habuit sibi equi- vocum quem ad studendum philosophie misit Athenas ubi Cratippum habuit auditorem.

Per l’esegesi di Rem. I 80); ma lì non vi erano i det- tagli sulla pessima condotta che abbiamo finora osservato («Filium habuit sibi equi- vocum quem ad studendum philosophie misit Athenas ubi Cratippum habuit auditorem.

I 37, 79-80, dell’anello restituito a re Giovanni durante la famosa missione parigina cui Petrarca prese parte. 4 Stringenti, in questo senso, mi paiono soprattutto due passi: Rem.

I 37, 79-80, dell’anello restituito a re Giovanni durante la famosa missione parigina cui Petrarca prese parte. 4 Stringenti, in questo senso, mi paiono soprattutto due passi: Rem.

Riela- bora le informazioni del brano ciceroniano, riferendosi ad allievi e cittadini iniqui et indocti, Rem.

Riela- bora le informazioni del brano ciceroniano, riferendosi ad allievi e cittadini iniqui et indocti, Rem.

Rem. I 45, 4. Uomini dotti che non ebbero o non riconobbero insegnanti (Epicuro, Agostino e Bernardo) sono menzionati in Rem.

Rem. I 45, 4. Uomini dotti che non ebbero o non riconobbero insegnanti (Epicuro, Agostino e Bernardo) sono menzionati in Rem.

VII 17, 7 e soprattutto Rem. II 42 (43 Carraud), 2: «Durities patris sepe filio salubris, semper damnosa mollities; non lingue tantum, sed nec virge parcendum docti consulunt»; nella Fam.

VII 17, 7 e soprattutto Rem. II 42 (43 Carraud), 2: «Durities patris sepe filio salubris, semper damnosa mollities; non lingue tantum, sed nec virge parcendum docti consulunt»; nella Fam.

Rem. I 81, 5. 19 quorum alter~alter: la costruzione ricalca Cic.

Rem. I 81, 5. 19 quorum alter~alter: la costruzione ricalca Cic.

Il tema torna in Rem. II 40 (41 Carraud), 2. 27 in lubrico stas: Sen.

Il tema torna in Rem. II 40 (41 Carraud), 2. 27 in lubrico stas: Sen.

Alla luce dell’anima allude Rem. I 11, 20; I 45, 20; II 95 (96 Carraud), 20. 36 Non~Senece: si riferisce a Nerone, allievo di Seneca (vd. § 5); per il rapporto fra i 293NUOVE PROSPETTIVE SUL DE REMEDIIS 33 G.

Alla luce dell’anima allude Rem. I 11, 20; I 45, 20; II 95 (96 Carraud), 20. 36 Non~Senece: si riferisce a Nerone, allievo di Seneca (vd. § 5); per il rapporto fra i 293NUOVE PROSPETTIVE SUL DE REMEDIIS 33 G.

XVII 1, 5-38). 6 qui~scientiam: Ps. 93.10. 9-11 Sui grandi autodidatti si era soffermato Rem.

XVII 1, 5-38). 6 qui~scientiam: Ps. 93.10. 9-11 Sui grandi autodidatti si era soffermato Rem.

Le Categorie erano usuale testo di studio nei corsi di filosofia scolastica medievale; sulle arti liberali imparate tutte in- sieme ironizza Rem.

Le Categorie erano usuale testo di studio nei corsi di filosofia scolastica medievale; sulle arti liberali imparate tutte in- sieme ironizza Rem.

Ep. 11, 1 «Quicquid infixum et ingenitum est, lenitur arte, non vincitur»); temi analoghi in Rem.

Ep. 11, 1 «Quicquid infixum et ingenitum est, lenitur arte, non vincitur»); temi analoghi in Rem.

Rem. I 45, 4. 300 GIULIA PERUCCHI 12 D. Habeo prosperitate tumidum discipulum. 13 R.

Rem. I 45, 4. 300 GIULIA PERUCCHI 12 D. Habeo prosperitate tumidum discipulum. 13 R.

L’actio de in rem verso nella letteratura recente. – 2. Il testo di mela e le spiegazioni della dottrina. – 3.

L’actio de in rem verso nella letteratura recente. – 2. Il testo di mela e le spiegazioni della dottrina. – 3.

L’actio de in rem verso nella letteratura recente La dottrina ha evidenziato che l’actio de peculio de in rem verso sarebbe stata presente nell’unica formula de peculio.

L’actio de in rem verso nella letteratura recente La dottrina ha evidenziato che l’actio de peculio de in rem verso sarebbe stata presente nell’unica formula de peculio.

GiGlio, La ‘actio de in rem verso’ nel sistema del codice civile, in Riv. dir. civile, 46, 2000, p. 249 ss.; t.J. ChiuSi, Die ‘actio de in rem verso’ im römischen Recht, München, 2001; l.F.

GiGlio, La ‘actio de in rem verso’ nel sistema del codice civile, in Riv. dir. civile, 46, 2000, p. 249 ss.; t.J. ChiuSi, Die ‘actio de in rem verso’ im römischen Recht, München, 2001; l.F.

de in rem verso namque actio perpetua est et locum habet, sive ade- mit sine dolo malo sive actio de peculio anno finita est 2. item si plures agant de peculio, proficere hoc ei, cuius pecunia in rem versa est, debet, ut ipse ube- riorem actionem habeat. certe si praeventum sit ab aliquo et actum de peculio, de in rem verso actio an cesset, videndum. et refert Pomponius Iulianum exi- stimare de peculio actione peremi de in rem verso actionem (quia in peculium conversum est quod in domini rem erat versum et pro servo solutum est, que- Una contestata posizione di Mela in tema di concessione… 713 madmodum si ipsi servo a domino fuisset solutum), sed ita demum, si praesti- terit ex actione de peculio dominus quod servus in rem eius verterat: ceterum si non praestiterit, manet actio de in rem verso. in questa, la versio presuppo- ne il rapporto potestativo e sussiste sia che il peculio cessi senza dolo sia per morte del servo e se non permanga più l’actio de peculio: quia in peculium conversum est quod in domini rem erat versum et pro servo solutum est, que- madmodum si ipsi servo a domino fuisset solutum. nella seconda catena rile- vante Ulpiano affema, 29 ad ed.

de in rem verso namque actio perpetua est et locum habet, sive ade- mit sine dolo malo sive actio de peculio anno finita est 2. item si plures agant de peculio, proficere hoc ei, cuius pecunia in rem versa est, debet, ut ipse ube- riorem actionem habeat. certe si praeventum sit ab aliquo et actum de peculio, de in rem verso actio an cesset, videndum. et refert Pomponius Iulianum exi- stimare de peculio actione peremi de in rem verso actionem (quia in peculium conversum est quod in domini rem erat versum et pro servo solutum est, que- Una contestata posizione di Mela in tema di concessione… 713 madmodum si ipsi servo a domino fuisset solutum), sed ita demum, si praesti- terit ex actione de peculio dominus quod servus in rem eius verterat: ceterum si non praestiterit, manet actio de in rem verso. in questa, la versio presuppo- ne il rapporto potestativo e sussiste sia che il peculio cessi senza dolo sia per morte del servo e se non permanga più l’actio de peculio: quia in peculium conversum est quod in domini rem erat versum et pro servo solutum est, que- madmodum si ipsi servo a domino fuisset solutum. nella seconda catena rile- vante Ulpiano affema, 29 ad ed.

puto autem, si quidem pretium numeratum sit, creditorem de in rem ver- so acturum et si vestis perierit: si autem non fuit pretium solutum, ad hoc ta- men data pecunia, ut vestis emeretur et pecunia perierit, vestis tamen familiae divisa est, utique creditorem de in rem verso habere actionem. an et venditor habeat, quia res eius pervenerunt in rem domini?

puto autem, si quidem pretium numeratum sit, creditorem de in rem ver- so acturum et si vestis perierit: si autem non fuit pretium solutum, ad hoc ta- men data pecunia, ut vestis emeretur et pecunia perierit, vestis tamen familiae divisa est, utique creditorem de in rem verso habere actionem. an et venditor habeat, quia res eius pervenerunt in rem domini?

an vero, quoniam est peculium, unde trahatur [detrahatur] debitum, de in rem verso non tollimus actionem?

an vero, quoniam est peculium, unde trahatur [detrahatur] debitum, de in rem verso non tollimus actionem?

ego autem puto sublatam de in rem verso actionem, cum debitor domi- ni sit constitutus 9. idem quaerit, si in rem tuam verterit et debitor tuus fac- tus sit, mox creditor eiusdem summae quam tibi debuit, an renascatur de in rem verso actio an vero ex postfacto non convalescat? quod verum est 10. idem tractat, an ex eventu possit in rem patris filius vertere, veluti si duo rei pater et filius fuerint et filius mutuatus suo nomine solvat, vel si filio iussu patris cre- didisti et filius creditum tibi solvisset. mihi videtur, si quidem pecunia ad pa- trem pervenerat, videri in rem versum: quod si non fuit et suum negotium ge- rens filius solvit, non esse de in rem verso actionem; Ulp. 29 ad ed. D.15.3.13: si in rem alterius ex dominis versum sit, utrum is solus in cuius rem versum est, an et socius possit conveniri, quaeritur. et Iulianus scribit eum solum con- veniri in cuius rem versum est, sicuti cum solus iussit: quam sententiam puto veram; Ulp. 2 disp.

ego autem puto sublatam de in rem verso actionem, cum debitor domi- ni sit constitutus 9. idem quaerit, si in rem tuam verterit et debitor tuus fac- tus sit, mox creditor eiusdem summae quam tibi debuit, an renascatur de in rem verso actio an vero ex postfacto non convalescat? quod verum est 10. idem tractat, an ex eventu possit in rem patris filius vertere, veluti si duo rei pater et filius fuerint et filius mutuatus suo nomine solvat, vel si filio iussu patris cre- didisti et filius creditum tibi solvisset. mihi videtur, si quidem pecunia ad pa- trem pervenerat, videri in rem versum: quod si non fuit et suum negotium ge- rens filius solvit, non esse de in rem verso actionem; Ulp. 29 ad ed. D.15.3.13: si in rem alterius ex dominis versum sit, utrum is solus in cuius rem versum est, an et socius possit conveniri, quaeritur. et Iulianus scribit eum solum con- veniri in cuius rem versum est, sicuti cum solus iussit: quam sententiam puto veram; Ulp. 2 disp.

Gay, L’‘in rem ver- sum’ à l’époque classique, in ‘Varia’. Etudes de droit romain, II, Paris, 1956, p. 267 ss.; G. maCCormaCk, The early history of the ‘actio the in rem verso’ (Al- fenus to Labeo), in Studi A.

Gay, L’‘in rem ver- sum’ à l’époque classique, in ‘Varia’. Etudes de droit romain, II, Paris, 1956, p. 267 ss.; G. maCCormaCk, The early history of the ‘actio the in rem verso’ (Al- fenus to Labeo), in Studi A.

SChloSSmann, De in rem verso, cit., p. 88, che appunta «pos- sum». 9 Su di essi a. tuhr, Actio, cit., p. 262 ss.; iD., De in rem verso, cit., p. 440 ss.; S.

SChloSSmann, De in rem verso, cit., p. 88, che appunta «pos- sum». 9 Su di essi a. tuhr, Actio, cit., p. 262 ss.; iD., De in rem verso, cit., p. 440 ss.; S.

Gay, L’‘in rem versum’, cit., p. 267 s.; G. maCCormaCk, The early history, cit., p. 328 ss.; n.

Gay, L’‘in rem versum’, cit., p. 267 s.; G. maCCormaCk, The early history, cit., p. 328 ss.; n.

SChloSSmann, De in rem verso, cit., p. 87 ss., secondo il qua- le l’evoluzione dell’actio de in rem verso prenderebbe le mosse da un più risa- lente incremento patrimoniale, quale riscontrabile anche in mela; J.l.

SChloSSmann, De in rem verso, cit., p. 87 ss., secondo il qua- le l’evoluzione dell’actio de in rem verso prenderebbe le mosse da un più risa- lente incremento patrimoniale, quale riscontrabile anche in mela; J.l.

D.15.3.5pr.: si res domino non necessarias emerit servus quasi domino necessarias, veluti servos, hactenus videri in rem eius versum Pomponius scribit, quatenus ser- vorum verum pretium facit, cum, si necessarias emisset, in solidum quanto venissent teneretur 1. idem ait, sive ratum habeat servi contractum dominus sive non, de in rem verso esse actionem 2. quod servus domino emit, si quidem voluntate eius emit, potest quod iussu agi: sin vero non ex voluntate, si qui- dem dominus ratum habuerit vel alioquin rem necessariam vel utilem domi- no emit, de in rem verso actio erit: si vero nihil eorum est, de peculio erit actio 3. placet non solum eam pecuniam in rem verti, quae statim a creditore ad do- minum pervenerit, sed et quae prius fuerit in peculio. hoc autem totiens ve- rum est, quotiens servus rem domini gerens locupletiorem eum facit nummis peculiaribus. alioquin si servo peculium dominus adimat vel si vendat eum cum peculio vel rem eius peculiarem et pretium exigat, non videtur in rem ver- sum; Ulp. 29 ad ed.

D.15.3.5pr.: si res domino non necessarias emerit servus quasi domino necessarias, veluti servos, hactenus videri in rem eius versum Pomponius scribit, quatenus ser- vorum verum pretium facit, cum, si necessarias emisset, in solidum quanto venissent teneretur 1. idem ait, sive ratum habeat servi contractum dominus sive non, de in rem verso esse actionem 2. quod servus domino emit, si quidem voluntate eius emit, potest quod iussu agi: sin vero non ex voluntate, si qui- dem dominus ratum habuerit vel alioquin rem necessariam vel utilem domi- no emit, de in rem verso actio erit: si vero nihil eorum est, de peculio erit actio 3. placet non solum eam pecuniam in rem verti, quae statim a creditore ad do- minum pervenerit, sed et quae prius fuerit in peculio. hoc autem totiens ve- rum est, quotiens servus rem domini gerens locupletiorem eum facit nummis peculiaribus. alioquin si servo peculium dominus adimat vel si vendat eum cum peculio vel rem eius peculiarem et pretium exigat, non videtur in rem ver- sum; Ulp. 29 ad ed.

Ulpiano tut- tavia non ritiene competere l’actio de in rem verso a favore dell’emptor, nisi hoc animo gesserit servus, ut in rem domini verteret, afferma il giurista.

Ulpiano tut- tavia non ritiene competere l’actio de in rem verso a favore dell’emptor, nisi hoc animo gesserit servus, ut in rem domini verteret, afferma il giurista.

SChloSSmann, De in rem verso, cit., p. 87 ss. 17 Cfr. a. tuhr, Actio, cit., p. 262 ss.; iD., De in rem verso, cit., p. 440 ss.; G. maCCormaCk, The early history, cit., p. 329. 18 A. tuhr, Actio, cit., p. 262 ss.; iD., De in rem verso, cit., p. 440 ss. 19 S.

SChloSSmann, De in rem verso, cit., p. 87 ss. 17 Cfr. a. tuhr, Actio, cit., p. 262 ss.; iD., De in rem verso, cit., p. 440 ss.; G. maCCormaCk, The early history, cit., p. 329. 18 A. tuhr, Actio, cit., p. 262 ss.; iD., De in rem verso, cit., p. 440 ss. 19 S.

Gay, L’‘in rem versum’, cit., p. 267 ss. 21 G. maCCormaCk, The early history, cit., p. 328 ss. 22 a. tuhr, Actio, cit., p. 262 ss.; iD., De in rem verso, cit., p. 440 ss. 23 A. tuhr, Actio, cit., p. 262 ss.; iD., De in rem verso, cit., p. 440 ss. 24 Cfr. supra, nt. 19.

Gay, L’‘in rem versum’, cit., p. 267 ss. 21 G. maCCormaCk, The early history, cit., p. 328 ss. 22 a. tuhr, Actio, cit., p. 262 ss.; iD., De in rem verso, cit., p. 440 ss. 23 A. tuhr, Actio, cit., p. 262 ss.; iD., De in rem verso, cit., p. 440 ss. 24 Cfr. supra, nt. 19.

Parole chiave: actio de in rem verso, peculio, accordo delle parti, pe- riculum conductoris.

Parole chiave: actio de in rem verso, peculio, accordo delle parti, pe- riculum conductoris.

Key words: actio de in rem verso, wad, agreement of the parties, periculum conductoris.

Key words: actio de in rem verso, wad, agreement of the parties, periculum conductoris.

Hypothese und ius ad rem 55 Kapitel 2 Geschichte A. Die Grundlagen des ius ad rem 61 B. Die Entstehung des ius ad rem 107 C. Die Entwicklung des ius ad rem 124 D. Der Niedergang des ius ad rem 159 E. Das ius ad rem im heutigen Privatrecht - rechtsvergleichender Überblick 188 F.

Hypothese und ius ad rem 55 Kapitel 2 Geschichte A. Die Grundlagen des ius ad rem 61 B. Die Entstehung des ius ad rem 107 C. Die Entwicklung des ius ad rem 124 D. Der Niedergang des ius ad rem 159 E. Das ius ad rem im heutigen Privatrecht - rechtsvergleichender Überblick 188 F.

Hypothese und ius ad rem 55 I. Hypothese 55 II. Ius ad rem 56 III.

Hypothese und ius ad rem 55 I. Hypothese 55 II. Ius ad rem 56 III.

Die Entstehung des ius ad rem 107 I. Das ius ad rem im Kirchen- und Lehnrecht 108 1.

Die Entstehung des ius ad rem 107 I. Das ius ad rem im Kirchen- und Lehnrecht 108 1.

Zur dogmatischen Einordnung als ius ad rem 122 3. Das ius ad rem zwischen Sachenrecht und Schuldrecht 123 C.

Zur dogmatischen Einordnung als ius ad rem 122 3. Das ius ad rem zwischen Sachenrecht und Schuldrecht 123 C.

Der Niedergang des ius ad rem 159 I. Die Ablehnung des ius ad rem in der Lehre des 19.

Der Niedergang des ius ad rem 159 I. Die Ablehnung des ius ad rem in der Lehre des 19.

Ius ad rem und Erfüllung in natura Schließlich hängt das ius ad rem auch mit der Frage der Naturalerfüllung zusam- men.

Ius ad rem und Erfüllung in natura Schließlich hängt das ius ad rem auch mit der Frage der Naturalerfüllung zusam- men.

(2) Actio in rem Die legis actio sacramento in rem war ein zweistufiges Verfahren53.

(2) Actio in rem Die legis actio sacramento in rem war ein zweistufiges Verfahren53.

Die u n g des ius ad rem 69 Insoweit entsprach das Verfahren als Streit über die Zuordnung eines Objekts ganz der actio in rem.

Die u n g des ius ad rem 69 Insoweit entsprach das Verfahren als Streit über die Zuordnung eines Objekts ganz der actio in rem.

Die u n g des ius ad rem 79 Dritten gleichermaßen die vermachte Sache (durch die sogenannte missio in rem) herausverlangen.

Die u n g des ius ad rem 79 Dritten gleichermaßen die vermachte Sache (durch die sogenannte missio in rem) herausverlangen.

b) Ius ad rem Dem ius in re entgegengestellt war auch im Naturrecht das ius ad rem.

b) Ius ad rem Dem ius in re entgegengestellt war auch im Naturrecht das ius ad rem.

Das ius ad rem innerhalb der Lehre von titulus und modus Für das ius ad rem war die Lehre in zweierlei Hinsicht relevant.

Das ius ad rem innerhalb der Lehre von titulus und modus Für das ius ad rem war die Lehre in zweierlei Hinsicht relevant.

Der Niedergang des ius ad rem I. Die Ablehnung des ius ad rem in der Lehre des 19.

Der Niedergang des ius ad rem I. Die Ablehnung des ius ad rem in der Lehre des 19.

Ius ad rem? Damit lässt sich nun auch die Frage nach der Existenz eines ius ad rem im deut- schen Recht beantworten.

Ius ad rem? Damit lässt sich nun auch die Frage nach der Existenz eines ius ad rem im deut- schen Recht beantworten.

Hypothese und ius ad rem I. Hypothese II. Ius ad rem III. Hypothese und ius ad rem im Zusammenhang mit den Fragen dieser Arbeit 1.

Hypothese und ius ad rem I. Hypothese II. Ius ad rem III. Hypothese und ius ad rem im Zusammenhang mit den Fragen dieser Arbeit 1.

Die Entstehung des ius ad rem I. Das ius ad rem im Kirchen- und Lehnrecht 1.

Die Entstehung des ius ad rem I. Das ius ad rem im Kirchen- und Lehnrecht 1.

Zur dogmatischen Einordnung als ius ad rem 3. Das ius ad rem zwischen Sachenrecht und Schuldrecht C.

Zur dogmatischen Einordnung als ius ad rem 3. Das ius ad rem zwischen Sachenrecht und Schuldrecht C.

Der Niedergang des ius ad rem I. Die Ablehnung des ius ad rem in der Lehre des 19.

Der Niedergang des ius ad rem I. Die Ablehnung des ius ad rem in der Lehre des 19.

Die Verteidigung des ius ad rem durch Ziebarth 4. Würdigung II. Die Abschaffung des ius ad rem durch die Gesetzgebung 1.

Die Verteidigung des ius ad rem durch Ziebarth 4. Würdigung II. Die Abschaffung des ius ad rem durch die Gesetzgebung 1.

Así, en un caso en el que la demanda principal sea la liquidación del REM, la competencia se determinará por el Reglamento REM.

Así, en un caso en el que la demanda principal sea la liquidación del REM, la competencia se determinará por el Reglamento REM.

En tal caso, la liquidación del REM se hará conforme al Reglamento REM y la viabilidad de los pactos se hará conforme a la ley sucesoria.

En tal caso, la liquidación del REM se hará conforme al Reglamento REM y la viabilidad de los pactos se hará conforme a la ley sucesoria.

LA LEY RECTORA DEL REM 1. FUNCIONES DE LA LEY RECTORA REM E IMPACTO SOBRE LAS NORMAS DE CONFLICTO DEL CÓDIGO CIVIL 47.

LA LEY RECTORA DEL REM 1. FUNCIONES DE LA LEY RECTORA REM E IMPACTO SOBRE LAS NORMAS DE CONFLICTO DEL CÓDIGO CIVIL 47.

Este es el criterio que, por coherencia y pese al silencio del Reglamento REM, debe mantenerse también respecto de la elección de ley rectora del REM90.

Este es el criterio que, por coherencia y pese al silencio del Reglamento REM, debe mantenerse también respecto de la elección de ley rectora del REM90.

E) Incidencia de la responsabilidad en la disolución del REM 129. Finalmente, será la ley rectora REM la que determine la inci- dencia de la responsabilidad de uno de los cónyuges en la disolución del REM245.

E) Incidencia de la responsabilidad en la disolución del REM 129. Finalmente, será la ley rectora REM la que determine la inci- dencia de la responsabilidad de uno de los cónyuges en la disolución del REM245.

El impacto de la nulidad matrimo- nial sobre la disolución y liquidación del REM dependerá de la ley rectora REM.

El impacto de la nulidad matrimo- nial sobre la disolución y liquidación del REM dependerá de la ley rectora REM.

La liquidación del REM, cuestión estrechamente vinculada a su disolución, también entra dentro de la ley rectora REM.

La liquidación del REM, cuestión estrechamente vinculada a su disolución, también entra dentro de la ley rectora REM.

REGLAS DE PUBLICIDAD Y OPONIBILIDAD DEL REM A TERCEROS 1. MODOS DE ACREDITACIÓN DEL REM A) Actas de notoriedad de notarios españoles 146.

REGLAS DE PUBLICIDAD Y OPONIBILIDAD DEL REM A TERCEROS 1. MODOS DE ACREDITACIÓN DEL REM A) Actas de notoriedad de notarios españoles 146.

C) Conocimiento presunto de la ley rectora REM 179. El art. 28.2 establece supuestos en los que se presume que el tercero conoce la ley rectora REM.

C) Conocimiento presunto de la ley rectora REM 179. El art. 28.2 establece supuestos en los que se presume que el tercero conoce la ley rectora REM.

La coincidencia de ley rectora REM con alguna de estas tres co- nexiones no significa la oponibilidad automática y directa del REM.

La coincidencia de ley rectora REM con alguna de estas tres co- nexiones no significa la oponibilidad automática y directa del REM.

b) Si la mención a la ley rectora REM es con indicación concreta del REM vigente, la notificación del embargo debería depender de la titularidad del bien.

b) Si la mención a la ley rectora REM es con indicación concreta del REM vigente, la notificación del embargo debería depender de la titularidad del bien.

– que, en todo caso, si la ley rectora REM le resulta desconocida, el REM establecido en la ley rectora del contrato o, en caso, el REM legal previsto en la situación del inmueble le resultará oponible. 208 Pilar Jiménez Blanco VII.

– que, en todo caso, si la ley rectora REM le resulta desconocida, el REM establecido en la ley rectora del contrato o, en caso, el REM legal previsto en la situación del inmueble le resultará oponible. 208 Pilar Jiménez Blanco VII.

El tercer escenario, el del desconocimiento de la ley rectora REM por el tercero (art. 28.3), busca una ley diferente a la rectora del REM para regir la dimensión externa del REM y poder oponerlo al tercero.

El tercer escenario, el del desconocimiento de la ley rectora REM por el tercero (art. 28.3), busca una ley diferente a la rectora del REM para regir la dimensión externa del REM y poder oponerlo al tercero.

La oponibilidad del REM frente a terceros es una cuestión dependiente, desde la perspectiva de la ley aplicable, del Reglamento REM.

La oponibilidad del REM frente a terceros es una cuestión dependiente, desde la perspectiva de la ley aplicable, del Reglamento REM.

Una lectura aislada del Reglamento REM lleva claramente a ubi- car esta disolución del REM entre los litigios cubiertos por los arts. 6 y ss.423.

Una lectura aislada del Reglamento REM lleva claramente a ubi- car esta disolución del REM entre los litigios cubiertos por los arts. 6 y ss.423.

El Reglamento REM no excluye de su ámbito de aplicación los efectos que podría tener un concurso sobre el REM.

El Reglamento REM no excluye de su ámbito de aplicación los efectos que podría tener un concurso sobre el REM.

Cabe entender en este caso que la sumisión incluida en el REM inicial cubrirá los litigios sobre el REM inicial.

Cabe entender en este caso que la sumisión incluida en el REM inicial cubrirá los litigios sobre el REM inicial.

La liquidación del REM requiere un proceso que co- mienza con la declaración de disolución del REM y la formación de inventario de la comunidad matrimonial; firme la declaración de di- solución, puede procederse a la liquidación del REM469.

La liquidación del REM requiere un proceso que co- mienza con la declaración de disolución del REM y la formación de inventario de la comunidad matrimonial; firme la declaración de di- solución, puede procederse a la liquidación del REM469.

La ley rectora del REM 1. Funciones de la ley rectora REM e impacto sobre las normas de conflicto del Código civil 2.

La ley rectora del REM 1. Funciones de la ley rectora REM e impacto sobre las normas de conflicto del Código civil 2.

Finalidad y alcance del art. 28 del Reglamento A) Significado del art. 28 B) Conocimiento efectivo o ignorancia inexcusable de la ley rectora REM C) Conocimiento presunto de la ley rectora REM D) Desconocimiento de la ley rectora REM 4.

Finalidad y alcance del art. 28 del Reglamento A) Significado del art. 28 B) Conocimiento efectivo o ignorancia inexcusable de la ley rectora REM C) Conocimiento presunto de la ley rectora REM D) Desconocimiento de la ley rectora REM 4.

MARINGER, 68. 00 La Muerte y su imaginario REM29 2900 La Muerte y su imaginario REM29 29 11/9/07 11:27:0211/9/07 11:27:02 © Universidad de Deusto - ISBN 978-84-9830-692-7 30 que también aquí A.

MARINGER, 68. 00 La Muerte y su imaginario REM29 2900 La Muerte y su imaginario REM29 29 11/9/07 11:27:0211/9/07 11:27:02 © Universidad de Deusto - ISBN 978-84-9830-692-7 30 que también aquí A.

MAY, 213. 00 La Muerte y su imaginario REM35 3500 La Muerte y su imaginario REM35 35 11/9/07 11:27:0311/9/07 11:27:03 © Universidad de Deusto - ISBN 978-84-9830-692-7 36 Barma Grande II), o cinco (un caso en Cro-Magnon).

MAY, 213. 00 La Muerte y su imaginario REM35 3500 La Muerte y su imaginario REM35 35 11/9/07 11:27:0311/9/07 11:27:03 © Universidad de Deusto - ISBN 978-84-9830-692-7 36 Barma Grande II), o cinco (un caso en Cro-Magnon).

Para lo que sigue, cf. pp. 131-160. 00 La Muerte y su imaginario REM37 3700 La Muerte y su imaginario REM37 37 11/9/07 11:27:0411/9/07 11:27:04 © Universidad de Deusto - ISBN 978-84-9830-692-7 38 dosela al fuego.

Para lo que sigue, cf. pp. 131-160. 00 La Muerte y su imaginario REM37 3700 La Muerte y su imaginario REM37 37 11/9/07 11:27:0411/9/07 11:27:04 © Universidad de Deusto - ISBN 978-84-9830-692-7 38 dosela al fuego.

Instinto, Armonía y Construcción, Alboreia (1997) 119. 00 La Muerte y su imaginario REM47 4700 La Muerte y su imaginario REM47 47 11/9/07 11:27:0711/9/07 11:27:07 © Universidad de Deusto - ISBN 978-84-9830-692-7 48 1.

Instinto, Armonía y Construcción, Alboreia (1997) 119. 00 La Muerte y su imaginario REM47 4700 La Muerte y su imaginario REM47 47 11/9/07 11:27:0711/9/07 11:27:07 © Universidad de Deusto - ISBN 978-84-9830-692-7 48 1.

GUTBROD, op. cit., 66. 00 La Muerte y su imaginario REM55 5500 La Muerte y su imaginario REM55 55 11/9/07 11:27:0911/9/07 11:27:09 © Universidad de Deusto - ISBN 978-84-9830-692-7 56 pos (o guías de almas)119.

GUTBROD, op. cit., 66. 00 La Muerte y su imaginario REM55 5500 La Muerte y su imaginario REM55 55 11/9/07 11:27:0911/9/07 11:27:09 © Universidad de Deusto - ISBN 978-84-9830-692-7 56 pos (o guías de almas)119.

