WTA Madrid: Schiavone cede alla distanza. Muguruza che batosta!

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WTA Madrid: Schiavone cede alla distanza. Muguruza che batosta!

Le fatiche di Rabat pesano sulle gambe della leonessa, che cede alla distanza. Wozniacki e Niculescu in campo tre ore e mezza, la spunta la danese. La Bacsinszky lascia appena 4 game ad una Muguruza sempre più in crisi

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T. Bacsinszky b. [5] G. Muguruza 6-1 6-3 (Diego Serra)

Vince Timea Bacsinszky in due set facili contro Garbine Muguruza, numero 6 della WTA. I precedenti erano tutti a favore della Muguruza, con tre vittorie a zero, l’ultima delle quali sulla terra di Roma lo scorso anno nei quarti di finale. Il primo set parte con uno scambio di break nel primo e secondo game, ma si capisce subito che Muguruza fa fatica e infatti la spagnola alla fine del primo set non terrà nemmeno un servizio. Break di Timea nel quarto e sesto game, strappato a zero dalla Bacsinszky. Nel settimo game sono tre i set point per Timea che chiude il set. Parte meglio la spagnola nel secondo set salendo fino al 3 a 0, brekkando una volta Timea, che pare più in difficoltà a tenere il ritmo della spagnola in questa fase. Ma Muguruza davvero oggi fa fatica, il pubblico di casa crede nella rimonta, che però rimane solo nelle speranze dell’iberica. Break nel quinto, settimo e nono game, Muguruza crolla di nuovo al servizio, non mette mai una prima e quando va a rispondere non riesce a mettere in difficoltà l’avversaria. Avanza dunque Bacsinszky che ora affronterà Bertens.

[Q] J. Larsson b. [WC] F. Schiavone 5-7 6-3 6-1 (da Madrid, Ferruccio Roberti)

Purtroppo non ha avuto eccezione una delle vecchie regole non scritte del tennis, secondo la quale chi arriva in fondo ad un torneo in quello della settimana successiva paga le fatiche psico-fisiche accumulate. Tantopiù se, come accaduto a Francesca Schiavone, sono trascorse appena 24 ore scarse tra la finale in Marocco di ieri e il suo ingresso sul campo numero 4 della Caja Magica. La Leonessa, che a Madrid ha usufruito di una wild card per entrare direttamente in tabellone, lo stesso invito che la direzione degli Internazionali ha clamorosamente deciso di negarle, trovava dall’altra parte della rete la 28enne svedese Johanna Larsson, 54 WTA, proveniente dalle qualificazioni, nonostante la sua buona classifica, a riprova del grandissimo livello di questo Premier Mandatory. Un avversario quindi già abituato alle condizioni di gioco del Mutua Open e ancora più insidioso per la nostra giocatrice, che però aveva già battuto la Larsson nelle due volte circostanze in cui le due si erano affrontate, l’ultima delle quali un mese fa nelle semi del torneo di Bogotà   Quando alle 17 l’incontro prende il via, il sole madrileno picchia ancora fortissimo: nonostante la buona affluenza di pubblico nella prima domenica del torneo, non più di una trentina di appassionati si arrischia sulle infocate tribune del periferico campo numero 4, lo stesso dove Seppi aveva perso da Herbert, solo qualche minuto prima. Francesca, scesa in campo con una fascia ortopedica per la schiena a cingerle il bacino, parte subito bene, strappando nel gioco dì apertura il servizio alla Larsson, che però, nel sesto gioco, trovando molti punti col suo rovescio, riesce a trasformare la quarta palla break a sua disposizione ed a risalire sul 3 pari.  La Schiavone vive un momento difficile, inizia a lamentarsi delle palline verso il suo angolo (“Volano!”): sul servizio della svedese in due turni raccoglie un solo punto, mentre, quando serve, annulla una delicata palla break nell’ottavo gioco ed un’altra nel decimo, coincidente con un set point, cancellato grazie ad un meraviglioso rovescio lungolinea. La partita cambia inerzia: la Leonessa torna a giocare il suo tennis vario, con discese in controtempo (chiuderà il decimo gioco addirittura con un serve and volley) e colpi in slice portando la Larsson fuori giri. Nell’undicesimo gioco la scandinava, nel dover fronteggiare una palla break, affossa il rovescio in rete: è il via libera per acquisire il primo set, portato a casa nel gioco successivo dall’italiana dopo 50 minuti di battaglia.