POTTS, op. cit., 221s. 00 La Muerte y su imaginario REM77 7700 La Muerte y su imaginario REM77 77 11/9/07 11:27:1611/9/07 11:27:16 © Universidad de Deusto - ISBN 978-84-9830-692-7 78 desempeñado en vida.

POTTS, op. cit., 221s. 00 La Muerte y su imaginario REM77 7700 La Muerte y su imaginario REM77 77 11/9/07 11:27:1611/9/07 11:27:16 © Universidad de Deusto - ISBN 978-84-9830-692-7 78 desempeñado en vida.

MÁLEK, op. cit., 220. 00 La Muerte y su imaginario REM82 8200 La Muerte y su imaginario REM82 82 11/9/07 11:27:1811/9/07 11:27:18 © Universidad de Deusto - ISBN 978-84-9830-692-7 83 cialmente la descomposición.

MÁLEK, op. cit., 220. 00 La Muerte y su imaginario REM82 8200 La Muerte y su imaginario REM82 82 11/9/07 11:27:1811/9/07 11:27:18 © Universidad de Deusto - ISBN 978-84-9830-692-7 83 cialmente la descomposición.

PODEMANN, op. cit., 279. 00 La Muerte y su imaginario REM97 9700 La Muerte y su imaginario REM97 97 11/9/07 11:27:2311/9/07 11:27:23 © Universidad de Deusto - ISBN 978-84-9830-692-7 98 ya se vio.

PODEMANN, op. cit., 279. 00 La Muerte y su imaginario REM97 9700 La Muerte y su imaginario REM97 97 11/9/07 11:27:2311/9/07 11:27:23 © Universidad de Deusto - ISBN 978-84-9830-692-7 98 ya se vio.

LORAUX(1986) 42s. 00 La Muerte y su imaginario REM128 12800 La Muerte y su imaginario REM128 128 11/9/07 11:27:3211/9/07 11:27:32 © Universidad de Deusto - ISBN 978-84-9830-692-7 129 funerarias debidos a ellos99.

LORAUX(1986) 42s. 00 La Muerte y su imaginario REM128 12800 La Muerte y su imaginario REM128 128 11/9/07 11:27:3211/9/07 11:27:32 © Universidad de Deusto - ISBN 978-84-9830-692-7 129 funerarias debidos a ellos99.

BERGUA, 291-293. 00 La Muerte y su imaginario REM190 19000 La Muerte y su imaginario REM190 190 11/9/07 11:27:5111/9/07 11:27:51 © Universidad de Deusto - ISBN 978-84-9830-692-7 191 c.

BERGUA, 291-293. 00 La Muerte y su imaginario REM190 19000 La Muerte y su imaginario REM190 190 11/9/07 11:27:5111/9/07 11:27:51 © Universidad de Deusto - ISBN 978-84-9830-692-7 191 c.

IV, Madrid (1980) 374-377. 00 La Muerte y su imaginario REM192 19200 La Muerte y su imaginario REM192 192 11/9/07 11:27:5111/9/07 11:27:51 © Universidad de Deusto - ISBN 978-84-9830-692-7 193 y Duzvarshta se abren.

IV, Madrid (1980) 374-377. 00 La Muerte y su imaginario REM192 19200 La Muerte y su imaginario REM192 192 11/9/07 11:27:5111/9/07 11:27:51 © Universidad de Deusto - ISBN 978-84-9830-692-7 193 y Duzvarshta se abren.

Mantramañjari, London (1977) 380s. 00 La Muerte y su imaginario REM249 24900 La Muerte y su imaginario REM249 249 11/9/07 11:28:0811/9/07 11:28:08 © Universidad de Deusto - ISBN 978-84-9830-692-7 250 II.

Mantramañjari, London (1977) 380s. 00 La Muerte y su imaginario REM249 24900 La Muerte y su imaginario REM249 249 11/9/07 11:28:0811/9/07 11:28:08 © Universidad de Deusto - ISBN 978-84-9830-692-7 250 II.

GARCÍA Font, op. cit., 293-294. 00 La Muerte y su imaginario REM299 29900 La Muerte y su imaginario REM299 299 11/9/07 11:28:2411/9/07 11:28:24 © Universidad de Deusto - ISBN 978-84-9830-692-7 300 III.

GARCÍA Font, op. cit., 293-294. 00 La Muerte y su imaginario REM299 29900 La Muerte y su imaginario REM299 299 11/9/07 11:28:2411/9/07 11:28:24 © Universidad de Deusto - ISBN 978-84-9830-692-7 300 III.

HEALEY, op. cit., 189s. 00 La Muerte y su imaginario REM340 34000 La Muerte y su imaginario REM340 340 11/9/07 11:28:3611/9/07 11:28:36 © Universidad de Deusto - ISBN 978-84-9830-692-7 341 II.

HEALEY, op. cit., 189s. 00 La Muerte y su imaginario REM340 34000 La Muerte y su imaginario REM340 340 11/9/07 11:28:3611/9/07 11:28:36 © Universidad de Deusto - ISBN 978-84-9830-692-7 341 II.

00 La Muerte y su imaginario REM361 36100 La Muerte y su imaginario REM361 361 11/9/07 11:28:4311/9/07 11:28:43 © Universidad de Deusto - ISBN 978-84-9830-692-7 362 reino de justicia a través de Israel.

00 La Muerte y su imaginario REM361 36100 La Muerte y su imaginario REM361 361 11/9/07 11:28:4311/9/07 11:28:43 © Universidad de Deusto - ISBN 978-84-9830-692-7 362 reino de justicia a través de Israel.

Cf. también De somniss 138-139. 00 La Muerte y su imaginario REM398 39800 La Muerte y su imaginario REM398 398 11/9/07 11:28:5611/9/07 11:28:56 © Universidad de Deusto - ISBN 978-84-9830-692-7 399 de Cristo31.

Cf. también De somniss 138-139. 00 La Muerte y su imaginario REM398 39800 La Muerte y su imaginario REM398 398 11/9/07 11:28:5611/9/07 11:28:56 © Universidad de Deusto - ISBN 978-84-9830-692-7 399 de Cristo31.

O’BRIEN, 16. 00 La Muerte y su imaginario REM400 40000 La Muerte y su imaginario REM400 400 11/9/07 11:28:5611/9/07 11:28:56 © Universidad de Deusto - ISBN 978-84-9830-692-7 401 III.

O’BRIEN, 16. 00 La Muerte y su imaginario REM400 40000 La Muerte y su imaginario REM400 400 11/9/07 11:28:5611/9/07 11:28:56 © Universidad de Deusto - ISBN 978-84-9830-692-7 401 III.

CORTÉS, El Corán, Barcelona 1992. 00 La Muerte y su imaginario REM426 42600 La Muerte y su imaginario REM426 426 11/9/07 11:29:0411/9/07 11:29:04 © Universidad de Deusto - ISBN 978-84-9830-692-7 427 II.

CORTÉS, El Corán, Barcelona 1992. 00 La Muerte y su imaginario REM426 42600 La Muerte y su imaginario REM426 426 11/9/07 11:29:0411/9/07 11:29:04 © Universidad de Deusto - ISBN 978-84-9830-692-7 427 II.

00 La Muerte y su imaginario REM432 43200 La Muerte y su imaginario REM432 432 11/9/07 11:29:0611/9/07 11:29:06 © Universidad de Deusto - ISBN 978-84-9830-692-7 433 Lo bueno que te sucede viene de Dios.

00 La Muerte y su imaginario REM432 43200 La Muerte y su imaginario REM432 432 11/9/07 11:29:0611/9/07 11:29:06 © Universidad de Deusto - ISBN 978-84-9830-692-7 433 Lo bueno que te sucede viene de Dios.

Fecha: 18-6-2007. 00 La Muerte y su imaginario REM463 46300 La Muerte y su imaginario REM463 463 19/9/07 09:02:5319/9/07 09:02:53 © Universidad de Deusto - ISBN 978-84-9830-692-7 00 La Muerte y su imaginario REM464 46400 La Muerte y su imaginario REM464 464 11/9/07 11:29:1511/9/07 11:29:15 © Universidad de Deusto - ISBN 978-84-9830-692-7 465 Bibliografía I.

Fecha: 18-6-2007. 00 La Muerte y su imaginario REM463 46300 La Muerte y su imaginario REM463 463 19/9/07 09:02:5319/9/07 09:02:53 © Universidad de Deusto - ISBN 978-84-9830-692-7 00 La Muerte y su imaginario REM464 46400 La Muerte y su imaginario REM464 464 11/9/07 11:29:1511/9/07 11:29:15 © Universidad de Deusto - ISBN 978-84-9830-692-7 465 Bibliografía I.

El ius ad rem ......................................................................... 91 A) El ius ad rem como una figura de carácter histórico ..... 91 B) ¿La actualización de una vieja categoría?

El ius ad rem ......................................................................... 91 A) El ius ad rem como una figura de carácter histórico ..... 91 B) ¿La actualización de una vieja categoría?

Así, procederemos a examinar las instituciones que se relacionan a continuación: el ius ad rem, las obligaciones propter rem, las cargas reales y, finalmente, los derechos reales in faciendo.

Así, procederemos a examinar las instituciones que se relacionan a continuación: el ius ad rem, las obligaciones propter rem, las cargas reales y, finalmente, los derechos reales in faciendo.

Sobre esta cuestión volveremos al tratar la figura de la obligación propter rem.

Sobre esta cuestión volveremos al tratar la figura de la obligación propter rem.

Mª, “El jus ad rem en el derecho civil moderno”, R.C.D.I. núm.102, junio 1933, págs. 411 y ss.

Mª, “El jus ad rem en el derecho civil moderno”, R.C.D.I. núm.102, junio 1933, págs. 411 y ss.

Mª, “El jus ad rem…”, R.C.D.I. núm.102, ob. cit., págs. 417 y 418; Clemente Meoro, M.

Mª, “El jus ad rem…”, R.C.D.I. núm.102, ob. cit., págs. 417 y 418; Clemente Meoro, M.

El primer intento serio de reconstrucción del ius ad rem en nuestro país fue acometido por Atard299, quien para ello se apoyó en la figura de introducir la figura del ius ad rem en el Código Civil.

El primer intento serio de reconstrucción del ius ad rem en nuestro país fue acometido por Atard299, quien para ello se apoyó en la figura de introducir la figura del ius ad rem en el Código Civil.

Mª, “El jus ad rem…”, R.C.D.I. núm.102, ob. cit., págs. 421 y 422. 296 Martín Pérez, A., ob. cit., pág. 10. 297 Puig Brutau, J., Voz “Ius ad rem” en Nueva Enciclopedia Jurídica, ob. cit., pág. 697.

Mª, “El jus ad rem…”, R.C.D.I. núm.102, ob. cit., págs. 421 y 422. 296 Martín Pérez, A., ob. cit., pág. 10. 297 Puig Brutau, J., Voz “Ius ad rem” en Nueva Enciclopedia Jurídica, ob. cit., pág. 697.

Puig Brutau, J., Voz “Ius ad rem” en Nueva Enciclopedia Jurídica, ob. cit., pág. 698.

Puig Brutau, J., Voz “Ius ad rem” en Nueva Enciclopedia Jurídica, ob. cit., pág. 698.

C) El concepto actual del ius ad rem Según hemos tenido la ocasión de comprobar, los diversos intentos de reconstrucción de la figura medieval del ius ad rem no parecen ha- ber prosperado.

C) El concepto actual del ius ad rem Según hemos tenido la ocasión de comprobar, los diversos intentos de reconstrucción de la figura medieval del ius ad rem no parecen ha- ber prosperado.

De este modo, es frecuente que tanto en la literatu- ra como en la práctica jurídica se utilicen las expresiones obligación propter rem357, obligación ob rem358, obligación ambulatoria359 y obligación real360.

De este modo, es frecuente que tanto en la literatu- ra como en la práctica jurídica se utilicen las expresiones obligación propter rem357, obligación ob rem358, obligación ambulatoria359 y obligación real360.

De Luca, A., Gli oneri reali e le obbligazioni “ob rem”, Athenaeum, Roma, 1915.

De Luca, A., Gli oneri reali e le obbligazioni “ob rem”, Athenaeum, Roma, 1915.

Mª, “El jus ad rem en el derecho civil moderno”, R.C.D.I. núm.100, abril 1933

Mª, “El jus ad rem en el derecho civil moderno”, R.C.D.I. núm.100, abril 1933

• “El jus ad rem en el derecho civil moderno”, R.C.D.I. núm.101, mayo 1933

• “El jus ad rem en el derecho civil moderno”, R.C.D.I. núm.101, mayo 1933

• “El jus ad rem en el derecho civil moderno”, R.C.D.I. núm.102, junio 1933. • “El jus ad rem en el derecho civil moderno”, R.C.D.I. núm.110, fe- brero 1934.

• “El jus ad rem en el derecho civil moderno”, R.C.D.I. núm.102, junio 1933. • “El jus ad rem en el derecho civil moderno”, R.C.D.I. núm.110, fe- brero 1934.

• “Servitù e obbligazione propter rem”, Rivista del Diritto Commer- ciale I, 1939

• “Servitù e obbligazione propter rem”, Rivista del Diritto Commer- ciale I, 1939

Michon, L., Obligations propter rem dans le Code Civil, Nancy, 1891.

Michon, L., Obligations propter rem dans le Code Civil, Nancy, 1891.

Romeo, C., “Obbligazioni propter rem” en Trattati dei Diritti Reali Vol.

Romeo, C., “Obbligazioni propter rem” en Trattati dei Diritti Reali Vol.

Serrano Suñer, R., “Significado de la locución ius ad rem”, R.C.D.I. núm. 28, abril 1927.

Serrano Suñer, R., “Significado de la locución ius ad rem”, R.C.D.I. núm. 28, abril 1927.

II, 1990. • “Límites al derecho de propiedad y obligaciones propter rem.

II, 1990. • “Límites al derecho de propiedad y obligaciones propter rem.

El ius ad rem A) El ius ad rem como una figura de carácter histórico B) ¿La actualización de una vieja categoría?

El ius ad rem A) El ius ad rem como una figura de carácter histórico B) ¿La actualización de una vieja categoría?

Quam est publius rei estem tatus rem perit. Ut virte consuludam, nocus omant, que consulin serori euro 12,00 MULTIPOLARITY AFTER UKRAINE: Old Wine in New Bottles?

Quam est publius rei estem tatus rem perit. Ut virte consuludam, nocus omant, que consulin serori euro 12,00 MULTIPOLARITY AFTER UKRAINE: Old Wine in New Bottles?

Lessons from the Ukraine War: Decoupling and Diversification Rem Korteweg.............................................................................. 49 4.

Lessons from the Ukraine War: Decoupling and Diversification Rem Korteweg.............................................................................. 49 4.

To shed light on this matter, Rem Korteweg assesses the overall impact of Russia’s war on the global trading system, drawing seven lessons from the conflict while also attempting to outline the future trajectories of globalization.

To shed light on this matter, Rem Korteweg assesses the overall impact of Russia’s war on the global trading system, drawing seven lessons from the conflict while also attempting to outline the future trajectories of globalization.

Lessons from the Ukraine War: Decoupling and Diversification Rem Korteweg What impact does Russia’s war against Ukraine have for the global trading system?

Lessons from the Ukraine War: Decoupling and Diversification Rem Korteweg What impact does Russia’s war against Ukraine have for the global trading system?

Rem Korteweg is a Senior Research Fellow at the Clingendael Institute.

Rem Korteweg is a Senior Research Fellow at the Clingendael Institute.

Rem is also the coordinator of Clingendael’s public outreach initiatives.

Rem is also the coordinator of Clingendael’s public outreach initiatives.

OTROS PASAJES SOBRE EL MANDATUM PECUNIAE CREDENDAE Y EL MANDATUM IN REM EIUS QUI MANDATUM ACCEPIT ....................... 44 IV.

OTROS PASAJES SOBRE EL MANDATUM PECUNIAE CREDENDAE Y EL MANDATUM IN REM EIUS QUI MANDATUM ACCEPIT ....................... 44 IV.

Mandatos in rem eius con finalidad de garantía en el Digesto ...................... 56 A. Mandatos in rem eius con asunción del riesgo ................................ 56 B.

Mandatos in rem eius con finalidad de garantía en el Digesto ...................... 56 A. Mandatos in rem eius con asunción del riesgo ................................ 56 B.

Item si hortatus sim, ut rem aliquam emeres, quamuis non expedierit tibi eam emisse, non tamen tibi mandati tenebor.

Item si hortatus sim, ut rem aliquam emeres, quamuis non expedierit tibi eam emisse, non tamen tibi mandati tenebor.

Hay otros pasajes en los que se nos informa de que juristas de la época de Trajano y Adriano se pronunciaron acerca de la validez de un mandato in rem eius qui mandato accepit, es decir, un mandato que recae sobre un asunto propio del mandata- rio.

Hay otros pasajes en los que se nos informa de que juristas de la época de Trajano y Adriano se pronunciaron acerca de la validez de un mandato in rem eius qui mandato accepit, es decir, un mandato que recae sobre un asunto propio del mandata- rio.

V Membran.) contempla otro mandato in rem eius qui mandato suscepit: Si fundum, qui ex parte tuus est, mandavi tibi ut emeres mihi, verum est mandatum posse ita consistere, ut mihi ceteris partibus redemptis etiam tuam partem praestare debeas… 135.

V Membran.) contempla otro mandato in rem eius qui mandato suscepit: Si fundum, qui ex parte tuus est, mandavi tibi ut emeres mihi, verum est mandatum posse ita consistere, ut mihi ceteris partibus redemptis etiam tuam partem praestare debeas… 135.

XXXII ad Ed.) §4, Juliano también habría admitido la validez de un mandato in rem eius, qui mandatum suscipit, es decir, en un asunto propio del mandatario: Iulianus scribit, mandati obligationem consistere etiam in rem eius, qui mandatum sus- cipit, ex eo maxime probari, quod, si pluribus heredibus vendentibus uni mandavero, ut rem hereditariam emeret, etiam pro ea parte, qua heres sit, obligatur mandati actione, et obligat… 137.

XXXII ad Ed.) §4, Juliano también habría admitido la validez de un mandato in rem eius, qui mandatum suscipit, es decir, en un asunto propio del mandatario: Iulianus scribit, mandati obligationem consistere etiam in rem eius, qui mandatum sus- cipit, ex eo maxime probari, quod, si pluribus heredibus vendentibus uni mandavero, ut rem hereditariam emeret, etiam pro ea parte, qua heres sit, obligatur mandati actione, et obligat… 137.

Aquí tampoco encontramos un m.c. 139, sino otro supuesto distinto de mandato in rem eius qui mandatum suscepit.

Aquí tampoco encontramos un m.c. 139, sino otro supuesto distinto de mandato in rem eius qui mandatum suscepit.

f) El mandato in rem eius es tratado también por otro jurista de la época, Africa- no, en el pasaje contenido en D.17,1,34 §1 (Afr.

f) El mandato in rem eius es tratado también por otro jurista de la época, Africa- no, en el pasaje contenido en D.17,1,34 §1 (Afr.

En caso de que yo tuviera interés en que prestaras el dinero a Ticio, entonces también habría un mandato válido, esta vez tua et mea gratia, tal como se le califica en § 4 de D.17,1,2 (… veluti si mandem tibi, ut sub usuris crederes ei, qui in rem meam mutuaretur) y en el §2 de I.J. 3,26 (…veluti si mandet tibi, ut pecuniam sub usuris crederes ei, qui in rem ipsius mutuaretur…).

En caso de que yo tuviera interés en que prestaras el dinero a Ticio, entonces también habría un mandato válido, esta vez tua et mea gratia, tal como se le califica en § 4 de D.17,1,2 (… veluti si mandem tibi, ut sub usuris crederes ei, qui in rem meam mutuaretur) y en el §2 de I.J. 3,26 (…veluti si mandet tibi, ut pecuniam sub usuris crederes ei, qui in rem ipsius mutuaretur…).

Mandatos in rem eius con finalidad de garantía en el Digesto A. Mandatos in rem eius con asunción del riesgo Encontramos textos en los que se plantea la validez de un mandato in rem eius qui mandatum accepit (en principio, nulo), en el que el mandante ha asumido expresamente el riesgo de la operación. 160 Las propias reglas del mandato hacían de él una figura muy flexible, aplicable en distintos campos, así como una de las más interesantes e importantes instituciones del Derecho romano, dicen BUCKLAND, W.W.

Mandatos in rem eius con finalidad de garantía en el Digesto A. Mandatos in rem eius con asunción del riesgo Encontramos textos en los que se plantea la validez de un mandato in rem eius qui mandatum accepit (en principio, nulo), en el que el mandante ha asumido expresamente el riesgo de la operación. 160 Las propias reglas del mandato hacían de él una figura muy flexible, aplicable en distintos campos, así como una de las más interesantes e importantes instituciones del Derecho romano, dicen BUCKLAND, W.W.

Este mandato in rem eius afecta también clara- mente a los intereses del tercero deudor y no sabemos si, además, interesa al mandan- te, ya que nada se dice al respecto.

Este mandato in rem eius afecta también clara- mente a los intereses del tercero deudor y no sabemos si, además, interesa al mandan- te, ya que nada se dice al respecto.

b) Paulo admite un mandato in rem eius qui mandato suscepit en D.17,1,22 §2 (Paul.

b) Paulo admite un mandato in rem eius qui mandato suscepit en D.17,1,22 §2 (Paul.

Cum illo depositi actio est, nec mandati teneris, quia rem meam gessi.

Cum illo depositi actio est, nec mandati teneris, quia rem meam gessi.

Si quis mandaverit filiofamilias credendam pecuniam non contra Senatusconsultum accipienti, sed ex ea causa, ex qua de peculio, vel de in rem verso, vel quod iussu pater teneretur, erit licitum mandatum.

Si quis mandaverit filiofamilias credendam pecuniam non contra Senatusconsultum accipienti, sed ex ea causa, ex qua de peculio, vel de in rem verso, vel quod iussu pater teneretur, erit licitum mandatum.

III respons.): Si fideiussores, qui rem salvam fore pupillo caverant, tutorem adulescens ut ante conveniret petierant atque ideo stipulanti promiserunt se reddituros quod ab eo servari non potuisset …; D. 46,2, 6 pr.

III respons.): Si fideiussores, qui rem salvam fore pupillo caverant, tutorem adulescens ut ante conveniret petierant atque ideo stipulanti promiserunt se reddituros quod ab eo servari non potuisset …; D. 46,2, 6 pr.

Tua et mea, veluti si mandem tibi, ut sub usuris crederes ei, qui in rem meam mutua- retur

Tua et mea, veluti si mandem tibi, ut sub usuris crederes ei, qui in rem meam mutua- retur

Itaque si otiosam pecuniam domi te habentem hortatus fuerit aliquis, ut rem aliquam emeres vel eam credas, quamvis non expediet tibi eam emisse vel credidisse, non tamen tibi mandati tenetur.

Itaque si otiosam pecuniam domi te habentem hortatus fuerit aliquis, ut rem aliquam emeres vel eam credas, quamvis non expediet tibi eam emisse vel credidisse, non tamen tibi mandati tenetur.

Die actio de in rem verso, Freiburg-Leipzig 1895, p. 20, nt. 3; p. 36, nt. 36; p. 65, nt. 97. 411 ARNDST, op. cit., § 352, p. 556. 412 Op. cit., p. 77 ss. 413 Op. cit., p. 133 s.

Die actio de in rem verso, Freiburg-Leipzig 1895, p. 20, nt. 3; p. 36, nt. 36; p. 65, nt. 97. 411 ARNDST, op. cit., § 352, p. 556. 412 Op. cit., p. 77 ss. 413 Op. cit., p. 133 s.

Die actio de in rem verso, Freiburg-Leipzig 1895 VOORDA, J. Jurisconsulti et antecessoris Trajectini Electorum liber singularis, Traject.

Die actio de in rem verso, Freiburg-Leipzig 1895 VOORDA, J. Jurisconsulti et antecessoris Trajectini Electorum liber singularis, Traject.

De similitudine quae est inter societatem vectigalium et rem publicam. . . . .'

De similitudine quae est inter societatem vectigalium et rem publicam. . . . .'

Ill p. 173), an Graeconim imitati sint, quod nobis probabili'is videtar rationem b^entibus eonun, quae id huius legis coiiditoribus potissimum attribuère consentaneum est, quos Graecarum civitatum moribus iuribusqiie pernoscendis studuisse eo, ut partim ilia in propriam rem publicara inducerent, satis constet ").

Ill p. 173), an Graeconim imitati sint, quod nobis probabili'is videtar rationem b^entibus eonun, quae id huius legis coiiditoribus potissimum attribuère consentaneum est, quos Graecarum civitatum moribus iuribusqiie pernoscendis studuisse eo, ut partim ilia in propriam rem publicara inducerent, satis constet ").

Ü. 258j; VI, tifi (Dietrich Beitr. p. 13 adn. 3). *^) Antiquiore aetate mancipee putomoB BolitoB esse dici omiieB qui rem aliqiiam a pópalo accepÍBBent sive dominio poBBÍdendam, ut postea sectores, sive fruiuidäin, iit agrorum maacipee (cf. FeBt. p. 161 M.), maucipique reB appellatas, quae addici Bub basta Bolerent; rum antem ntilla res propña cuiuBquum eeee videretur, DÍBí Oí assignata eseet a populo, mancipationem institutain esse, quo faciliuB is, qui ipRe manceps non esset, in man< cipis iuB ita posset Buccedere, quasi rem ipse a populo accepiBset (cf.

Ü. 258j; VI, tifi (Dietrich Beitr. p. 13 adn. 3). *^) Antiquiore aetate mancipee putomoB BolitoB esse dici omiieB qui rem aliqiiam a pópalo accepÍBBent sive dominio poBBÍdendam, ut postea sectores, sive fruiuidäin, iit agrorum maacipee (cf. FeBt. p. 161 M.), maucipique reB appellatas, quae addici Bub basta Bolerent; rum antem ntilla res propña cuiuBquum eeee videretur, DÍBí Oí assignata eseet a populo, mancipationem institutain esse, quo faciliuB is, qui ipRe manceps non esset, in man< cipis iuB ita posset Buccedere, quasi rem ipse a populo accepiBset (cf.

®^). interieclo deinde biennü spatio quae gesta sint dum referí, T. quendam Pomponium Veientanum, quod, qua improbitate iníidelitateque erat, per anuos com- ptures cum rem publicam publicanus turn societates damnis affecerít, notât eandemque ignominiam M.

®^). interieclo deinde biennü spatio quae gesta sint dum referí, T. quendam Pomponium Veientanum, quod, qua improbitate iníidelitateque erat, per anuos com- ptures cum rem publicam publicanus turn societates damnis affecerít, notât eandemque ignominiam M.

Il) eoB((ae, ad quon rem pertinere lex alt, ¡ode ad berades quoqua, si quidem omnium sociorum heredes intellegondi sust, rodnndavit.

Il) eoB((ae, ad quon rem pertinere lex alt, ¡ode ad berades quoqua, si quidem omnium sociorum heredes intellegondi sust, rodnndavit.

Terentii cammeinonttiDne, qui quattuor post annos in Asioe portu et scripturapro magiBtro fuerit, colligendum est.turn maxime e rerbis intellegiturquocsiuit: non me prae- terit nos cam rem Ephesi expertos esse neque ab EphesÜs impetrare poCuisse. ítaqua Silium Cicero rogat, ut, qua apud Graecos auctoritate et grada ait, Eptieiiüe suadeat ne cumTerentio porisci nollnt; qoom qnidem rem Cicero, quiipse non Asiam, sed Cilictam tura obtinebat, frustra conatus erat componcre. '") Cic. ad fam.

Terentii cammeinonttiDne, qui quattuor post annos in Asioe portu et scripturapro magiBtro fuerit, colligendum est.turn maxime e rerbis intellegiturquocsiuit: non me prae- terit nos cam rem Ephesi expertos esse neque ab EphesÜs impetrare poCuisse. ítaqua Silium Cicero rogat, ut, qua apud Graecos auctoritate et grada ait, Eptieiiüe suadeat ne cumTerentio porisci nollnt; qoom qnidem rem Cicero, quiipse non Asiam, sed Cilictam tura obtinebat, frustra conatus erat componcre. '") Cic. ad fam.

immo nihil ille addit, quod non ab ¡nitio provideri po- tuerit. nara quonium socJetas nulla salvo societatis iure e cetei'is societa- tibus ad eandem rem exercendam peiiinentibus constare potes!

immo nihil ille addit, quod non ab ¡nitio provideri po- tuerit. nara quonium socJetas nulla salvo societatis iure e cetei'is societa- tibus ad eandem rem exercendam peiiinentibus constare potes!

Ac quod ab ipsa societate rem contrahi debuisse diximus, eo vide- licet spectat, ut inter plures societates, si quid communiter conduxissent, sociatum corpus • fuisse significemus: non .enim cum singulis societatibus coDtractaro rem censores habebant, Red cum nniversitaie, quae ipsa nomen "') Cf.

Ac quod ab ipsa societate rem contrahi debuisse diximus, eo vide- licet spectat, ut inter plures societates, si quid communiter conduxissent, sociatum corpus • fuisse significemus: non .enim cum singulis societatibus coDtractaro rem censores habebant, Red cum nniversitaie, quae ipsa nomen "') Cf.

- 43 — Quoniara vero Gaius similitudines quae inter collegium-societatemve et rem publicam sunt nequáquam omnes enumera!

- 43 — Quoniara vero Gaius similitudines quae inter collegium-societatemve et rem publicam sunt nequáquam omnes enumera!

(pionim quidem ab ortlinc remota plebe societatum decreta fieri sólita esse'^'^), cum nomcn décret i index, turn verba baecce sunt testimonio; i Ile (magister) multitudine socio- rura remota decuraanos convocat, rem defert: staluunt illi atque decernu nt*'^).