Finisce lì la partita della Schiavone: in un amen si ritrova sotto 1-4, ma continua a crederci e sul 5-3 30-30 per la Larsson, grazie ad un bellissimo lob si guadagna con un meraviglioso lob la palla break: sarà il canto del cigno in questa partita per la campionessa del Roland Garros 2010 perchè la svedese l’annulla con un bel lungolinea di rovescio, portando la partita al terzo. L’ultimo parziale è purtroppo una formalità: Francesca non ne ha più e così la Larsson ha gioco facile, dopo 2 ore e 7 minuti col punteggio di 5-7 6-3 6-1, ad accedere al secondo turno, dove affronterà la romena Begu.

[10] C. Wozniacki b. M. Niculescu 7-5 6-7(3) 6-4 (Bruno Morobianco)

Esordio vincente per Caroline Wozniacki al torneo madrileno, qui tds 10, dopo 3 ore e 18 minuti. A farne le spese la volenterosa romena Niculescu, numero 48 del ranking WTA. Il numeroso pubblico presente all’Arantxa Sanchez Vicario ha apprezzato la migliore sfida in assoluto tra le due tenniste che non si sono mai risparmiate, per corsa, per spettacolarità dei vincenti a rete e da fondo campo. Una gara che è valsa il prezzo del biglietto della giornata e forse dell’edizione di questo torneo. I precedenti,7-1, sono un monologo favorevole alla danese che ha concesso una vittoria per ritiro in ottobre scorso nel torneo lussemburghese, nelle precedenti sfide, Niculescu  aveva sempre perso per 2-0 senza mai insidiare la possibilità di vincere un set. Oggi la romena ha giocato al meglio delle sue possibilità, reggendo alla pari lo scontro in ogni fase della gara, coi suoi classici colpi liftati, caratteristica che la rende unica nel circuito. Ha coperto bene il campo. In lungo e in largo, ha vinto scambi da fondo campo così come a rete. Il problema è stato avere come avversaria, al primo turno, Caroline Wozniacki, un’atleta abituata a correre sempre e ad adeguarsi in fretta al gioco avversario.

Il primo break della gara è per Niculescu, coincidente col suo primo vantaggio, 2-1, che riuscirà a gestire fino all’ottavo gioco quando un passaggio a zero, nel suo turno di servizio, ferma il punteggio sul 4-4.

Le ostilità entrano nel vivo, la voglia di vincere è tanta per entrambe al punto da iniziare una serie di 3 break consecutivi che porteranno Niculescu nella favorevole situazione di servire per il set, inedita per la romena che purtroppo non arriverà mai a set point. Wozniacki non perdona e riesce prima a pareggiare sul 5-5 e infine vincere il primo set 7-5 al secondo set point utile dopo 62 minuti di incontro. L’avvio sprint per Wozniacki, 2-0, è illusorio di una gara chiusa e in discesa. L’immediato controbreak, al quarto tentativo ha annullato la fuga fino al ribaltamento del punteggio al settimo gioco per 4-3 con un break che premia la romena per aver giocato sempre comunque ogni palla possibile. È l’avvio di una serie di ben 4 break consecutivi che, come nel primo set, porterà la romena a servire nuovamente per il set e che analogamente al primo non arriverà a set point perché le è mancato l’acuto decisivo, abusando più del dovuto della smorzata finita poi a rete. La danese ha sofferto al servizio, concedendo una pericolosa palla break, ma è riuscita lo stesso a portarsi avanti 6-5 e ad avere un match point, sprecato per esser inciampata nel momento meno opportuno. La sorte ha sorriso nel momento più delicato a Niculescu che nel tiebreak,  non ha sbagliato più niente riuscendo a vincere il secondo set con un comodo 7-3, il primo set in assoluto negli scontri diretti.