(pionim quidem ab ortlinc remota plebe societatum decreta fieri sólita esse'^'^), cum nomcn décret i index, turn verba baecce sunt testimonio; i Ile (magister) multitudine socio- rura remota decuraanos convocat, rem defert: staluunt illi atque decernu nt*'^).

publicanorum principes et quasi se natures Cicero appellat decumanos. iam decumarumne illi mancipes intellcgendi sint necne exsistit quaestio. nam alii non sine dilucidioris orationis desi- derio quodam rem affirmant^"),alii abnuunt^'^)-. nos et aientes refeliere.

publicanorum principes et quasi se natures Cicero appellat decumanos. iam decumarumne illi mancipes intellcgendi sint necne exsistit quaestio. nam alii non sine dilucidioris orationis desi- derio quodam rem affirmant^"),alii abnuunt^'^)-. nos et aientes refeliere.

— 44 — Verre societîiti ilata in portorio et scnptura *^^), ciir ilecurrianim socii, ut rem deliberarent ac décerneront, convocaii, ¡lortorÜ scrípturaeiiue socii qnominus propriis conimmiis constilerent proliibiti >imt*?

— 44 — Verre societîiti ilata in portorio et scnptura *^^), ciir ilecurrianim socii, ut rem deliberarent ac décerneront, convocaii, ¡lortorÜ scrípturaeiiue socii qnominus propriis conimmiis constilerent proliibiti >imt*?

Ill, 8, i) coUígere licet, quae suDt: Romae com- posuí edictum;BÍhiladdÍdiaÍ3Íquodpublicaai me rogarunt, cum äamam ad me veni.i8cnt, ut de tno edicto totidcm verbis traasfer- rem in meum

Ill, 8, i) coUígere licet, quae suDt: Romae com- posuí edictum;BÍhiladdÍdiaÍ3Íquodpublicaai me rogarunt, cum äamam ad me veni.i8cnt, ut de tno edicto totidcm verbis traasfer- rem in meum

\se(juebatui', hand secus illi atque ipsius nomine empto- rem exsistere liccret *"^). quae comprehensa res est apud Festum verbis his: mancepp dicitur (jui quid a populo emit oonducitve.

\se(juebatui', hand secus illi atque ipsius nomine empto- rem exsistere liccret *"^). quae comprehensa res est apud Festum verbis his: mancepp dicitur (jui quid a populo emit oonducitve.

LXc. 26:cut autem ex ture—ToUias voluntarium proeorato- rem dixit, ita et Toloatar-iam sociotat em In QaÍDGtÍana,iOpposÍta ei Bocietata hereditariot id eat oommaaione qoae intercedit cam herede defaa^ti aooi^ tiace ootra ToloBtaria oon eat,qaia re, SOB eonaeaaiv coasistit»

LXc. 26:cut autem ex ture—ToUias voluntarium proeorato- rem dixit, ita et Toloatar-iam sociotat em In QaÍDGtÍana,iOpposÍta ei Bocietata hereditariot id eat oommaaione qoae intercedit cam herede defaa^ti aooi^ tiace ootra ToloBtaria oon eat,qaia re, SOB eonaeaaiv coasistit»

Quam tamen rem nos nunc a Polybir testimonio profecti hac ratio- cinandi vía asseq'uimnr, ea res novi nihil habet, sed iamdudum ab aliis alio modo demónstrala atque omnium antiquitatis investigator um assensu comprobata est. qua ecquid potest esse testatius, si quidem id ipsis edictis censoriis a sociis distinguuntur affines?

Quam tamen rem nos nunc a Polybir testimonio profecti hac ratio- cinandi vía asseq'uimnr, ea res novi nihil habet, sed iamdudum ab aliis alio modo demónstrala atque omnium antiquitatis investigator um assensu comprobata est. qua ecquid potest esse testatius, si quidem id ipsis edictis censoriis a sociis distinguuntur affines?

cuius generis Cicero cam quidem partem, quae honeste rem quaerere videbatur, cum iis aequat confertque, qui, cum quaesito egerent, sumebant publica mercaturasque faciebant ^°*'). et mercatores quidem certe eos respicit, quorum quaestus •*') Vol.

cuius generis Cicero cam quidem partem, quae honeste rem quaerere videbatur, cum iis aequat confertque, qui, cum quaesito egerent, sumebant publica mercaturasque faciebant ^°*'). et mercatores quidem certe eos respicit, quorum quaestus •*') Vol.

timoaia ad metolla pertinent; Pompeins autcm tmditnr, pnns quam e Cypro discederet Peluoiaoi, duo milia hominnm armasse, partira qnos e famtUís aocietatnm delegisset, portim a negotíatoribna coégisset quosque es Sois quisque ad hace rem idóneos existimasset (Caes. b. c.

timoaia ad metolla pertinent; Pompeins autcm tmditnr, pnns quam e Cypro discederet Peluoiaoi, duo milia hominnm armasse, partira qnos e famtUís aocietatnm delegisset, portim a negotíatoribna coégisset quosque es Sois quisque ad hace rem idóneos existimasset (Caes. b. c.

timandaniin*''^), scnitaiKlanim"") cominifteiularum''^*) fueril. noil est fere quod explicemus, praesertim cum et alii earn rem luculeiite tracta- rint ^'^) nee multa de hoc generp tradita sint, quae quidem ad libprac rei publicae aetatera pertineant; nisi quod illud monendum et-se videtur.

timandaniin*''^), scnitaiKlanim"") cominifteiularum''^*) fueril. noil est fere quod explicemus, praesertim cum et alii earn rem luculeiite tracta- rint ^'^) nee multa de hoc generp tradita sint, quae quidem ad libprac rei publicae aetatera pertineant; nisi quod illud monendum et-se videtur.

VERBA AD REM FIGLINAM PERTINENTIA act(or) 1049 agit 517 B. S. = b (essale) S(alarcse)?

VERBA AD REM FIGLINAM PERTINENTIA act(or) 1049 agit 517 B. S. = b (essale) S(alarcse)?

Verba ad rem figlinam pertinentia 95 H. Grammatica quaedam 97 a . Litterae geminae 97 b.

Verba ad rem figlinam pertinentia 95 H. Grammatica quaedam 97 a . Litterae geminae 97 b.

Il rapporto suono-colore nei secoli XVI-XVIII: un incontro tra pittura, scienza e musica 255 STEFANIA CHIARA Alcune considerazioni sul significato dell’inserto mitologico negli «Amores» di Ovidio 271 PAOLA FRITTOLI A proposito del lessico ciceroniano della guerra 277 LAURA LESI Ritratti di vita quotidiana a Roma attraverso la testimonianza di Seneca 285 GIUSEPPE MOTTI Un proemio ovidiano e la presenza di Meleagro: Rem. am., 25-6 303 SILVIA PERINI Il ‘nostos’ di Oreste fra Omero e Sofocle 315 6 PRESENTAZIONE Con il presente volume miscellaneo si è inteso offrire uno strumento agile e pratico ai numerosi Studiosi che svolgono la loro attività di ricerca presso l’Istituto di Filologia e storia di Brescia, sia come docenti sia come ricer- catori a diverso titolo.

Il rapporto suono-colore nei secoli XVI-XVIII: un incontro tra pittura, scienza e musica 255 STEFANIA CHIARA Alcune considerazioni sul significato dell’inserto mitologico negli «Amores» di Ovidio 271 PAOLA FRITTOLI A proposito del lessico ciceroniano della guerra 277 LAURA LESI Ritratti di vita quotidiana a Roma attraverso la testimonianza di Seneca 285 GIUSEPPE MOTTI Un proemio ovidiano e la presenza di Meleagro: Rem. am., 25-6 303 SILVIA PERINI Il ‘nostos’ di Oreste fra Omero e Sofocle 315 6 PRESENTAZIONE Con il presente volume miscellaneo si è inteso offrire uno strumento agile e pratico ai numerosi Studiosi che svolgono la loro attività di ricerca presso l’Istituto di Filologia e storia di Brescia, sia come docenti sia come ricer- catori a diverso titolo.

Orazio, dunque, vuol ricusare l’impegno di un’opera epica celebrativa: Scriberis Vario fortis et hostium victor Maeonii carminis alite, quam rem cumque ferox navibus aut equis miles te duce gesserit.

Orazio, dunque, vuol ricusare l’impegno di un’opera epica celebrativa: Scriberis Vario fortis et hostium victor Maeonii carminis alite, quam rem cumque ferox navibus aut equis miles te duce gesserit.

Torelli, che propugnava l’ipotesi di un comando straordinario per Nerazio Pansa, integrando la lacuna con la congettura in A[rmeniam maio- rem VEL Alanos], difendeva l’anomala posizione di Pansa richiamando, GUIDO MIGLIORATI 151 Arri(o) Antoninus (sic!)

Torelli, che propugnava l’ipotesi di un comando straordinario per Nerazio Pansa, integrando la lacuna con la congettura in A[rmeniam maio- rem VEL Alanos], difendeva l’anomala posizione di Pansa richiamando, GUIDO MIGLIORATI 151 Arri(o) Antoninus (sic!)

In quo si mihi esset obtemperatum, si non optimam, at aliquam rem publicam, quae nunc nulla est, haberemus29 (off. 1, 34-35) Ac belli quidem aequitas sanctissime fetiali populi Romani iure perscripta est: ex quo intellegi potest nullum bellum esse iustum, nisi quod aut rebus repetitis gera- tur aut denuntiatum ante sit et indictum30 (off. 1, 36).

In quo si mihi esset obtemperatum, si non optimam, at aliquam rem publicam, quae nunc nulla est, haberemus29 (off. 1, 34-35) Ac belli quidem aequitas sanctissime fetiali populi Romani iure perscripta est: ex quo intellegi potest nullum bellum esse iustum, nisi quod aut rebus repetitis gera- tur aut denuntiatum ante sit et indictum30 (off. 1, 36).

Cfr. anche Ep. 110, 12: Non magnam rem facis quod vivere sine regio apparatu potes, quod non desideras milliarios apros nec linguas phoenicopterorum et alia portenta luxuriae...

Cfr. anche Ep. 110, 12: Non magnam rem facis quod vivere sine regio apparatu potes, quod non desideras milliarios apros nec linguas phoenicopterorum et alia portenta luxuriae...

Antonio è l’hostis che rem publicam oppugnat 38, combatte contro lo Stato roma- no, con il quale aliqua pacis condicio esse possit, non è possibile stabilire un accordo di pace39.

Antonio è l’hostis che rem publicam oppugnat 38, combatte contro lo Stato roma- no, con il quale aliqua pacis condicio esse possit, non è possibile stabilire un accordo di pace39.

GIUSEPPE MOTTI Un proemio ovidiano e la presenza di Meleagro: Rem. am., 25-6 Ritengo che, ponendo il proemio dei Remedia amoris in rapporto con il suo più diretto precedente letterario, si possa riportare all’attenzione un ulteriore argo- mento a favore della recentissima proposta di Alessandro Barchiesi sui vv. 25-6 dell’opera, interpretati come richiamo allusivo e antifrastico a un preciso modello, l’epigramma di Meleagro AP 5, 1801.

GIUSEPPE MOTTI Un proemio ovidiano e la presenza di Meleagro: Rem. am., 25-6 Ritengo che, ponendo il proemio dei Remedia amoris in rapporto con il suo più diretto precedente letterario, si possa riportare all’attenzione un ulteriore argo- mento a favore della recentissima proposta di Alessandro Barchiesi sui vv. 25-6 dell’opera, interpretati come richiamo allusivo e antifrastico a un preciso modello, l’epigramma di Meleagro AP 5, 1801.

BARCHIESI, Niente sangue per Cupido (Ov. rem. 25-26), in Fecunda licentia, Tradizione e innovazione in Ovidio elegiaco.

BARCHIESI, Niente sangue per Cupido (Ov. rem. 25-26), in Fecunda licentia, Tradizione e innovazione in Ovidio elegiaco.

ROSATI, Le frecce d’amore (Ovidio, Rem. 25-26), «Riv. filol. istr. class.», 113 (1985), pp. 412-15, che emenda nudis in crudis (il tema del sangue: v. 25: crudis; v. 26: sanguine; v. 28: cruentus; v. 153: sanguineus Mars), e inquadra bene il passo facendo notare che: «Amore avrebbe potuto sì usare (solo che lo avesse voluto, che non fosse contrario alla sua indole) per le sue guerre frecce crudeli, cruente, ma le sue armi non si mac- chiano di sangue» (p. 414).

ROSATI, Le frecce d’amore (Ovidio, Rem. 25-26), «Riv. filol. istr. class.», 113 (1985), pp. 412-15, che emenda nudis in crudis (il tema del sangue: v. 25: crudis; v. 26: sanguine; v. 28: cruentus; v. 153: sanguineus Mars), e inquadra bene il passo facendo notare che: «Amore avrebbe potuto sì usare (solo che lo avesse voluto, che non fosse contrario alla sua indole) per le sue guerre frecce crudeli, cruente, ma le sue armi non si mac- chiano di sangue» (p. 414).

ACTIO IN REM UTIL DE SUPERFICIE ............................................................................. 155 XI.

ACTIO IN REM UTIL DE SUPERFICIE ............................................................................. 155 XI.

Nosotros entendemos que la amplia protección clásica in rem pivota siempre sobre el negocio superficiario y persigue su de- fensa.

Nosotros entendemos que la amplia protección clásica in rem pivota siempre sobre el negocio superficiario y persigue su de- fensa.

Según este jurista las intervenciones pretorias y jurisprudenciales tendieron siempre a la protección procesal discrecional quasi in rem205 de una situación de hecho, con efectos de derecho, frente a terceros (quasi possessio superficiaria206, hoc interdictum proponere et quasi in rem actio- nem polliceri207).

Según este jurista las intervenciones pretorias y jurisprudenciales tendieron siempre a la protección procesal discrecional quasi in rem205 de una situación de hecho, con efectos de derecho, frente a terceros (quasi possessio superficiaria206, hoc interdictum proponere et quasi in rem actio- nem polliceri207).

Probablemente, las intervenciones jurisdiccionales in rem del pretor se produjeron para favorecer tanto al dueño del solar co- mo a los constructores superficiarios, en especial, a los conductores superficiarios indefinidos y perpetuos: si ad tempus quis superficiem conduxerit negetur ei rem actio. Et sane, causa cognita ei, qui non ad modicum tempus conduxit, in rem actio competit209.

Probablemente, las intervenciones jurisdiccionales in rem del pretor se produjeron para favorecer tanto al dueño del solar co- mo a los constructores superficiarios, en especial, a los conductores superficiarios indefinidos y perpetuos: si ad tempus quis superficiem conduxerit negetur ei rem actio. Et sane, causa cognita ei, qui non ad modicum tempus conduxit, in rem actio competit209.

Si no lo consigue podrá demandar ex conducti al dueño, para for- zar que este demande in rem frente a terceros.

Si no lo consigue podrá demandar ex conducti al dueño, para for- zar que este demande in rem frente a terceros.

El dueño del solar tiene una acción petitoria in rem del inmueble que deriva de su condición de dueño del suelo frente al promotor.

El dueño del solar tiene una acción petitoria in rem del inmueble que deriva de su condición de dueño del suelo frente al promotor.

La classicità dell´actio in rem vectigalis”, Faenza, 1938. BOVE L., “Ricerche sugli agri vectigales”, Napoli, 1960.

La classicità dell´actio in rem vectigalis”, Faenza, 1938. BOVE L., “Ricerche sugli agri vectigales”, Napoli, 1960.

Ra- zón importante que explica, en parte, el nacimiento de la pro- tección jurisdiccional in rem superficiaria pretoria.

Ra- zón importante que explica, en parte, el nacimiento de la pro- tección jurisdiccional in rem superficiaria pretoria.

Además, el único legitimado para defender in rem el edificio superficiario es el dominus soli pues es quien tiene la propiedad del edificio.

Además, el único legitimado para defender in rem el edificio superficiario es el dominus soli pues es quien tiene la propiedad del edificio.

La acción in rem util aparece, además, en otro texto de Ulpiano, fragmento que está ubicado en el Título VI del Di- gesto: praetor causa cognita in rem actionem pollicetur540.

La acción in rem util aparece, además, en otro texto de Ulpiano, fragmento que está ubicado en el Título VI del Di- gesto: praetor causa cognita in rem actionem pollicetur540.

Esta era una acción tributaria y fiscal in rem que tutelaba la posesión del concesionario de los campos agrarios.

Esta era una acción tributaria y fiscal in rem que tutelaba la posesión del concesionario de los campos agrarios.

Sin embargo, prima facie, sí se puede aceptar que la actio in rem vectigalisque clásica fue, tal vez, un modelo proce- sal que utilizó el pretor para la concesión de una tutela jurisdiccional in rem en beneficio del superficiario público en su tribunal.

Sin embargo, prima facie, sí se puede aceptar que la actio in rem vectigalisque clásica fue, tal vez, un modelo proce- sal que utilizó el pretor para la concesión de una tutela jurisdiccional in rem en beneficio del superficiario público en su tribunal.

Otra cuestión es preguntarse si la actio in rem del ager vectigalis- que (tuitiva de los campos agrarios que pertenecen al patrimonio de los entes territoriales romanos públicos) y la actio in rem vectigalis- que de superficie (tuitiva de un concesionario de superficie pública) influyeron, como mantiene Franco Pastori546 en la formación de la actio util in rem de superficie que fue aplicada y estuvo operativa al calor de los negocios superficiarios privados.

Otra cuestión es preguntarse si la actio in rem del ager vectigalis- que (tuitiva de los campos agrarios que pertenecen al patrimonio de los entes territoriales romanos públicos) y la actio in rem vectigalis- que de superficie (tuitiva de un concesionario de superficie pública) influyeron, como mantiene Franco Pastori546 en la formación de la actio util in rem de superficie que fue aplicada y estuvo operativa al calor de los negocios superficiarios privados.

De acuerdo con esta preciosa información, el pretor es quien concede o deniega la acción procesal útil in rem de superficie: Quod ait Preator: si actio de superficie postulabitur, causa cognita da- bo, sic intelligendum est, ut si ad tempus quis superficie conduxerit, ne- getur ei rem actio.

De acuerdo con esta preciosa información, el pretor es quien concede o deniega la acción procesal útil in rem de superficie: Quod ait Preator: si actio de superficie postulabitur, causa cognita da- bo, sic intelligendum est, ut si ad tempus quis superficie conduxerit, ne- getur ei rem actio.

Como ya hemos analizado es admisible la influencia de la actio in rem vectigalisque564, pero no es admisible la segunda afirmación.

Como ya hemos analizado es admisible la influencia de la actio in rem vectigalisque564, pero no es admisible la segunda afirmación.

La acción tenía por objeto la superficie como cosa: quia autem etiam in rem actio de superficie dabitur, petitori quoque in superficie dari568

La acción tenía por objeto la superficie como cosa: quia autem etiam in rem actio de superficie dabitur, petitori quoque in superficie dari568

Sin embargo, del texto se deduce que la protección in rem útil es discrecional.

Sin embargo, del texto se deduce que la protección in rem útil es discrecional.

Es un titular de un derecho civil in personam, que puede defender su derecho in rem útil bajo el manto protector del tribunal del pretor. El derecho de superficie no fue un derecho tam in rem quam in personam, pues la protección procesal útil in rem fue discrecional.

Es un titular de un derecho civil in personam, que puede defender su derecho in rem útil bajo el manto protector del tribunal del pretor. El derecho de superficie no fue un derecho tam in rem quam in personam, pues la protección procesal útil in rem fue discrecional.

Le obbligazioni propter rem ................................................................................. 121 6.1.

Le obbligazioni propter rem ................................................................................. 121 6.1.

I, 3.06.14, secondo cui “in tema di condominio negli edifici, poiché tra le spese indicate dall'art. 1104 c.c., soltanto quelle per la conservazione della cosa comune costituiscono "obligationes propter rem", è legittima la rinuncia di un condomino all'uso dell'impianto centralizzato di riscaldamento, anche senza necessità di autorizzazione o approvazione da parte degli altri condomini, purché l' impianto non ne sia pregiudicato, con il conseguente esonero, in applicazione del principio contenuto nell'art. 1123, 2° comma, c.c., dall'obbligo di sostenere le spese per l'uso del servizio centralizzato.

I, 3.06.14, secondo cui “in tema di condominio negli edifici, poiché tra le spese indicate dall'art. 1104 c.c., soltanto quelle per la conservazione della cosa comune costituiscono "obligationes propter rem", è legittima la rinuncia di un condomino all'uso dell'impianto centralizzato di riscaldamento, anche senza necessità di autorizzazione o approvazione da parte degli altri condomini, purché l' impianto non ne sia pregiudicato, con il conseguente esonero, in applicazione del principio contenuto nell'art. 1123, 2° comma, c.c., dall'obbligo di sostenere le spese per l'uso del servizio centralizzato.

Le obbligazioni propter rem - 6.1. Alienazione dell’immobile e spese condominiali – 6.2.

Le obbligazioni propter rem - 6.1. Alienazione dell’immobile e spese condominiali – 6.2.

Le obbligazioni propter rem L’obbligo del pagamento dei canoni condominiali costituisce una delle tipiche obbligazioni sussistenti in capo ai singoli condomini di un edificio. Tale particolare obbligazione viene qualificata come obbligazione propter rem in quanto gravante su ciascun condomino in proporzione al valore della sua proprietà individuale. È proprio il legame che sussiste tra il pagamento di tali oneri e il bene di proprietà esclusiva che determina la qualificazione di tale obbligazione come propter rem, essendo inscindibile il legame della stessa con il bene.

Le obbligazioni propter rem L’obbligo del pagamento dei canoni condominiali costituisce una delle tipiche obbligazioni sussistenti in capo ai singoli condomini di un edificio. Tale particolare obbligazione viene qualificata come obbligazione propter rem in quanto gravante su ciascun condomino in proporzione al valore della sua proprietà individuale. È proprio il legame che sussiste tra il pagamento di tali oneri e il bene di proprietà esclusiva che determina la qualificazione di tale obbligazione come propter rem, essendo inscindibile il legame della stessa con il bene.

Alienazione dell’immobile e spese condominiali Le obbligazioni propter rem, proprio per lo stretto legame che hanno con il bene, si ritengono ambulatorie, nel senso che si trasferiscono con il trasferimento del bene.

Alienazione dell’immobile e spese condominiali Le obbligazioni propter rem, proprio per lo stretto legame che hanno con il bene, si ritengono ambulatorie, nel senso che si trasferiscono con il trasferimento del bene.

Si legge, infatti, in Cass. 23291/06 che “quando la porzione di immobile facente parte di un condominio è oggetto del diritto di usufrutto, l'atto dal quale tale situazione deriva, se debitamente trascritto, è opponibile "erga omnes" e quindi anche al condominio, il quale è tenuto ad osservare le norme dettate dagli artt. 1004 e 1005 cod. civ. in ordine alla ripartizione delle spese fra nudo proprietario e usufruttuario, tenuto conto che - in relazione al pagamento degli oneri condominiali che costituiscono un'obbligazione "propter rem", quindi tipica - la qualità di debitore dipende dalla titolarità del diritto di proprietà o di altro diritto reale sulla cosa; pertanto, poiché anche le spese dovute dall'usufruttuario si configurano come obbligazioni "propter rem", non è consentito all'assemblea interferire sulla imputazione e sulla ripartizione dei contributi stabiliti dalla legge in ragione della loro natura, non rientrando nei suoi poteri introdurre deroghe che verrebbero a incidere su diritti individuali.

Si legge, infatti, in Cass. 23291/06 che “quando la porzione di immobile facente parte di un condominio è oggetto del diritto di usufrutto, l'atto dal quale tale situazione deriva, se debitamente trascritto, è opponibile "erga omnes" e quindi anche al condominio, il quale è tenuto ad osservare le norme dettate dagli artt. 1004 e 1005 cod. civ. in ordine alla ripartizione delle spese fra nudo proprietario e usufruttuario, tenuto conto che - in relazione al pagamento degli oneri condominiali che costituiscono un'obbligazione "propter rem", quindi tipica - la qualità di debitore dipende dalla titolarità del diritto di proprietà o di altro diritto reale sulla cosa; pertanto, poiché anche le spese dovute dall'usufruttuario si configurano come obbligazioni "propter rem", non è consentito all'assemblea interferire sulla imputazione e sulla ripartizione dei contributi stabiliti dalla legge in ragione della loro natura, non rientrando nei suoi poteri introdurre deroghe che verrebbero a incidere su diritti individuali.

Si tratta di obbligazioni propter rem, che nascono come conseguenza dell'appartenenza in comune, in ragione della quota, delle cose, degli impianti e dei servizi e, solo in ragione della quota, a norma dell'art. 1123 cit., i condomini sono tenuti a contribuire alle spese per le parti comuni.

Si tratta di obbligazioni propter rem, che nascono come conseguenza dell'appartenenza in comune, in ragione della quota, delle cose, degli impianti e dei servizi e, solo in ragione della quota, a norma dell'art. 1123 cit., i condomini sono tenuti a contribuire alle spese per le parti comuni.

Si legge, infatti, in Cass. 27233/13 che “l'art. 1102 c.c., nel prescrivere che ciascun partecipante può servirsi della cosa comune purchè non ne alteri la destinazione e non impedisca agli altri partecipanti di farne lo stesso uso 80 Si legga Cass. 14898/13 in materia di supercondominio, ma applicabile nei suoi principi anche al condominio, che ha ritenuto che “in tema di supercondominio, le clausole del regolamento contrattuale che assoggettino al peso della immodificabilità ogni singola unità immobiliare oggetto di proprietà esclusiva, a vantaggio di tutte le altre unità immobiliari, anche quando creino vincoli valevoli per gli aventi causa dalle parti originarie, non possono essere considerate nulle per violazione del principio del numero chiuso delle obbligazioni reali, giacché non costituiscono obbligazioni "propter rem", dando, bensì, origine ad una servitù reciproca.” 81 Si legga, Trib.

Si legge, infatti, in Cass. 27233/13 che “l'art. 1102 c.c., nel prescrivere che ciascun partecipante può servirsi della cosa comune purchè non ne alteri la destinazione e non impedisca agli altri partecipanti di farne lo stesso uso 80 Si legga Cass. 14898/13 in materia di supercondominio, ma applicabile nei suoi principi anche al condominio, che ha ritenuto che “in tema di supercondominio, le clausole del regolamento contrattuale che assoggettino al peso della immodificabilità ogni singola unità immobiliare oggetto di proprietà esclusiva, a vantaggio di tutte le altre unità immobiliari, anche quando creino vincoli valevoli per gli aventi causa dalle parti originarie, non possono essere considerate nulle per violazione del principio del numero chiuso delle obbligazioni reali, giacché non costituiscono obbligazioni "propter rem", dando, bensì, origine ad una servitù reciproca.” 81 Si legga, Trib.

Nel primo caso è configurabile un diritto di servitù, trascrivibile nei registri immobiliari; nel secondo un onere reale e nel terzo un'obbligazione propter rem, non trascrivibile.

Nel primo caso è configurabile un diritto di servitù, trascrivibile nei registri immobiliari; nel secondo un onere reale e nel terzo un'obbligazione propter rem, non trascrivibile.

discendono obbligazioni poste dalla legge a carico ed in favore dei condomini dell'edificio, da qualificare come obbligazioni propter rem di cui i partecipanti al condominio sono ad un tempo soggetti attivi e soggetti passivi e aventi ad oggetto "la prestazione delle spese per la conservazione dei beni esistenti nell'edificio, siano essi comuni o esclusivi".

discendono obbligazioni poste dalla legge a carico ed in favore dei condomini dell'edificio, da qualificare come obbligazioni propter rem di cui i partecipanti al condominio sono ad un tempo soggetti attivi e soggetti passivi e aventi ad oggetto "la prestazione delle spese per la conservazione dei beni esistenti nell'edificio, siano essi comuni o esclusivi".

L'inadempimento delle obbligazioni propter rem di tutelare l'integrità del lastrico sarebbe quindi disciplinato dall'art. 1218 cod. civ. e - si aggiungeva - "poiché le condizioni materiali di dissesto e di degrado del lastrico, che tecnicamente si esprimono con il concetto di difetto di manutenzione, derivano dall'inadempimento delle obbligazioni propter rem, segue de plano che la responsabilità ed il risarcimento dei danni sono regolati secondo gli stessi criteri di imputazione e di ripartizione".

L'inadempimento delle obbligazioni propter rem di tutelare l'integrità del lastrico sarebbe quindi disciplinato dall'art. 1218 cod. civ. e - si aggiungeva - "poiché le condizioni materiali di dissesto e di degrado del lastrico, che tecnicamente si esprimono con il concetto di difetto di manutenzione, derivano dall'inadempimento delle obbligazioni propter rem, segue de plano che la responsabilità ed il risarcimento dei danni sono regolati secondo gli stessi criteri di imputazione e di ripartizione".

Le obbligazioni propter rem 6.1. Alienazione dell’immobile e spese condominiali 6.2.

Le obbligazioni propter rem 6.1. Alienazione dell’immobile e spese condominiali 6.2.

.................................................................... 44 La diversidad como enriquecimento ............................................ 47 El reconocimiento como clave en el modelo REM de Educa- ción para la Paz .............................................................................. 50 El modelo REM de Educación para la Paz ..................................... 52 Bibliografía ..................................................................................... 54 2.

.................................................................... 44 La diversidad como enriquecimento ............................................ 47 El reconocimiento como clave en el modelo REM de Educa- ción para la Paz .............................................................................. 50 El modelo REM de Educación para la Paz ..................................... 52 Bibliografía ..................................................................................... 54 2.

Sophia Herrero Rico describe los fundamentos de este tipo de aprendiza- je y propone una Educación para la Paz basada en un modelo REM «Recons- tructivo-Empoderador» que intensifique nuestras competencias para hacer las paces y las capacidades y poderes que tenemos los seres humanos para transformar nuestros conflictos por medios pacíficos.

Sophia Herrero Rico describe los fundamentos de este tipo de aprendiza- je y propone una Educación para la Paz basada en un modelo REM «Recons- tructivo-Empoderador» que intensifique nuestras competencias para hacer las paces y las capacidades y poderes que tenemos los seres humanos para transformar nuestros conflictos por medios pacíficos.

Sophia Herrero Rico describes the fundamentals of this type of learning and proposes a Peace Education based on REM «Reconstructive-Empowering».

Sophia Herrero Rico describes the fundamentals of this type of learning and proposes a Peace Education based on REM «Reconstructive-Empowering».

Sophia Herrero Rico descreve os fundamentos deste tipo de aprendiza- gem e propõe uma Educação para a Paz baseada em um modelo REM «Recons- trutivo-Empoderador» que intensifica nossas competências para fazer as pazes e as capacidades e poderes que temos os seres humanos para transfor- mar nossos conflitos por meios pacíficos.

Sophia Herrero Rico descreve os fundamentos deste tipo de aprendiza- gem e propõe uma Educação para a Paz baseada em um modelo REM «Recons- trutivo-Empoderador» que intensifica nossas competências para fazer as pazes e as capacidades e poderes que temos os seres humanos para transfor- mar nossos conflitos por meios pacíficos.

Este análisis lo haré en el marco del modelo de Educación para la Paz (en adelante EpP): «Reconstructivo-Empoderador» (en adelante REM) propuesto en las investiga- ciones que vengo realizando en el Instituto Interuniversitario de Desarrollo Social y Paz (IUDESP) y en la Cátedra UNESCO de Filosofía para la Paz de la Uni- versitat Jaume I de Castellón.

Este análisis lo haré en el marco del modelo de Educación para la Paz (en adelante EpP): «Reconstructivo-Empoderador» (en adelante REM) propuesto en las investiga- ciones que vengo realizando en el Instituto Interuniversitario de Desarrollo Social y Paz (IUDESP) y en la Cátedra UNESCO de Filosofía para la Paz de la Uni- versitat Jaume I de Castellón.

EL RECONOCIMIENTO COMO CLAVE EN EL MODELO REM DE EDUCACIÓN PARA LA PAZ La EpP desde el modelo REM que propongo y en el que ahondaremos en el apartado siguiente debe impulsar el reconocimiento de cada individuo como igualmente válido, con especial atención a su raza, cultura, clase social o religión (Martínez Guzmán, 2001).

EL RECONOCIMIENTO COMO CLAVE EN EL MODELO REM DE EDUCACIÓN PARA LA PAZ La EpP desde el modelo REM que propongo y en el que ahondaremos en el apartado siguiente debe impulsar el reconocimiento de cada individuo como igualmente válido, con especial atención a su raza, cultura, clase social o religión (Martínez Guzmán, 2001).

El reconocimiento es clave fundamental en el modelo REM de EpP. Para entender mejor este concepto tomamos como referencia a Honneth (1997).

El reconocimiento es clave fundamental en el modelo REM de EpP. Para entender mejor este concepto tomamos como referencia a Honneth (1997).

EL MODELO REM DE EDUCACIÓN PARA LA PAZ Finalmente, desde las investigaciones que vengo realizando en el marco del IUDESP y como ya hemos mencionado propongo la EpP desde el modelo REM, interpretado desde la Filosofía para hacer las Paces de Martínez Guz- mán.

EL MODELO REM DE EDUCACIÓN PARA LA PAZ Finalmente, desde las investigaciones que vengo realizando en el marco del IUDESP y como ya hemos mencionado propongo la EpP desde el modelo REM, interpretado desde la Filosofía para hacer las Paces de Martínez Guz- mán.

Además del reconocimiento arriba comentado, el modelo REM de EpP incluye términos tales como: 1.

Además del reconocimiento arriba comentado, el modelo REM de EpP incluye términos tales como: 1.

La llegenda de Ròmul i Rem .................................................................... 100 8.3.

La llegenda de Ròmul i Rem .................................................................... 100 8.3.

VII. 8.2. la llEgEnda dE ròmul i rEm Relat mític. Trets distintius bàsics Tres-cents anys després de la fundació d’Alba Longa per Ascani, fill d’Eneas, Numitor regia la ciutat però fou destronat pel seu germà petit Amuli, que va obligar Rhea Sílvia, filla de Numitor, a ingressar al servei de la deessa Vesta i a renunciar, per tant, a casar-se i a tenir descendència.

VII. 8.2. la llEgEnda dE ròmul i rEm Relat mític. Trets distintius bàsics Tres-cents anys després de la fundació d’Alba Longa per Ascani, fill d’Eneas, Numitor regia la ciutat però fou destronat pel seu germà petit Amuli, que va obligar Rhea Sílvia, filla de Numitor, a ingressar al servei de la deessa Vesta i a renunciar, per tant, a casar-se i a tenir descendència.

En la lluita d’ambdós germans pel govern de la ciutat que acabava d’ésser fundada, Rem va perdre la vida a mans del seu germà, i Ròmul va esdevenir rei per primera vegada.

En la lluita d’ambdós germans pel govern de la ciutat que acabava d’ésser fundada, Rem va perdre la vida a mans del seu germà, i Ròmul va esdevenir rei per primera vegada.

Però Rem, ple d’enveja, va traspassar el solc com a escarni llavors Ròmul, que havia 101 estat menyspreat en la seva obra sagrada, el va occir per tal de donar e emple.

Però Rem, ple d’enveja, va traspassar el solc com a escarni llavors Ròmul, que havia 101 estat menyspreat en la seva obra sagrada, el va occir per tal de donar e emple.

Fou d’antuvi Rem qui va obtenir, diguem-ne, un auguri: sis voltors. Acabava d’assenyalar-los quan a Ròmul se li presentaren el doble.

Fou d’antuvi Rem qui va obtenir, diguem-ne, un auguri: sis voltors. Acabava d’assenyalar-los quan a Ròmul se li presentaren el doble.

Fou llavors quan, enmig de l’aldarull, Rem va caure ferit de mort. Segons una tradició més estesa, Rem, per tal de burlar-se del seu germà, hauria traspassat d’un salt els nous murs, i Ròmul, irritat, l’hauria occit adreçant-li aquest apòstrofe: “ ue pereei i en l’esdevenidor qui traspassi els meus murs”.

Fou llavors quan, enmig de l’aldarull, Rem va caure ferit de mort. Segons una tradició més estesa, Rem, per tal de burlar-se del seu germà, hauria traspassat d’un salt els nous murs, i Ròmul, irritat, l’hauria occit adreçant-li aquest apòstrofe: “ ue pereei i en l’esdevenidor qui traspassi els meus murs”.

Amb l’aprovació de tots els presents, Escipió digué: uin altre començament tenim de la república tan clar i universalment conegut com el començament de la fundació de la nostra rbs, amb Ròmul Fill de Mart cal donar crèdit a l’opinió humana, essent com és, no sols molt antiga, sinó també transmesa sàviament pels nostres avantpassats, la idea que es reputés els homes que ho van merèi er per la seva actuació pública, no sols amb l’enginy diví, sinó també de nissaga divi- na , Ròmul, només créi er, hom e plica que el va manar e posar, ensems amb el seu germà Rem, a la riba del riu Tíber, el rei Amuli d’Alba, per por a la ru na del seu regne allí fou alletat per una fera, i després uns pastors se l’endugueren i l’educaren en la vida rústica i en la vida de treball hom diu que, en fer-se gran, va avantatjar talment els altres, tant per la força corporal com per l’energia del seu ànim, que tots els habitants d’aquells camps en què avui dia està emplaçada la nos- tra rbs, de bon grat l’obe en.

Amb l’aprovació de tots els presents, Escipió digué: uin altre començament tenim de la república tan clar i universalment conegut com el començament de la fundació de la nostra rbs, amb Ròmul Fill de Mart cal donar crèdit a l’opinió humana, essent com és, no sols molt antiga, sinó també transmesa sàviament pels nostres avantpassats, la idea que es reputés els homes que ho van merèi er per la seva actuació pública, no sols amb l’enginy diví, sinó també de nissaga divi- na , Ròmul, només créi er, hom e plica que el va manar e posar, ensems amb el seu germà Rem, a la riba del riu Tíber, el rei Amuli d’Alba, per por a la ru na del seu regne allí fou alletat per una fera, i després uns pastors se l’endugueren i l’educaren en la vida rústica i en la vida de treball hom diu que, en fer-se gran, va avantatjar talment els altres, tant per la força corporal com per l’energia del seu ànim, que tots els habitants d’aquells camps en què avui dia està emplaçada la nos- tra rbs, de bon grat l’obe en.

La costante deve essere la priorità del bene comune e dell’interesse collettivo. 221 Beni comuni, autonomia Privata, obligationeS propter rem Francesco Valenti Sommario: 1. L’obligatio propter rem nel pensiero di Lina Bigliazzi Geri: possibili spunti di riflessione per un diritto dei beni comuni - 2.

La costante deve essere la priorità del bene comune e dell’interesse collettivo. 221 Beni comuni, autonomia Privata, obligationeS propter rem Francesco Valenti Sommario: 1. L’obligatio propter rem nel pensiero di Lina Bigliazzi Geri: possibili spunti di riflessione per un diritto dei beni comuni - 2.

Firenze, 28 dicembre 1951 1. l’obligatio propter rem nel pensiero di lina Bigliazzi geri: possibili spunti di riflessione per un diritto dei beni comuni A chi consideri, con uno sguardo d’insieme, i più autorevoli apporti della dottrina civilistica al corrente dibattito sui beni comuni1 risulterà chiara una costante tendenza a ricondurre il tema trattato all’interno di una più vasta ed articolata riflessione.

Firenze, 28 dicembre 1951 1. l’obligatio propter rem nel pensiero di lina Bigliazzi geri: possibili spunti di riflessione per un diritto dei beni comuni A chi consideri, con uno sguardo d’insieme, i più autorevoli apporti della dottrina civilistica al corrente dibattito sui beni comuni1 risulterà chiara una costante tendenza a ricondurre il tema trattato all’interno di una più vasta ed articolata riflessione.

Ebbene, le problematiche che emergono da una realtà non più interpreta- bile alla luce di vecchi dogmi e stereotipi rendono quanto mai ricca di spunti la rilettura delle pagine di una giurista brillante ed innovativa, Lina Bigliazzi Geri, la quale, nel misurarsi con lo studio di un figura classica come quella dell’obligatio propter rem5, ha tracciato le linee di un percorso ideale da cui può trarre feconda ispirazione l’odierno dibattito sui beni comuni.

Ebbene, le problematiche che emergono da una realtà non più interpreta- bile alla luce di vecchi dogmi e stereotipi rendono quanto mai ricca di spunti la rilettura delle pagine di una giurista brillante ed innovativa, Lina Bigliazzi Geri, la quale, nel misurarsi con lo studio di un figura classica come quella dell’obligatio propter rem5, ha tracciato le linee di un percorso ideale da cui può trarre feconda ispirazione l’odierno dibattito sui beni comuni.

Un itinerario storico e metodologico per l’insegnamento, Milano 2010, 420. 4 Lipari, Prolegomeni ad uno studio sulle categorie del diritto civile, in Riv. dir. civ., 2009, I, 516. 5 Bigliazzi Geri, Oneri reali ed obbligazioni propter rem, in Trattato di diritto civile e commer- ciale, diretto da Cicu - Messineo, XI, 3, Milano 1984. Per quanto riguarda la definizione ed i caratteri dell’istituto de quo si rinvia a Fadda - Bensa, Note dei traduttori a Windscheid, in Diritto delle Pandette, I, 1, Milano-Roma-Napoli 1902, 563 ss.; Barassi, La teoria generale delle obbligazioni, I, Milano 1948, 122 ss.; Balbi, Le obbligazioni propter rem, Torino 1950; Id., Obbligazione reale, in Noviss. dig. it., XI, Torino 1965, 666 ss.; Betti, Teoria generale delle obbligazioni, I, Milano 1953, 21 ss.; Distaso, Diritto reale, servitù ed obbligazione propter rem, in Riv. trim., dir. e proc. civ., 1953, 466 ss; Funaioli, Oneri reali e obbligazioni propter rem: a proposito della distinzione tra diritto reale e diritto di credito, in Giust. civ., 1953, I, 163 ss.; Grosso - Deiana, Le servitù prediali, in Trattato di diritto civile italiano, diretto da Vassalli, I, Torino 1955, 41 ss.; Allara, Le nozioni fondamentali del diritto civile, Torino 1958, 471 ss.; Biondi, Le servitù, in Trattato di diritto civile e commerciale, diretto da Cicu - Messineo, XII, Milano 1967, 698 ss.; Romano, Diritto ed obbligo nella teoria del diritto reale, Napoli 1967, 85 ss.; Comporti, Diritti reali in generale, in Trattato di diritto civile e commerciale, diretto da Cicu - Messineo, VIII, 1, Milano 1980, 229 ss.; Gandolfi, Onere reale, in Enc. dir., XXX, Milano 1980, 127 ss.; Branca, Delle servitù prediali (artt. 1027-1099 c.c.), in Commentario del Codice civile, diretto da Scialoja - Branca, Bologna-Roma 1987, 55 ss.; Fusaro, Obbligazione “propter rem” ed onere reale, in Dig. disc. priv., XXII, Torino 1995, 390 ss.; Romeo, Obbligazioni propter rem, in Trattato dei diritti reali, diretto da Gambaro - Morello, II, Milano 2011, 387 ss. 223 Beni comuni, autonomia privata, obligationes propter rem logica meccanicistica che poggia sulla separazione tra soggetto ed oggetto6.

Un itinerario storico e metodologico per l’insegnamento, Milano 2010, 420. 4 Lipari, Prolegomeni ad uno studio sulle categorie del diritto civile, in Riv. dir. civ., 2009, I, 516. 5 Bigliazzi Geri, Oneri reali ed obbligazioni propter rem, in Trattato di diritto civile e commer- ciale, diretto da Cicu - Messineo, XI, 3, Milano 1984. Per quanto riguarda la definizione ed i caratteri dell’istituto de quo si rinvia a Fadda - Bensa, Note dei traduttori a Windscheid, in Diritto delle Pandette, I, 1, Milano-Roma-Napoli 1902, 563 ss.; Barassi, La teoria generale delle obbligazioni, I, Milano 1948, 122 ss.; Balbi, Le obbligazioni propter rem, Torino 1950; Id., Obbligazione reale, in Noviss. dig. it., XI, Torino 1965, 666 ss.; Betti, Teoria generale delle obbligazioni, I, Milano 1953, 21 ss.; Distaso, Diritto reale, servitù ed obbligazione propter rem, in Riv. trim., dir. e proc. civ., 1953, 466 ss; Funaioli, Oneri reali e obbligazioni propter rem: a proposito della distinzione tra diritto reale e diritto di credito, in Giust. civ., 1953, I, 163 ss.; Grosso - Deiana, Le servitù prediali, in Trattato di diritto civile italiano, diretto da Vassalli, I, Torino 1955, 41 ss.; Allara, Le nozioni fondamentali del diritto civile, Torino 1958, 471 ss.; Biondi, Le servitù, in Trattato di diritto civile e commerciale, diretto da Cicu - Messineo, XII, Milano 1967, 698 ss.; Romano, Diritto ed obbligo nella teoria del diritto reale, Napoli 1967, 85 ss.; Comporti, Diritti reali in generale, in Trattato di diritto civile e commerciale, diretto da Cicu - Messineo, VIII, 1, Milano 1980, 229 ss.; Gandolfi, Onere reale, in Enc. dir., XXX, Milano 1980, 127 ss.; Branca, Delle servitù prediali (artt. 1027-1099 c.c.), in Commentario del Codice civile, diretto da Scialoja - Branca, Bologna-Roma 1987, 55 ss.; Fusaro, Obbligazione “propter rem” ed onere reale, in Dig. disc. priv., XXII, Torino 1995, 390 ss.; Romeo, Obbligazioni propter rem, in Trattato dei diritti reali, diretto da Gambaro - Morello, II, Milano 2011, 387 ss. 223 Beni comuni, autonomia privata, obligationes propter rem logica meccanicistica che poggia sulla separazione tra soggetto ed oggetto6.

È noto che l’obligatio propter rem, al pari di ogni relazione intersoggettiva ascrivibile al novero dei rapporti obbligatori, può avere per contenuto una prestazione di dare, di facere o di non facere.

È noto che l’obligatio propter rem, al pari di ogni relazione intersoggettiva ascrivibile al novero dei rapporti obbligatori, può avere per contenuto una prestazione di dare, di facere o di non facere.

Si è inoltre precisato che l’obligatio propter rem segue le particolari vicende del diritto reale al quale è connessa in considerazione della sua funzione lato sensu causale; essa troverebbe infatti la propria ragion d’essere nella titolarità – o nella contitolarità – di una delle situazioni giuridiche soggettive regolate nel Libro III del Codice civile, e si specificherebbe nell’attuazione di due pre- cise istanze, entrambe riconducibili ad espresse previsioni normative. 6 Mattei, op. cit., 54. 7 Romano, op. cit., 145. 8 Dall’obbligazione propter rem deve essere tenuta rigorosamente distinta la figura affi- ne dell’onere reale, quest’ultima caratterizzata dalla presenza di alcune minime sfumature di “realità” che appaiono invece del tutto insussistenti nell’obligatio.

Si è inoltre precisato che l’obligatio propter rem segue le particolari vicende del diritto reale al quale è connessa in considerazione della sua funzione lato sensu causale; essa troverebbe infatti la propria ragion d’essere nella titolarità – o nella contitolarità – di una delle situazioni giuridiche soggettive regolate nel Libro III del Codice civile, e si specificherebbe nell’attuazione di due pre- cise istanze, entrambe riconducibili ad espresse previsioni normative. 6 Mattei, op. cit., 54. 7 Romano, op. cit., 145. 8 Dall’obbligazione propter rem deve essere tenuta rigorosamente distinta la figura affi- ne dell’onere reale, quest’ultima caratterizzata dalla presenza di alcune minime sfumature di “realità” che appaiono invece del tutto insussistenti nell’obligatio.

Mentre nell’obligatio propter rem non vi è un colle- gamento tra l’obbligo e il bene, quanto piuttosto tra l’obbligo e il diritto di cui il debitore è titolare.

Mentre nell’obligatio propter rem non vi è un colle- gamento tra l’obbligo e il bene, quanto piuttosto tra l’obbligo e il diritto di cui il debitore è titolare.

cfr., per tutti, Breccia, La causa, in Trattato di diritto privato, diretto da Bessone, XIII, 3, Torino 1999, 89 ss. 10 Ex plurimis, Cass., 18 gennaio 1951, n. 141, in Giur. compl Cass., 1951, I, 249 ss., con nota di Grosso; Cass., 26 giugno 1952, n. 1896, in Foro it., 1953, I, 1657; Cass., 18 febbraio 1955, n. 225 Beni comuni, autonomia privata, obligationes propter rem rem non possono ricevere un’applicazione generale ed illimitata, ma costituisco- no figure tipiche, ammissibili soltanto nei casi previsti dalla legge. È altrettanto noto però che a tale conclusione si era pervenuti al termine di un lungo periodo di tempo, durante il quale la giurisprudenza aveva ampia- mente ammesso la possibilità di costituire convenzionalmente obbligazioni propter rem aventi efficacia erga omnes, opponibili, come tali, ad ogni successivo acquirente del bene, a condizione che i relativi accordi costitutivi fossero stati adeguatamente resi pubblici a mezzo della trascrizione.

cfr., per tutti, Breccia, La causa, in Trattato di diritto privato, diretto da Bessone, XIII, 3, Torino 1999, 89 ss. 10 Ex plurimis, Cass., 18 gennaio 1951, n. 141, in Giur. compl Cass., 1951, I, 249 ss., con nota di Grosso; Cass., 26 giugno 1952, n. 1896, in Foro it., 1953, I, 1657; Cass., 18 febbraio 1955, n. 225 Beni comuni, autonomia privata, obligationes propter rem rem non possono ricevere un’applicazione generale ed illimitata, ma costituisco- no figure tipiche, ammissibili soltanto nei casi previsti dalla legge. È altrettanto noto però che a tale conclusione si era pervenuti al termine di un lungo periodo di tempo, durante il quale la giurisprudenza aveva ampia- mente ammesso la possibilità di costituire convenzionalmente obbligazioni propter rem aventi efficacia erga omnes, opponibili, come tali, ad ogni successivo acquirente del bene, a condizione che i relativi accordi costitutivi fossero stati adeguatamente resi pubblici a mezzo della trascrizione.

A tali esigenze avrebbe potuto benissimo sopperire l’istituto della servitù, se solo il bisogno di apporvi limiti artificiosi non avesse imposto al Supremo Collegio di ammettere l’esistenza di particolari vincoli “ratione rei, fundi nomine”, i quali, con notevole promiscuità terminologica, venivano appunto denomi- 13 Così, testualmente, Grosso, Servitù e obbligazione propter rem, in Riv. dir. comm., 1939, I, 216. 14 Grosso, op. ult. cit., 218-219. 15 V.

A tali esigenze avrebbe potuto benissimo sopperire l’istituto della servitù, se solo il bisogno di apporvi limiti artificiosi non avesse imposto al Supremo Collegio di ammettere l’esistenza di particolari vincoli “ratione rei, fundi nomine”, i quali, con notevole promiscuità terminologica, venivano appunto denomi- 13 Così, testualmente, Grosso, Servitù e obbligazione propter rem, in Riv. dir. comm., 1939, I, 216. 14 Grosso, op. ult. cit., 218-219. 15 V.

It., 1970, 412; Cass., 9 ottobre 1998, n. 9997, ined. 227 Beni comuni, autonomia privata, obligationes propter rem nati obbligazioni propter rem o, talvolta, oneri reali.

It., 1970, 412; Cass., 9 ottobre 1998, n. 9997, ined. 227 Beni comuni, autonomia privata, obligationes propter rem nati obbligazioni propter rem o, talvolta, oneri reali.

Non stupisce invero più di tanto il motivo per cui, una volta riconosciuta la piena configurabilità delle predette servitù, le pronunce favorevoli alla libera costituzione pattizia delle obligationes propter rem abbiano via via ceduto il passo ad un indirizzo totalmente allineato al pensiero della dottrina dominante, da sempre poco propensa ad attribuire illimitata applicazione ai rapporti obbli- gatori testé menzionati.

Non stupisce invero più di tanto il motivo per cui, una volta riconosciuta la piena configurabilità delle predette servitù, le pronunce favorevoli alla libera costituzione pattizia delle obligationes propter rem abbiano via via ceduto il passo ad un indirizzo totalmente allineato al pensiero della dottrina dominante, da sempre poco propensa ad attribuire illimitata applicazione ai rapporti obbli- gatori testé menzionati.

Difatti, se la riduzione dei diritti reali ad una trama di figure predeterminate non vale certo di per sé a garantire la posizione della parte più debole del rapporto – visto che essi, pur nella loro asserita tipicità e chiusura del numero, possono rivelarsi strumenti di “sopraffazione” straordinariamente efficaci – di scarsa incisività risulterebbe, sotto il medesimo profilo, un’analoga tipizzazione ed un’eventuale chiusura del numero delle obbligazioni propter rem.

Difatti, se la riduzione dei diritti reali ad una trama di figure predeterminate non vale certo di per sé a garantire la posizione della parte più debole del rapporto – visto che essi, pur nella loro asserita tipicità e chiusura del numero, possono rivelarsi strumenti di “sopraffazione” straordinariamente efficaci – di scarsa incisività risulterebbe, sotto il medesimo profilo, un’analoga tipizzazione ed un’eventuale chiusura del numero delle obbligazioni propter rem.

Non appena ci si allontani un poco dalla superficie delle cose, appare evidente come la denegata possibilità di costituire obbligazioni propter rem al dì fuori dei casi previsti dalla legge abbia distolto l’attenzione dell’interprete da una vasta e composita gamma d’interessi, i quali, pur se scarsamente com- prensibili alla luce di inveterati schemi categoriali, non avrebbero dovuto per questo essere scartati a priori come immeritevoli di tutela da parte dell’ordi- namento giuridico.

Non appena ci si allontani un poco dalla superficie delle cose, appare evidente come la denegata possibilità di costituire obbligazioni propter rem al dì fuori dei casi previsti dalla legge abbia distolto l’attenzione dell’interprete da una vasta e composita gamma d’interessi, i quali, pur se scarsamente com- prensibili alla luce di inveterati schemi categoriali, non avrebbero dovuto per questo essere scartati a priori come immeritevoli di tutela da parte dell’ordi- namento giuridico.

Cass., 4 aprile 1966, n. 864, in Giur. it., 1967, I, 1, n. 701, con nota di Burdese; Cass., 24 agosto 1977, in Foro pad., I, 178. 231 Beni comuni, autonomia privata, obligationes propter rem parrebbe invece non irragionevolmente esigerne la sussunzione entro lo schema categoriale delle obbligazioni propter rem.

Cass., 4 aprile 1966, n. 864, in Giur. it., 1967, I, 1, n. 701, con nota di Burdese; Cass., 24 agosto 1977, in Foro pad., I, 178. 231 Beni comuni, autonomia privata, obligationes propter rem parrebbe invece non irragionevolmente esigerne la sussunzione entro lo schema categoriale delle obbligazioni propter rem.

Appunti delle lezioni, Milano 1976, 183-184. 35 Natoli, op. ult. cit., 185-186. 36 Natoli, op. ult. cit., 188. 233 Beni comuni, autonomia privata, obligationes propter rem 4. l’“esperienza delle cose moderne” e la “continua lezione delle antique”: il caso deciso da trib. firenze, 28 dicembre 1951 Tuttavia, al di là dei possibili spunti provenienti da una rilettura della fun- zione sociale della proprietà, Il nesso che l’autonomia privata può instaurare tra obligatio propter rem e tutela del “comune” sembra emergere in tutta la sua evidenza dall’esame di un caso pratico, sottoposto all’attenzione della giuri- sprudenza di merito più di sessant’anni fa.

Appunti delle lezioni, Milano 1976, 183-184. 35 Natoli, op. ult. cit., 185-186. 36 Natoli, op. ult. cit., 188. 233 Beni comuni, autonomia privata, obligationes propter rem 4. l’“esperienza delle cose moderne” e la “continua lezione delle antique”: il caso deciso da trib. firenze, 28 dicembre 1951 Tuttavia, al di là dei possibili spunti provenienti da una rilettura della fun- zione sociale della proprietà, Il nesso che l’autonomia privata può instaurare tra obligatio propter rem e tutela del “comune” sembra emergere in tutta la sua evidenza dall’esame di un caso pratico, sottoposto all’attenzione della giuri- sprudenza di merito più di sessant’anni fa.

L’opponibilità ai terzi dell’obligatio propter rem di fonte pattizia parrebbe così trovare la propria causa di giustificazione nel principio dell’affidamento incol- pevole, il solo che, stando almeno alla dottrina ed alla giurisprudenza preva- lenti, può assumere rilevanza sub specie iuris.

L’opponibilità ai terzi dell’obligatio propter rem di fonte pattizia parrebbe così trovare la propria causa di giustificazione nel principio dell’affidamento incol- pevole, il solo che, stando almeno alla dottrina ed alla giurisprudenza preva- lenti, può assumere rilevanza sub specie iuris.

Ma v. anche le considerazioni di Natoli, Il confitto di diritti e l’art. 1380 cod. civ., Milano 1950, 100. 235 Beni comuni, autonomia privata, obligationes propter rem tradizione artistica, della quale il Comune non poteva né può oggi disinteres- sarsi, dovendo invece sentirsene attento e vigile custode”.

Ma v. anche le considerazioni di Natoli, Il confitto di diritti e l’art. 1380 cod. civ., Milano 1950, 100. 235 Beni comuni, autonomia privata, obligationes propter rem tradizione artistica, della quale il Comune non poteva né può oggi disinteres- sarsi, dovendo invece sentirsene attento e vigile custode”.

Il mandato in rem propriam ................................................................................................ 106 ART. 1724 REVOCA TACITA 1.

Il mandato in rem propriam ................................................................................................ 106 ART. 1724 REVOCA TACITA 1.

non si applica al mandato in rem propriam, che resta in vita in caso di fallimento del mandante; si riconosce, però, al curatore il potere di revocare il mandato per giusta causa. “In tema di mandato "in rem propriam", ossia conferito anche nell'interesse del mandatario (o di terzi), il principio di cui all'art.1723, secondo comma, cod. civ. - che ne prevede la non estinzione per morte o incapacità del mandante - trova applicazione in via analogica solo in caso di fallimento del mandante, e non anche del mandatario, non potendosi per tale circostanza ritenere derogata la regola generale dell'estinzione automatica, posta dall'art. 78 legge fall., nel testo, "ratione temporis" vigente, anteriore al d.lgs. 9 gennaio 2006, n.5.”

non si applica al mandato in rem propriam, che resta in vita in caso di fallimento del mandante; si riconosce, però, al curatore il potere di revocare il mandato per giusta causa. “In tema di mandato "in rem propriam", ossia conferito anche nell'interesse del mandatario (o di terzi), il principio di cui all'art.1723, secondo comma, cod. civ. - che ne prevede la non estinzione per morte o incapacità del mandante - trova applicazione in via analogica solo in caso di fallimento del mandante, e non anche del mandatario, non potendosi per tale circostanza ritenere derogata la regola generale dell'estinzione automatica, posta dall'art. 78 legge fall., nel testo, "ratione temporis" vigente, anteriore al d.lgs. 9 gennaio 2006, n.5.”

Il mandato in rem propriam Bibliografia: Calvo 2018; Gazzoni 2017; Baldini 2006; Santi 2009; Di Rosa 2012 1.

Il mandato in rem propriam Bibliografia: Calvo 2018; Gazzoni 2017; Baldini 2006; Santi 2009; Di Rosa 2012 1.

Il mandato in rem propriam Il secondo comma contempla l’ipotesi in cui il contratto di mandato sia diretto al soddisfacimento di un interesse del mandatario diverso da quello strettamente limitato all'esecuzione del mandato o al conseguimento del corrispettivo.

Il mandato in rem propriam Il secondo comma contempla l’ipotesi in cui il contratto di mandato sia diretto al soddisfacimento di un interesse del mandatario diverso da quello strettamente limitato all'esecuzione del mandato o al conseguimento del corrispettivo.

“Si ha mandato "in rem propriam", ossia mandato conferito anche nell'interesse del mandatario, quando l'interesse di quest'ultimo sia assicurato da un rapporto sinallagmatico (fra mandante e mandatario) con contenuto bilaterale, che lo sottrae all'unilaterale disposizione del mandante stesso”.

“Si ha mandato "in rem propriam", ossia mandato conferito anche nell'interesse del mandatario, quando l'interesse di quest'ultimo sia assicurato da un rapporto sinallagmatico (fra mandante e mandatario) con contenuto bilaterale, che lo sottrae all'unilaterale disposizione del mandante stesso”.