È anche la gara dei rispettivi coach scesi più volte in campo a consigliare le proprie atlete, specialmente Calin Giorbagiu che ha colto l’importanza dell’occasione per conseguire una vittoria di prestigio. Nel terzo set la partenza è di Niculescu avanti 2-0. I fastidi muscolari e il ricorso al fisioterapista da parte di Wozniacki lasciavano presagire ad un suo possibile ritiro. Sistemato il disagio, la danese ha ripreso a giocare come nulla fosse e a rimettersi in corsa nel punteggio con un immediato controbreak. Entrambe le tenniste hanno gareggiato al meglio, Niculescu avrebbe meritato la vittoria per la tenacia con cui ha costretto sempre a giocare almeno un colpo in più all’avversaria per vincere il punto o per i punti vinti a rete coi rischi presi. La differenza, durante questa maratona pomeridiana nel pomeriggio castigliano l’ha fatta la solidità mentale. Nell’ottavo gioco, sotto 4-3 e 0-30, la danese è riuscita a tenere il servizio. Nel nono, Niculescu sotto 15-40, ha perso il servizio nel momento meno opportuno. Avanti 5-4. Wozniacki ha vinto la gara al primo match point utile tra gli applausi convinti degli spettatori che hanno decisamente apprezzato la gara. Al prossimo turno a sfidare la danese ci sarà la vincente tra la spagnola Suarez Navarro e la cinese Peng. 

[3] S. Halep b. Kr. Pliskova 6-1 6-2 (da Madrid, Paolo Di Lorito)

La campionessa uscente esordisce nel torneo affrontando per la prima volta Kristina Pliskova. Nonostante la ceca sia fresca finalista del torneo di Praga, l’incontro sulla carta non presenta molte difficoltà, e neanche il campo le rivela. La numero 58 del mondo, scesa in campo con una vistosa fasciatura intorno alla coscia destra, non ha mai impensierito Simona la quale ha chiuso con il 76% di punti vinti con la prima, senza subire nessun break. Il primo parziale va via veloce in 26 minuti vinto dalla romena grazie a 5 giochi consecutivi mentre l’unica differenza che c’è nel secondo è che Pliskova riesce a tenere la battuta una volta di più. Quest’ultima, oltre che al servizio, anche a rete ha mostrato la poca cattiveria, giocando spesso volée alte e poco decise, avendo così bisogno di più colpi per chiudere lo scambio. Il pubblico capisce che l’incontro è già finito parecchio tempo in anticipo, e quindi non fa neanche lo sforzo per supportare Pliskova al fine di avere un po’ di equilibrio. È lei stessa comunque a darsi un po’ di carica quando Halep va a servire 5-2. La testa di serie numero 3 resta paziente continuando a tenere alta l’intensità dei colpi da fondo e chiude al quarto match point in 57 minuti. Con un rovescio in rete Kristina conclude dunque la sua prima esperienza nel main draw di Madrid.

Risultati:

[1] A. Kerber b. T. Babos 6-4 6-2
[14] K. Mladenovic b. A. Konjuh 5-7 6-3 rit.
L. Davis b. M. Puig 6-3 4-6 7-6(3)
C. Bellis b. D. Gavrilova 7-5 5-7 6-2
[WC] M. Sharapova b. [17] M. Lucic-Baroni 4-6 6-4 6-0
[Q] D. Vekic b. Y. Putintseva 6-3 6-4
[Q] Q. Wang b. C. Garcia 6-4 6-3
[Q] S. Zheng b. [11] E. Svitolina 2-6 7-6(4) 6-3
[8] S. Kuznetsova b. Y. Shvedova 6-4 6-3
[10] C. Wozniacki b. M. Niculescu 7-5 6-7(3) 6-4
[Q] M. Duque-Marino b. J. Goerges 6-3 6-4
[16] S. Stosur b. [WC] S. Sorribes Tormo 6-2 6-0
[3] S. Halep b. Kr. Pliskova 6-1 6-2
[13] A. Pavlyuchenkova vs [WC] S. Cirstea
[Q] J. Larsson b. [WC] F. Schiavone 5-7 6-3 6-1
C. Vandeweghe vs [LL] A. Kontaveit 6-4 7-6(7)
[15] B. Strycova vs L. Safarova 5-7 6-3 6-3
C. Suarez Navarro b. S. Peng 3-6 7-5 6-0
T. Bacsinszky b. [5] G. Muguruza 6-1 6-3
[4] D. Cibulkova b. J. Jankovic 6-4 5-7 7-5
[Q] O. Dodin b. [Q] A. Petkovic 6-3 6-4
K. Siniakova b. [Q] P. Parmentier 6-1 6-0

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