Difatti, in ipotesi di mandato disgiuntivo, è pacifico (in tal senso già Minervini 1954, 216) che, essendo autonome le relazioni fra mandante e singoli mandatari, l’estinzione del mandato con riferimento ad uno dei mandatari non incide sul complessivo rapporto. 123 INDICE ANALITICO-ALFABETICO Beni immobili (Acquisti), Art. 1703, p. 2; Art. 1706, p. 3 Beni Immobili (Alienazione), Art. 1706, p. 4 Beni Mobili (Acquisti), Art. 1706, p. 2 Beni Mobili (Alienazione), Art. 1706, p. 4 Compenso Del Mandatario, Art. 1709, p. 2 Congiuntivo, Mandato, Art. 1716, p.1 Creditori (Del Mandatario), Art. 1707, p. 1 Custodia, Art. 1718, p. 1 Danni (Risarcimento), Art. 1720, p. 2 Diligenza, Art. 1710, p. 1 Disgiuntivo, Mandato, Art. 1716, p. 2 Eccesso (di Mandato), Art. 1711, p. 1 Esecuzione (del Mandato), Art. 1712, p. 1 Estinzione (del Mandato), Art. 1730, p. 1 Fallimento, Art. 1707, p. 2 Generale (Mandato), Art. 1708 p. 2 Gratuito (Mandato), Art. 1709, p. 1; Art. 1710, p. 2 In rem propriam (Mandato), Art. 1723, 2 Incapacità (del Mandante), Art. 1722, p. 4; Art. 1728, p. 1 Incapacità (del Mandatario), Art. 1722, p. 4; Art. 1728, p. 2 Interessi, Art. 1714, p. 1 Istruzioni, Art. 1711, p. 4 Limiti, Art. 1711, p. 1 124 Mezzi di esecuzione (del Mandato), Art. 1719, p. 1 Morte Del Mandante, Art. 1722, p. 4; Art. 1728, p. 1 Morte Del Mandatario, 1722, p. 4; Art. 1728, p. 2 Oggetto, Art. 1703, p. 3 Oneroso (Mandato), Art. 1709, p. 1; Art. 1725, p. 1 Prededuzione, Art. 1721, p. 1 Protezione (Obblighi di), Art. 1718,2 Rappresentanza, Con, Art. 1704, p. 1, 2 Rappresentanza, Senza, Art. 1704, p. 1, 2 Ratifica, Art. 1711, p. 3 , Art. 1712, p. 1 Rendiconto, Art. 1713, p. 1, 2, 3 Responsabilità del Mandatario, Art. 1715, p. 1 Revocabilità, Art. 1723, p. 1; Art. 1725, p. 1, Art. 1726. p. 1 Rinunzia, Art. 1722, p. 3; Art. 1727, p. 1, 2 Revoca, Art. 1724, p. 1 Sostituto (del Mandatario), Art. 1717, p. 1,2 Spese, Art. 1720, p. 1 Terzi, Art. 1715, p. 1 125 BIBLIOGRAFIA Alpa G.

Difatti, in ipotesi di mandato disgiuntivo, è pacifico (in tal senso già Minervini 1954, 216) che, essendo autonome le relazioni fra mandante e singoli mandatari, l’estinzione del mandato con riferimento ad uno dei mandatari non incide sul complessivo rapporto. 123 INDICE ANALITICO-ALFABETICO Beni immobili (Acquisti), Art. 1703, p. 2; Art. 1706, p. 3 Beni Immobili (Alienazione), Art. 1706, p. 4 Beni Mobili (Acquisti), Art. 1706, p. 2 Beni Mobili (Alienazione), Art. 1706, p. 4 Compenso Del Mandatario, Art. 1709, p. 2 Congiuntivo, Mandato, Art. 1716, p.1 Creditori (Del Mandatario), Art. 1707, p. 1 Custodia, Art. 1718, p. 1 Danni (Risarcimento), Art. 1720, p. 2 Diligenza, Art. 1710, p. 1 Disgiuntivo, Mandato, Art. 1716, p. 2 Eccesso (di Mandato), Art. 1711, p. 1 Esecuzione (del Mandato), Art. 1712, p. 1 Estinzione (del Mandato), Art. 1730, p. 1 Fallimento, Art. 1707, p. 2 Generale (Mandato), Art. 1708 p. 2 Gratuito (Mandato), Art. 1709, p. 1; Art. 1710, p. 2 In rem propriam (Mandato), Art. 1723, 2 Incapacità (del Mandante), Art. 1722, p. 4; Art. 1728, p. 1 Incapacità (del Mandatario), Art. 1722, p. 4; Art. 1728, p. 2 Interessi, Art. 1714, p. 1 Istruzioni, Art. 1711, p. 4 Limiti, Art. 1711, p. 1 124 Mezzi di esecuzione (del Mandato), Art. 1719, p. 1 Morte Del Mandante, Art. 1722, p. 4; Art. 1728, p. 1 Morte Del Mandatario, 1722, p. 4; Art. 1728, p. 2 Oggetto, Art. 1703, p. 3 Oneroso (Mandato), Art. 1709, p. 1; Art. 1725, p. 1 Prededuzione, Art. 1721, p. 1 Protezione (Obblighi di), Art. 1718,2 Rappresentanza, Con, Art. 1704, p. 1, 2 Rappresentanza, Senza, Art. 1704, p. 1, 2 Ratifica, Art. 1711, p. 3 , Art. 1712, p. 1 Rendiconto, Art. 1713, p. 1, 2, 3 Responsabilità del Mandatario, Art. 1715, p. 1 Revocabilità, Art. 1723, p. 1; Art. 1725, p. 1, Art. 1726. p. 1 Rinunzia, Art. 1722, p. 3; Art. 1727, p. 1, 2 Revoca, Art. 1724, p. 1 Sostituto (del Mandatario), Art. 1717, p. 1,2 Spese, Art. 1720, p. 1 Terzi, Art. 1715, p. 1 125 BIBLIOGRAFIA Alpa G.

Il mandato in rem propriam ART. 1724 REVOCA TACITA 1. La revoca tacita ART. 1725 REVOCA DEL MANDATO ONEROSO 1.

Il mandato in rem propriam ART. 1724 REVOCA TACITA 1. La revoca tacita ART. 1725 REVOCA DEL MANDATO ONEROSO 1.

L’obbligazione è propter rem ............................................................................................. 105 3.

L’obbligazione è propter rem ............................................................................................. 105 3.

Ed è implicito che, trattandosi di un successore a titolo particolare, a lui passano soltanto gli obblighi e i diritti a carattere reale, cioè il diritto di comunione (di proprietà, di usufrutto ecc…), e quegli altri obbligazioni e diritti da considerarsi propter rem (artt. 1100-1116 c.c.)

Ed è implicito che, trattandosi di un successore a titolo particolare, a lui passano soltanto gli obblighi e i diritti a carattere reale, cioè il diritto di comunione (di proprietà, di usufrutto ecc…), e quegli altri obbligazioni e diritti da considerarsi propter rem (artt. 1100-1116 c.c.)

L’obbligazione è propter rem - 3. Obbligo del cessionario - 4. La rinuncia all’uso della cosa comune - 5.

L’obbligazione è propter rem - 3. Obbligo del cessionario - 4. La rinuncia all’uso della cosa comune - 5.

L’obbligazione è propter rem Legislazione: c.c. 1107, 1103, 1100, 1105, 1118, 1123.

L’obbligazione è propter rem Legislazione: c.c. 1107, 1103, 1100, 1105, 1118, 1123.

Se poi si vuol guardare il fenomeno dal punto di vista individuale, di ciascuno dei compartecipi, la sua configurazione non cambia: poiché il loro diritto è sicuramente in re e questo obbligo serve a permettere e a facilitare la coesistenza di più diritti reali nella cosa stessa, è naturale che esso sia propter rem secondi i principi.

Se poi si vuol guardare il fenomeno dal punto di vista individuale, di ciascuno dei compartecipi, la sua configurazione non cambia: poiché il loro diritto è sicuramente in re e questo obbligo serve a permettere e a facilitare la coesistenza di più diritti reali nella cosa stessa, è naturale che esso sia propter rem secondi i principi.

In proposito, si precisa che, se occorre riparare o comunque intervenire sulla cosa, i singoli comunisti devono dare il loro contributo, salvo rivalersi sul responsabile del danno (Branca, 1982, 160; Vitalevi, 1950, I, n. 227, 354; Barassi, 1929, 367; Barassi, 1951, 747; Salis, 1939, n. 64, 124); - se l’obbligo di contribuire alle spese è propter rem, per le ragioni dette, il patto, al quale tutti i comunisti partecipano e con cui alcuni di loro siano stati esonerati dal contributo o ci si impegni comunque a rispondere in misura diversa dalla quota di ciascuno, non è solo valido, ma ha efficacia reale: cioè, anche nei riguardi e a beneficio dei successori a titolo particolare dei partecipanti che lo hanno stipulato (Branca, 1982, 160-161).

In proposito, si precisa che, se occorre riparare o comunque intervenire sulla cosa, i singoli comunisti devono dare il loro contributo, salvo rivalersi sul responsabile del danno (Branca, 1982, 160; Vitalevi, 1950, I, n. 227, 354; Barassi, 1929, 367; Barassi, 1951, 747; Salis, 1939, n. 64, 124); - se l’obbligo di contribuire alle spese è propter rem, per le ragioni dette, il patto, al quale tutti i comunisti partecipano e con cui alcuni di loro siano stati esonerati dal contributo o ci si impegni comunque a rispondere in misura diversa dalla quota di ciascuno, non è solo valido, ma ha efficacia reale: cioè, anche nei riguardi e a beneficio dei successori a titolo particolare dei partecipanti che lo hanno stipulato (Branca, 1982, 160-161).

In tema di comunione, in particolare, in ordine al condominio di edifici, e di obbligazioni del comunista, anche la giurisprudenza, pure di merito, si è pronunciata, affermando che solo le spese per “la conservazione della cosa comune costituiscono ‘obligationes propter rem’” (cfr.

In tema di comunione, in particolare, in ordine al condominio di edifici, e di obbligazioni del comunista, anche la giurisprudenza, pure di merito, si è pronunciata, affermando che solo le spese per “la conservazione della cosa comune costituiscono ‘obligationes propter rem’” (cfr.

In questo senso, l’obbligazione, come sopra esposto, è propter rem nel caso più normale (Branca, 1982, 162).

In questo senso, l’obbligazione, come sopra esposto, è propter rem nel caso più normale (Branca, 1982, 162).

Egli è responsabile del fatto proprio e pertanto la sua obbligazione, derivando da questo, non è propter rem; - il patto di indivisione non è necessariamente in contrasto con il potere di rinuncia (Branca, 1982, 165; Barassi,1929, 379; Fedele, 1967, 329; Salis, 1939, n. 93; Vitalevi, 1950, I, n. 240): esso, quando è stipulato da tutti i comaprtecipi, non significa altro se non impegno a mantenere la comunione, a far si che la cosa resti ancora comune: normalmente non implica un obbligo a restare comunista, una rinuncia a valersi della facoltà di rinunciare, a meno che non sia questa la volontà delle parti (Branca, 1982, 165-166; Barassi, 1929, 378; Barassi, 1948, 754); - l’eventuale rinuncia a valersi della futura facoltà di rinunciare al diritto sulla cosa deve interpretarsi come impegno a rispondere illimitatamente, con tutto il patrimonio (Branca, 1982, 165; Salis, 1939, n. 91): ciò avviene anche nella servitù (art. 1069 c.c.).

Egli è responsabile del fatto proprio e pertanto la sua obbligazione, derivando da questo, non è propter rem; - il patto di indivisione non è necessariamente in contrasto con il potere di rinuncia (Branca, 1982, 165; Barassi,1929, 379; Fedele, 1967, 329; Salis, 1939, n. 93; Vitalevi, 1950, I, n. 240): esso, quando è stipulato da tutti i comaprtecipi, non significa altro se non impegno a mantenere la comunione, a far si che la cosa resti ancora comune: normalmente non implica un obbligo a restare comunista, una rinuncia a valersi della facoltà di rinunciare, a meno che non sia questa la volontà delle parti (Branca, 1982, 165-166; Barassi, 1929, 378; Barassi, 1948, 754); - l’eventuale rinuncia a valersi della futura facoltà di rinunciare al diritto sulla cosa deve interpretarsi come impegno a rispondere illimitatamente, con tutto il patrimonio (Branca, 1982, 165; Salis, 1939, n. 91): ciò avviene anche nella servitù (art. 1069 c.c.).

In entrambi i casi il comunista rompe il suo rapporto con la cosa, in virtù del quale era tenuto (propter rem) a pagare.

In entrambi i casi il comunista rompe il suo rapporto con la cosa, in virtù del quale era tenuto (propter rem) a pagare.

Inoltre, l’efficacia del regolamento è pur sempre propter rem, perché il regolamento disciplina rapporti interni dell’ente, prescindendo dagli individui che lo formano.

Inoltre, l’efficacia del regolamento è pur sempre propter rem, perché il regolamento disciplina rapporti interni dell’ente, prescindendo dagli individui che lo formano.

Le spese, quindi, per la conservazione, dovute in ragione della appartenenza, si ripartiscono in proporzione con le quote di ogni compartecipe (obbligazioni propter rem), mentre quelle per il godimento, originate da un fatto soggettivo e personale, si imputano e si suddividono in proporzione all’uso ed alla misura di esso.

Le spese, quindi, per la conservazione, dovute in ragione della appartenenza, si ripartiscono in proporzione con le quote di ogni compartecipe (obbligazioni propter rem), mentre quelle per il godimento, originate da un fatto soggettivo e personale, si imputano e si suddividono in proporzione all’uso ed alla misura di esso.

Il patto in questione ha efficacia per i successori a titolo particolare degli stipulanti, cioè ingenera un’obbligazione propter rem e non poteva essere diversamente se si pensa che esso è un negozio riguardante la comunione, stretto collettivamente dal gruppo proprietario della cosa (Branca, 1982, 280).

Il patto in questione ha efficacia per i successori a titolo particolare degli stipulanti, cioè ingenera un’obbligazione propter rem e non poteva essere diversamente se si pensa che esso è un negozio riguardante la comunione, stretto collettivamente dal gruppo proprietario della cosa (Branca, 1982, 280).

Si tratta di obbligazioni propter rem, che nascono come conseguenza dell’appartenenza in comune, in ragione della quota, delle cose, degli impianti e dei servizi e, solo in ragione della quota, a norma dell’art. 1123 cit., i condomini sono tenuti a contribuire alle spese per le parti comuni” (cfr.

Si tratta di obbligazioni propter rem, che nascono come conseguenza dell’appartenenza in comune, in ragione della quota, delle cose, degli impianti e dei servizi e, solo in ragione della quota, a norma dell’art. 1123 cit., i condomini sono tenuti a contribuire alle spese per le parti comuni” (cfr.

Danno: - nell’obbligazione propter rem, Art. 1104 p. 2; - nell’usucapione delal cosa comune, Art. 1102 p. 4; - nel godimento diviso nel tempo, Art. 1102 p. 1.1; - nella divisione, Art. 1113 p. 2; - nelle impugnazione delle deliberazioni, Art. 1109 p. 1; - nelle innovazioni, Art. 1108 p. 1; - risarcimento, Art. 1102 p. 4; Diritto: - al rimborso, Art. 1104 p. 5; - all’amministrazione, Art. 1105 p. 1; - del compartecipe, Art. 1103 p. 1; - dei condomini, Art. 1102 p. 1.1; - di intervento, Art. 1113 p. 1 e 2; - nel divieto del patto leonino, Art. 1101 p. 6; - nell’alienazione, Art. 1103 p. 2; - nella comunione, Art. 1100 p. 1; - nell’uso e godimento della cosa comune, Art. 1102 p. 1; - nello scioglimento, Art. 1111 p. 1 e 2; - potestativo nella comunione forzosa, Art. 1100 p. 2; 234 - reale di godimento, Art. 1103 p. 1.1, Frutti: - divisibilità, Art. 1102 p. 1; - nei vantaggi della cosa comune, Art. 1101 p. 4 e 4.2; - nelle innovazioni, Art. 1102 p. 1; - nel godimento indiretto, Art. 1102 p. 2; - nelle innovazioni, Art. 1102 p. 3.1; Godimento: - collettivo, Art. 1102 p. 3; - divisione in natura, Art. 1114 p. 1 e 1.1; - diviso nel tempo, Art. 1102 p. 2; - indiretto, Art. 1102 p. 2; - nei diritti reali, Art. 1116 p. 1; - nel diritto al rimborso, Art. 1104 p. 5; - nel divieto del patto leonino, Art. 1101 p. 6; - nel regolamento della comunione, Art. 1106 p. 1 e 2; - nel ricorso all’autorità giudiziaria, Art. 1105 p. 4; - nel rimborso delle spese, Art. 1110 p. 1; - nell’amministrazione della cosa comune, Art. 1105 p. 1 e 2; - nelle innovazioni, Art. 1108 p. 1 e 1.1; - nell’uso più intenso della cosa comune, Art. 1102 p. 1.2; - nella disposizione della quota, Art. 1103 p. 1.1; - nello scioglimento delal comunione, Art. 1111 p. 2 e 3; - nella nozione di comunione, Art. 1100 p. 1 e 2; - nelle innovazioni, Art. 1102 p. 3.1; - nelle spese, Art. 1104 p. 1; - comunione a scopo di g., Art. 1100 p. 2; - comunioni senza quote, Art. 1101 p. 1 e 2; - uso e g. nella cosa comune, Art. 1102 p. 1; Impugnazione: - della delibera, Art. 1102 p. 2, Art. 1109 p. 1 e 2, - del regolamento, Art. 1107 p. 1; - nell’opposizione, Art. 1113 p. 3 e 7; Indivisione: - stato, Art. 1103 p. 4; - patto, Art. 1104 p. 4; Art. 1111 p. 4; Art. 1111 p. 4.1.; - scioglimento, Art. 1111 p. 5; Opposizione, Art. 1101 p. 5; Art. 1107 p. 1; Art. 1113 p. 1; Art. 1113 p. 3; Art. 1113 p. 5; 235 - impugnativa, Art. 1113 p. 6; - trascrizione, Art. 1113 p. 4; - azione revocatoria, Art. 1113 p. 6.1; Partecipante: - disponibilità della quota, Art. 1103 p. 3; - nel godimento diviso nel tempo, Art. 1102 p. 1.1; - nel godimento indiretto della cosa, Art. 1102 p. 2; - nella comunione, Art. 1100 p. 1; - nella divisione, Art. 1113 p. 1 e 7, - nella divisione ereditaria, Art. 1116 p. 1; - nella rinuncia, Art. 1104 p. 4; - nel divieto del patto leonino, Art. 1101 p. 6; - nel diritto al rimborso, Art. 1104 p. 5, Art. 1110 p. 1; - nelle innovazioni, Art. 1102 p. 3.1; - nell’usucapione, Art. 1102 p. 4; - nell’alienazione del diritto, Art. 1103 p. 2 e 2.1, Art. 1108 p. 3; - nel ricorso all’autorità giudiziaria, Art. 1105 p. 4; - nello scioglimento della comunione, Art. 1111 p. 1 e 2; - obbligazioni solidali, Art. 1115 p. 1 - spese, Art. 1104 p. 1; Presunzione: - nell’amministrazione, Art. 1105 p. 1 - nel patto di indivisione, Art. 1111 p. 4 - nelle obbligazioni solidali, Art. 1115 p. 2; Quota, Art. 1100, p. 1: - alienazione, Art. 1103 p. 2; - amministrazione, Art. 1105 p. 1 e 2; - comunione ereditaria, Art. 1103 p. 4; - disponibilità, Art. 1103 p. 3; - disposizione della q., Art. 1103 p. 1; - divisione ereditaria, Art. 1116 p. 1; - innovazioni, Art. 1106 p. 1.1; - intervento nella divisione, Art. 1113 p. 1; - obbligazione propter rem, Art. 1104 p. 2; - opposizione, Art. 1113 p. 3; - tipi di comunione, Art. 1100 p. 2; - q. dei pesi (pro - quota), Art. 1101 p. 5; - q. dei vantaggi, Art. 1101 p. 4; - q. dominica (divieto del patto leonino), Art. 1101 p. 6; 236 - q. di comunione, Art. 1102 p. 1; - q. nei prelevamenti in natura, Art. 1113 p. 7; - q. nel godimento indiretto della cosa comune, Art. 1102 p. 2; - q. nella costituzione di diritti reali di godimento, Art. 1103 p. 1.1; - q. nella divisione, Art. 1114 p. 1; - q. nell’usucapione della cosa comune, Art. 1102 p. 4; - rinuncia, Art. 1104 p. 4; - scioglimento, Art. 1111 p. 2, Art. 1115 p. 2; Revoca: - dell’amministratore, Art. 1106 p. 3; Rinuncia: - all’uso della cosa comune, Art. 1104 p. 4; Scioglimento: - della comunione, Art. 1111 p. 1, 2, 3 e 5, Art. 1113 p. 1, 2, 3, 5, 6 e 7; - delle cose non soggette a divisione, Art. 1112 p. 1 e 2; - nel patto di indivisione, Art. 1111 p. 4 e 4.1; - nella divisione, Art. 1114 p. 1; - nell obbligazioni solidali, Art. 1115 p. 2; Società: Art. 1100 p. 2; - nel divieto del patto leonino, Art. 1101 p. 6; Sospensione, Art. 1109 p. 2; Art. 1111 p. 3; Art. 1114 p. 1.1; Spese: - cessionario, Art. 1104 p. 3; - innovazioni, Art. 1102 p. 3.1; - legali, Art. 1101 p. 5; - manutenzione, Art. 1100 p. 2; Art. 1104 p. 1; - necessarie, Art. 1101 p. 2; - obbligazione propter rem, Art. 1104 p. 2; - rimborso, Art. 1104 p. 5; - pesi, Art. 1101 p. 5; - rimborso, Art. 1104 p. 5, Art. 1110 p. 1; - s. condominiali, Art. 1104 p. 3; - s. di divisione, Art. 1111 p. 3; - s. utili, Art. 1104 p. 5, Art. 1110 p. 1; - s. voluttuarie, Art. 1105 p. 2; - vantaggi, Art. 1101 p. 4.1; 237 Uso: - collettivo, Art. 1102 p. 3; - della cosa comune, Art. 1102 p. 1 e 1.2; - frazionato, Art. 1102 p. 1.3; - rinuncia all’u., Art. 1104 p. 4; 238 239 INDICE BIBLIOGRAFICO Albertario E. 1937 Corso di diritto romano.

Danno: - nell’obbligazione propter rem, Art. 1104 p. 2; - nell’usucapione delal cosa comune, Art. 1102 p. 4; - nel godimento diviso nel tempo, Art. 1102 p. 1.1; - nella divisione, Art. 1113 p. 2; - nelle impugnazione delle deliberazioni, Art. 1109 p. 1; - nelle innovazioni, Art. 1108 p. 1; - risarcimento, Art. 1102 p. 4; Diritto: - al rimborso, Art. 1104 p. 5; - all’amministrazione, Art. 1105 p. 1; - del compartecipe, Art. 1103 p. 1; - dei condomini, Art. 1102 p. 1.1; - di intervento, Art. 1113 p. 1 e 2; - nel divieto del patto leonino, Art. 1101 p. 6; - nell’alienazione, Art. 1103 p. 2; - nella comunione, Art. 1100 p. 1; - nell’uso e godimento della cosa comune, Art. 1102 p. 1; - nello scioglimento, Art. 1111 p. 1 e 2; - potestativo nella comunione forzosa, Art. 1100 p. 2; 234 - reale di godimento, Art. 1103 p. 1.1, Frutti: - divisibilità, Art. 1102 p. 1; - nei vantaggi della cosa comune, Art. 1101 p. 4 e 4.2; - nelle innovazioni, Art. 1102 p. 1; - nel godimento indiretto, Art. 1102 p. 2; - nelle innovazioni, Art. 1102 p. 3.1; Godimento: - collettivo, Art. 1102 p. 3; - divisione in natura, Art. 1114 p. 1 e 1.1; - diviso nel tempo, Art. 1102 p. 2; - indiretto, Art. 1102 p. 2; - nei diritti reali, Art. 1116 p. 1; - nel diritto al rimborso, Art. 1104 p. 5; - nel divieto del patto leonino, Art. 1101 p. 6; - nel regolamento della comunione, Art. 1106 p. 1 e 2; - nel ricorso all’autorità giudiziaria, Art. 1105 p. 4; - nel rimborso delle spese, Art. 1110 p. 1; - nell’amministrazione della cosa comune, Art. 1105 p. 1 e 2; - nelle innovazioni, Art. 1108 p. 1 e 1.1; - nell’uso più intenso della cosa comune, Art. 1102 p. 1.2; - nella disposizione della quota, Art. 1103 p. 1.1; - nello scioglimento delal comunione, Art. 1111 p. 2 e 3; - nella nozione di comunione, Art. 1100 p. 1 e 2; - nelle innovazioni, Art. 1102 p. 3.1; - nelle spese, Art. 1104 p. 1; - comunione a scopo di g., Art. 1100 p. 2; - comunioni senza quote, Art. 1101 p. 1 e 2; - uso e g. nella cosa comune, Art. 1102 p. 1; Impugnazione: - della delibera, Art. 1102 p. 2, Art. 1109 p. 1 e 2, - del regolamento, Art. 1107 p. 1; - nell’opposizione, Art. 1113 p. 3 e 7; Indivisione: - stato, Art. 1103 p. 4; - patto, Art. 1104 p. 4; Art. 1111 p. 4; Art. 1111 p. 4.1.; - scioglimento, Art. 1111 p. 5; Opposizione, Art. 1101 p. 5; Art. 1107 p. 1; Art. 1113 p. 1; Art. 1113 p. 3; Art. 1113 p. 5; 235 - impugnativa, Art. 1113 p. 6; - trascrizione, Art. 1113 p. 4; - azione revocatoria, Art. 1113 p. 6.1; Partecipante: - disponibilità della quota, Art. 1103 p. 3; - nel godimento diviso nel tempo, Art. 1102 p. 1.1; - nel godimento indiretto della cosa, Art. 1102 p. 2; - nella comunione, Art. 1100 p. 1; - nella divisione, Art. 1113 p. 1 e 7, - nella divisione ereditaria, Art. 1116 p. 1; - nella rinuncia, Art. 1104 p. 4; - nel divieto del patto leonino, Art. 1101 p. 6; - nel diritto al rimborso, Art. 1104 p. 5, Art. 1110 p. 1; - nelle innovazioni, Art. 1102 p. 3.1; - nell’usucapione, Art. 1102 p. 4; - nell’alienazione del diritto, Art. 1103 p. 2 e 2.1, Art. 1108 p. 3; - nel ricorso all’autorità giudiziaria, Art. 1105 p. 4; - nello scioglimento della comunione, Art. 1111 p. 1 e 2; - obbligazioni solidali, Art. 1115 p. 1 - spese, Art. 1104 p. 1; Presunzione: - nell’amministrazione, Art. 1105 p. 1 - nel patto di indivisione, Art. 1111 p. 4 - nelle obbligazioni solidali, Art. 1115 p. 2; Quota, Art. 1100, p. 1: - alienazione, Art. 1103 p. 2; - amministrazione, Art. 1105 p. 1 e 2; - comunione ereditaria, Art. 1103 p. 4; - disponibilità, Art. 1103 p. 3; - disposizione della q., Art. 1103 p. 1; - divisione ereditaria, Art. 1116 p. 1; - innovazioni, Art. 1106 p. 1.1; - intervento nella divisione, Art. 1113 p. 1; - obbligazione propter rem, Art. 1104 p. 2; - opposizione, Art. 1113 p. 3; - tipi di comunione, Art. 1100 p. 2; - q. dei pesi (pro - quota), Art. 1101 p. 5; - q. dei vantaggi, Art. 1101 p. 4; - q. dominica (divieto del patto leonino), Art. 1101 p. 6; 236 - q. di comunione, Art. 1102 p. 1; - q. nei prelevamenti in natura, Art. 1113 p. 7; - q. nel godimento indiretto della cosa comune, Art. 1102 p. 2; - q. nella costituzione di diritti reali di godimento, Art. 1103 p. 1.1; - q. nella divisione, Art. 1114 p. 1; - q. nell’usucapione della cosa comune, Art. 1102 p. 4; - rinuncia, Art. 1104 p. 4; - scioglimento, Art. 1111 p. 2, Art. 1115 p. 2; Revoca: - dell’amministratore, Art. 1106 p. 3; Rinuncia: - all’uso della cosa comune, Art. 1104 p. 4; Scioglimento: - della comunione, Art. 1111 p. 1, 2, 3 e 5, Art. 1113 p. 1, 2, 3, 5, 6 e 7; - delle cose non soggette a divisione, Art. 1112 p. 1 e 2; - nel patto di indivisione, Art. 1111 p. 4 e 4.1; - nella divisione, Art. 1114 p. 1; - nell obbligazioni solidali, Art. 1115 p. 2; Società: Art. 1100 p. 2; - nel divieto del patto leonino, Art. 1101 p. 6; Sospensione, Art. 1109 p. 2; Art. 1111 p. 3; Art. 1114 p. 1.1; Spese: - cessionario, Art. 1104 p. 3; - innovazioni, Art. 1102 p. 3.1; - legali, Art. 1101 p. 5; - manutenzione, Art. 1100 p. 2; Art. 1104 p. 1; - necessarie, Art. 1101 p. 2; - obbligazione propter rem, Art. 1104 p. 2; - rimborso, Art. 1104 p. 5; - pesi, Art. 1101 p. 5; - rimborso, Art. 1104 p. 5, Art. 1110 p. 1; - s. condominiali, Art. 1104 p. 3; - s. di divisione, Art. 1111 p. 3; - s. utili, Art. 1104 p. 5, Art. 1110 p. 1; - s. voluttuarie, Art. 1105 p. 2; - vantaggi, Art. 1101 p. 4.1; 237 Uso: - collettivo, Art. 1102 p. 3; - della cosa comune, Art. 1102 p. 1 e 1.2; - frazionato, Art. 1102 p. 1.3; - rinuncia all’u., Art. 1104 p. 4; 238 239 INDICE BIBLIOGRAFICO Albertario E. 1937 Corso di diritto romano.

L’obbligazione è propter rem 3. Obbligo del cessionario 4. La rinuncia all’uso della cosa comune 5.

L’obbligazione è propter rem 3. Obbligo del cessionario 4. La rinuncia all’uso della cosa comune 5.

Misurazioni REM, 120 15.7. Fitting con sistema REM, 123 15.8. Approfondimento: Working Memory e strategie di fit- ting, 123 8 Indice p. 127 Capitolo 16 Follow Up 16.1.

Misurazioni REM, 120 15.7. Fitting con sistema REM, 123 15.8. Approfondimento: Working Memory e strategie di fit- ting, 123 8 Indice p. 127 Capitolo 16 Follow Up 16.1.

Misurazioni REM Questo è in parte realizzabile attraverso un fitting eseguito con sistema che preveda l’esecuzione delle Real Ear Measu- rements (REM), cioè delle misurazioni che rilevano l’effetti- va pressione sonora che raggiunge la membrana timpanica mentre si indossa l’apparecchio acustico.

Misurazioni REM Questo è in parte realizzabile attraverso un fitting eseguito con sistema che preveda l’esecuzione delle Real Ear Measu- rements (REM), cioè delle misurazioni che rilevano l’effetti- va pressione sonora che raggiunge la membrana timpanica mentre si indossa l’apparecchio acustico.

Le principali misurazioni REM. ACRONIMO TIPO DI MISURA REAG (Real Ear Aided Gain) Misura di guadagno, con apparecchio acustico indossato e acceso REAR (Real Ear Aided Response) Misura di risposta, con apparecchio acu- stico indossato e acceso REIG (Real Ear Insertion Gain) Misura di guadagno, con apparecchio acustico indossato e acceso (differenza tra REUG e REAG) REOG (Real Ear Occluded Gain) Misura di guadagno con apparecchio acustico indossato e spento REOR (Real Ear Occluded Response) Misura di risposta con apparecchio acu- stico indossato e spento REUG (Real Ear Unaided Gain) Misura di guadagno, senza apparecchio acustico REUR (Real Ear Unaided Response) Misura di risposta, senza apparecchio acustico 122 Tecniche audioprotesiche – Posizionare il paziente a circa 1 metro di distanza dal- la cassa acustica ed eseguire una calibrazione dei tu- bicini sonda ed accertarsi che siano entro i limiti di riferimento; – Inserire il microfono sonda, che in caso di soggetti adulti, va posizionato a non più di 3-5 mm e a non meno di 6 mm dalla membrana timpanica.

Le principali misurazioni REM. ACRONIMO TIPO DI MISURA REAG (Real Ear Aided Gain) Misura di guadagno, con apparecchio acustico indossato e acceso REAR (Real Ear Aided Response) Misura di risposta, con apparecchio acu- stico indossato e acceso REIG (Real Ear Insertion Gain) Misura di guadagno, con apparecchio acustico indossato e acceso (differenza tra REUG e REAG) REOG (Real Ear Occluded Gain) Misura di guadagno con apparecchio acustico indossato e spento REOR (Real Ear Occluded Response) Misura di risposta con apparecchio acu- stico indossato e spento REUG (Real Ear Unaided Gain) Misura di guadagno, senza apparecchio acustico REUR (Real Ear Unaided Response) Misura di risposta, senza apparecchio acustico 122 Tecniche audioprotesiche – Posizionare il paziente a circa 1 metro di distanza dal- la cassa acustica ed eseguire una calibrazione dei tu- bicini sonda ed accertarsi che siano entro i limiti di riferimento; – Inserire il microfono sonda, che in caso di soggetti adulti, va posizionato a non più di 3-5 mm e a non meno di 6 mm dalla membrana timpanica.

Il materiale che viene presentato durante l’esecuzione delle misurazioni REM è un file standardizzato, International Speech Test Signal (ISTS), cioè una voce femminile che legge la stessa frase in inglese, arabo, cinese, francese, tedesco e 15. 

Il materiale che viene presentato durante l’esecuzione delle misurazioni REM è un file standardizzato, International Speech Test Signal (ISTS), cioè una voce femminile che legge la stessa frase in inglese, arabo, cinese, francese, tedesco e 15. 

Fitting con sistema REM Una volta eseguite le misurazioni REM è possibile procede- re alla determinazione delle curve target, andando ad inseri- re come informazione preliminare i dati delle curve REAG.

Fitting con sistema REM Una volta eseguite le misurazioni REM è possibile procede- re alla determinazione delle curve target, andando ad inseri- re come informazione preliminare i dati delle curve REAG.

Piatto (2012), REM e fitting di apparecchi acustici, Acade- mia, Padova.

Piatto (2012), REM e fitting di apparecchi acustici, Acade- mia, Padova.

Item quod si quis fuerit et sit debitor dictorum homicidarum, seu alterius eo- rum ut supra, vere vel ficte ex quacumque causa vel ratione alicuius quantitatis pe- cunie aut rei consistentis, pondere mundo vel mensura, aut aliter cum carta aut sine carta, pure in diem aut sub condictione, vel habuerit et habeat, vel tenuerit et pos- siderit, vel quasi tempore supradicto habeat, vel teneat aliquam proprietatem aut rem dictis homicidis, seu altero eorum ut supra, ad fictum perpetuum, aut ad tem- pus vel aliter, aut aliquid aliud de bonis mobilibus seu se moventibus sive immobi- libus, aut aliquos fructus et reditus eorundem bonorum dictorum homicidarum seu alterius eorum ut supra et debeat infra terminum unius mensis cum dimidio proxi- me venturum a die presentis cride illud coram prefatis dominis Magistris in scriptis notificare et dare totum id quod dare tenebatur dictis homicidis, seu alteri eorum ut supra et cum causa, et omnia bona que per ipsum tenebantur aut quasi, tam mobilia 26 Leggasi: perditis.

Item quod si quis fuerit et sit debitor dictorum homicidarum, seu alterius eo- rum ut supra, vere vel ficte ex quacumque causa vel ratione alicuius quantitatis pe- cunie aut rei consistentis, pondere mundo vel mensura, aut aliter cum carta aut sine carta, pure in diem aut sub condictione, vel habuerit et habeat, vel tenuerit et pos- siderit, vel quasi tempore supradicto habeat, vel teneat aliquam proprietatem aut rem dictis homicidis, seu altero eorum ut supra, ad fictum perpetuum, aut ad tem- pus vel aliter, aut aliquid aliud de bonis mobilibus seu se moventibus sive immobi- libus, aut aliquos fructus et reditus eorundem bonorum dictorum homicidarum seu alterius eorum ut supra et debeat infra terminum unius mensis cum dimidio proxi- me venturum a die presentis cride illud coram prefatis dominis Magistris in scriptis notificare et dare totum id quod dare tenebatur dictis homicidis, seu alteri eorum ut supra et cum causa, et omnia bona que per ipsum tenebantur aut quasi, tam mobilia 26 Leggasi: perditis.

In iis tamen si quid, quod nusquam tamen ut spero, parum fuerit operi visum convenire, non mihi ascribendum putato cui nihil ad rem polliendam defuit vel stu- diis vel laboris.

In iis tamen si quid, quod nusquam tamen ut spero, parum fuerit operi visum convenire, non mihi ascribendum putato cui nihil ad rem polliendam defuit vel stu- diis vel laboris.

«PER MAGISTRUM FILIPPUM DE LAVANIA HUIUS ARTIS STAMPANDI IN HAC URBE PRIMUM LATOREM ATQUE INVENTO- REM» . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 87 1.

«PER MAGISTRUM FILIPPUM DE LAVANIA HUIUS ARTIS STAMPANDI IN HAC URBE PRIMUM LATOREM ATQUE INVENTO- REM» . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 87 1.

An indirect, in rem tax 31 2.2.3. How is the environmental tax to be applied?

An indirect, in rem tax 31 2.2.3. How is the environmental tax to be applied?

Ad valorem or in rem 40 2.2.3.5. Manufacturers’ or retail excise tax 41 2.2.3.6.

Ad valorem or in rem 40 2.2.3.5. Manufacturers’ or retail excise tax 41 2.2.3.6.

The chapter explores what type of tax this would have to be if it were to realize the objectives of the four-prong test, i.e. a direct or indirect tax, ad valorem or in rem.

The chapter explores what type of tax this would have to be if it were to realize the objectives of the four-prong test, i.e. a direct or indirect tax, ad valorem or in rem.

Chapter 7 covers the tax base and the methodology that countries are to use in identifying the in rem price of carbon.

Chapter 7 covers the tax base and the methodology that countries are to use in identifying the in rem price of carbon.

An indirect, in rem tax Taxes can be applied directly or indirectly, depending on the element or item subject to tax.

An indirect, in rem tax Taxes can be applied directly or indirectly, depending on the element or item subject to tax.

http://online.ibfd.org/kbase/#topic=doc&url=/highlight/collections/itg/html/itg_direct_tax.html&q=direct+tax+taxes&WT.z_nav=Search&colid=4949 http://online.ibfd.org/kbase/#topic=doc&url=/highlight/collections/itg/html/itg_direct_tax.html&q=direct+tax+taxes&WT.z_nav=Search&colid=4949 http://online.ibfd.org/kbase/#topic=doc&url=/highlight/collections/itg/html/itg_direct_tax.html&q=direct+tax+taxes&WT.z_nav=Search&colid=4949 http://epp.eurostat.ec.europa.eu/statistics_explained/index.php/Glossary:Eurostat http://epp.eurostat.ec.europa.eu/statistics_explained/index.php/Glossary:Eurostat 33 The need for a change in paradigm in the design of environmental policy Perhaps one more elucidative distinction would be to differentiate the tax according to whether it is one in personam80 or in rem.81 The former form would be formulated in order to inflict a direct tax burden on a specific person, whereas the latter would be concerned with marking the product with the incidence of a particular tax. Taxes in rem thus tend to follow the product, whereas in personam taxes follow the taxpayer.

http://online.ibfd.org/kbase/#topic=doc&url=/highlight/collections/itg/html/itg_direct_tax.html&q=direct+tax+taxes&WT.z_nav=Search&colid=4949 http://online.ibfd.org/kbase/#topic=doc&url=/highlight/collections/itg/html/itg_direct_tax.html&q=direct+tax+taxes&WT.z_nav=Search&colid=4949 http://online.ibfd.org/kbase/#topic=doc&url=/highlight/collections/itg/html/itg_direct_tax.html&q=direct+tax+taxes&WT.z_nav=Search&colid=4949 http://epp.eurostat.ec.europa.eu/statistics_explained/index.php/Glossary:Eurostat http://epp.eurostat.ec.europa.eu/statistics_explained/index.php/Glossary:Eurostat 33 The need for a change in paradigm in the design of environmental policy Perhaps one more elucidative distinction would be to differentiate the tax according to whether it is one in personam80 or in rem.81 The former form would be formulated in order to inflict a direct tax burden on a specific person, whereas the latter would be concerned with marking the product with the incidence of a particular tax. Taxes in rem thus tend to follow the product, whereas in personam taxes follow the taxpayer.

Following that classification, one would categorize an environmental tax as an indirect tax levied in rem because it is dependent on a product82 and is generally applied as a result of a process of industrialization or production.

Following that classification, one would categorize an environmental tax as an indirect tax levied in rem because it is dependent on a product82 and is generally applied as a result of a process of industrialization or production.

The next issue is thus to identify the appropriate mechanism through which countries might utilize a coordinated approach in order to impose one such in rem, indirect tax.

The next issue is thus to identify the appropriate mechanism through which countries might utilize a coordinated approach in order to impose one such in rem, indirect tax.

A tax “in rem” is defined as follows: “An in rem tax is a tax (literally translated, a tax ‘on things’) imposed on activities or objects as such, i.e. on purchases, sales, or the holding of property, without reference to the characteristics of the taxpayer.

A tax “in rem” is defined as follows: “An in rem tax is a tax (literally translated, a tax ‘on things’) imposed on activities or objects as such, i.e. on purchases, sales, or the holding of property, without reference to the characteristics of the taxpayer.

See Tax in rem, in International Tax Glossary, Glossary IBFD). 82. For example, it could be the pollution, energy, carbon or the natural resource.

See Tax in rem, in International Tax Glossary, Glossary IBFD). 82. For example, it could be the pollution, energy, carbon or the natural resource.

Value-added (type) taxes A value-added tax (VAT) is an in rem tax collected in stages by enterprises involved in the same production chain.

Value-added (type) taxes A value-added tax (VAT) is an in rem tax collected in stages by enterprises involved in the same production chain.

Ad valorem or in rem It is important to emphasize that although conventional policy generally advocates that all excises are to be levied on an ad valorem basis rather than on a specific basis,100 an ad valorem tax101 would not work under the circumstances of the current framework because it would fail to create a direct correlation between the volume (or presence) of a polluting substance and the tax rate.

Ad valorem or in rem It is important to emphasize that although conventional policy generally advocates that all excises are to be levied on an ad valorem basis rather than on a specific basis,100 an ad valorem tax101 would not work under the circumstances of the current framework because it would fail to create a direct correlation between the volume (or presence) of a polluting substance and the tax rate.

It is believed that an upstream extractor’s excise tax will contribute to the administrative advantage of simplicity, transparency and reduced number of taxpayers, which are attributes that outweigh any other benefits that may be derived from a midstream or downstream tax.105 An extraction excise could likewise also facilitate the application and control of the excise by develop- ing countries and emerging economies,106 which is an extremely important issue, considering that most of the fossil fuel mineral reserves are located in those countries.107 An extractor excise tax is the preferred option out of the in rem, indirect taxing vehicles analysed in this section due to the excise tax’s inherent ability of making a specific correlation between the volume of the polluting substance and the tax incidence.

It is believed that an upstream extractor’s excise tax will contribute to the administrative advantage of simplicity, transparency and reduced number of taxpayers, which are attributes that outweigh any other benefits that may be derived from a midstream or downstream tax.105 An extraction excise could likewise also facilitate the application and control of the excise by develop- ing countries and emerging economies,106 which is an extremely important issue, considering that most of the fossil fuel mineral reserves are located in those countries.107 An extractor excise tax is the preferred option out of the in rem, indirect taxing vehicles analysed in this section due to the excise tax’s inherent ability of making a specific correlation between the volume of the polluting substance and the tax incidence.

In other words, transport and resource taxes were excluded from the scope of this research because they are not indirect taxes in rem.

In other words, transport and resource taxes were excluded from the scope of this research because they are not indirect taxes in rem.

Starting from the identification of a motiva- tion for the introduction of environmental taxes via the four-prong test,188 it went on to identify the nature of the environmental tax that the proposed MCTT aims to support: an indirect excise tax levied on carbon and mea- sured in rem to specifically address the polluting substance, i.e. carbon.

Starting from the identification of a motiva- tion for the introduction of environmental taxes via the four-prong test,188 it went on to identify the nature of the environmental tax that the proposed MCTT aims to support: an indirect excise tax levied on carbon and mea- sured in rem to specifically address the polluting substance, i.e. carbon.

It is thus regarded to have envi- ronmental purpose and effect.948 “Carbon tax” is an indirect, in rem, environmental tax imposed on a physical unit of in natura carbon.949 “Emissions” means the anthropogenic carbon dioxide emissions resulting from the combustion of fossil fuels.950 “Fossil fuels” means any oil, gas and coal natural resources.951 “Clean air” means the exhaustible natural resource whose oxygen-based composition contains carbon particles at a concentration considered to be suitable to preserve human, animal and plant life.

It is thus regarded to have envi- ronmental purpose and effect.948 “Carbon tax” is an indirect, in rem, environmental tax imposed on a physical unit of in natura carbon.949 “Emissions” means the anthropogenic carbon dioxide emissions resulting from the combustion of fossil fuels.950 “Fossil fuels” means any oil, gas and coal natural resources.951 “Clean air” means the exhaustible natural resource whose oxygen-based composition contains carbon particles at a concentration considered to be suitable to preserve human, animal and plant life.

An indirect, in rem tax 2.2.3. How is the environmental tax to be applied?

An indirect, in rem tax 2.2.3. How is the environmental tax to be applied?

Ad valorem or in rem 2.2.3.5. Manufacturers’ or retail excise tax 2.2.3.6.

Ad valorem or in rem 2.2.3.5. Manufacturers’ or retail excise tax 2.2.3.6.

La fase no-REM, sueño profundo o sueño lento . . . . .213 13.2.2. La fase REM, sueño activo o sueño rápido . . . . . . . . . .214 13.3.

La fase no-REM, sueño profundo o sueño lento . . . . .213 13.2.2. La fase REM, sueño activo o sueño rápido . . . . . . . . . .214 13.3.

Ramos Gordillo 211 MEDIDAS BÁSICAS DE HIGIENE – El sueño. • Fase no-REM. • Fase REM

Ramos Gordillo 211 MEDIDAS BÁSICAS DE HIGIENE – El sueño. • Fase no-REM. • Fase REM

La fase no-REM, sueño profundo o sueño lento Que se divide a su vez en cuatro etapas.

La fase no-REM, sueño profundo o sueño lento Que se divide a su vez en cuatro etapas.

La fase REM, sueño activo o sueño rápido (Rapid eye movement-movi- miento rápido de los ojos) Donde se presentan visiones y vivencias, con rápidos movimientos de los globos oculares, sueños y pesadillas, unido a una rápida depresión del tono muscular.

La fase REM, sueño activo o sueño rápido (Rapid eye movement-movi- miento rápido de los ojos) Donde se presentan visiones y vivencias, con rápidos movimientos de los globos oculares, sueños y pesadillas, unido a una rápida depresión del tono muscular.

Un porcentaje bastante elevado del sueño se corresponde con el sueño lento, profundo o fase no-REM (70-80%), que se ve interrumpido por el sueño rápido, activo o fase REM (20-30%) varias veces.

Un porcentaje bastante elevado del sueño se corresponde con el sueño lento, profundo o fase no-REM (70-80%), que se ve interrumpido por el sueño rápido, activo o fase REM (20-30%) varias veces.

Ocupación de la empresa peculiar e intervención judicial de los benefi cios: Melior est Peculio Occupantis- In Rem Verso .............................................................................. 195 6.5.

Ocupación de la empresa peculiar e intervención judicial de los benefi cios: Melior est Peculio Occupantis- In Rem Verso .............................................................................. 195 6.5.

Así, al decir de Ulpiano, en sus comentarios al libro XXIX al edicto del pretor, placet, non solum eam pecuniam in rem verti, quae statim a creditore ad dominum pervenerit, sed et quae prius fuerit in peculio.

Así, al decir de Ulpiano, en sus comentarios al libro XXIX al edicto del pretor, placet, non solum eam pecuniam in rem verti, quae statim a creditore ad dominum pervenerit, sed et quae prius fuerit in peculio.

Esta naturaleza jurídica, de limitación patrimonial y responsabilidad patrimonial separadas, permite, desde la óptica procesal, que se pueda demandar tanto a la empresa con la acción de peculio (si prius in peculium vertit pecu- niam) como al dueño, con la actio in rem verso, por los beneficios adquiridos (mox in rem domini, esse de in rem verso actio possit).

Esta naturaleza jurídica, de limitación patrimonial y responsabilidad patrimonial separadas, permite, desde la óptica procesal, que se pueda demandar tanto a la empresa con la acción de peculio (si prius in peculium vertit pecu- niam) como al dueño, con la actio in rem verso, por los beneficios adquiridos (mox in rem domini, esse de in rem verso actio possit).

Nos negotiorum gestorum actio; si vero quasi mandato servi, etiam de pecu- lio et de in rem verso agere te posse responsum est.

Nos negotiorum gestorum actio; si vero quasi mandato servi, etiam de pecu- lio et de in rem verso agere te posse responsum est.

El peculio comercial es una empresa que se gestiona, dirige (= peculia- rem exercere151) y explota mediante el comercio y los negocios (ma- nagement de empresa peculiar, business in peculium).

El peculio comercial es una empresa que se gestiona, dirige (= peculia- rem exercere151) y explota mediante el comercio y los negocios (ma- nagement de empresa peculiar, business in peculium).

De rem verso namque actio perpetua est”. 485 D. 14, 4, 7, 3. D. 14, 4, 5, 1. 486 Buckland, W.W., cit. p. 534. 174 GUILLERMO SUÁREZ BLÁZQUEZ autem vocantur, qui in potestate habent cum creditoris mercis487.

De rem verso namque actio perpetua est”. 485 D. 14, 4, 7, 3. D. 14, 4, 5, 1. 486 Buckland, W.W., cit. p. 534. 174 GUILLERMO SUÁREZ BLÁZQUEZ autem vocantur, qui in potestate habent cum creditoris mercis487.

Si se demuestra que el dueño, o dueños de la empresa se han enriquecido, in rem verso, el juez dicta la primera sentencia de intervención que da derecho al posterior cobro de los beneficios in rem verso.

Si se demuestra que el dueño, o dueños de la empresa se han enriquecido, in rem verso, el juez dicta la primera sentencia de intervención que da derecho al posterior cobro de los beneficios in rem verso.

A ello parece responder el se- gundo texto jurídico de Gayo, anteriormente mencionado, que fue insertado por los compiladores en el libro XV, Título III, De In Rem Verso.

A ello parece responder el se- gundo texto jurídico de Gayo, anteriormente mencionado, que fue insertado por los compiladores en el libro XV, Título III, De In Rem Verso.

De este modo, el juez investiga el origen y la cuantía de las inversiones en plusvalías empresariales que han sido realizadas por los directivos y los gerentes en el patrimonio privado del dueño (in rem verso).

De este modo, el juez investiga el origen y la cuantía de las inversiones en plusvalías empresariales que han sido realizadas por los directivos y los gerentes en el patrimonio privado del dueño (in rem verso).

Solo si no existen ganancias o plusvalías in rem verso, el juez liquida posteriormente el peculio industrial en bancarrota en favor del acreedor que primero ocupe su capital neto. Por otra parte, se debe subrayar que la actio In Rem Verso es perpetua y, en algunas ocasiones, como ya advertía Labeón, los acreedores pueden ejercitar y perseguir directamente las ganancias empresariales in rem verso (D. 15, 3, 1, 1) sin necesidad de accionar con la acción de Peculio.

Solo si no existen ganancias o plusvalías in rem verso, el juez liquida posteriormente el peculio industrial en bancarrota en favor del acreedor que primero ocupe su capital neto. Por otra parte, se debe subrayar que la actio In Rem Verso es perpetua y, en algunas ocasiones, como ya advertía Labeón, los acreedores pueden ejercitar y perseguir directamente las ganancias empresariales in rem verso (D. 15, 3, 1, 1) sin necesidad de accionar con la acción de Peculio.

La desigualdad jurídica procesal de los acreedores fue el principio rector del proceso de peculio et in rem verso, fruto de una suspensión de pagos de la empresa peculiar quebrada.

La desigualdad jurídica procesal de los acreedores fue el principio rector del proceso de peculio et in rem verso, fruto de una suspensión de pagos de la empresa peculiar quebrada.

La responsabilidad civil es limitada –non in soli- dum tamen556– pues esta solo comprende las plusvalías empresariales peculiares que hubiesen revertido en el beneficio privado del dueño –In Rem Verso–: hoc autem toties verum est, quoties servus rem domi- ni gerens locupletiorem eum facit nummis peculiaribus, (mas esto es verdad siempre y cuando el esclavo, gestionando negocios del señor, hace más rico a este con “dinero del peculio”)557.

La responsabilidad civil es limitada –non in soli- dum tamen556– pues esta solo comprende las plusvalías empresariales peculiares que hubiesen revertido en el beneficio privado del dueño –In Rem Verso–: hoc autem toties verum est, quoties servus rem domi- ni gerens locupletiorem eum facit nummis peculiaribus, (mas esto es verdad siempre y cuando el esclavo, gestionando negocios del señor, hace más rico a este con “dinero del peculio”)557.

En este supuesto, la acción será “in rem verso, pro parte”558. a. Por otra parte, el caso número 1 (Acción de Peculio) y este (In Rem Verso) caminan siempre unidos en el proceso ci- vil.

En este supuesto, la acción será “in rem verso, pro parte”558. a. Por otra parte, el caso número 1 (Acción de Peculio) y este (In Rem Verso) caminan siempre unidos en el proceso ci- vil.

La fórmula comprendía dos acciones –De Peculio et In Rem Verso559– y nalizaba con dos condenas diferentes560: 553 D. 15, 1, 47, 2. 554 D. 15, 1, 30, 4. 555 Gayo, Inst.

La fórmula comprendía dos acciones –De Peculio et In Rem Verso559– y nalizaba con dos condenas diferentes560: 553 D. 15, 1, 47, 2. 554 D. 15, 1, 30, 4. 555 Gayo, Inst.

IV, 74a: Nam, ut supra diximus, eadem formula et de peculio et de in rem verso agitur. 560 Ibíd., Inst. IV, 72a: Qua de peculio deque eo, quod in rem patris dominive versum sit, agitur, tamen duas habet condemnationes.

IV, 74a: Nam, ut supra diximus, eadem formula et de peculio et de in rem verso agitur. 560 Ibíd., Inst. IV, 72a: Qua de peculio deque eo, quod in rem patris dominive versum sit, agitur, tamen duas habet condemnationes.

Del mismo modo, el proveedor puede ejercitar la Actio de In Rem Verso frente al directivo vicario –servus vi- 565 D. 15, 1, 4, 6.

Del mismo modo, el proveedor puede ejercitar la Actio de In Rem Verso frente al directivo vicario –servus vi- 565 D. 15, 1, 4, 6.

C.) sostiene que: Conditio, autem praepositionis servanda est, quid enim si cer- ta lege, vel interventu cuiusdam personae, vel sub pignore voluit cu meo contrahi, vel ad certam rem?

C.) sostiene que: Conditio, autem praepositionis servanda est, quid enim si cer- ta lege, vel interventu cuiusdam personae, vel sub pignore voluit cu meo contrahi, vel ad certam rem?

Los beneficios industriales que hayan pasado a formar parte del patrimonio privado del dueño y a los peculios de las empresas filiales son exigibles por los acreedores con la actio de In Rem Verso.

Los beneficios industriales que hayan pasado a formar parte del patrimonio privado del dueño y a los peculios de las empresas filiales son exigibles por los acreedores con la actio de In Rem Verso.

Non de unius racemis vindemiam sibi fecit, sed bene in rem suam vertit quidquid ubicumque invenit imitandum ....................................162 4. 4.

Non de unius racemis vindemiam sibi fecit, sed bene in rem suam vertit quidquid ubicumque invenit imitandum ....................................162 4. 4.

CAPITOLO V LA METAFORA DELLE API Apes enim quodam modo debemus imitari quae vagantur et flores carpunt, deinde quidquid attulere disponunt ac per favos dividunt, et sucum valium in unum sapo-rem mistura quidam et proprietatem spiritus sui mutant Macrobio, Sat.

CAPITOLO V LA METAFORA DELLE API Apes enim quodam modo debemus imitari quae vagantur et flores carpunt, deinde quidquid attulere disponunt ac per favos dividunt, et sucum valium in unum sapo-rem mistura quidam et proprietatem spiritus sui mutant Macrobio, Sat.

NON DE UNIUS RACEMIS VINDEMIAM SIBI FECIT, SED BENE IN REM SUAM VERTIT QUIDQUID UBICUMQUE INVENIT IMITANDUM L’assiduo dialogo con ‘l’archetipo’ viene interrotto o complicato a volte dall’imitazione di altri poeti, perché se Omero è l’indiscusso autore-modello per l’Eneide, non è l’unico, come aveva lasciato intuire il personaggio macro- biano: alium non frustra dixi, quia non de unius racemis vindemiam sibi fecit, sed bene in rem suam vertit quidquid ubicumque invenit imitandum75.

NON DE UNIUS RACEMIS VINDEMIAM SIBI FECIT, SED BENE IN REM SUAM VERTIT QUIDQUID UBICUMQUE INVENIT IMITANDUM L’assiduo dialogo con ‘l’archetipo’ viene interrotto o complicato a volte dall’imitazione di altri poeti, perché se Omero è l’indiscusso autore-modello per l’Eneide, non è l’unico, come aveva lasciato intuire il personaggio macro- biano: alium non frustra dixi, quia non de unius racemis vindemiam sibi fecit, sed bene in rem suam vertit quidquid ubicumque invenit imitandum75.

Virgilio94: conciliumque vocat divum pater atque hominum rex Ennio95: tum cum corde suo divum pater atque hominum rex Virgilio96: quadrupedante putrem sonitu quatit ungula campum Ennio: explorant Numidae: totam quatit ungula terram97 consequitur, summo sonitu quatit ungula terram98 it eques et plausu cava concutit ungula terram99 2) Sequenze più lunghe di un emistichio: Virgilio100: et mecum ingentes oras evolvite belli Ennio101: quis potis ingentes oras evolvere belli Virgilio102: unus qui nobis cunctando restituit rem Ennio103: unus homo nobis cunctando restituit rem Le occorrenze enniane riportate da Macrobio sono molto più numerose.

Virgilio94: conciliumque vocat divum pater atque hominum rex Ennio95: tum cum corde suo divum pater atque hominum rex Virgilio96: quadrupedante putrem sonitu quatit ungula campum Ennio: explorant Numidae: totam quatit ungula terram97 consequitur, summo sonitu quatit ungula terram98 it eques et plausu cava concutit ungula terram99 2) Sequenze più lunghe di un emistichio: Virgilio100: et mecum ingentes oras evolvite belli Ennio101: quis potis ingentes oras evolvere belli Virgilio102: unus qui nobis cunctando restituit rem Ennio103: unus homo nobis cunctando restituit rem Le occorrenze enniane riportate da Macrobio sono molto più numerose.

Il reato di furtum si compie sia quando il ladro porta via un bene altrui per impadro- nirsene, intercipiendi causa rem alienam amovet, sia quando più in generale si serve di un bene altrui contro la volontà del proprietario, quis rem alienam invito domino contrectat23, sia, infine, quando trae un guadagno dall’uso della proprietà altrui, si quis usum alienae rei in suum lucrum convertat24.

Il reato di furtum si compie sia quando il ladro porta via un bene altrui per impadro- nirsene, intercipiendi causa rem alienam amovet, sia quando più in generale si serve di un bene altrui contro la volontà del proprietario, quis rem alienam invito domino contrectat23, sia, infine, quando trae un guadagno dall’uso della proprietà altrui, si quis usum alienae rei in suum lucrum convertat24.

Meminisse est rem commissam memoriae custodire: at contra scire est et sua facere quae- que nec ad exemplar pendere et totiens respicere ad magistrum73.

Meminisse est rem commissam memoriae custodire: at contra scire est et sua facere quae- que nec ad exemplar pendere et totiens respicere ad magistrum73.

Entrambi, infatti, esortano i giovani a non contentarsi di un modello unico, ma a nutrire la loro esperienza con lo studio, oltre che degli autori contemporanei, anche di quelli del passato, sia perché, sottolinea, la co- noscenza di numerosi esemplari è molto utile alla formazione dell’oratore, sia perché lo stare aggrappati ad un solo testo conduce ad un sicuro insuccesso, in quanto nessuno riesce mai ad essere pari al modello imitato: Facitis autem, iuvenes mei, rem necessariam et utilem, quod, non contenti exemplis saeculi vestri, prioris quoque vultis cognoscere, primum quia, quo plura exempla in- specta sunt, plus in eloquentiam proficitur.

Entrambi, infatti, esortano i giovani a non contentarsi di un modello unico, ma a nutrire la loro esperienza con lo studio, oltre che degli autori contemporanei, anche di quelli del passato, sia perché, sottolinea, la co- noscenza di numerosi esemplari è molto utile alla formazione dell’oratore, sia perché lo stare aggrappati ad un solo testo conduce ad un sicuro insuccesso, in quanto nessuno riesce mai ad essere pari al modello imitato: Facitis autem, iuvenes mei, rem necessariam et utilem, quod, non contenti exemplis saeculi vestri, prioris quoque vultis cognoscere, primum quia, quo plura exempla in- specta sunt, plus in eloquentiam proficitur.

Sánchez Sánchez, Maria del Mar Cebrián Villar, Elisa Botella Rodríguez Una revisión de los recursos educativos multimedia ....................................... 604 Carm en Trueba, Lorena Rem uzgo Nuevas perspectivas en la investigación docente de la historia económica 8 w w w .e d it o ri a lu c .e s Clase s prácticas y prácticas de cam po : in ve s tigació n y su fo m e n to e n h is to ria e co n ó m ica Practical clas se s : re s e arch an d h is e n co urage m e n t in e co n o m ic h is to ry Pedro Amigo David Carvajal Hilario Casado J orge Lafuente Pedro Pablo Ortúñez Historia e Instituciones Económicas.

Sánchez Sánchez, Maria del Mar Cebrián Villar, Elisa Botella Rodríguez Una revisión de los recursos educativos multimedia ....................................... 604 Carm en Trueba, Lorena Rem uzgo Nuevas perspectivas en la investigación docente de la historia económica 8 w w w .e d it o ri a lu c .e s Clase s prácticas y prácticas de cam po : in ve s tigació n y su fo m e n to e n h is to ria e co n ó m ica Practical clas se s : re s e arch an d h is e n co urage m e n t in e co n o m ic h is to ry Pedro Amigo David Carvajal Hilario Casado J orge Lafuente Pedro Pablo Ortúñez Historia e Instituciones Económicas.

L’animus rem sibi habendi del possesso idoneo all’acquisto per usucapione .... 24 1.6.

L’animus rem sibi habendi del possesso idoneo all’acquisto per usucapione .... 24 1.6.

L’animus rem sibi habendi del possesso idoneo all’acquisto per usucapione. - 1.6.

L’animus rem sibi habendi del possesso idoneo all’acquisto per usucapione. - 1.6.

L’animus rem sibi habendi del possesso idoneo all’acquisto per usucapione Ci è consegnata dalla tradizione giuridica la figura dell’usucapione, intesa quale modo attraverso il quale rimane dato acquistare la proprietà a titolo originario, così dei diritti reali di godimento.

L’animus rem sibi habendi del possesso idoneo all’acquisto per usucapione Ci è consegnata dalla tradizione giuridica la figura dell’usucapione, intesa quale modo attraverso il quale rimane dato acquistare la proprietà a titolo originario, così dei diritti reali di godimento.

In particolare, affinché la cosa oggetto del relativo possesso, possa integrare una figura di possesso idonea ai fini dell’acquisto della stessa per usucapione, è necessaria la sussistenza dell’animus rem sibi habendi.

In particolare, affinché la cosa oggetto del relativo possesso, possa integrare una figura di possesso idonea ai fini dell’acquisto della stessa per usucapione, è necessaria la sussistenza dell’animus rem sibi habendi.

La questione, di per sé non trascurabile in chiave di esatta qualificazione dell’elemento psicologico, si legge bene nell’interpretazione che si ricava da passi giurisprudenziali, nei quali si afferma così che "l'ordinamento non garantisce la tutela possessoria in favore di chi pretenda di esercitare il possesso su un fondo altrui con una modalità tale da rendere evidentemente non percepibile l'animus rem sibi habendi, ma anzi ponendo in essere un atteggiamento che depone nel senso opposto dell'assenza dell'elemento psicologico dato che così facendo porrebbe in essere un comportamento furtivo che è tipico di chi agisce in modo da non farsi notare" (Cass. n. 248/2014).

La questione, di per sé non trascurabile in chiave di esatta qualificazione dell’elemento psicologico, si legge bene nell’interpretazione che si ricava da passi giurisprudenziali, nei quali si afferma così che "l'ordinamento non garantisce la tutela possessoria in favore di chi pretenda di esercitare il possesso su un fondo altrui con una modalità tale da rendere evidentemente non percepibile l'animus rem sibi habendi, ma anzi ponendo in essere un atteggiamento che depone nel senso opposto dell'assenza dell'elemento psicologico dato che così facendo porrebbe in essere un comportamento furtivo che è tipico di chi agisce in modo da non farsi notare" (Cass. n. 248/2014).

Tale potere si 37 traduce, come dinanzi osservato, nello svolgimento di un’attività corrispondente all’esercizio del diritto di proprietà oppure ad altro diritto reale, che resta accompagnato dall’animus rem sibi habendi.

Tale potere si 37 traduce, come dinanzi osservato, nello svolgimento di un’attività corrispondente all’esercizio del diritto di proprietà oppure ad altro diritto reale, che resta accompagnato dall’animus rem sibi habendi.

Esso trova la sua manifestazione nell'esercizio di un'attività, la quale corrisponde a quello del diritto di proprietà o di altro diritto reale, che rimane accompagnata dall'animus rem sibi habendi.

Esso trova la sua manifestazione nell'esercizio di un'attività, la quale corrisponde a quello del diritto di proprietà o di altro diritto reale, che rimane accompagnata dall'animus rem sibi habendi.

L’animus rem sibi habendi del possesso idoneo all’acquisto per usucapione 1.6.

L’animus rem sibi habendi del possesso idoneo all’acquisto per usucapione 1.6.

Le stesse varianti fisiognomiche sperimentate e ricercate da Rem- brandt furono in seguito classificate secondo uno schema deduttivo nel- l’opera di Charles Le Brun […].

Le stesse varianti fisiognomiche sperimentate e ricercate da Rem- brandt furono in seguito classificate secondo uno schema deduttivo nel- l’opera di Charles Le Brun […].

In un secondo periodo, in una fase intermedia della sua opera, «Rem- brandt sperimenta gli atteggiamenti e i gesti convenzionali, al di là dei moti spontanei del corpo»92, come nel suo Autoritratto del 1640 (Londra, Natio- nal Gallery) in cui imita la posa dell’Ariosto di Tiziano.

In un secondo periodo, in una fase intermedia della sua opera, «Rem- brandt sperimenta gli atteggiamenti e i gesti convenzionali, al di là dei moti spontanei del corpo»92, come nel suo Autoritratto del 1640 (Londra, Natio- nal Gallery) in cui imita la posa dell’Ariosto di Tiziano.

Preliminari e delimitazioni di campo 3 Non solo psicologia…, p. 3 - Non solo autoritratti di artisti…, p. 4 - Imitazioni e citazioni, p. 7 - Autoritratto come autoproiezione, p. 7 - L’autoritratto nelle vesti di altri, p. 10 - Autoritratto come travesti- mento, p. 14 - Il caso di Picasso, p. 14 - Ritratti in forma di autoritratti e autoritratti in forma di ritratti, p. 15 - Autoritratto mentale e auto- ritratto come negazione di soggettività, p. 16 - Autoritratto e poeti- ca funzionale, p. 17 - Autoritratto e pulsione autobiografica, p. 18 - L’autorappresentazione prefisiognomica e l’autoritratto come im- pronta, p. 19 - L’ombra e il riflesso, p. 21 - Gli autoritratti non ritratti e il meccanismo della proiezione, p. 22 - Autobiografia e autoritrat- to, p. 26 - Pensiero visivo e pensiero verbale, p. 26 - L’esempio di Rem- brandt, p. 28 - Autoritratto e scrittura autobiografica, p. 29 - Il silen- zio dei pittori, p. 31 - Ritratto come autoritratto, p. 31 - Diverse in- tenzioni e funzioni dell’autoritratto, p. 33 - Note, p. 39 2.

Preliminari e delimitazioni di campo 3 Non solo psicologia…, p. 3 - Non solo autoritratti di artisti…, p. 4 - Imitazioni e citazioni, p. 7 - Autoritratto come autoproiezione, p. 7 - L’autoritratto nelle vesti di altri, p. 10 - Autoritratto come travesti- mento, p. 14 - Il caso di Picasso, p. 14 - Ritratti in forma di autoritratti e autoritratti in forma di ritratti, p. 15 - Autoritratto mentale e auto- ritratto come negazione di soggettività, p. 16 - Autoritratto e poeti- ca funzionale, p. 17 - Autoritratto e pulsione autobiografica, p. 18 - L’autorappresentazione prefisiognomica e l’autoritratto come im- pronta, p. 19 - L’ombra e il riflesso, p. 21 - Gli autoritratti non ritratti e il meccanismo della proiezione, p. 22 - Autobiografia e autoritrat- to, p. 26 - Pensiero visivo e pensiero verbale, p. 26 - L’esempio di Rem- brandt, p. 28 - Autoritratto e scrittura autobiografica, p. 29 - Il silen- zio dei pittori, p. 31 - Ritratto come autoritratto, p. 31 - Diverse in- tenzioni e funzioni dell’autoritratto, p. 33 - Note, p. 39 2.

Confisca in rem. Confisca non basata sulla condanna 204 5. La protezione dei testimoni 207 6.

Confisca in rem. Confisca non basata sulla condanna 204 5. La protezione dei testimoni 207 6.

Innanzitutto, la Direttiva distingue all’art. 4 due differenti categorie di confisca, che nel testo della proposta erano infatti trattate in due articoli: una “confisca basata sulla condanna” (cfr. art. 4 della proposta) e – vera novità a livel- lo eurocomunitario – una “confisca non basata sulla condanna” (sostanzialmente una sorta di misura amministrativa in rem; v. art. 5 della proposta e pag. 12 della relazione di accompagnamento).

Innanzitutto, la Direttiva distingue all’art. 4 due differenti categorie di confisca, che nel testo della proposta erano infatti trattate in due articoli: una “confisca basata sulla condanna” (cfr. art. 4 della proposta) e – vera novità a livel- lo eurocomunitario – una “confisca non basata sulla condanna” (sostanzialmente una sorta di misura amministrativa in rem; v. art. 5 della proposta e pag. 12 della relazione di accompagnamento).

Il tutto non senza sottolineare, d’altra parte, come il proliferare di sequestri e confische “atipici” e destinati a soddisfare finalità quanto mai variegate (e neppure tutte di carattere lato sensu emergenzia- le) abbia portato in sede dottrinaria a formulare più d’una perplessità verso un atteggiamento normativo propenso alla creazione di un sistema alternativo fon- dato su misure patrimoniali, e destinato ad operare su malfermi presupposti di pericolosità in rem o in personam, al di fuori di una chiara collocazione all’interno delle garanzie stabilite in tema di giusto processo146.

Il tutto non senza sottolineare, d’altra parte, come il proliferare di sequestri e confische “atipici” e destinati a soddisfare finalità quanto mai variegate (e neppure tutte di carattere lato sensu emergenzia- le) abbia portato in sede dottrinaria a formulare più d’una perplessità verso un atteggiamento normativo propenso alla creazione di un sistema alternativo fon- dato su misure patrimoniali, e destinato ad operare su malfermi presupposti di pericolosità in rem o in personam, al di fuori di una chiara collocazione all’interno delle garanzie stabilite in tema di giusto processo146.

Confisca in rem. Confisca non basata sulla condanna. - 5. La protezione dei testimoni. - 6.

Confisca in rem. Confisca non basata sulla condanna. - 5. La protezione dei testimoni. - 6.

Confisca in rem. Confisca non basata sulla condanna. Nono- stante la definizione ampia dei proventi di reato che sono passibili di confisca e la possibilità di confiscare in alternativa “beni il cui valore corrisponda a quello di tali proventi” – il concetto di confisca, nella Convenzione di Palermo, continua a essere fondamentalmente legato ai beni ottenuti da singoli reati accertati.

Confisca in rem. Confisca non basata sulla condanna. Nono- stante la definizione ampia dei proventi di reato che sono passibili di confisca e la possibilità di confiscare in alternativa “beni il cui valore corrisponda a quello di tali proventi” – il concetto di confisca, nella Convenzione di Palermo, continua a essere fondamentalmente legato ai beni ottenuti da singoli reati accertati.

Nei paesi di “common law”, in genere è disponibile un sistema di confisca civi- le, che comprende la “confisca in rem”, una forma di confisca in cui, nell’ambito di procedimenti civili l’azione è promossa rispetto agli stessi beni, allo scopo di trasferirne la proprietà al governo.

Nei paesi di “common law”, in genere è disponibile un sistema di confisca civi- le, che comprende la “confisca in rem”, una forma di confisca in cui, nell’ambito di procedimenti civili l’azione è promossa rispetto agli stessi beni, allo scopo di trasferirne la proprietà al governo.

Condanna pecuniaria ed in ipsam rem Contenuto ed estensione dell'arbitrium iudicis nel diritto clas- sico e nel giustínianeo . . pag.

Condanna pecuniaria ed in ipsam rem Contenuto ed estensione dell'arbitrium iudicis nel diritto clas- sico e nel giustínianeo . . pag.

La sponsio qui non aveva funzione pregiudiziale 'come nell'astio in rem per sponsionem (cfr.

La sponsio qui non aveva funzione pregiudiziale 'come nell'astio in rem per sponsionem (cfr.

Nella c. 1 C. 8, 1 probabilmente è interpo- lata l'ampollosa frase a rem ad suam aequitatem redige[ »

Nella c. 1 C. 8, 1 probabilmente è interpo- lata l'ampollosa frase a rem ad suam aequitatem redige[ »

Tutto sommato, non resterebbe in piedi che il concetto generale (t) Fonti delle Istituzioni, nel Bull. dell'Ist, dir. rem., vol.

Tutto sommato, non resterebbe in piedi che il concetto generale (t) Fonti delle Istituzioni, nel Bull. dell'Ist, dir. rem., vol.

Ma chi νοrr attribuire ad un classico quella sciatta esemplificazione: 'e sed istae actiones tam in rem quam in personam inveniuntur. in rem veluti Publiciana, Serviana de rebus coloni, quasi Strviana, quae etiam hypothecaría vo catur: in personam veluti quibus de eo agitur, quod aut metus causa aut dolo malo factum est ....> ?

Ma chi νοrr attribuire ad un classico quella sciatta esemplificazione: 'e sed istae actiones tam in rem quam in personam inveniuntur. in rem veluti Publiciana, Serviana de rebus coloni, quasi Strviana, quae etiam hypothecaría vo catur: in personam veluti quibus de eo agitur, quod aut metus causa aut dolo malo factum est ....> ?

Chiudo in parentesi la parte interpolata : « Secundum haec si plures return adhibue ~nt et unus fuerít conventus, [si guider spinte rem ante sententiam restituerit], omnes liberati sunt : sed [et] si [id non fecerit sed ex senten ‚LI quadruplum] (rem hip.)

Chiudo in parentesi la parte interpolata : « Secundum haec si plures return adhibue ~nt et unus fuerít conventus, [si guider spinte rem ante sententiam restituerit], omnes liberati sunt : sed [et] si [id non fecerit sed ex senten ‚LI quadruplum] (rem hip.)

Fr. 9 § 8: Cum autem haec astio in rem sit scripta (nec perso- nam vim facientis coerceat, sed adúersus omnes restituì veli!

Fr. 9 § 8: Cum autem haec astio in rem sit scripta (nec perso- nam vim facientis coerceat, sed adúersus omnes restituì veli!

(Ulp.): Licet tarnen in rem actionem dandam.exis= timemus, quia res in bonis est eius, qui vim passus est, verum non sine ratíone dicetur, si in quadruplum quis ege ~t, If in rem actio- nem ve!

(Ulp.): Licet tarnen in rem actionem dandam.exis= timemus, quia res in bonis est eius, qui vim passus est, verum non sine ratíone dicetur, si in quadruplum quis ege ~t, If in rem actio- nem ve!

-76— nomamente scossi da un passo delle Sententiae di Paolo che qui trascrivo. 1, 7, 4: Integri restitutio aut in rem competit aut in personam. in rem competit ut res ipsa qua de agitur revocetur; in personam aut quadrupli piena intra annum vel simpli post annum peti potest. La distinzione fra restitutio in rem ed in personam ha qui un con- tenuto nuovo del tutto ignoto ai classici; per i classici la restitutio era in rem od in personam secοndοchè l'azione rescissoria era in rem od in personam; si veda in generale il fr. 13, 1 D. 4, 4 (Ulp.

-76— nomamente scossi da un passo delle Sententiae di Paolo che qui trascrivo. 1, 7, 4: Integri restitutio aut in rem competit aut in personam. in rem competit ut res ipsa qua de agitur revocetur; in personam aut quadrupli piena intra annum vel simpli post annum peti potest. La distinzione fra restitutio in rem ed in personam ha qui un con- tenuto nuovo del tutto ignoto ai classici; per i classici la restitutio era in rem od in personam secοndοchè l'azione rescissoria era in rem od in personam; si veda in generale il fr. 13, 1 D. 4, 4 (Ulp.

XI ad ed.) : € Vo- lenti autem datur et in rem actio et in personam rescissa acceptila.

XI ad ed.) : € Vo- lenti autem datur et in rem actio et in personam rescissa acceptila.

Escludo, infatti, dalla presente indagine il fr. 8 pr. h. t., invocato dal Lenel (t); ivi è detto: « Ex hoc editto tenetur et qui rem exhibet.

Escludo, infatti, dalla presente indagine il fr. 8 pr. h. t., invocato dal Lenel (t); ivi è detto: « Ex hoc editto tenetur et qui rem exhibet.

Evidentemente inesatta la reda- zione del Buonamici, Procedura civ. rom., vol. 1, ραg. 493: « nisi arbitratu tuo N° Ν ^ A° Α earn rem in integrum restituat ».

Evidentemente inesatta la reda- zione del Buonamici, Procedura civ. rom., vol. 1, ραg. 493: « nisi arbitratu tuo N° Ν ^ A° Α earn rem in integrum restituat ».

(Ulp.) : Iulianus ait iudicium redhibito ~ae ac - tunis utrumque, id est vendit~rem et emptorem quodammodo in in- tegrum restituere debere..

(Ulp.) : Iulianus ait iudicium redhibito ~ae ac - tunis utrumque, id est vendit~rem et emptorem quodammodo in in- tegrum restituere debere..

(Gaies ad ed. aed. cur.) :... ne iniquum sit empto- rem cornpelli dimillere corpus...

(Gaies ad ed. aed. cur.) :... ne iniquum sit empto- rem cornpelli dimillere corpus...

None ammissibi e- che l'attore dovesse giurare « tanti rem fuisse cum res amo- tae smt x.

None ammissibi e- che l'attore dovesse giurare « tanti rem fuisse cum res amo- tae smt x.

XLIV .ad ed.) : fr. 1 § 12 D. 38, 5: Si quis in fraudem patronorum rem ven- diderit vel locaverit vel permutaie ~t, quale sit arbitrium iudicis ví- deamus. et in re quidem distratta deferrí conditio debet empto ~~ utrum malit rem emptam habere iusto pretto an vero a re discedere pretto recepto... fr. 1 § 16 D. eod.: Sed et si fo rte res vilius distratta... uterque Fabiano iudicio convenietur... is tarnen qui emit si malfit rem restituere...

XLIV .ad ed.) : fr. 1 § 12 D. 38, 5: Si quis in fraudem patronorum rem ven- diderit vel locaverit vel permutaie ~t, quale sit arbitrium iudicis ví- deamus. et in re quidem distratta deferrí conditio debet empto ~~ utrum malit rem emptam habere iusto pretto an vero a re discedere pretto recepto... fr. 1 § 16 D. eod.: Sed et si fo rte res vilius distratta... uterque Fabiano iudicio convenietur... is tarnen qui emit si malfit rem restituere...

Ι\ , 6 Item si quis in frau- dem creditorum rem suam alicui tradide~t , bonis eius a credito~bus ex sententia praesidis pis- sessis permittitur ipsis credito~bus rescissa Ira- ditione earn rem petere, id est dicere earn rem traditam non esse et ob íd in bonis debito~s man- sisse.

Ι\ , 6 Item si quis in frau- dem creditorum rem suam alicui tradide~t , bonis eius a credito~bus ex sententia praesidis pis- sessis permittitur ipsis credito~bus rescissa Ira- ditione earn rem petere, id est dicere earn rem traditam non esse et ob íd in bonis debito~s man- sisse.

Il giratario obbligato propter rem ...................................................................................... 90 9.3.

Il giratario obbligato propter rem ...................................................................................... 90 9.3.

Il giratario obbligato propter rem – 9.3. Il giratario obbligato per accollo legale del debito di apporto. 1.

Il giratario obbligato propter rem – 9.3. Il giratario obbligato per accollo legale del debito di apporto. 1.

(Trib.Milano, 13 febbraio 2008, BBTC, 2008, II, 498, così riassunta da De Luca 2013); “2) in ogni caso, l'obbligazione per il debito di apporto si trasmette ai successivi acquirenti, propter rem, anche se nulla è indicato sui titoli azionari, e a nulla allora potrebbe rilevare la loro eventuale buona fede”.

(Trib.Milano, 13 febbraio 2008, BBTC, 2008, II, 498, così riassunta da De Luca 2013); “2) in ogni caso, l'obbligazione per il debito di apporto si trasmette ai successivi acquirenti, propter rem, anche se nulla è indicato sui titoli azionari, e a nulla allora potrebbe rilevare la loro eventuale buona fede”.

Il giratario obbligato propter rem Indipendentemente dal considerare Trib.Milano, 13 febbraio 2008, oppure App.

Il giratario obbligato propter rem Indipendentemente dal considerare Trib.Milano, 13 febbraio 2008, oppure App.

Il rilievo trova il suo antecedente logico nel fatto che l’obbligazione per i conferimenti non ancora eseguiti sarebbe propter rem23.

Il rilievo trova il suo antecedente logico nel fatto che l’obbligazione per i conferimenti non ancora eseguiti sarebbe propter rem23.

Infine, per ulteriori approfondimenti e citazioni, si leggano Portale, Ginevra 2011. 23 L'obbligazione propter rem sorge quando: la posizione del debitore circola “congiuntamente al bene (in questo caso l'azione)”; esiste una “espressa e tipica previsione normativa quale fonte della posizione debitoria (c.d. tipicità)”.

Infine, per ulteriori approfondimenti e citazioni, si leggano Portale, Ginevra 2011. 23 L'obbligazione propter rem sorge quando: la posizione del debitore circola “congiuntamente al bene (in questo caso l'azione)”; esiste una “espressa e tipica previsione normativa quale fonte della posizione debitoria (c.d. tipicità)”.

- firma con il segno di croce, Art. 2008, par. 13 - firma vincolante, Art. 2008, par. 13 - impossibilità di firmare, Art. 2008, par. 13 - irrilevanza della mancata assistenza, Art. 2008, par. 13 - partecipazione ad atti notarili, Art. 2008, par. 13 - significato delle dichiarazioni, Art. 2008, par. 13 nota di pegno - azione contro il girante, Art.2012, par. 2.1 - necessità del protesto, Art. 2012, par. 2.1 obbligazioni solidali - eccezioni opponibili, Art. 2012, par. 2.3.2 - rapporti con la disciplina cambiaria, Art. 2012, par. 2.3.2 obbligazione propter rem, Art. 2023, par. 9.1 opzione - ambito azionario, Art. 2023, par. 8.2 - caratteristiche, Art. 2023, par. 8.1 - concetto, Art. 2023, par.8.1 - elemento della fattispecie, Art. 2023, par. 8.2 - patti parasociali, Art. 2023, par. 8.1 - prevalenza su altre figure, Art. 2023, par. 8.1 - principio consensualistico, Art. 2023, par. 8.2 - rapporti con il contratto preliminare, Art. 2023, par. 8.2 - requisiti formali, Art. 2023, par. 8.2 - trasferimento azionari, Art. 2023, par. 8.1 polizza assicurativa - legge di circolazione, Art. 2008, par. 4 polizza assicurativa circolante - esclusione dell'incorporazione, 2008, par. 4 polizza di carico 197 - funzione, Art. 2011, par. 4 postdatazione - contrarietà a norme imperative, Art. 2009, par. 5.3 prelegittimazione - contenuto, Art. 2023, par.3.1 - effetto della girata, Art. 2023, par. 2.2 privilegio - addizionale comunale, Art. 2011, par. 4 - circolazione mediante girata, Art. 2011, par. 4 - credito del vettore, Art. 2011, par. 4 - incorporazione nei titoli di credito, Art. 2011, par. 4 - non estinzione, Art. 2011, par. 4 - riferimento al trasporto determinato, Art. 2011, par. 4 - titoli rappresentativi di merci, Art. 2011, par. 4 - trasporti precedenti, Art. 2011, par. 4 - trasporto terrestre, Art.2011, par. 4 procura - contemplatio domini, Art. 2023, par.4. 3 - contratti da cui deriva, Art. 2008, par. 15 - firma del procuratore, Art. 2023, par. 4.3 - fonte del potere rappresentativo, Art. 2008, par. 15 - generale od institoria, Art. 2023, par. 4. 2 - irrilevanza dell'autenticazione, Art. 2023, par.4.2 - non risultante dal titolo, Art. 2008, par. 15; Art. 2023, par. 4.2 procura generale - non imprenditore, Art. 2008, par. 17.2 - società commerciali, Art. 2008, par. 17.1 promessa di pagamento - conversione della dichiarazione cartolare, Art. 2008, par. 7.2 - fondamento di decreto ingiuntivo, Art. 2008, par. 7.1 - girata irregolare, Art. 2008, par. 7.1 - riguardante anche la girata, Art. 2008, par. 7.2 - soggetto determinato, Art. 2009, par. 3.1 protesto - cambiali agrarie, Art. 2011, par. 6 - funzione conservativa, Art. 2008, par. 8.4 198 quietanza - natura confessorio, Art. 2009, par. 3.1 - negazione dell'obbligazione, Art. 2009, par. 3.2 rappresentanza - cambiaria e processuale, Art. 2008, par. 17.2 - fattispecie riformate, Art. 2008, par. 17.2 - mancata spendita del nome, Art. 2008, par. 15 - prevalenza della normativa cambiaria, Art. 2008, par. 17.3 - vicaria rispetto ai terzi, Art. 2008, par. 17.3 rappresentanza organica - società di persone, Art. 2008, par. 17.1 regresso - distinzione dall’obbligazione diretta, Art. 2012, par. 1.1 - effetto naturale della girata, Art. 2012, par. 2.2 - inapplicabilità analogica, Art. 2012, par. 4.2 - individuazione degli obbligati, Art. 2012, par. 1.1 - significato operativo, Art. 2012, par. 1.1 - somma da corrispondere, Art. 2012, par. 2.2 - tra obbligati di pari grado, Art.2011, par. 2.3.1 revocatoria fallimentare - cambiale scaduta, Art. 2008, par. 3 - non esenzione, Art. 2008, par. 3 serie continua - azioni dematerializzate, Art. 2023, par. 6.2 - azioni non interamente liberate, Art. 2023, par. 9.3 - tu tutto divieto legale, Art. 2023, par.7.1 - effetti dell'interruzione, Art. 2023, par. 6.3 - fasi dell'operazione, Art. 2023, par. 6.4 - legittimazione del nuovo socio, Art. 2023, par. 6.2 - libro dei soci, Art. 2023, par.6.2 simulazione - azione del legittimario, Art. 2009, par. 1.2 - azione di riduzione, Art. 2009, par. 1.2 - dei contratti, Art. 2009, par. 1.2 - non operativa verso i terzi, Art. 2009, par. 1.2 - rapporti interni, Art. 2009, par. 1.2 199 società fiduciaria - debito di apporto non indicato, Art. 2023, par. 9.1 - intestazione delle azioni, Art. 2023, par. 9.1 - semplice mandataria, Art. 2023, par. 9.1 solidarietà - cambiaria e codicistica, Art. 2012, par. 2.3.1 - caratteristica del regresso, Art. 2012, par.2.3.2 - disuguale, Art. 2012, par.2.3.1 - eccezioni opponibili, Art. 2012, par. 2.3.1 termine - funzione per la girata, Art. 2010, par. 1 - possibile apposizione, Art.2010, par. 1 - significato, Art. 2010, par. 1 titoli all’ordine - aautonomia privata, Art. 2008, par. 2.2 - non vedenti, Art. 2008, par. 13 titoli azionari - acquisto a non domino, Art. 2023, par. 4.1 - posizione dell’acquirente,Art. 2023, 3.2 titoli cambiari - contenuto, Art. 2008, par. 2.1 - continuità delle girate, Art. 2023, par. 3.2 sociali mediante - esercizio dell'azione causale, Art. 2 2008, par. 2.1 - integrazione con la normativa codicistica, Art. 2008, par. 2.1 - mancanza della clausola all'ordine, Art. 2008, par. 1 - norme da consultare, Art. 2008, par. 2.1 - parziale disciplina concorsuale, Art. 2008, par. 3 titoli di credito - causalità del trasferimento, Art. 2011, par. 1 - scritture private, Art. 2009, par. 5.2 titoli di massa - differenza dalla raccolta del risparmio, Art. 2008, par. 2.2 - superamento dei divieti legali, Art. 2008, par. 2.2 titoli impropri - dibattito sulle caratteristiche, Art. 2008, par. 4 200 titoli nominativi - caratteri della girata, Art. 2023, par. 3.2 - continuità delle girate, Art. 2023, par.1 - forma della girata, Art. 2023, par. 1 - girata necessariamente piena, Art. 2023, par. 4.3 - girate “discontinue”, Art. 2023, par. 2.1 - invalidità della girata, Art. 2023, par. 4.2.1 - particolarità delle girate, Art. 2023, par. 1 - risarcimento dei danni, Art. 2023,3.1 titoli rappresentativi delle merci - circolazione all'ordine, Art. 2011, par. 4 titoli rappresentativi di merci - responsabilità del girante, Art. 2012, par. 4.2 titolo all’ordine - beneficiario in bianco, Art. 2008, par. 1 - conversione in promessa di pagamento, Art. 2008, par. 7.1 - emesso da enti non profit, Art. 2009, par. 7.1 - firma illeggibile, Art. 2009, par. 6.2 - impiego della rappresentanza, Art. 2008, par. 15 - volontà di incorporazione, Art. 2008, par. 4 titolo di credito - integrazione con elementi extratestuali, Art. 2009, par. 6.2 traente - azione di regresso, Art. 2012, par. 2.2 - non necessità del protesto, Art. 2012, par. 2.2 - obbligato diretto, Art. 2012, par. 2.2 transfert - rilascio di nuovo titolo, Art. 2023, par. 2.1 trasferimento azionario - forma del contratto, Art. 2023, par. 7.3 vettore - trasferimento dei privilegi, Art. 2011, par. 4 201 BIBLIOGRAFIA AA.

- firma con il segno di croce, Art. 2008, par. 13 - firma vincolante, Art. 2008, par. 13 - impossibilità di firmare, Art. 2008, par. 13 - irrilevanza della mancata assistenza, Art. 2008, par. 13 - partecipazione ad atti notarili, Art. 2008, par. 13 - significato delle dichiarazioni, Art. 2008, par. 13 nota di pegno - azione contro il girante, Art.2012, par. 2.1 - necessità del protesto, Art. 2012, par. 2.1 obbligazioni solidali - eccezioni opponibili, Art. 2012, par. 2.3.2 - rapporti con la disciplina cambiaria, Art. 2012, par. 2.3.2 obbligazione propter rem, Art. 2023, par. 9.1 opzione - ambito azionario, Art. 2023, par. 8.2 - caratteristiche, Art. 2023, par. 8.1 - concetto, Art. 2023, par.8.1 - elemento della fattispecie, Art. 2023, par. 8.2 - patti parasociali, Art. 2023, par. 8.1 - prevalenza su altre figure, Art. 2023, par. 8.1 - principio consensualistico, Art. 2023, par. 8.2 - rapporti con il contratto preliminare, Art. 2023, par. 8.2 - requisiti formali, Art. 2023, par. 8.2 - trasferimento azionari, Art. 2023, par. 8.1 polizza assicurativa - legge di circolazione, Art. 2008, par. 4 polizza assicurativa circolante - esclusione dell'incorporazione, 2008, par. 4 polizza di carico 197 - funzione, Art. 2011, par. 4 postdatazione - contrarietà a norme imperative, Art. 2009, par. 5.3 prelegittimazione - contenuto, Art. 2023, par.3.1 - effetto della girata, Art. 2023, par. 2.2 privilegio - addizionale comunale, Art. 2011, par. 4 - circolazione mediante girata, Art. 2011, par. 4 - credito del vettore, Art. 2011, par. 4 - incorporazione nei titoli di credito, Art. 2011, par. 4 - non estinzione, Art. 2011, par. 4 - riferimento al trasporto determinato, Art. 2011, par. 4 - titoli rappresentativi di merci, Art. 2011, par. 4 - trasporti precedenti, Art. 2011, par. 4 - trasporto terrestre, Art.2011, par. 4 procura - contemplatio domini, Art. 2023, par.4. 3 - contratti da cui deriva, Art. 2008, par. 15 - firma del procuratore, Art. 2023, par. 4.3 - fonte del potere rappresentativo, Art. 2008, par. 15 - generale od institoria, Art. 2023, par. 4. 2 - irrilevanza dell'autenticazione, Art. 2023, par.4.2 - non risultante dal titolo, Art. 2008, par. 15; Art. 2023, par. 4.2 procura generale - non imprenditore, Art. 2008, par. 17.2 - società commerciali, Art. 2008, par. 17.1 promessa di pagamento - conversione della dichiarazione cartolare, Art. 2008, par. 7.2 - fondamento di decreto ingiuntivo, Art. 2008, par. 7.1 - girata irregolare, Art. 2008, par. 7.1 - riguardante anche la girata, Art. 2008, par. 7.2 - soggetto determinato, Art. 2009, par. 3.1 protesto - cambiali agrarie, Art. 2011, par. 6 - funzione conservativa, Art. 2008, par. 8.4 198 quietanza - natura confessorio, Art. 2009, par. 3.1 - negazione dell'obbligazione, Art. 2009, par. 3.2 rappresentanza - cambiaria e processuale, Art. 2008, par. 17.2 - fattispecie riformate, Art. 2008, par. 17.2 - mancata spendita del nome, Art. 2008, par. 15 - prevalenza della normativa cambiaria, Art. 2008, par. 17.3 - vicaria rispetto ai terzi, Art. 2008, par. 17.3 rappresentanza organica - società di persone, Art. 2008, par. 17.1 regresso - distinzione dall’obbligazione diretta, Art. 2012, par. 1.1 - effetto naturale della girata, Art. 2012, par. 2.2 - inapplicabilità analogica, Art. 2012, par. 4.2 - individuazione degli obbligati, Art. 2012, par. 1.1 - significato operativo, Art. 2012, par. 1.1 - somma da corrispondere, Art. 2012, par. 2.2 - tra obbligati di pari grado, Art.2011, par. 2.3.1 revocatoria fallimentare - cambiale scaduta, Art. 2008, par. 3 - non esenzione, Art. 2008, par. 3 serie continua - azioni dematerializzate, Art. 2023, par. 6.2 - azioni non interamente liberate, Art. 2023, par. 9.3 - tu tutto divieto legale, Art. 2023, par.7.1 - effetti dell'interruzione, Art. 2023, par. 6.3 - fasi dell'operazione, Art. 2023, par. 6.4 - legittimazione del nuovo socio, Art. 2023, par. 6.2 - libro dei soci, Art. 2023, par.6.2 simulazione - azione del legittimario, Art. 2009, par. 1.2 - azione di riduzione, Art. 2009, par. 1.2 - dei contratti, Art. 2009, par. 1.2 - non operativa verso i terzi, Art. 2009, par. 1.2 - rapporti interni, Art. 2009, par. 1.2 199 società fiduciaria - debito di apporto non indicato, Art. 2023, par. 9.1 - intestazione delle azioni, Art. 2023, par. 9.1 - semplice mandataria, Art. 2023, par. 9.1 solidarietà - cambiaria e codicistica, Art. 2012, par. 2.3.1 - caratteristica del regresso, Art. 2012, par.2.3.2 - disuguale, Art. 2012, par.2.3.1 - eccezioni opponibili, Art. 2012, par. 2.3.1 termine - funzione per la girata, Art. 2010, par. 1 - possibile apposizione, Art.2010, par. 1 - significato, Art. 2010, par. 1 titoli all’ordine - aautonomia privata, Art. 2008, par. 2.2 - non vedenti, Art. 2008, par. 13 titoli azionari - acquisto a non domino, Art. 2023, par. 4.1 - posizione dell’acquirente,Art. 2023, 3.2 titoli cambiari - contenuto, Art. 2008, par. 2.1 - continuità delle girate, Art. 2023, par. 3.2 sociali mediante - esercizio dell'azione causale, Art. 2 2008, par. 2.1 - integrazione con la normativa codicistica, Art. 2008, par. 2.1 - mancanza della clausola all'ordine, Art. 2008, par. 1 - norme da consultare, Art. 2008, par. 2.1 - parziale disciplina concorsuale, Art. 2008, par. 3 titoli di credito - causalità del trasferimento, Art. 2011, par. 1 - scritture private, Art. 2009, par. 5.2 titoli di massa - differenza dalla raccolta del risparmio, Art. 2008, par. 2.2 - superamento dei divieti legali, Art. 2008, par. 2.2 titoli impropri - dibattito sulle caratteristiche, Art. 2008, par. 4 200 titoli nominativi - caratteri della girata, Art. 2023, par. 3.2 - continuità delle girate, Art. 2023, par.1 - forma della girata, Art. 2023, par. 1 - girata necessariamente piena, Art. 2023, par. 4.3 - girate “discontinue”, Art. 2023, par. 2.1 - invalidità della girata, Art. 2023, par. 4.2.1 - particolarità delle girate, Art. 2023, par. 1 - risarcimento dei danni, Art. 2023,3.1 titoli rappresentativi delle merci - circolazione all'ordine, Art. 2011, par. 4 titoli rappresentativi di merci - responsabilità del girante, Art. 2012, par. 4.2 titolo all’ordine - beneficiario in bianco, Art. 2008, par. 1 - conversione in promessa di pagamento, Art. 2008, par. 7.1 - emesso da enti non profit, Art. 2009, par. 7.1 - firma illeggibile, Art. 2009, par. 6.2 - impiego della rappresentanza, Art. 2008, par. 15 - volontà di incorporazione, Art. 2008, par. 4 titolo di credito - integrazione con elementi extratestuali, Art. 2009, par. 6.2 traente - azione di regresso, Art. 2012, par. 2.2 - non necessità del protesto, Art. 2012, par. 2.2 - obbligato diretto, Art. 2012, par. 2.2 transfert - rilascio di nuovo titolo, Art. 2023, par. 2.1 trasferimento azionario - forma del contratto, Art. 2023, par. 7.3 vettore - trasferimento dei privilegi, Art. 2011, par. 4 201 BIBLIOGRAFIA AA.

Bigliazzi Geri L., Oneri reali e obbligazioni propter rem, Giuffrè, Milano, 1984.

Bigliazzi Geri L., Oneri reali e obbligazioni propter rem, Giuffrè, Milano, 1984.

Il giratario obbligato propter rem 9.3. Il giratario obbligato per accollo legale del debito di apporto ART. 2009 FORMA DELLA GIRATA 1.

Il giratario obbligato propter rem 9.3. Il giratario obbligato per accollo legale del debito di apporto ART. 2009 FORMA DELLA GIRATA 1.

B) «dationes ob rem»: 393. concepto — 394. contractualización pretoria — 395. el contrato innominado post-clásico.

B) «dationes ob rem»: 393. concepto — 394. contractualización pretoria — 395. el contrato innominado post-clásico.

ELEMENTOS DE DERECHO PRIVADO ROMANO 17 Mandato y gestión: 471. representación — 472. acción «quasi institoria» — 473. procurator — 474. actio mandati — 475. procuratio in rem suam — 476.

ELEMENTOS DE DERECHO PRIVADO ROMANO 17 Mandato y gestión: 471. representación — 472. acción «quasi institoria» — 473. procurator — 474. actio mandati — 475. procuratio in rem suam — 476.

Una limitación en la condemnatio puede darse también en otras fórmulas: p. ej., en la medida del peculio o de la ganancia obtenida por el demandado (actio de peculio vel de in rem verso).

Una limitación en la condemnatio puede darse también en otras fórmulas: p. ej., en la medida del peculio o de la ganancia obtenida por el demandado (actio de peculio vel de in rem verso).

Los casos más importantes son los del régimen de responsabilidad por deudas contraídas por los propios hijos o esclavos (acciones llamadas adyecticias: § 231) y los de la represen- tación procesal por un procurator o un cognitor in rem suam (§§ 96 y 475)

Los casos más importantes son los del régimen de responsabilidad por deudas contraídas por los propios hijos o esclavos (acciones llamadas adyecticias: § 231) y los de la represen- tación procesal por un procurator o un cognitor in rem suam (§§ 96 y 475)

Entre las más frecuentes tenemos la cautio damni infecti, la cautio legatorum ser- vandorum gratia, la cautio iudicatum solvi y los vadimonia (sancionadas por missio in pos- sessionem); la cautio usufructuaria, la collatio bonorum y la satisdatio rem pupilli salvam fore (sancionadas con el impedimento de entrar, respectivamente, en el usufructo efectivo, en la herencia o en la administración de la tutela); la cautio dominum ratam rem habiturum del procurator del demandante, o la caución de no exceder la ley Falcidia (sancionadas con denegatio actionis), etc.

Entre las más frecuentes tenemos la cautio damni infecti, la cautio legatorum ser- vandorum gratia, la cautio iudicatum solvi y los vadimonia (sancionadas por missio in pos- sessionem); la cautio usufructuaria, la collatio bonorum y la satisdatio rem pupilli salvam fore (sancionadas con el impedimento de entrar, respectivamente, en el usufructo efectivo, en la herencia o en la administración de la tutela); la cautio dominum ratam rem habiturum del procurator del demandante, o la caución de no exceder la ley Falcidia (sancionadas con denegatio actionis), etc.

—En el convenio de credere pueden agruparse todos aquellos casos en que se cede la propiedad con eventual obligación de restituirla; sobre dationes ob rem, §§ 393ss.

—En el convenio de credere pueden agruparse todos aquellos casos en que se cede la propiedad con eventual obligación de restituirla; sobre dationes ob rem, §§ 393ss.

El modo no suspende los efectos del acto (como la condicio), ni es una causa justificante, ni vale como fin de una datio ob rem (§ 393), ni tampoco constituye una obligación de contrapres- tación.

El modo no suspende los efectos del acto (como la condicio), ni es una causa justificante, ni vale como fin de una datio ob rem (§ 393), ni tampoco constituye una obligación de contrapres- tación.

—Cuando dare no significa dar la pro- piedad, se indica con un complemento que expresa el fin de la dación: dare pignori (cuando se constituye un derecho real de garantía), dare precario, d. rem utendam, custodiendam, inspiciendam, también commodare, etc.

—Cuando dare no significa dar la pro- piedad, se indica con un complemento que expresa el fin de la dación: dare pignori (cuando se constituye un derecho real de garantía), dare precario, d. rem utendam, custodiendam, inspiciendam, también commodare, etc.

La redacción objetiva de la fórmula (in rem scripta) permite dirigir la acción contra los terceros (y los mismos herederos) que hayan obtenido alguna ventaja del acto coaccionado, aunque no hubiesen intervenido en la coacción.

La redacción objetiva de la fórmula (in rem scripta) permite dirigir la acción contra los terceros (y los mismos herederos) que hayan obtenido alguna ventaja del acto coaccionado, aunque no hubiesen intervenido en la coacción.

GRATUIDAD Y «USURAE» §§ 390-392 226 PRÉSTAMOS B) «dationes ob rem».—§ 393.

GRATUIDAD Y «USURAE» §§ 390-392 226 PRÉSTAMOS B) «dationes ob rem».—§ 393.

—Si se da para conseguir algo ilícito, no hay datio ob rem, sino ob causam (§ 398); también si se da para conseguir algo ya necesario, puede darse un supuesto de datio ob causam

—Si se da para conseguir algo ilícito, no hay datio ob rem, sino ob causam (§ 398); también si se da para conseguir algo ya necesario, puede darse un supuesto de datio ob causam

Si un tercero toma posesión de la cosa pignorada, el pignorante tiene contra él la acción real, pero también el acreedor pignoraticio tiene otra (la a. pigneraticia in rem: § 419), y su derecho es preferente respecto al pignorante en virtud de una exceptio (§ 411).

Si un tercero toma posesión de la cosa pignorada, el pignorante tiene contra él la acción real, pero también el acreedor pignoraticio tiene otra (la a. pigneraticia in rem: § 419), y su derecho es preferente respecto al pignorante en virtud de una exceptio (§ 411).

El mandato in rem suam (§ 475), a pesar de la apariencia, tampoco interesa exclusivamente al mandatario, pues afecta al mandante (incluso onerosamente) como cedente del derecho.

El mandato in rem suam (§ 475), a pesar de la apariencia, tampoco interesa exclusivamente al mandatario, pues afecta al mandante (incluso onerosamente) como cedente del derecho.

Si hubo verdadera datio ob rem, podría darse la condictio (§ 393). iv) También puede el vendedor reservarse el derecho de recuperar la cosa vendida devolviendo el precio que cobró («pactum d e r e t r o e m e n - d o»).

Si hubo verdadera datio ob rem, podría darse la condictio (§ 393). iv) También puede el vendedor reservarse el derecho de recuperar la cosa vendida devolviendo el precio que cobró («pactum d e r e t r o e m e n - d o»).

edictum - ; - de in rem verso 78, 231, vid. de peculio; - de modo agri 496; - de pastu pecoris, 155, 375; - de pauperie 155, 375; - utilis 376; - de peculio vel de in rem verso, 78, 231; - de pecunia constituta 403; - depensi 445; - deposi- ti 467, vid. depósito; - de tigno iuncto 155, 369; - de sepulchro violato 380; - dotis 346; - empti 487; - exercitoria 231; - ex iureiurando 100; - ex stipulatu 425; - ex testamento 302; - Fabiana 262, 380; - familiae erciscundae 79, 186, vid.

edictum - ; - de in rem verso 78, 231, vid. de peculio; - de modo agri 496; - de pastu pecoris, 155, 375; - de pauperie 155, 375; - utilis 376; - de peculio vel de in rem verso, 78, 231; - de pecunia constituta 403; - depensi 445; - deposi- ti 467, vid. depósito; - de tigno iuncto 155, 369; - de sepulchro violato 380; - dotis 346; - empti 487; - exercitoria 231; - ex iureiurando 100; - ex stipulatu 425; - ex testamento 302; - Fabiana 262, 380; - familiae erciscundae 79, 186, vid.

cautio 428, 444; - de la colación 258s.; - damni infecti 154; - de non amplius tur- bando 153, 193; - dominum rem ratam habiturum (de rato) 96, - ex senatus con- sulto 200; - iudicatum solvi 94; - iudicio sisti 126; - legator. servand. gratia 302; - Muciana 286; - rei uxoriae 345; - rem pupilli salvam fore 295; - usufructuaria 199; - suspecti heredis 242.

cautio 428, 444; - de la colación 258s.; - damni infecti 154; - de non amplius tur- bando 153, 193; - dominum rem ratam habiturum (de rato) 96, - ex senatus con- sulto 200; - iudicatum solvi 94; - iudicio sisti 126; - legator. servand. gratia 302; - Muciana 286; - rei uxoriae 345; - rem pupilli salvam fore 295; - usufructuaria 199; - suspecti heredis 242.

Florentino 51. foedus 32. forma, y derecho 13, 32; - edicti 38; - pro- misoria 425ss.; vid. actos. fórmulas procesales 73, 75ss., vid. actiones utiles; - in ius 83, 85, 103; - in rem scrip- tae 380; - petitorias 149, 152, 176; vid.

Florentino 51. foedus 32. forma, y derecho 13, 32; - edicti 38; - pro- misoria 425ss.; vid. actos. fórmulas procesales 73, 75ss., vid. actiones utiles; - in ius 83, 85, 103; - in rem scrip- tae 380; - petitorias 149, 152, 176; vid.

iusiurandum, calumniae 97, 110; - del fidu- ciario de un fideicomiso 324; - in iure 100; - in litem 77, 110, 149, 151s., 188; - liberti 214; - necessarium 100; - proba- torio 107; - rem sibi non liquere 105.

iusiurandum, calumniae 97, 110; - del fidu- ciario de un fideicomiso 324; - in iure 100; - in litem 77, 110, 149, 151s., 188; - liberti 214; - necessarium 100; - proba- torio 107; - rem sibi non liquere 105.

mandata imperiales 31, 47. mandato 471ss.; - y gestión de negocios 473; - ad agendum 474s.; - cualificado 449, 474; - de adir la herencia 241, 474; - in rem suam 450, 474s., vid. procura- dor i.r.s.

mandata imperiales 31, 47. mandato 471ss.; - y gestión de negocios 473; - ad agendum 474s.; - cualificado 449, 474; - de adir la herencia 241, 474; - in rem suam 450, 474s., vid. procura- dor i.r.s.

Pragmatica. saneamiento vid. evicción. satisdatio vid. cautio; - rem pupilli salvam fore 89, 295; - secundum mancipium 163, 494.

Pragmatica. saneamiento vid. evicción. satisdatio vid. cautio; - rem pupilli salvam fore 89, 295; - secundum mancipium 163, 494.

Principales pactos en relación con la liquidación del REM, singularmente, cuando es el de separación de bienes ...................................498 1. Algunos pactos posibles sobre atribución preferente de bienes al extinguirse el proindiviso derivado del REM de separación de bienes ...........498 2.

Principales pactos en relación con la liquidación del REM, singularmente, cuando es el de separación de bienes ...................................498 1. Algunos pactos posibles sobre atribución preferente de bienes al extinguirse el proindiviso derivado del REM de separación de bienes ...........498 2.

Principales pactos en relación con la liquidación del REM, singularmente, cuando es el de separación de bienes. 1. Algunos pactos posibles sobre atribución preferente de bienes al extinguirse el proindiviso derivado del REM de separación de bienes. 2.

Principales pactos en relación con la liquidación del REM, singularmente, cuando es el de separación de bienes. 1. Algunos pactos posibles sobre atribución preferente de bienes al extinguirse el proindiviso derivado del REM de separación de bienes. 2.

Libro Segundo del Código Civil de Cataluña, Barcelona, 482 Ángel Serrano de Nicolás otras cuestiones y materias que pueden ser de interés al momento de la ruptura matrimonial y, por consiguiente, de tener que liquidar el régimen económico matrimonial (en adelante REM), que, tratándose de Catalunya, es habitualmente el de separación de bienes, unido a que son materias en que el ámbito de estos pactos, en previsión de la ruptura, pueden tener una eficacia directa, tanto por el ámbito que les otorga, respecto de su inclusión en el convenio regulador, el art. 233-2.3.a) CCCat, como por la eficacia directa que, a los pactos fuera del convenio regulador, les otorga el art. 233-5.1 CCCat.

Libro Segundo del Código Civil de Cataluña, Barcelona, 482 Ángel Serrano de Nicolás otras cuestiones y materias que pueden ser de interés al momento de la ruptura matrimonial y, por consiguiente, de tener que liquidar el régimen económico matrimonial (en adelante REM), que, tratándose de Catalunya, es habitualmente el de separación de bienes, unido a que son materias en que el ámbito de estos pactos, en previsión de la ruptura, pueden tener una eficacia directa, tanto por el ámbito que les otorga, respecto de su inclusión en el convenio regulador, el art. 233-2.3.a) CCCat, como por la eficacia directa que, a los pactos fuera del convenio regulador, les otorga el art. 233-5.1 CCCat.

Granatino», 483Perspectiva notarial sobre los pactos en previsión de la ruptura conyugal se reconoce un amplio poder (no una mera homologación) al juez que conoce del divorcio para un reparto de los bienes en equidad (equity),7 pues no existe propiamente el REM,8 ni, por tanto, separación de bienes (aunque pueda asimilarse a este REM como más próximo en su funcionalidad); no obstante, la protección del cónyuge débil se puede lograr por la amplia discrecionalidad, que en equidad, se concede al Juez del divorcio, actuación judicial que, incluso con pactos prematrimoniales, puede modificar substancialmente la posición, tras la ruptura matrimonial, de cada cónyuge.

Granatino», 483Perspectiva notarial sobre los pactos en previsión de la ruptura conyugal se reconoce un amplio poder (no una mera homologación) al juez que conoce del divorcio para un reparto de los bienes en equidad (equity),7 pues no existe propiamente el REM,8 ni, por tanto, separación de bienes (aunque pueda asimilarse a este REM como más próximo en su funcionalidad); no obstante, la protección del cónyuge débil se puede lograr por la amplia discrecionalidad, que en equidad, se concede al Juez del divorcio, actuación judicial que, incluso con pactos prematrimoniales, puede modificar substancialmente la posición, tras la ruptura matrimonial, de cada cónyuge.

Libro Segundo del Código Civil de Cataluña, Madrid, Sepin, 2011, p. 645. 17 Basta recordar que en los capítulos matrimoniales, para la STC 39/2002, de 14 de febrero, es ineludible que sean escritura pública específica de capítulos matrimoniales, y no cualquier manifestación, sobre el REM, en otro negocio jurídico contenido en escritura pública, vgr. compraventa o testamento, para considerar o no modificado el REM. 488 Ángel Serrano de Nicolás negocio, presta el notario, cfr. art. 147 último párrafo RN, para, en estos pactos, garantizar una información individual, especificada y por jurista, además de funcionario público, art. 1 RN.18 Su función es eminentemente informativa, y de control ex ante de la regularidad del negocio, que, con solo posibles o virtuales efectos futuros, se formaliza.

Libro Segundo del Código Civil de Cataluña, Madrid, Sepin, 2011, p. 645. 17 Basta recordar que en los capítulos matrimoniales, para la STC 39/2002, de 14 de febrero, es ineludible que sean escritura pública específica de capítulos matrimoniales, y no cualquier manifestación, sobre el REM, en otro negocio jurídico contenido en escritura pública, vgr. compraventa o testamento, para considerar o no modificado el REM. 488 Ángel Serrano de Nicolás negocio, presta el notario, cfr. art. 147 último párrafo RN, para, en estos pactos, garantizar una información individual, especificada y por jurista, además de funcionario público, art. 1 RN.18 Su función es eminentemente informativa, y de control ex ante de la regularidad del negocio, que, con solo posibles o virtuales efectos futuros, se formaliza.

Miriam ANDERSON, «Sentencia de 31 de marzo de 2011 (RJ 2011, 3137)», p. 392, para destacar como la información del notario no se circunscribe única, ni principalmente, al REM, lo que parece, frente a quien pueda sostener lo contrario, evidente dado que no únicamente tiene que ser este su contenido. 19 Vid., por todos entre las últimas publicaciones al efecto, Stefano PAGLIANTINI, Forma e formalismo nel diritto europeo dei contratti, Pisa, Edizioni ETS, 2009, pp. 28-33. 20 De haber sido redactados estos pactos prematrimoniales por los asesores, abogados, economistas, etc., de uno de los cónyuges, limitándose el otro, aunque esté también debidamente asesorado, a prácticamente adherirse, deberá, conforme al art. 147.3 RN, consignarse por el notario que estos pactos prematrimoniales han sido redactados conforme a minuta y, en lo que le conste, «de quien procede ésta», pues puede ser elemento relevante al momento de su interpretación y ejecución. 489Perspectiva notarial sobre los pactos en previsión de la ruptura conyugal deben contenerse en una escritura específica al efecto (salvo el caso de los capítulos matrimoniales que en sí también los pueden contener, art. 231-19.1 in fine) o si pueden contenerse como tales específicos pactos en previsión de la ruptura en otras escrituras que contengan negocios con ocasión del matrimonio, vgr. donación de los progenitores de uno o ambos.

Miriam ANDERSON, «Sentencia de 31 de marzo de 2011 (RJ 2011, 3137)», p. 392, para destacar como la información del notario no se circunscribe única, ni principalmente, al REM, lo que parece, frente a quien pueda sostener lo contrario, evidente dado que no únicamente tiene que ser este su contenido. 19 Vid., por todos entre las últimas publicaciones al efecto, Stefano PAGLIANTINI, Forma e formalismo nel diritto europeo dei contratti, Pisa, Edizioni ETS, 2009, pp. 28-33. 20 De haber sido redactados estos pactos prematrimoniales por los asesores, abogados, economistas, etc., de uno de los cónyuges, limitándose el otro, aunque esté también debidamente asesorado, a prácticamente adherirse, deberá, conforme al art. 147.3 RN, consignarse por el notario que estos pactos prematrimoniales han sido redactados conforme a minuta y, en lo que le conste, «de quien procede ésta», pues puede ser elemento relevante al momento de su interpretación y ejecución. 489Perspectiva notarial sobre los pactos en previsión de la ruptura conyugal deben contenerse en una escritura específica al efecto (salvo el caso de los capítulos matrimoniales que en sí también los pueden contener, art. 231-19.1 in fine) o si pueden contenerse como tales específicos pactos en previsión de la ruptura en otras escrituras que contengan negocios con ocasión del matrimonio, vgr. donación de los progenitores de uno o ambos.

Centrándonos en los que son nuevos principios o reglas que configuran la actual situación familiar, derivada en gran medida del art. 14 CE’78, incluso más que del propio art. 39 CE’78, hay que señalar que estos pactos deben respetar la absoluta igualdad entre los cónyuges, así, singularmente, cuando se pretendan introducir alteraciones en el REM supletorio.

Centrándonos en los que son nuevos principios o reglas que configuran la actual situación familiar, derivada en gran medida del art. 14 CE’78, incluso más que del propio art. 39 CE’78, hay que señalar que estos pactos deben respetar la absoluta igualdad entre los cónyuges, así, singularmente, cuando se pretendan introducir alteraciones en el REM supletorio.

No cabe hablar de un contenido propio o específico de estos pactos prematrimoniales, pues pueden contener alteraciones o modificaciones del REM supletorio, art. 231-20.2, y, además, como se verá, conforme al art. 232- 12, reglas sobre la división, o adjudicación preferente a uno de los cónyuges, de los bienes en comunidad ordinaria, tan frecuente en el REM supletorio de separación de bienes); como, también, contener renuncias, exclusiones o limitaciones de la más diversa índole; así, en los arts. 232-7 (compensación por razón del trabajo); 233-5 (acuerdos fuera del convenio regulador); 233- 16 (prestación compensatoria); y, 233-21.3 (atribución del uso de la vivienda familiar); aunque, en todo caso, como carácter de reciprocidad.

No cabe hablar de un contenido propio o específico de estos pactos prematrimoniales, pues pueden contener alteraciones o modificaciones del REM supletorio, art. 231-20.2, y, además, como se verá, conforme al art. 232- 12, reglas sobre la división, o adjudicación preferente a uno de los cónyuges, de los bienes en comunidad ordinaria, tan frecuente en el REM supletorio de separación de bienes); como, también, contener renuncias, exclusiones o limitaciones de la más diversa índole; así, en los arts. 232-7 (compensación por razón del trabajo); 233-5 (acuerdos fuera del convenio regulador); 233- 16 (prestación compensatoria); y, 233-21.3 (atribución del uso de la vivienda familiar); aunque, en todo caso, como carácter de reciprocidad.